Il posizionamento dei chiodini e la tracciatura del contorno

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Messaggio da davidesora »

Questo è il sistema che uso per fare i fori per i chiodini e per tracciare il contorno delle fasce e dei bordi.

http://www.youtube.com/watch?v=_fyAtASF ... e=youtu.be


Davide
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violino7
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Messaggio da violino7 »

Ottimo servizio, Davide!

Sorprende sempre la precisione assoluta, cosa che contraddistingue qualsiasi fase dei tuoi lavori. :)

Vedendo come procedi mi rendo conto di quanto ancora io sia impreciso, nonostante cerchi sempre ogni volta di migliorarmi! :(
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- Lino Santoro -
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Messaggio da davidesora »

Mah, precisione "assoluta" è una parola grossa, ma ritengo che nelle operazioni di tracciatura sia importante mantenere la maggior precisione possibile per evitare di commettere errori che poi si rifletteranno inevitabilmente nelle fasi successive della lavorazione con conseguenze a volte drammatiche :(
Certo non tutti gli antichi se ne preoccupavano troppo ma il fatto che il sistema cremonese prevedesse l'uso dei chiodini per il riposizionamento delle tavole è indice che qualcuno ci tenesse alla precisione.....

Altro discorso per le fasi più "artistiche" del lavoro come la testa, le punte o le linee del contorno dove una precisione maniacale non ha molta importanza e potrebbe anche essere fuori luogo 8)

Però riuscire a fare cose belle senza curarsi assolutamente di simmetrie e precisione non è cosa da tutti e i tratti "artistici" spesso vengono apprezzati solo dopo secoli (vedi Guarneri IHS ad es.) e nell'immediato vengono presi solo come scarse capacità tecniche del liutaio, un fatto su cui meditare per chi vuole guadagnarsi da vivere facendo violini.


Davide
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Messaggio da violino7 »

davidesora ha scritto: .................................

Però riuscire a fare cose belle senza curarsi assolutamente di simmetrie e precisione non è cosa da tutti e i tratti "artistici" spesso vengono apprezzati solo dopo secoli (vedi Guarneri IHS ad es.) e nell'immediato vengono presi solo come scarse capacità tecniche del liutaio, un fatto su cui meditare per chi vuole guadagnarsi da vivere facendo violini.


Davide

Davvero un bellissimo concetto, quello che hai espresso! :roll:

Guarneri IHS aveva un'anima artistica di alto livello ma evidentemente le esigenze di vita quotidiana lo portavano .....ad andare per le spicce nella sua produzione!

Certamente andremmo sul difficile, e ci sposteremmo anche di argomento, se valesse la pena di esaminare quello che è bello e non bello sotto vari aspetti di giudizio in ambito liutario. Credo che se per ipotesi noi volessimo affrontare la questione non ne usciremmo più e che solo il tempo possa fare da vero arbitro.
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- Lino Santoro -
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doublebass
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Re: Il posizionamento dei chiodini e la tracciatura del contorno

Messaggio da doublebass »

Quando si tratta poi di chiudere i fori dei chiodini, cosa ci si mette ?
Ho capito che bisogna farsi dei "barilotti" dello stesso legno del fondo e della tavola, ma non sono sicuro sul metodo per farli.
Il punto e' come fare a far stare insieme un frammento di 1.75 mm di diametro e 2.5-3 mm di lunghezza (a meno che il barilotto non entri nello zocchetto, nel qual caso si guadagnerebbe qualche mm di lunghezza).
Mi pare che, soprattutto l'abete, tenda a disgregarsi quando e' trattato in dimensioni cosi' piccole.
Perlomeno, questo e' quanto capita a me. Avevo una controfascia rimasta corta e ho provato a inserire un tassellino su per giu' delle stesse dimensioni: ci sono impazzito.
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claudio
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Re: Il posizionamento dei chiodini e la tracciatura del contorno

Messaggio da claudio »

@Doublebass: se usavi controfasce in salice non ti succedeva :)
Cmqil chiodino affonda nello zocchetto ed ha la funzione di mantenere tavola e fondo in posizione durante l'ìncollatura, altrimenti non avrebbero senso.
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Re: Il posizionamento dei chiodini e la tracciatura del contorno

Messaggio da doublebass »

Ho capito cosi' infatti per quelli di metallo, e li ho trovati indispensabili per ritrovare la posizione di tavola e fondo rispetto alle fasce.
Ma ora che ho chiuso la cassa devo riempire i buchi lasciati dai chiodini e mi chiedevo come riempirli, e se il riempimento dovesse infilarsi nello zocchetto.
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Re: Il posizionamento dei chiodini e la tracciatura del contorno

Messaggio da claudio »

La procedura è questa: i chiodini di metallo servono alla posizionatura e tracciatura di tavola e fondo, in fase di chiusura della cassa, i chiodini in metallo vanno sostituiti con quelli in legno e devono avere la stessa posizione e funzione di quelli in metallo. Da quello che scrivi sembra che tu una volta tolti i chiodini in metallo non li abbia sostituiti con quelli in legno e abbia proceduto a chiudere la cassa praticamente senza nessun chiodino, e che una volta raggiunto più o meno felicemente lo scopo, solo ora ti chiedi come chiudere i fori di tavola e fondo lasciati dai chiodini. Mentre se tu li avessi sostituiti prima ti sarebbero serviti per centrare le tavole e ti saresti trovati i fori già chiusi.

Consiglio di consultare il libro di Sacconi e una qualsiasi altra pubblicazione dedicata alla costruzione del violino.
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doublebass
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Re: Il posizionamento dei chiodini e la tracciatura del contorno

Messaggio da doublebass »

Ho seguito la procedura di chiusura della cassa descritta nel video di Davide Sora, il quale ho visto che i chiodini li usa all'inizio della chiusura per piazzare la tavola, poi stringe i morsetti senza colla e a questo punto toglie i chiodini (ormai non servono piu' perche' i morsetti tengono ferma la tavola in posizione), senza pero' sostituirli con alcunche'.
Effettivamente sostituendoli prima con chiodini in legno il riempimento sarebbe gia' fatto.
Resta pero' la domanda principale: come li costruisco e con che legno ?
Sono fori molto piccoli (1.75 mm di diametro) e se il materiale deve essere lo stesso della tavola come faccio a creare un cosino cosi' stretto senza che mi si sbricioli ?
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Re: Il posizionamento dei chiodini e la tracciatura del contorno

Messaggio da claudio »

Onde evitare soluzioni ibride, meglio lasciare a Davide la risposta alla tua domanda.
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Re: Il posizionamento dei chiodini e la tracciatura del contorno

Messaggio da davidesora »

doublebass ha scritto: lunedì 14 maggio 2018, 1:33 Ho seguito la procedura di chiusura della cassa descritta nel video di Davide Sora, il quale ho visto che i chiodini li usa all'inizio della chiusura per piazzare la tavola, poi stringe i morsetti senza colla e a questo punto toglie i chiodini (ormai non servono piu' perche' i morsetti tengono ferma la tavola in posizione), senza pero' sostituirli con alcunche'.
Effettivamente sostituendoli prima con chiodini in legno il riempimento sarebbe gia' fatto.
Resta pero' la domanda principale: come li costruisco e con che legno ?
Sono fori molto piccoli (1.75 mm di diametro) e se il materiale deve essere lo stesso della tavola come faccio a creare un cosino cosi' stretto senza che mi si sbricioli ?
Io preferisco inserire quelli in legno una volta incollata la tavola perchè lo ritengo più pratico in quanto senza il chiodino si fa meglio a passare la spatola con la colla. Nel caso si preferisse incollarli contestualmente all'incollaggio della tavola occorre fare dei controtasselli con un taglio per alloggiare il chiodino.
Il materiale del piolo in legno è diverso da quello delle tavole, negli Stradivari probabilmente è di pioppo o simili.
Non è poi così difficile farli, si tratta di fare un bastoncino più lungo in modo da poterlo maneggiare, arrotondandolo con coltello, lima e volendo anche cartavetro, deve andare a chiudere anche il buco nel tassello e si incolla lasciandolo un po' sporgente dalla tavola per poi portarlo a livello tagliandolo con la sgorbia.
Va fatto con la direzione della venatura longitudinale, in modo che sarà più facile da fare e una volta inserito rimarrà visibile il legno di testa che si scurirà maggiormente del legno circostante rendendolo visibile per contrasto, è così in tutti gli strumenti antichi cremonesi ed è considerato un po' la "firma" del sistema cremonese.
Io li faccio con gli avanzi di controfasce in salice, ma a volte uso anche dei banali stuzzicadenti (che normalmente sono in pioppo) riducendone un po' le dimensioni con la cartavetro perchè sono solitamente un po' più grossi di 1,75 mm.
E' possibile anche reperire dei tondini di legno da 2 mm di varie essenze legnose nei negozi di modellismo lunghi circa 50 cm e averne per un sacco di violini, rettificando il diametro alla misura giusta con la cartavetro come per gli stuzzicadenti.
La cosa veramente importante è adattarli in modo che non siano assolutamente forzati perchè c'è il rischio che gonfiandosi per l'assorbimento della colla creino una tensione che potrebbe aprire la giunta, quindi nell'adattamento a secco devono avere un po' di gioco e non chiudere perfettamente il foro, che si chiuderà con il rigonfiamento causato dall'assorbimento della colla.
Nota folkloristica : negli strumenti di G.B.Guadagnini (che non era cremonese ma che alla fine del '700 già copiava i sistemi stradivariani) i chiodini non sono mai perfettamente rotondi ma alquanto squadrati e spigolosi, ossia fatti velocemente con il coltello e incollati senza arrotondarli e senza pensarci troppo, un dettaglio spesso trascurato da copisti e antichizzatori.
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Re: Il posizionamento dei chiodini e la tracciatura del contorno

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Grazie per la risposta chiara ed esaustiva. Procedo come da indicazioni.
E mille grazie per i video; i manuali di liuteria ci vogliono, ma vedendo come si fa si capisce prima e meglio.
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Re: Il posizionamento dei chiodini e la tracciatura del contorno

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doublebass ha scritto: lunedì 14 maggio 2018, 12:31 Grazie per la risposta chiara ed esaustiva. Procedo come da indicazioni.
E mille grazie per i video; i manuali di liuteria ci vogliono, ma vedendo come si fa si capisce prima e meglio.
Gli stuzzicadenti sono molto pratici e facilmente reperibili :wink:
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Re: Il posizionamento dei chiodini e la tracciatura del contorno

Messaggio da claudio »

E ci sono anche quelli in betulla, che sono perfetti!
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Re: Il posizionamento dei chiodini e la tracciatura del contorno

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Ecco, e' scomparso anche l'ultimo dubbio, perche' mi sa che ho proprio quelli in betulla. :D
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