Viola Tertis
- edo
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Viola Tertis
Si trovano in vendita disegni, poster, piani di costruzione di questo modello di viola?
Mi piacerebbe anche sentire qualche opinione su tipo di suono, comodità o difficoltà d'uso...pro e contro insomma.
ciao
edo
Mi piacerebbe anche sentire qualche opinione su tipo di suono, comodità o difficoltà d'uso...pro e contro insomma.
ciao
edo
Non ho visto molte, ma il modello Tertis ha fasce larghe, la tavola e il fondo sono "basse", le bombature piatte e senza sguciatura. Il modello Tertis ha influenziato - e ancora influenzia - le viole fatte in America e Canada, che in generale presontono queste carateristiche che, dal punto di vista sonoro, secondo il mio parere, risultono in una buona risposta, il volume è anche buono, ma la tessitura dell suono risulta un può povera.
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ciao a tutti. io ho il piacere di suonare una viola modello Tertis 42.5, e devo dire che, complice il fatto che ho le mani molto grandi, mi trovo molto bene a suonarla e non mi è assolutamente scomoda, anche se parecchi violisti non abituati arrancherebbero....
i problemi maggiori all'inizio risultano dalla larghezza del piano armonico, non tanto verso la mentoniera quanto dove ci sono le effe (spesso e volentieri si rischia, con l'arcata in su, di sbattere l'arco contro la fascia). però una volta abituati non è piu' un problema. sonoramente è un vero cannone, un suono di una potenza che sconvolge quasi tutte le persone che la sentono. Poi non so, la mia viola tende ad essere un po' scura in prima corda e anche un po' povera di armonici bassi nelle ultime due....questo può essere spiacevole, ma a me pare ben bilanciata di suono. E se uno deve suonare da solista, è l'ideale per farsi sentire (mi si dice spesso che addirittura copro gli altri )
io penso che chi se lo può permettere (dico per dimensioni degli arti) dovrebbe seriamente considerare di suonare una viola di questo modello
i problemi maggiori all'inizio risultano dalla larghezza del piano armonico, non tanto verso la mentoniera quanto dove ci sono le effe (spesso e volentieri si rischia, con l'arcata in su, di sbattere l'arco contro la fascia). però una volta abituati non è piu' un problema. sonoramente è un vero cannone, un suono di una potenza che sconvolge quasi tutte le persone che la sentono. Poi non so, la mia viola tende ad essere un po' scura in prima corda e anche un po' povera di armonici bassi nelle ultime due....questo può essere spiacevole, ma a me pare ben bilanciata di suono. E se uno deve suonare da solista, è l'ideale per farsi sentire (mi si dice spesso che addirittura copro gli altri )
io penso che chi se lo può permettere (dico per dimensioni degli arti) dovrebbe seriamente considerare di suonare una viola di questo modello
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ciao, il liutaio è un dilettante veneto di nome Paolo De Rosso, che nonostante non lo faccia di mestiere comunque costruisce viole per strumentisti della Fenice et similia...be', ti dico, la viola che suono è solo un prototipo (la prima che ha costruito seguendo questo modello) ma a me piace veramente molto....è interamente in pioppo invece che avere fondo in acero e tavola in abete, di un bel colore chiaro, quasi sul giallo.Atomino ha scritto:Ciao Fede_RhinosFede_Rinhos ha scritto:ciao a tutti. io ho il piacere di suonare una viola modello Tertis 42.5, ........
Chi è l'autore del tuo strumento?
Grazie
chissà, magari è pure iscritto al forum, io non so
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- giovim
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ciao, io non sono liutaio, ho fatto un solo violino e riparato una chitarra ad oggi, ma sono abbastanza certo (dalle foto sembra così)che la tavola è di abete, potrai sicuramente meglio dal vivo notare la differenza di venatura tra fondo e tavola. sicuramente anche gli altri confermeranno quanto ho detto.comunque bello strumento.
edo ha scritto:Si trovano in vendita disegni, poster, piani di costruzione di questo modello di viola?
Mi piacerebbe anche sentire qualche opinione su tipo di suono, comodità o difficoltà d'uso...pro e contro insomma.
ciao
edo
Edo, in questi giorni sto leggendo con grande interesse un libro che tratta della viola in generale, e nel particolare anche della viola "Modello Tertis" e dei motivi per i quali essa a suo tempo è stata molto apprezzata:
Storia della viola di Maurice W. Riley
Sansoni Editore - Edizione italiana 1983
Questo libro non è possibile acquistarlo perchè ormai è fuori produzione, tant'è che a me è stato prestato. Credo che però certamente sia possibile reperirlo in qualche biblioteca.
Ne vorrei parlare in grandi linee:
Tratta della viola anche sotto l'aspetto liutario oltre che musicale e tra le tante cose parla ampiamente anche di Lionel Tertis come personaggio che è vissuto quasi cento anni.
Lui non era liutaio, ma musicista, aveva iniziato come violinista ma poi ha dedicato la sua vita alla carriera di violista e compositore.
Per far capire le motivazioni di Tertis devo dire due parole su quello che la viola avrebbe dovuto essere concretamente, cioè un unico strumento che nelle esecuzioni da camera ed orchestrali avrebbe dovuto riempire interamente il segmento sonoro che va dal violino al violoncello.
Uno dei punti fondamentali è definire che specie di suono dovrebbe produrre la viola: dovrebbe avere il timbro di soprano, contralto o tenore? Dovrebbe avere una sonorità leggermente nasale, o completamente chiara?
Dal 1780 al 1825 circa, compositori e direttori d'orchestra insistevano per ottenere un suono più forte dalla sezione delle viole. Perciò i violisti cominciarono via-via a richiedere strumenti più grandi. Molte viole del passato ritenute troppo piccole hanno avuto delle modifiche in quel senso ed alcuni liutai hanno cercato di esprimere con loro propri modelli questa esigenza. C'era però un problema pratico: le viole grandi (le tenori) sono difficili da suonare!
Traggo dal libro:
"Molti violisti hanno avuto dei problemi di salute dovuti al fatto di suonare grandi viole. tra le malattie sono compresi gravi dolori al mento ed al collo, tendiniti, borsiti, fibrositi alle braccia ed alle spalle.
Lionel Tertis (1876-1975) nei suoi giovani anni suonava una grande viola Montagnana di 43,5 cm. Non essendo un uomo di alta statura, lo sforzo portò infine al suo primo ritiro dal concertismo nel 1937. Prima di ritirarsi aveva speso molto tempo progettando e disegnando una viola di minori dimensionim che producesse un bel suono come la sua Montagnana.
Infine portò i suoi progetti ad Arthur Richardson, un liutaio che aveva la sua bottega a Crediton nel Devon, in Inghilterra. Richardson fece il primo Tertis Model Viola nel 1937. Lo strumento aveva la cassa lunga 42,5 cm. Descrizioni dettagliate della viola Modello Tertis vengono date nelle due autobiografie di Tertis:
Cinderella no more (Non più Cenerentola), 1953;
My viola and I (La mia viola ed io), 1974.
In seguito Richardson fece più di cento viole "Modello Tertis".................
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In Italia il modello Tertis fu utilizzato e replicato da Marino Capicchioni.
Per avere i particolari costruttivi dello strumento è necessario quindi reperire i due testi sopra indicati.
In sostanza l'opera di Tertis è inquadrabile nell'ampio tentativo da sempre di esprimere il suono ideale della viola. Lui ha espresso un suo modello e con quello suonava molto bene. Questo suono perfetto sembra sia ottenibile solo da una viola "grande"!
Naturalmente ci sarebbero delle cose ancora da dire, ad esempio dell'apporto di Tertis come musicista della viola.
Questo libro te lo consiglio come lettura valida, sia sotto l'aspetto liutario che musicale!
Ciao.
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Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.
- Lino Santoro -
Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.
- Lino Santoro -
Qui, un articolo di Elisabetta Giordano su Tertis in riferimento anche a Capicchioni:
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In Italia il modello Tertis fu utilizzato e replicato da Marino Capicchioni.
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http://www.liuteriacremona.com/it/content/lionel-tertis
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Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.
- Lino Santoro -
Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.
- Lino Santoro -