posizioni....

Dedicato a chi si avvicina per la prima volta agli strumenti ad arco.
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Wam
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Messaggio da Wam »

:bhd:

Ciao ragazzi! Vi scrivo perchè mi piacerebbe avere un vostro parere/consiglio... Ho avuto una situazione un pò travagliata col violino, soprattutto sul metodo e la tecnica con cui mi sono state insegnate le cose. Ora che ho finalmente preso la retta via :D mi trovo di fronte ad un problema, se cosi lo si può chiamare: il mio insegnante si aspetta che io arrivi a lezione praticamente perfetta (sia di intonazione che di condotta dell'arco)... la trovo una cosa fantastica perchè pure a me piace curare i dettagli fino allo sfinimento, il fatto è che i giorni di studio e la quantità di materiale che mi da come compiti non mi permettono di curare così tanto gli studi. Per fare un lavoro del genere dovrei portagli metà materiale rispetto a quello che mi da.... Mi sto chiedendo, avete anche voi questo problema? Come svolgete lo studio di più studi contemporaneamente?
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directy
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Re: posizioni....

Messaggio da directy »

Ciao! è così anche per me. Più mi impegno e più, il mio insegnante, alza l'asticella'. Quando arrivo a lezione mi sembra sempre di essere mancante in qualcosa e se mi sforzo per arrivare ‘alla pari’ poi mi vengono dati più ‘compiti’ da fare. Anche nel mio caso, l’esecuzione deve essere sempre pulita, precisa, con la giusta intonazione altrimenti vengo fermato ed invitato a ripetere il passaggio con maggiore attenzione ma alla fine, siccome i risultati piano piano arrivano, penso che sia proprio così che deve essere…

Per quanto riguarda lo studio su argomenti multipli io li divido ed assegno un determinato tempo ad ogni cosa (riscaldamento, scale, posizioni, studi, esercizi vari ecc.). Mi faccio un programma settimanale dove poi annoto anche eventuali problemi, dubbi, risultati, impressioni ecc.
teresina
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Re: posizioni....

Messaggio da teresina »

Io sono un'insegnante e, ovviamente, sono stata allieva. La mia ultima Professoressa, se arrivavo "non studiata" non perdeva tempo a sentirmi quell'esercizio o pezzo, ma mi mandava in un'altra aula a studiarlo. Un conto è non aver capito (in questo caso l'insegnante DEVE dare la massima disponibilità a spiegare), un conto è non aver studiato una cosa che si può benissimo risolvere da soli. Come insegnante, ho notato che spesso i miei nuovi allievi credono che un corso di musica sia come un corso sportivo (dove l'attività si esaurisce durante la lezione), e pensano di studiare solo a lezione. A volte mi ci vuole un bel po' per fargli capire che non può essere così, altrimenti non si riesce a progredire perché il tempo della lezione è poco. Oltretutto, se un pezzo viene decentemente studiandolo una mezz'oretta con me durante la lezione, quella mezz'oretta suddivisa in una settimana sono meno di 5 minuti al giorno e direi che è meglio dedicargli 5 minuti al giorno da soli piuttosto che perdere mezz'ora di una lezione che si paga. La lezione serve come controllo e per spiegare le cose nuove o non chiare, non per studiare. Credo quindi che i vostri insegnanti esigenti siano corretti e stiano facendo del loro meglio per meritare i soldi che prendono. Se poi ci sono dei problemi a gestire la quantità di esercizi, gli insegnanti sono esseri umani e di solito parlando con loro si riesce a trovare un equilibrio. Io sono severa, ma cerco di capire i problemi dei miei allievi. Il modo di directy di gestire gli esercizi mi piace. L'ideale sarebbe riuscire a superare ogni giorno più ostacoli possibile. Al superamento di ogni ostacolo si passa al successivo finché si ha tempo.
Wam
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Re: posizioni....

Messaggio da Wam »

Ciao teresina, grazie per la tua risposta!
Comprendo bene quando scrivi che fai fatica a far capire ai tuoi allievi che studiare uno strumento non è una disciplina sportiva e che serve dedicare del tempo soprattutto durante la settimana. Non è comunque il mio caso perchè io studio di media 4 ore al giorno, quindi il problema non sta nelle ore di studio (forse nel metodo... può darsi) ma più che altro mi chiedevo quanto un insegnante può spingere...?!?! Io frequento i corsi inferiori del conservatorio e quando vado a lezione il mio insegnante pretende tantissimo... (io sono contenta di questo eh... perchè è chiaro che ci tiene a farmi crescere).
Quello che penso io.. (forse sbagliando) è che nel momento in cui si ha la tecnica formata (quindi già studiata in precedenza) e si va ad applicarla, allora è giusto cercare il top. Sono invece perplessa sul fatto che uno studio nuovo (con difficoltà tecniche nuove e da risolvere) possa essere preparato allo stesso modo, con la stessa attenzione. Penso sia praticamente impossibile portarlo a lezione perfetto, perchè a prescindere dalle ore di studio, la difficoltà presente deve essere comunque metabolizzata e fin tanto che questo non accade non si potrà avere la spontaneità nel gestirla e di conseguenza nel mettere in pratica altri dettagli importantissimi come le dinamiche o l'espressività, ecc.
Boh, io penso che il cervello e la cordinazione di movimenti abbiano il loro tempo fisiologico... e che per tanto certe pretese siano inutili, soprattutto se l'allievo di applica... Sbaglio?
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