Viola CV AG 2015 Triennale

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claudio
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Messaggio da claudio »

Aggiungo inoltre che i suddetti 180-200°C per cuocere le resine sono da considerare temperature "sicure", in cui il rischio di combustione e autocombustione è molto basso, questo riguarda anche l'olio di lino, che bolle a circa 300°C.

Personalmente non ho mai avuto bisogno di andare oltre la temperatura di ebollizione dell'olio di lino e fortunatamente non ho mai pirogenato ambra o copali africane (in genere molto dure), tuttavia considerando la disinvoltura di Giovanni a cuocere una resina considerata tra le tenere, come la sandracca, di pirogenarla sui 350°C, mi sento in dovere di avvisare chi volesse accingersi alla cottura di vernice e olii, di evitare temperature così estreme perchè il rischio di farsi del male aumenta in modo esponenziale.

Questo non vuol dire che il procedimento di Giovanni sia sbagliato, tuttaltro, ma non è da tutti gestire temperature (e fumi), a temperature così alte. Inoltre io seguo il criterio della cottura alle temperature più basse possibili poichè un basso calore conserva l'integrità della resina e non altera la viscosità dell'olio.

Allora il procedimento di Giovanni è da ritenere sbagliato?
Rischi a parte, bisogna vedere nel tempo se la resina cotta a temperature così alte possa in qualche modo alterarsi o infragilirsi, allo stato ho visto strumenti verniciati con le vernici di Giovanni e non mi è sembrato di vedere nulla di strano, anzi, erano vernici molto belle.
andante con fuoco
1972pianoman
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Messaggio da 1972pianoman »

Grazie Claudio per i complimenti e per i consigli.
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