Metodo Sfilio

Dedicato a chi si avvicina per la prima volta agli strumenti ad arco.
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mustaviolino
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Metodo Sfilio

Messaggio da mustaviolino »

Buongiorno a tutti, mi sembra strano che il maestro Claudio Rampini non conosca il metodo Sfilio. Francesco Sfilio e' il maestro di Giuseppe Gaccetta. Basta ascoltare le sue interpretazioni dei Capricci del grande Paganini per rendersi conto della validita' del suo metodo. F. Sfilio e' proprio l'allievo di Sivori l'unico allievo bravo di Paganini. Consiglio la lettura del libro di F.Sfilio intitolato ALTA CULTURA DI TECNICA VIOLINISTICA. Buona lettura a tutti.
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claudio
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Messaggio da claudio »

Benvenuto nel forum. Permetti una domanda: da dove risulta che io non conosca Francesco Sfilio, allievo di Camillo Sivori?
Facendo una ricerca nel forum:
http://www.google.it/cse?cx=partner-pub ... gsc.page=1
si scopre che abbiamo parlato di Giuseppe Gaccetta e Francesco Sfilio fin dal 2006 e lo abbiamo fatto a più riprese negli anni. Certamente non lo posso conoscere come può conoscerlo un violinista e quindi apprezzarne la scuola poichè non sono un violinista, ma ho incontrato alcune persone che hanno preso lezioni da Gaccetta e che me ne hanno parlato in maniera molto diffusa, in particolare il mio amico violista genovese e costruttore d'archi Guido De Vecchi. Ho seguito la vicenda di Gaccetta e consultato anche il manuale di tecnica di Sfilio a più riprese fino a che Gaccetta stesso fu accusato di plagio poichè le famose registrazioni degli anni '30 su rulli di cera pare che in realtà fossero registrati da una violinista in tempi più recenti.
La discussione in cui si parlò di Sfilio e Gaccetta in questo forum è qui:
https://www.claudiorampini.com/modules.p ... sc&start=0
andante con fuoco
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Arcale
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Messaggio da Arcale »

veni, non vidi... persi :roll: :lol:
Benvenuti nella mia fucina!
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Alex78
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Messaggio da Alex78 »

Altro thread un po' vecchiotto comunuqe dico la mia: anch'io ho i libri di Sfilio, li comprai all'epoca e li trovai (e li trovo) molto interessanti.

Non ho conosciuto Gaccetta di persona ma altri (il liutaio Regazzi di Bologna ad esempio) me ne hanno parlato molto bene, riportando che era una persona umile che negli ultimi anni della sua vita aveva goduto di un minimo di celebrità per via della pubblicazione del metodo "perduto", non entro in merito alla registrazione perchè non conosco l'altra violinista tedesca a cui sono attribuite da alcuni tali tracce, ma riguardo il metodo posso dire che l'ho seguito (e lo seguo) e per me incontra dei vantaggi rispetto alle scuole tradizionali in quanto basato sul concetto del minimo intervallo, ovvero il semitono, come "base" per creare l'orecchio del violinista, che non avendo come il chitarrista i tasti necessita di un buon allenamento: l'idea che il "tatto" aiuti è per me vincente.

Poi, il tenere il pollice in terza posizione è sicuramente scomodo all'inizio ma in effetti a parte il fatto che facilita il salire appunto in terza e quinta posizione quasi da subito potrebbe essere il motivo per cui Paganini aveva sviluppato un'alta flessibilità della mano che gli permetteva di suonare accordi estesi come nel primo capriccio...almeno credo che questa ipotesi sia più credibile rispetto a quelle fantasiose riguardo varie patologie che gli hanno attribuito che gli avrebbero "donato" dita insolitamente lunghe.

Ma per ultimo, ho notato una certa "resistenza" da parte dell'estabilishment dellle scuole rispetto a questo libro: la mia insegnante di allora (ottima e ispirazionale, lo preciso) liquido' il libro con un "Curci lo usano tutti, nessuno conosce questo Sfilio", per quello che ho visto mi pare che questo sia il pensiero in auge nel mondo almeno italiano, mi sbaglio forse? Qualche insegnante di conservatorio ha adotto questo metodo come alternativa a quelli tradizionali?
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