alcuni argomenti di liuteria..

Non solo barzellette sui violisti, please :)
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Giuliano
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alcuni argomenti di liuteria..

Messaggio da Giuliano »

Vorrei iniziare questa thread con credo una delle fasi più atletiche nella costruzione di uno strumento ad arco, l'unione delle due metà di un fondo o di una cassa armonica.
A me è stato insegnato pressapoco così:
1) le due metà (i cunei) vengono ben bene piallate sugli spigoli che verranno congiunti, al punto che sia quasi difficile fare scorrere i due pezzi lungo lo spigolo uno contro l'altro.
2) gli spigoli vengono lievemente intiepiditi affinchè la colla che li ricoprirà non diventi subito gelatinosa.
3) si cosparge la colla col pennello su entrambi gli spigoli.
4) si accostano i due pezzi, e premendo prima gentilmente poi con sempre più forza, si "massaggia" la giunzione con un movimento longitudinale avanti ed indietro uno spigolo contro l'altro, sino a che questo sia quasi impossibile (per effetto ventosa, visto che l'aria è stata completamente espulsa dalla giunzione.
5) piccoli colpetti (aggiustamenti) su uno dei due pezzi per metterli il più possibile in pari.

Ovviamente il punto (4) è il più critico, visto che bisogna sia mantenere al meglio il parallelismo (e la planarità`di quella che sarà la faccia interna allo strumento), che raggiungere l'adesione pneumatica con i due pezzi praticamente a livello, ed il tutto facendo una pressione ed una forza longitudinale non indifferente.
Il punto (5) mi piace poco, e deve essere molto misurato, perché si rischia di compromettere tutto il lavoro precedente...

Cosa ne dici Claudio? Il tuo approccio è simile? Ne conosci di altri?
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claudio
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Messaggio da claudio »

Sono d'accordo quasi con tutta la linea, in particolare con il punto 4. Questo gli inglesi lo chiamano "rubber joint", non lo hanno inventato loro però le due parole spiegano molto bene la tecnica senza prolungarsi in spiegazioni. Uso da anni questo metodo senza aver mai riscontrato nessun tipo di inconveniente. Il punto 2 si potrebbe evitare avendo cura di tenere la stanza in cui si lavora aldisopra dei 20° e priva di correnti d'aria. Si potrebbe usare anche tutta colla di pelle, che per la cronaca è la migliore, ma è quella che offre meno possibilità di aggiustamenti dati i tempi di gelatinizzazione veramente ridotti. Si potrebbe ricorrere ad una miscela di colla di pelle e colla normale. Alcuni colleghi durante la piallatura della superficie da incollare hanno cura che la superficie sia leggermente concava, in modo che diventi piana sotto l'azione acquosa della colla. Io non seguo quest'ultimo metodo perchè voglio evitare in qualsiasi modo che durante l'incollatura abbiano a formarsi tensioni che potrebbero rivelarsi dannose con il tempo. E' molto importante che la piallatura dei pezzi sia il più possibile perfetta, in questo modo i due pezzi staranno insieme in maniera naturale e senza che abbiano a verificarsi inconvenienti una volta che lo strumento è finito e montato. Il punto 5 può essere tranquillamente evitato ricorrendo alle cosiddette "prove d'incollatura", ossia provare e riprovare a mettere in posizione i pezzi di prima di mettervi la colla, in questo modo la posizionatura dovrebbe avvenire senza troppi problemi. Potrebbe verificarsi una piccola disparità tra i pezzi, ma è facilmente eliminabile con una buona piallata una volta che la colla è bene essiccata.
Se qualcosa è andato storto, non si abbiano esitazioni a staccare i due pezzi quando la colla è ancora fresca.
Per la cronaca, il noto restauratore Hans Weisshaar, usava cospargere di acqua di colla le due superfici, lasciava quindi essiccare. Con la pialla ripristinava le superfici e passava all'incollaggio definitivo. Quest'ultimo metodo richiede più tempo, ma è ritenuto il migliore possibile.
Buone incollate :)
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Giuliano
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Messaggio da Giuliano »

bene! Però non dire agli inglesi che devono tenere il workshop a 20C, perché non ti ascolteranno... (e, quelli che conosco io, sono molto contrari al riscaldamento artificiale per i possibili danni al legno).
Un paio di osservazioni: cosa intendi dire per "colla normale"? Credevo che si usasse sempre e solo colla di pelle di coniglio, tranne qualche vegetariano che ha provato con alternative non animali...
Non sapevo della concavità per compensare il rigonfiamento dovuto alla colla. Ma intendi concavità trasversale alla giunzione? Perché sapevo di concavità per la lunghezza dei pezzi, perché la pressione viene esercitata sul centro dei pezzi in corrispondenza del massimo della concavità, anche se preoccupa anche in questo caso il problema di eventuali tensioni nel legno.
Quanto al punto 5, come è possibile evitarlo se i due pezzi si "piantano" lontani dall'allineamento ideale?

Grazie per le notizie sulla tecnica Weisshaar, sembra interessante, l'hai mai provata?
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claudio
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Messaggio da claudio »

In ogni caso in inverno, anche gli inglesi si riscalderanno con qualcosa, no? :lol:
Più che la temperatura è il grado di umidità che influisce sul legno, in genere un valore del 50/60% è l'ideale per incollare. Tieno conto però che qui parliamo di strumenti ad arco le cui casse armoniche sono in grado di sopportare anche brusche variazioni di temperatura/umidità. Il valore di umidità si rivela invece molto critico per chi costruisce chitarre, essendo queste molto meno flessibili rispetto agli strumenti ad arco.
La concavità: intendo trasversalmente alla giunzione. Per l'altra concavità, io credo sia meglio fare superficie ben rettificate e combacianti alla perfezione.
Se usi una colla diluita secondo i valori canonici (2 o 3 parti d'acqua e 1 di colla), è molto difficile che il pezzo si "pianti". Quando si stende la colla e poi si fa il "rub joint", si avverte la colla piuttosto densa sulle superfici, un attimo prima che cominci ad essere gelatina, si pongono i due pezzi il più possibile allineati. Il movimento di "rub" dovrebbe avere oscillazioni non eccessive, in modo che non ci si trovi troppo lontani dalla giusta posizione.
Spesso si viene colti dall'ansia in questa operazione, ma se si fanno un paio di prove su legni da strapazzo, si impara abbastanza presto.
La tecnica Weisshaar l'ho usata spesso anche per i manici e devo dire che funziona a meraviglia :)
Infine un cenno sulla colla: la nostra colla essendo di origine animale ha diversi gradi di raffinazione e qualità. La colla "normale" è quella fatta con tutti gli scarti di macellazione bovina. La colla di pelle, come dice il nome, è fatta solo con la pelle dell'animale. Un indice abbastanza sicuro di qualità di una colla è il colore chiaro e la trasparenza.
Ciao e buone incollate :)
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