Variazioni Umidità Ambientale

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directy
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Variazioni Umidità Ambientale

Messaggio da directy »

Ciao, in questi giorni (da un mese a questa parte a dire il vero) nella mia zona soffia un vento terribile e l'umidità si è molto abbassata. Nella stanza dove suono è, in media, intorno al 32-35% ed il mio violino ha un suono molto 'aspro'. Voi come vi comportate per quanto riguarda la bassa umidità e/o eventuali variazioni? Ho provato con un umidificatore ma non migliora di tanto la situazione, forse perché il mio apparecchio 'non ce la fa' ad umidificare abbastanza l'ambiente....
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claudio
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Re: Variazioni Umidità Ambientale

Messaggio da claudio »

Le variazioni ambientali influiscono sul legno, ma agiscono in modo diverso da strumento a strumento. Generalmente un violino antico reagirà diversamente da uno moderno, nel senso che il legno vecchio è più sensibile e teme molto il clima secco. Il legno di uno strumento moderno è in genere meno incline a rotture dovute a secchezza ambientale. Tieni anche conto che gli strumenti per misurare l'umidità non sono in genere troppo precisi, tuttavia le stazioni meteo sembrano un poco più affidabili, tanto per capire se siamo in che condizioni di umidità siamo.

Non userei un umidificatore per uno strumento moderno, il suono aspro o chiuso dovuto dovuto a condizioni ambientali di umidità e temperatura estreme a volte è dovuto semplicemente ad una messa a punto non ottimale, che il clima mette in maggiore risalto. Nemmeno ricorrerei ad un umidificatore ambientale ad alimentazione elettrica (diverso da quello da inserire attraverso le effe dello strumento), perlomeno nella mia pratica quotidiana non ne ho mai mai avvertito il bisogno, per la semplice ragione che entro certi limiti ho potuto adeguarmi alle variazioni timbriche senza essere vincolato ad apparecchiature di varia natura.

C'è da aggiungere che in uno strumento moderno d'autore, le variazioni ambientali favoriscono la contrazione e la dilatazione del legno, ed è un bene che lo strumento impari a "respirare" adeguandosi a tutte le condizioni. Questo vale anche per gli strumenti da studio. Le variazioni ambientali sono poi in costante evoluzione, nel senso che una volta imbracciato lo strumento, anche il calore e l'umidità del nostro corpo e del nostro respiro influiscono sul microclima dello strumento stesso, per questo si dice che esso vada "scaldato", ed è logico che questi tempi di "messa in regime" siano più lunghi in inverno, che in estate.
andante con fuoco
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