La mia seconda chance

Dedicato a chi si avvicina per la prima volta agli strumenti ad arco.
maurizio23
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Messaggio da maurizio23 »

Beh, mi avete convinto, da qualche giorno non vado in mansarda a farmi la mia solita ora di violino. Non sarà facile trovare dalle mie parti un violinista intelligente che mi possa seguire perlomeno sulle impostazioni (che sul resto non glielo permetterei piu' di tanto io....), ma ci provero'.
pero' un' ultima cosa. Pensavo agli tzigani, a quella etnia zingara che suona il violino divinamente. Non credo che tutti vadano a lezione, la maggior parte autodidatti, tecnica ed impostazioni zero. Al conservatorio verrebbe rimandati a casa con un calcio nel sedere. Pero' suonano.... e come suonano.... allora qualche volta autodidatta funziona.
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violino7
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Messaggio da violino7 »

maurizio23 ha scritto: ................................... Pensavo agli tzigani, a quella etnia zingara che suona il violino divinamente. Non credo che tutti vadano a lezione, la maggior parte autodidatti, tecnica ed impostazioni zero.
...................................
Non credo proprio sia così! Frequentano la migliore scuola possibile, quella per strada, di padre in figlio. Incominciano fin da piccoli e certamente la ricerca della migliore resa sonora è costante. Se uno ha il padre e la madre e magari 10 fratelli in famiglia e la maggior parte suonano tutti il violino, credi che non ci siano maestri? :roll:
.
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- Lino Santoro -
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nissa83
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Messaggio da nissa83 »

Ciao Maurizio. Il post è di più di un anno fa, quindi non so che cosa tu abbia deciso nel frattempo. Mi sento di scriverti comunque perché è un po' anche il mio percorso. Non ho avuto insegnanti da piccola che mi bacchettassero, però. Anzi. Non mi hanno permesso di progredire più di tanto proprio perché, forse per evitare di annoiarmi, non mi hanno costretta a fare scale e ad andare avanti con la tecnica. Risultato? 7 anni di scuola di violino e ho fatto solo 1a e 3a posizione, sonatine che saprebbe suonare un bambino di 4 anni dopo qualche mese di lezioni e niente più. Tra l'altro ho iniziato ad annoiarmi. Quando ho smesso, per altri motivi, ho continuato per un po' a suonare per conto mio. Ovviamente, non avendo più l'impegno di "fare i compiti", ogni minimo imprevisto o cambio di programma nella mia giornata aveva la precedenza sul violino. E con gli anni la mia tecnica si è viziata e sporcata (e già non è che fosse un granché prima).
Un giorno, più o meno quando hai scritto tu, ho deciso di ricominciare per benino e ho iniziato a suonare cose che trovavo online e mi divertissero. Ma l'intonazione... mmmmm... dolori alla spalla, arco che se ne andava come voleva, mi innervosivo e lasciavo perdere. Mi sono decisa a chiamare una maestra (una ragazza giovanissima appena laureata in conservatorio) per la tecnica, e un altro (anche lui con laurea e master) specializzato in musica popolare, per farmi insegnare un po' di musica figa (che della classica non ne potevo più), ballabile, un po' irish un po' d'oc.
In un anno ho ripreso, migliorato e sorpassato il mio livello da 18enne, di quando ho smesso.
Tutta questa odissea per dirti che il solfeggio (su quello non avevo problemi, il mio maestro era un bacchettone e l'ho imparato bene), la tecnica, postura, posizione, dinamica delle articolazioni, arcate etc sono la BASE per poterti DIVERTIRE. Senza di quelle, odierai il tuo modo di suonare.
Il mio consiglio è cercare un insegnante con cui entrare in affinità anche caratteriale, che capisca che per te non è piacevole e ti insegni a prenderlo come un gioco e magari un altro insegnante che ti faccia "svagare" con qualcosa di più interessante degli intervalli di 3a!
maurizio23
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Messaggio da maurizio23 »

Ok, Nissa 83, grazie per il confortante contributo. Qualcosa sto' facendo con una insegnante di violino (mi pare di aver capito che è diplomata al Conservatorio). Solo che adesso il problema è che sono molto sfiduciato. Le arcate cominciano ad essere meno incerte del solito, la mano sinistra si muove abbastanza sulla tastiera ma...il problema è l'intonazione. Siccome ho sempre cantato in vita mia, anche a livello semi professionistico, avverto il disagio delle note non pulite. Non sono vere e proprie stonature, che quasi sarebbe meglio, ma leggere imprecisioni nella frequenza delle note che non riesco assolutamente ad eliminare. Se mi sento poi registrato mi viene lo sconforto. Ci riusciro' mai ad avere una intonazione passabile (almeno al mio orecchio che, riconosco essere un po' troppo esigente....), ma quanto tempo ci vorrà ancora? E non finiro' mai di chiedermi perchè le mie corde vocali riescono ad essere molto, ma molto intonate (pur essendo molto piu' corte di quelle di un violino e con una meccanica molto più sofisticata di quella di un arco che sfiora corde di metallo....) mentre con qualcosa che, almeno nella teoria dovrebbe essere molto pù gestibile di una laringe, non ottengo ancora, dopo tanto tempo, un risultato che mi soddisfi?
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violino7
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Messaggio da violino7 »

maurizio23 ha scritto: ................ E non finiro' mai di chiedermi perchè le mie corde vocali riescono ad essere molto, ma molto intonate (pur essendo molto piu' corte di quelle di un violino e con una meccanica molto più sofisticata di quella di un arco che sfiora corde di metallo....) mentre con qualcosa che, almeno nella teoria dovrebbe essere molto pù gestibile di una laringe, non ottengo ancora, dopo tanto tempo, un risultato che mi soddisfi?
Scusami, se posso interloquire! C'è qualcosa che io non capisco ed è una nuova contraddizione: da quello che tu dici hai l'orecchio esigente (ed è cosa importantissima, anzi fondamentale), allora come fai a riconoscere giusta una nota cantata mentre la stessa nota suonata su una corda del violino non sai se è giusta o no? :roll:
Parti dalla singola nota, e se senti che non va bene cerca di aggiustare la posizione di toccata con il dito sulla corda fino a trovare l'intonazione giusta, che tu sai riconoscere bene! :)
La questione è solo tecnica, ed ovviamente ci vuole la giusta perseveranza per progredire gradualmente, ma l'impostazione, cioè la partenza, deve essere giusta.
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- Lino Santoro -
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nissa83
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Messaggio da nissa83 »

Il motivo per cui siamo piu intonati con la voce che con lo strumento è che la laringe è il nostro strumento naturale, e nella testa le note risuonano e vengono corrette automaticamente, sempre che il nostro orecchio sia allenato. il violino a differenza di altri strumenti non ha tasti o riferimenti. Tutto stq nell'orecchio, come per la voce. Quindi in qiesto dovresti essere avvantaggiato se sei abituato ad ascoltarti. Potresti provare a suonare in cuffia, molto lentamente, se stai studiando un pezzo. Ma comunque l'unica soluzione x l'intonazione e sempre il fare molto lentamente le dannatissime scale.
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nissa83
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Messaggio da nissa83 »

Il motivo per cui siamo piu intonati con la voce che con lo strumento è che la laringe è il nostro strumento naturale, e nella testa le note risuonano e vengono corrette automaticamente, sempre che il nostro orecchio sia allenato. il violino a differenza di altri strumenti non ha tasti o riferimenti. Tutto stq nell'orecchio, come per la voce. Quindi in qiesto dovresti essere avvantaggiato se sei abituato ad ascoltarti. Potresti provare a suonare in cuffia, molto lentamente, se stai studiando un pezzo. Ma comunque l'unica soluzione x l'intonazione e sempre il fare molto lentamente le dannatissime scale.
maurizio23
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Messaggio da maurizio23 »

violino7, non mi sembra che ci sia alcuna contraddizione. Sono vocalmente intonato e, quindi, percepisco benissimo che una nota che esce dal violino non è perfetta. Certo che faccio muovere il dito per riportarla alla giusta intonazione, ma è questo il problema, si sente che non esce perfetta e che la sto aggiustando (a volte la pezza è peggio della falla...).
Quanto alla laringe è vero che è il nostro strumento per così dire da sempre in dotazione. Quello che mi chiedevo è come mai un risultato di intonazione perfetta che con la voce si ottiene (almeno nel mio caso) senza studi importanti e con relativa facilità, con il violino faccio una fatica improba e probabilmente non ci riuscirò mai.
E' vero, è questione di scale. Ma vi assicuro, ho cantato in diversi cori con risultati a detta degli altri soddisfacenti, non mi sono mai cimentato in scale e vocalizzi estenuanti. La voce veniva da sola e l'intonazione con lei.
Perchè con il violino è così maledettamente difficile lo stesso risultato?
Nell' un caso è bastato pochissimo tempo per risultati eccellenti, nell'altro (violino) dopo anni ancora il suono non è pulito (certo che lo aggiusto, ma lui non nasce pulito....) Tutto qui, mi chiedevo che una ragione ci dovrà pur essere. E' vero che il violino è tra gli strumenti più difficili, ma la voce dovrebbe esserlo ancora di più, almeno sulla carta. Evidentemente una cosa è la teoria, altro la pratica.
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OldFossil
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Messaggio da OldFossil »

Studia, studia, studia, e poi ancora, studia.
Cerca di appassionarti a tutto ciò che riguarda la sfera di apprendimento dello strumento, trai soddisfazione dai piccoli risultati.
Fare le cose è decisamente più produttivo e soddisfacente che parlarne.
Col violino ci vuole pazienza, se non sei un Ricci, un Accardo, un Ughi, e via discorrendo, il tuo apparato locomotore necessita di pratica e attenzione molto maggiori rispetto ad una persona naturalmente predisposta. Questo particolare lo avrai notato anche tu nell'osservare che il canto a te vien particolarmente agevole, mentre ad altri richiede più sforzo ed impegno e non sempre conduce a risultati paragonabili ai tuoi.

In bocca al lupo!

PS: studia
Violando
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Messaggio da Violando »

Dopo questo trauma da isnegnante andava cercato uno di diversa impostazione.
Io ad esempio mi sarei trovata bene con quella lì, invece ho avuto un'insengante (che suona a livello nazionale) che spingeva comunque molto sull'orecchio e al risultato pratico nel complesso, almeno come primi passi. Lei insegnava anche a bambini e c'era pure un anziano, quindi ovviamente si adeguava ai diversi livelli ed esigenze anche.
Un'altra, quando mi sono spostata, un'altra bravissima ragazza con riconoscimenti nazionali etc. che ha fondato proprio un suo metodo che è proprio basato sul non perdere troppo tempo sullo spartito e i tecnicismi ma cercare di arrivare in maniera naturale agli stessi principi. Poi ovviamente sempre imparando tutti i fondamentali ma da vie traverse.
Io sono più per l'accuratezza tecnica, mi ci trovo proprio meglio, per me dipende anche dall'impostazione soggettiva di individuo.

Io mi sono insomma imbattuta in insegnanti giovani, esperte ma alla mano, simpatiche anche se esigenti il giusto e così via, forse è questione di fortuna.
Ora ad esempio non ho capito come sbagli ma consiglierei di ripetere sempre una stessa nota da sola fino a che non viene bene in maniera naturale, quando la aggiusti non prenderla male ma soffermati sull'aggiustatura per capire come deve andare il tutto e riprova e riprova finchè non riesci a renderla bene da principio.
Poi prendi quella nota e la inserisci in un passaggio breve, riprova a farla tra tre quattro note e riprova sempre quelle tre quattro note fino a che non esce pulita anche nel complesso.
E così via.
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