Jacqueline du Pré

da Bach a Kodaly, uno strumento di incredibile bellezza.
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Alfredo
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Messaggio da Alfredo »

Esteban86 ha scritto:un mio amico cellista mi disse che l'esecuzione del concerto di Elgar della Du Pre rappresenta l' "estremo"........cioè probabilmente nessuno più lo suonerà meglio di come lo faceva lei.....

pensavo che i sign cellisti avessero abbastanza da discutere sulla figura di questa magnifica interprete,noto invece un freddo silenzio........bha.....
Allora provochi!
Per quanto mi riguarda è un tema talmente discusso, è tutta la vita che sento dire queste cose sulla Du Pre, che nessuno al mondo potrà mai suonare il concerto di Elgar come lei...
Per questo non ho voglia di scrivere, perchè ci sono registrazioni che mi piacciono anche di più, tipo quella di Fournier, che non è emozionalmente così estrema e passionale ma che è anche molto buona, è un signore, come penso che fosse Elgar e la sua musica.
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edi
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Messaggio da edi »

Ieri avevo fatto altri due interventi qui, che fine hanno fatto? Sono spariti! Bho...?
Ah, ho capito che potrebbe dipendere dall'aggiornamento del server, magari li riscrivo.
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edi
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Esteban86 ha scritto:un mio amico cellista mi disse che l'esecuzione del concerto di Elgar della Du Pre rappresenta l' "estremo"........cioè probabilmente nessuno più lo suonerà meglio di come lo faceva lei.....
Mi pare che questo l'abbia detto lo stesso Rostropovich rifiutansosi poi sempre di eseguire quel concerto.
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edi
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A proposito di du Pré, qualcuno ha qualche informazione circa il suo Stradivari 1673? che mi pare, lei abbia avuto prima dello Stradivari Davidov. Voglio dire se qualcuno ne ha informazioni circa le caratteristiche anche da un punto di vista tecnico e liuteristico o sa se c'è in giro qualche foto o poster dello strumento. Le stesse informazioni mi piacerebbe avere circa l'altro violoncello della du Prè, che ebbe successivamente, il Peresson del 1970.
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Arancia
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Messaggio da Arancia »

edi ha scritto:
Esteban86 ha scritto:un mio amico cellista mi disse che l'esecuzione del concerto di Elgar della Du Pre rappresenta l' "estremo"........cioè probabilmente nessuno più lo suonerà meglio di come lo faceva lei.....
Mi pare che questo l'abbia detto lo stesso Rostropovich rifiutansosi poi sempre di eseguire quel concerto.
Peccato, penso sia molto riduttivo limitarsi perchè qualcuno ha suonato meglio e stigmatizzare così uno spartito. Che senso ha se non la preoccupazione eccessiva di fare brutte figure? Sarebbe meglio liberare la musica da questi condizionamenti.
Grazie però per la segnalazione, riascolterò il concerto di Elgar della Du Prè. :wink:
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RainBow
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Messaggio da RainBow »

gia', quoto...
ognuno fa' quello che puo' :wink:
...altrimenti mi dovrei autocensurare troppo spesso!
:lol: :lol: :lol:
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claudio
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Messaggio da claudio »

edi ha scritto:A proposito di du Pré, qualcuno ha qualche informazione circa il suo Stradivari 1673? che mi pare, lei abbia avuto prima dello Stradivari Davidov. Voglio dire se qualcuno ne ha informazioni circa le caratteristiche anche da un punto di vista tecnico e liuteristico o sa se c'è in giro qualche foto o poster dello strumento. Le stesse informazioni mi piacerebbe avere circa l'altro violoncello della du Prè, che ebbe successivamente, il Peresson del 1970.
Dello Strad del 1673 non ti so dire altro che probabilmente si trattava di uno strumento di grande formato come Stradivari a costruito fino al 1700, dopo tale anno egli cambiò formato ed uso la cosiddetta forma "B" con cui sono stati costruiti tutti i più famosi violoncelli, tra questi anche il Davidov del 1712. Quest'ultimo è uno strumento particolarissimo e se non ricordo male mi pare che Alfredo lo abbia anche provato, la sua tavola armonica è sottilissima, circa 3mm. Nessun liutaio sano di mente oggi farebbe una tavola così sottile, ma il Davidov oggi è ancora lì che ci fa sentire il suo bellissimo suono. Io penso che una tavola di 3mm sarebbe possibile, a patto di avere un legno "tosto" e di seguire rigorosamente il criterio di costruzione stradivariano, che prevede la scultura del piano armonico lasciando il giusto legno nei punti "strategici": zone degli zocchetti inferiore e superiore. E comunque il Davidov, forse più degli altri strumenti, ha una tavola armonica piuttosto "appiattita" a causa della tensione delle corde e dello spessore ridotto della tavola medesima.
Riguardo Peresson, non ho mai visto suoi strumenti, ma anni fa il maestro Renato Zanettovich (Trio di Trieste), mi diceva di averne una grandissima stima e che erano molto facili da suonare. Peresson era un liutaio italiano che ha operato in Venezuela: http://it.wikipedia.org/wiki/Sergio_Peresson
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solmirela
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Messaggio da solmirela »

Arancia ha scritto:
edi ha scritto:
Esteban86 ha scritto:un mio amico cellista mi disse che l'esecuzione del concerto di Elgar della Du Pre rappresenta l' "estremo"........cioè probabilmente nessuno più lo suonerà meglio di come lo faceva lei.....
Mi pare che questo l'abbia detto lo stesso Rostropovich rifiutansosi poi sempre di eseguire quel concerto.
Peccato, penso sia molto riduttivo limitarsi perchè qualcuno ha suonato meglio e stigmatizzare così uno spartito. Che senso ha se non la preoccupazione eccessiva di fare brutte figure? Sarebbe meglio liberare la musica da questi condizionamenti.
Grazie però per la segnalazione, riascolterò il concerto di Elgar della Du Prè. :wink:
Non penso che un violoncellista come Rostropovich possa temere il confronto o le brutte figure, anzi mi sembra proprio ridicolo!!
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Arancia
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Messaggio da Arancia »

Mi auguro di si, solmirela. Non conosco le ragioni per cui rostropovich non abbia voluto eseguire quel concerto.
:)
Sull'onda delle frasi generiche riportate: "non si può più suonare dopo tizio e caio" sono di solito grandi riconoscimenti, ma alla lunga sono frasi che impoveriscono il genere umano. Prendilo dunque solo come un mio rammarico.
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edi
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Messaggio da edi »

solmirela ha scritto:
Arancia ha scritto:
edi ha scritto:Mi pare che questo l'abbia detto lo stesso Rostropovich rifiutansosi poi sempre di eseguire quel concerto.
Peccato, penso sia molto riduttivo limitarsi perchè qualcuno ha suonato meglio e stigmatizzare così uno spartito. Che senso ha se non la preoccupazione eccessiva di fare brutte figure? Sarebbe meglio liberare la musica da questi condizionamenti.
Grazie però per la segnalazione, riascolterò il concerto di Elgar della Du Prè. :wink:
Non penso che un violoncellista come Rostropovich possa temere il confronto o le brutte figure, anzi mi sembra proprio ridicolo!!
Sì, condivido, è stato un peccato, ma non possiamo certo giudicare noi la scelta personale di un artista, di massimo valore, che probabilmente è stata dettata da vari fattori, non ultimo quello emotivo e non credo proprio dal timore di "far brutta figura". E' stato un peccato, ma anche una scelta personale che va rispettata.
Ultima modifica di edi il venerdì 1 febbraio 2008, 16:00, modificato 1 volta in totale.
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claudio ha scritto: Dello Strad del 1673 non ti so dire altro che probabilmente si trattava di uno strumento di grande formato come Stradivari ...
Grazie Claudio per le informazioni sempre puntuali e precise :) Speravo anche si potesse trovare qualche immagine degli strumenti.
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Peo
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Messaggio da Peo »

Probabilmente se mi facessero notare le differenze di esecuzione le noterei ... non sono certa di essere in grado di capire da sola l'impronta che un musicista dia nel suonare una melodia. Però quello che non ho mai capito è perché si fanno questi confronti. Dicendo che l'interpretazione di un musicista è insuperabile non è un modo per impedire a chiunque di rieseguire quella melodia? Che ci possano essere dei meriti oggettivi possiamo essere d'accordo, ma la musica va interpretata, suonata e sentita e se l'esecuzione di Jacqueline du Pré rimarra nella storia niente esclude che ci possa essere qualcun altro che la sappia suonare con un trasporto paragonabile (non posso scrivere stesso trasporto, perché ognuno mette del proprio in quello che fa) ... e poi scusate non vorrete correre il rischio che sopprimano i concerti per assottigliamento dei brani eseguibili perché qualcuno li ha già eseguiti meglio? :wink:
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edi
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Peo ha scritto: Che ci possano essere dei meriti oggettivi possiamo essere d'accordo, ma la musica va interpretata, suonata e sentita e se l'esecuzione di Jacqueline du Pré rimarra nella storia niente esclude che ci possa essere qualcun altro che la sappia suonare con un trasporto paragonabile (non posso scrivere stesso trasporto, perché ognuno mette del proprio in quello che fa) ... e poi scusate non vorrete correre il rischio che sopprimano i concerti per assottigliamento dei brani eseguibili perché qualcuno li ha già eseguiti meglio? :wink:
Indubbiamente.
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Esteban86
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Messaggio da Esteban86 »

Alfredo ha scritto: Allora provochi!
assolutemente non era mia intenzione di provocarti alfredo, e non mi sembra di averlo fatto
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Alfredo
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Esteban86 ha scritto:
Alfredo ha scritto: Allora provochi!
assolutemente non era mia intenzione di provocarti alfredo, e non mi sembra di averlo fatto
Ciao Esteban, il mio "allora provochi" era riferito al fatto che tu avessi invitato ripetutamente i violoncellisti ad esprimersi su questo argomento e siccome avevo la coda di paglia perchè leggevo il thread ma non intervenivo, ho scritto... visto che provochi, rispondo.
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