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martina
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Messaggio da martina »

Ho ascoltato in questi giorni la polemica di Ughi contro Allevi e sono rimasta davvero delusa. Da cosa ..........dal comportamento mediocre del maestro Ughi!!! Nessuno può permettersi di criticare il lavoro altrui. Che diritto ha il ''maestro Ughi'' di criticare la creatività di un giovane musicista!!!!!! Con le sue parole ha dimostrato la sua piccolezza e superficialità come persona e come artista!!!!!!!!!! Ughi si vergogna della musica di Allevi e io mi vergogno di averlo venerato per anni in quanto violinista. Allevi ha solo espresso la propria sensibilità ....NON HA OFFESO NESSUNO !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Il mondo della musica DEVE CAMBIARE perchè é MALATO. Si parla di umiltà..........e voi questa la definireste umiltà?????? Ughi è puramente invidioso !!!
In conclusione non si tratta di musica moderna o musica classica .......si tratta di esprimere se stessi attraverso l'arte e il trascorrere del tempo è puramente irrilevante!!!! Chiunque può comporre e farsi apprezzare per quello che è ma senza essere prepotente o presuntuoso. La musica è un linguaggio universale deve arrivare al cuore della gente non deve essere composta a soddisfacimento della mediocrità di chi si definisce un maestro e non lo è.
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neuma
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Messaggio da neuma »

Forse non tieni conto di un piccolo dettaglio: un musicista, come qualsiasi altro artista, crea e sottopone la sua opera ad un pubblico e di conseguenza lo elegge come suo giudice e con ciò lo autorizza anche ad esprimere pareri ed eventuali critiche. Se poi i termini in cui vengono avanzati detti giudizi o critiche è scorretto e tendenzioso, questo è un altro discorso, e si potrà aprire una discussione a parte, ma comunque l'esprimere i proprii pareri, anche negativi, è un DIRITTO che l'artista dà al pubblico.
Se uno non si sente di accettare l'eventuale critica altrui, meglio che suoni solo per sè stesso. E parlo in quanto professionista.

Se anzichè aprire un altro topic per difendere il "povero" Allevi, ingiustamente vituperato dai cattivoni invidiosi, tu ti fossi accodata al topic già attivo, avresti probabilmente notato che a non avere una grande opinione del lavoro di Allevi, e soprattutto della sua presunta umiltà, siamo in molti. Non per invidia, ma semplicemente perchè chi lavora tutti i giorni, ed in silenzio, per portare davvero la musica fra la gente, o nelle scuole, può permettersi di essere pure un po' stufo di assistere alla "deificazione programmata" di qualcuno-.
nigel
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Messaggio da nigel »

Neuma CLAP CLAP CLAP

non avrei saputo trovare parole migliori
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neuma
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Messaggio da neuma »

Il punto è tutto nella parola che Martina ha usato per Ughi: "venerazione".
L'artista non si venera! Lo si segue, lo si apprezza quando è il caso, ci si può permettere di dissentire sul suo lavoro quando il suo lavoro non ci trova d'accordo o non è in linea con la nostra sensibilità.
Ci sono artisti che non mi piacciono, ma di cui riconosco il valore (i gusti sono una cosa, la consapevolezza della qualità anche se ddiversa da quel che piace a me è un'altra). Altri che invece non mi piacciono perchè li trovo scontati, commerciali, a miccia corta o troppo legati alle mode del momento. Sono due cose ben diverse.
In ogni caso ribadisco che la "venerazione" non è il miglior attestato di stima autentica e ragionata, ed Allevi è proprio oggetto di venerazione popolare...
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claudio
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Messaggio da claudio »

Ci vuole più rispetto per Allevi, ecchecavolo! D'ora in poi il Divino Allevi sarà nominato ufficialmente il "Keith Jarrett dei poveri", alludendo alla sua innata capacità di comporre melodie semplicissime, elementari, quasi banali, forse anche un pò prevedibili, ma che hanno il potere di scuoterti nel profondo come una canzone di Laura Pausini.
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Messaggio da martina »

Caro neuma, si è vero .....l'artista deve relazionarsi con la gente e con i colleghi e quindi la sua opera può essere criticata ma non DISPREZZATA!!!
probabilmente prima ho usato il termine sbagliato .....NON MI SONO SPIEGATA A DOVERE!!
Comunque ognuno è liberissimo di esprimere un giudizio su questa critica e per me come ho già detto è del tutto INADEGUATA.
Apprezzo Allevi come persona e come artista e sono convinta che proprio la sua semplicità riesce oggi a conquistare il cuore di tanta persone.
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Messaggio da Viandante »

claudio ha scritto:Ci vuole più rispetto per Allevi, ecchecavolo! D'ora in poi il Divino Allevi sarà nominato ufficialmente il "Keith Jarrett dei poveri", alludendo alla sua innata capacità di comporre melodie semplicissime, elementari, quasi banali, forse anche un pò prevedibili, ma che hanno il potere di scuoterti nel profondo come una canzone di Laura Pausini.
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Il grande maestro claudio mi stupisce sempre!!
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andreavezzoli
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Messaggio da andreavezzoli »

infatti io pensavo che sarebbe stata meglio la Pausini a dirigere i virtuosi italiani.......
A parte gli scherzi: credo che il vero problema sia questo: ognuno può comporre ciò che vuole e che gli piace, ognuno può suonare liberamente....
ma deve rispettare sopprattuto la storia e la tradizione musicale italiana fatta di grandi musicisti da Monteverdi a Puccini....... e non rovinare tutto ciò con delle assurde "nuove tendenze musicali colte rivolte ai giovani"
ci sono esempi di pianisti diplomati che pur decidendo di intraprendere una carriera musicale al di fuori del concertismo classico non si sono mai permessi di definirsi "musicisti colti" ricordo per esempio il pianista Richard Clayderman che ha intrapreso il suo percorso musicale pop senza attegiarsi o credersi il migliore, anche quando ha creato versioni leggere di brani classici non è mai caduto nell'errore di credersi un concertista....
Stefano bollani grande pianista jazz ha un attegiamento opposto ad Allevi:Bollani non permette mai di farsi definire "il miglior pianista" perchè il grande artista è quello che è consapevole dei propi limiti
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Matthias
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Messaggio da Matthias »

Viandante ha scritto:
claudio ha scritto:Ci vuole più rispetto per Allevi, ecchecavolo! D'ora in poi il Divino Allevi sarà nominato ufficialmente il "Keith Jarrett dei poveri", alludendo alla sua innata capacità di comporre melodie semplicissime, elementari, quasi banali, forse anche un pò prevedibili, ma che hanno il potere di scuoterti nel profondo come una canzone di Laura Pausini.
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concordo, grande Claudio, ahahahahahhahahaha
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