Parlando di abete rosso...

Questa è la sezione del forum dove diamo il benvenuto ai nuovi iscritti.

Moderatore: Moderatori

Rispondi
Surreale
Frequentatore
Frequentatore
Messaggi: 54
Iscritto il: domenica 21 agosto 2011, 0:00
Contatta:

Parlando di abete rosso...

Messaggio da Surreale »

A proposito di tavole di abete, mi sono recato prima dell`inverno a Paneveggio per cercare dell`abete rosso, visto che sul posto il rapporto qualita`/prezzo e` decisamente interessante.
Fra le varie tavole ce n`erano alcune che sono state "lavate", vale a dire che il tronco dopo il taglio e' stato messo in acqua corrente per qualche mese (cosi' mi ha spiegato l'addetto della guardia forestale). Dato che non le avevo mai provate ne ho comprate alcune sottoposte a questo trattamento preventivo.
A distanza di qualche mese posso chiaramente notare che il peso specifico di queste tavole e' decisamente inferiore a tutte le altre non trattate e battendole emettono un suono piu acuto come se avessero un tempo di stagionatura maggiore (ma tutte le tavole sono state tagliate 3 anni fa) :hum:
Qualcuno ha mai usato questo tipo di tavole?
E qualcuno sa se esiste una relazione tra il "lavaggio" dei tronchi e la diminuzione di peso specifico?
Grazie
Avatar utente
GREGSAR
Utente Attivo
Utente Attivo
Messaggi: 205
Iscritto il: martedì 11 gennaio 2011, 0:00

Messaggio da GREGSAR »

Ciao,i tronchi vengono lasciati in acqua corrente per simulare le modalita' di trasporto, che si utilizzavano una volta,ma non solo.
Ci sono teorie che dicono che, l'effetto dell'acqua sull'abete, favorisce l'espulsione delle sostanze linfatiche rimaste nel legno.
L'acqua penetra, (prendendo il posto della linfa), insieme anche la silice (presente in modo massiccio nell'acqua in quella zona) dando come effetto,un legno piu' leggero (per evaporazione acqua)e una specie di "inossatura naturale".
Il che, spiegherebbe il differente peso e le caratteristiche meccaniche superiori delle tavole.
E' uno dei tanti presunti "segreti Stradivariani"..
..Quod est inferius est sicut quod est superius, et quod est superius est sicut quod est inferius ad perpetranda miracola Rei Unius..
...qui auget scientiam auget et dolorem..
Avatar utente
davidesora
Liutaio
Liutaio
Messaggi: 2224
Iscritto il: lunedì 29 novembre 2010, 0:00
Località: Cremona
Contatta:

Messaggio da davidesora »

Andrebbe verificato se le differenze di peso e tap tone sono relative a tavole provenienti dallo stesso tronco, confrontare tavole di tronchi diversi non è molto attendibile, magari dovrebbero trattare metà tronco con l'acqua e metà senza e poi vedere.
Sai se hanno condotto esperimenti di questo genere?

Qui a Cremona potresti chiedere lumi su questo sistema a Gaspar Borchardt, so che ha fatto degli studi in merito credo abbastanza approfonditi.

Davide
Avatar utente
GREGSAR
Utente Attivo
Utente Attivo
Messaggi: 205
Iscritto il: martedì 11 gennaio 2011, 0:00

Messaggio da GREGSAR »

Ciao Davide, mi piacerebbe sperimentare cosi' in grande,ma purtropo non ho i mezzi per farlo,mi e' sempre interessata questa teoria,anche se la trovo mooolto relativa,in quanto vari studi, dimostrano che a volte, pezzi di legno provenienti dalla stessa pianta, possiedono pesi e caratteristiche molto diverse,anche senza il trattamento in acqua.
Ho sentito dire che in veneto si usa tenere il legname sott'acqua per dei periodi,e diventa durissimo,ma non so bene i tempi di immersione e il successivo impiego del legname.
Alcuni pensano che l'abete va immerso in acqua di mare.
Bisognerebbe riprendere in mano, in maniera seria la tradizione e sperimentare,per poter evolvere,non troncare tutto, dimenticando da dove si viene..
Ho letto del maestro Borchardt e dei suoi studi,infatti attendevo la pubblicazione della tesi,ma non se ne e' saputo piu' nulla.
..Quod est inferius est sicut quod est superius, et quod est superius est sicut quod est inferius ad perpetranda miracola Rei Unius..
...qui auget scientiam auget et dolorem..
Avatar utente
davidesora
Liutaio
Liutaio
Messaggi: 2224
Iscritto il: lunedì 29 novembre 2010, 0:00
Località: Cremona
Contatta:

Messaggio da davidesora »

Io penso che questa faccenda dell'immersione in acqua derivi dal fatto che anticamente il trasporto dei tronchi avveniva per vie fluviali, magari poi arrivato a Venezia stazionava pure in acqua di mare.
Però non credo che fosse una prassi mirata al miglioramento delle caratteristiche del legno, che poteva essere al massimo un effetto collaterale di questo tipo di trasporto.
Comunque l'acqua di mare mi sentirei di escluderla perchè credo che i liutai cremonesi non andassero fino a Venezia a prendere il legno, al massimo può valere per i liutai veneziani!!

Penso anche che qualsiasi "segreto" si celasse nel tipo di legno usato da Stradivari & C. era comunque a disposizione di tutti i liutai dell'epoca, ma non tutti i violini antichi hanno le stesse caratteristiche pregevoli e quindi non credo che basti una stagionatura all'acqua a risolvere il problema.

Soprattutto in un materiale così imprevedibile come il legno che, come giustamente dici, può mutare le sue qualità anche all'interno di una stessa pianta.

Gli organismi viventi si sà, sono capricciosi........

Davide
Avatar utente
claudio
Liutaio
Liutaio
Messaggi: 12660
Iscritto il: sabato 15 maggio 2004, 0:00
Località: Tivoli
Contatta:

Messaggio da claudio »

Benissimo, allora non resta che prendere tutti i pezzi di abete in nostro possesso ed immergerli nell'acqua per un mese, il risultato dovrebbe essere il medesimo.
andante con fuoco
Avatar utente
edo
Utente Esperto II
Utente Esperto II
Messaggi: 1915
Iscritto il: martedì 21 giugno 2005, 0:00
Località: Schio (VI)
Contatta:

Messaggio da edo »

claudio ha scritto:Benissimo, allora non resta che prendere tutti i pezzi di abete in nostro possesso ed immergerli nell'acqua per un mese, il risultato dovrebbe essere il medesimo.
Non basta, ci si devono aggiungere delle erbe particolari che purtroppo non conosco, e poi...non c'è più l'acqua di una volta.

ciao

edo
Avatar utente
claudio
Liutaio
Liutaio
Messaggi: 12660
Iscritto il: sabato 15 maggio 2004, 0:00
Località: Tivoli
Contatta:

Messaggio da claudio »

non ci avevo pensato
andante con fuoco
Surreale
Frequentatore
Frequentatore
Messaggi: 54
Iscritto il: domenica 21 agosto 2011, 0:00
Contatta:

Messaggio da Surreale »

davidesora ha scritto:Andrebbe verificato se le differenze di peso e tap tone sono relative a tavole provenienti dallo stesso tronco, confrontare tavole di tronchi diversi non è molto attendibile, magari dovrebbero trattare metà tronco con l'acqua e metà senza e poi vedere.
Sai se hanno condotto esperimenti di questo genere?


Davide
No, di solito mettono in acqua quelli che al taglio ritengono i migliori per cui non c`e' possibilita' di sperimentare questa cosa, che dal punto di vista dei liutai sarebbe molto interessante.

Ho contattato la forestale del posto ieri, e mi hanno confermato ,come diceva GREGSAR che il motivo per cui lo fanno e' quelllo di eliminare la linfa presente nel legno.
Sarebbe interessante sentire l'opinione di chi ha gia' usato tavole del genere per sapere se ha trovato differenze rispetto alle tavole "normali".
Altrimenti aspettero' 5 o 6 anni :old: cosi' avro' la risposta da solo...
Avatar utente
edo
Utente Esperto II
Utente Esperto II
Messaggi: 1915
Iscritto il: martedì 21 giugno 2005, 0:00
Località: Schio (VI)
Contatta:

Messaggio da edo »

claudio ha scritto:non ci avevo pensato
la mia voleva essere una battuta, ma so veramente di qualcuno che mette il legno a bagno con erbe di montagna 8O

ciao

edo
Avatar utente
GREGSAR
Utente Attivo
Utente Attivo
Messaggi: 205
Iscritto il: martedì 11 gennaio 2011, 0:00

Messaggio da GREGSAR »

Comunque l'acqua di mare mi sentirei di escluderla perchè credo che i liutai cremonesi non andassero fino a Venezia a prendere il legno, al massimo può valere per i liutai veneziani!!

Penso anche che qualsiasi "segreto" si celasse nel tipo di legno usato da Stradivari & C. era comunque a disposizione di tutti i liutai dell'epoca, ma non tutti i violini antichi hanno le stesse caratteristiche pregevoli e quindi non credo che basti una stagionatura all'acqua a risolvere il problema.
Condivido..
..Quod est inferius est sicut quod est superius, et quod est superius est sicut quod est inferius ad perpetranda miracola Rei Unius..
...qui auget scientiam auget et dolorem..
Avatar utente
claudio
Liutaio
Liutaio
Messaggi: 12660
Iscritto il: sabato 15 maggio 2004, 0:00
Località: Tivoli
Contatta:

Messaggio da claudio »

Credo che qualcuno abbia scritto a proposito della "fluitazione", ossia il metodo di trasporto via fiume dei tronchi da monte a valle. Non credo che questo comprendesse il tragitto finale via mare in direzione Venezia, il sale fa male al legno.
andante con fuoco
Avatar utente
Atomino
Utente Esperto II
Utente Esperto II
Messaggi: 1642
Iscritto il: sabato 1 aprile 2006, 0:00
Località: Botticino o Salo', tra Maggini e Gasparo
Contatta:

Messaggio da Atomino »

Secondo voi, una volta arrivato a Venezia, come veniva spedito il legno a Cremona? Io credo per fluitazione inversa risalendo il Po. Non mi pare però di ricordare notizie in merito, neppure sul libro di Roswitha Asche e Gianfranco Bettega - "Un fiume di legno" - Fluitazione del legname dal Trentino a Venezia.
- Alberto Soccini -
Rispondi