Avrebbe più senso parlare di maggior peggioramento del cedro rispetto all'abete rosso in seguito alla tensione delle corde.sage ha scritto:grazie mille per la risposta Davide, sono pure io del parere che qualsiasi legno migliori grazie alle vibrazioni, continuo a non capire come mai molti chitarristi ritengano che il suono della chitarra in cedro rimanga il medesimo per tutta la vita della chitarra stessa.
esprimo le mie opinioni a rigore di logica, non ho mai avuto la possibilità di suonare una chitarra in cedro, e soprattutto di averla sotto mano per diversi anni...
ipotizzo che essendo il cedro un legno utilizzato maggiormente su chitarra classica rispetto all'acustica, probabilmente la diversa tensione delle corde influisce in maniera diversa sulle vibrazioni del legno e di conseguenza sull'apertura dello stesso
ma non siamo qui per parlare di chitarre
In effetti l'abete è un legno più rigido e resistente del cedro e probabilmente facendo due strumenti esattamente uguali quello in cedro accuserebbe di più i carichi di energie varie (tensioni, vibrazioni).
Ma è per questo che si fanno le tavole in cedro con spessori maggiori e/o catene più resistenti (in abete) per compensare la cosa, limitando la differenza a livello timbrico.
Comunque a complicare le cose non tutto il legno è uguale, si può trovare dell'abete pessimo e del cedro ottimo, ma se si guardano le caratteristiche massime raggiungibili dai vari legni riguardo al comportamento vibratorio l'abete rosso è imbattibile e non a caso è storicamente il più diffuso per le tavole armoniche di quasi tutti gli strumenti a corda.
Davide
PS Non siamo qui a parlare di chitarre ma sto giusto riparando una Guild M-20 acustica degli anni '60 fatta interamente in mogano massiccio tavola compresa, e mi dicono che non suona affatto male, non sarà adatta alla musica classica ma per il blues o il ragtime è perfetta.