studiare con accordatore elettronico

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Waterboy
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Messaggio da Waterboy »

claudio ha scritto:per me il miglior modo di allenare l'orecchio è quello di esercitarlo sulle quinte e sulle terze, anche a prescindere da un La bene accordato a 440hz. Il pregio del violino è quello di poter emettere qualsiasi nota entro qualsiasi intervallo, non a caso il violino è uno strumento che deriva dall'area mediterranea, dove la musica ha intervalli che aggirano intorno al quarto di tono e spesso anche meno. Un bel modo di curare l'intonazione è anche quello di studiare le posizioni facendo portamenti molto prolungati.
Sembra strano ma l'ho verificato di persona: se impari a vedere il violino come uno strumento capace di emettere suoni senza soluzione di continuità, anche lo strumento stesso pare "accorgersene" e inizia a suonare meglio.
Claudio,

grazie per il suggerimento, proverò ad esercitarmi sulle quinte e sulle terze, effettivamente sono gli intervalli che tendo a stonare maggiormente.

Puoi spiegarmi meglio la tua affermazione "se impari a vedere il violino come uno strumento capace di emettere suoni senza soluzione di continuità", non ho capito bene il senso. :(
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claudio
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Messaggio da claudio »

Voglio dire che un violino ha una tastiera senza tasti, diversa da quella di una chitarra, un violino può fare tutti i glissati e i portamenti che si vuole. Ad esempio un pianoforte il glissato non lo può fare perchè possiede una vera e propria tastiera con tasti fisici e meccanici. Per questo motivo con il violino è praticamente possibile emettere qualsiasi suono, il che è un vantaggio ed uno svantaggio al tempo stesso, poichè il buon musicista trae da ciò elementi creativi ed espressivi, mentre per il cattivo musicista (o semplicemente il musicista educato male), il violino sarà sempre un campo minato pieno di imprevisti. Ad esempio, nella musica rock le chitarre elettriche e relativi impianti elettronici a cui sono collegate, permettono di fare quel che il violino ha sempre fatto fin dal momento in cui è nato, 500 anni orsono. Ad esempio Paganini, con le dovute differenze di genere musicale, riusciva a creare suoni inauditi e all'epoca spesso giudicati ineseguibili.
Ciò detto, se si riesce a "giocare" con il violino e a percepirne fin dall'inizio queste sue proprietà, il primo a giovarne sarà proprio l'orecchio. Altro "giochino" consigliabile, dopo quello di prendere quinte e terze, è quello di esplorare il mondo dei bicordi. Ricordo che i bicordi li si inizia a studiare fin dalla prima lezione e nel preciso istante in cui si accorda il violino, infatti quello è il primo impatto con le quinte e i bicordi. Molti allievi rimandano molto in là nel tempo questo appuntamento affidando spesso l'accordatura al pianoforte o a un accordatore elettronico, ma a mio parere è bene subito mettersi all'opera e cercare di accordare da soli, ovviamente aiutati da un buon diapason che dia il canonico La.
andante con fuoco
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Messaggio da Waterboy »

Adesso capisco, grazie per il chiarimento.

Eh si, sarebbe ora che iniziassi ad accantonare l'accordatore elettronico, indubbiamente accordare il violino ad orecchio partendo dal La è un ottimo esercizio per affinare l'intonazione. :roll:

E poi c'è anche il "simpaticissimo" Polo che ci aiuta in questo, vero? :lol:
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claudio
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Messaggio da claudio »

Il Polo diventa antipatico nella misura in cui si tralasciano gli esercizi di intonazione, più tempo passa e non si educa l'orecchio, più il Polo diventa doloroso. Ma superati i primi problemi, sarà poi un gioia scoprirsi naturalmente più intonati. Se oggi dovessi ricominciare a studiare il Polo credo che sarei in grossa crisi, però quel che mi ha dato il Polo allora non me lo toglie più nessuno.
andante con fuoco
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