musicisti obbligati...

da Bach a Kodaly, uno strumento di incredibile bellezza.
_Ale_
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musicisti obbligati...

Messaggio da _Ale_ »

mi è capitato ancora di sentire persone che hanno obbligato i propri figli an intraprendere lo studio dello strumento anche se i fogli non vogliono
cosa pensate a riguardo???
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sumire
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Messaggio da sumire »

Che non è giusto? E che i figli, specie raggiunta una certa età, debbano avere il coraggio di imporre le proprie idee. Più facile a dirsi che a farsi, certo, ma in fondo questo non è un dilemma che colpisce solo i figli dei musicisti.
"The violinist is that peculiarly human phenomenon distilled to a rare potency - half tiger, half poet." - Yehudi Menuhin
nonsosuonare
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Messaggio da nonsosuonare »

Secondo me sbagliano... E DI GROSSO!!! Rischiano di trovarsi con un figlio che odierà la buona musica. Mi sa che non hanno capito che la musica è un sentire, soprattutto non uditivo (il sentire uditivo è solo il mezzo per l'altro sentire!!!) che non può essere imposto. Anche a mio padre avrebbe fatto piacere che sin da piccolo avessi ascoltato la classica ma non me l'ha mai imposto ed infatti la amo anche grazie a lui dall'età di 26 anni e a 42 ... beh lo sapete!! :)
nigel
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Messaggio da nigel »

certo che a 8 anni è difficile che un bambino decida di iniziare lo studio di uno strumento..
io sono stato 'quasi' obbligato a studiare da bambino. ho iniziato a 6 anni. a 14 ho deciso che avrei fatto il musicista nella vita.
se non ci fossero stati i miei genitori molto probabilmente ora non sarei un musicista. quindi io sono favorevole a far studiare un bambino anche se non ha voglia...
_Ale_
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Messaggio da _Ale_ »

io credo che la musica e il fatto di voler intraprendere lo studio di uno strumento sia una cosa che deve venire da dentro.Provate voi a fare una cosa che odiate!!!!
come i genitori che decidono la scuola da far fare al proprio figlio!!

per nigelma: tu sei stata obbligata ma di sicuro ti piaceva almeno un po la musica
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marce
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Messaggio da marce »

Attenzione. Cerchiamo di non generalizzare troppo. Per il proprio figlio si cerca di seguire le inclinazioni e le attitudini e quindi può andare, in linea di principio, la regola del "non forzare la mano".

Ma posto che un bambino dimostri inclinazioni ad uno strumento, una volta avviato il medesimo verso quello strumento, se non lo si supporta e non lo si sprona costantemente e talvolta lo si forzi a raggiungere un dato obiettivo, il bambino difficilmente proseguirà da solo.

Mia figlia ama il violino. E' al 4 di conservatorio (ha neanche 14 anni) a Milano ed all'ultimo esame di passaggio ha preso 9. Ma credetemi, non sapete quante volte è stato necessario mettersi lì e gestire i suoi sconforti, le sue "non voglie" e la sua voglia di smettere.

Ora ha capito che "vivere in salita" è una regola per un musicista e affronta la cosa con piacere e desiderio di progresso.

Ma cosa sarebbe stato se i suoi genitori avessero ceduto al primo: "mamma non ho voglia"?

Certo, potevamo aspettare che, crescendo, decidesse di far musica. Ma fare come ho fatto io con il violoncello a 40 anni, che risultato avrebbe portato?

Maggiori vincoli fisici, lavorativi, sociali, tanto studio e se andrà bene a 50 anni suonerò qualcosa di decente. Chi si accontenta gode, ma chi comincia prima, gode prima (meglio e più a lungo).

:wink:
ele
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Messaggio da ele »

Anche io penso che non debba essere un'imposizione, bisognerebbe dare ai figli la possibilità di esprimersi e di seguire le proprie inclinazioni.
Sicuro è il fatto che se un bambino decide di suonare uno strumento, allora sì che poi va supportato e stimolato in ogni modo....un ragazzino non avrà mai lo spirito di sacrificio che può avere un adulto, bisogna in ogni modo fargli entrare in testa che deve studiare tutti i giorni!
Se i genitori non fanno questo credo che nessun bambino possa proseguire nello studio musicale....ma insisto nel dire che tutto è ciò è giusto solo quando si tratta di una scelta spontanea da parte del figlio.
Bisogna stimolare i bambini ed invogliarli allo studio, non costringerli a fare qualcosa che noi vogliamo facciano!
hsj
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Messaggio da hsj »

ele ha scritto:Anche io penso che non debba essere un'imposizione, bisognerebbe dare ai figli la possibilità di esprimersi e di seguire le proprie inclinazioni.
Sicuro è il fatto che se un bambino decide di suonare uno strumento, allora sì che poi va supportato e stimolato in ogni modo....un ragazzino non avrà mai lo spirito di sacrificio che può avere un adulto, bisogna in ogni modo fargli entrare in testa che deve studiare tutti i giorni!
Se i genitori non fanno questo credo che nessun bambino possa proseguire nello studio musicale....ma insisto nel dire che tutto è ciò è giusto solo quando si tratta di una scelta spontanea da parte del figlio.
Bisogna stimolare i bambini ed invogliarli allo studio, non costringerli a fare qualcosa che noi vogliamo facciano!
Sono perfettamente d accordo!
E poi che senso ha obbligare a studiare uno strumento.... la maggior parte di questi bambini poi smette o resta infelice per tutta la vita!
Ci sono molti modi di far apprezzare la musica ad un bambino, come per esempio sin dalla nascita (o quasi) ascoltare insieme della buona musica classica magari quando si sta facendo qualche altra cosa o magari quando si e in macchina, cosi da abituare sin da subito il bambino alla musica. E poi se avra voglia o curiosita di suonare uno strumento lo chiedera da solo, se no pazienza si dedichera ad altre attivita!
Meglio un bambino felice che un musicista triste!
nigel
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Messaggio da nigel »

da un'intervista a Shlomo Mintz:
giornalista: lei che infanzia ha passato? è stato felice?
Mintz: si, ho avuto un'infanzia felice.
giornalista: i suoi genitori com'erano?
Mintz: i miei genitori non erano severi, ma tutte le mattine alle 5 mia madre mi svegliava per farmi fare la tecnica prima di andare a scuola.


ho detto tutto..
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marce
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Messaggio da marce »

ele ha scritto:ma insisto nel dire che tutto è ciò è giusto solo quando si tratta di una scelta spontanea da parte del figlio.
Bisogna stimolare i bambini ed invogliarli allo studio, non costringerli a fare qualcosa che noi vogliamo facciano!
Sono d'accordo sulla prima parte del tuo messaggio, ho detto anch'io le stesse cose.

Tuttavia, in quest'ultima parte lascia che io dissenta, almeno parzialmente.

Sebbene non sempre le cose siano obbligatorie (e la musica non l'ha ordinata il dottore), il pericolo che vedo in affermazioni tipo "scelta spontanea" o "costringerli a fare qualcosa che noi vogliamo", non trovano, sempre, la mia approvazione.

Il compito di un genitore (e qui sto facendo un discorso molto ampio) è perlopiu accompagnare e promuovere le inclinazioni dei figli, ma ci sono cose in cui, anche se un figlio non vuole, bisogna sapersi imporre.

Ribadisco, la musica non è un obbligo, ma cosa faresti se tu figlio, una data mattina, si svegliasse e ti dicesse: "non voglio più andare a scuola (dell'obbligo intendo)"?

Non credi che avresti il dovere, non il diritto, ma il dovere di imporre a tuo figlio la frequentazione a scuola?

La professione di genitore, e chi lo è lo sa, non è bianco-o-nero, ma sono continue, innumerevoli, tonalità di grigio.

Poi ripeto, la musica, lo sport, il cinema, la collezione di farfalle non sono obblighi, ma non sempre conviene assecondare i figli.

Ti faccio un esempio reale e a me vicino:

Il figlio di una nostra vicina di casa, stessa età del mio (11 anni, prima media).

Il primo anno voleva fare calcio. E' stato assecondato. Dopo un anno ha smesso perchè non voleva più.
L'anno successivo ha fatto tennis. Stessa durata e stessi risultati.
L'anno dopo nuoto. Idem.

Alla fine dell'anno scolastico scorso, parlavo con la madre che mi diceva: "mah, io non capisco, mio figlio non va bene i professori si lamentano e mi dicono che quest'anno lo hanno salvato per il rotto della cuffia. Eppure lo assecondiamo in tutto quello che vuole".

Peccato che il bambino, dieci minuti dopo che è tornato da scuola, viene a chiamare mio figlio per andare a giocare in cortile.

La risposta che riceve è: "Riccardo, non può, deve prima studiare".

Ed il bambino se ne sta in cortile fino alle 8 di sera a giocare. Quindi viene chiamato per cena.

Domando: Assecondare è un bene o un male? Non converrebbe invece imporsi un po' di più e "costringerlo" ai suoi doveri di studente?

A voi l'ardua sentenza
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neuma
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Messaggio da neuma »

nigelma ha scritto:da un'intervista a Shlomo Mintz:
giornalista: lei che infanzia ha passato? è stato felice?
Mintz: si, ho avuto un'infanzia felice
Per un Mintz (che, non dimentichiamolo, è di origine russa, cultura in cui il concetto di "disciplina" è un po' diverso che da noi) ci sono stati almeno mille bambini che appena han potuto hanno buttato lo strumento alle ortiche....
Quoto in toto Ele: è importante far apprezzare la musica prima di tutto a livello di ascolto, è importante che un bambino ci si appassioni spontaneamente, è altrettanto importante che poi gli si faccia capire che non si ottiene nulla senza impegnarsi seriamente... ma prima di tutto è giusto che se ne convinca e che non gli venga imposto. Il resto, se del caso, verrà da se.

E questo non solo per ciò che riguarda la musica...
hsj
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Messaggio da hsj »

Imporsi per la scuola e una cosa, nella musica un altra. Il figlio dei tuoi vicini piu che altro mi sembra abbandonato a se stesso...
Certo che ci si deve imporre per la scuola e certo che si deve dare una educazione ai propri figli, ma obbligarli a fare attivita che a loro non piacciono proprio e un altro conto siano esse lo studio di uno strumento musicale o lo sport o qualunque altro tipo di hobby.
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hsj ha scritto:Imporsi per la scuola e una cosa, nella musica un altra. Il figlio dei tuoi vicini piu che altro mi sembra abbandonato a se stesso...
Certo che ci si deve imporre per la scuola e certo che si deve dare una educazione ai propri figli, ma obbligarli a fare attivita che a loro non piacciono proprio e un altro conto siano esse lo studio di uno strumento musicale o lo sport o qualunque altro tipo di hobby.
Giusto!

E quindi torniamo alla scala di grigi a cui facevo riferimento ... ovvero che non è possibile fare sempre affermazioni categoriche. Bisogna saper mediare ... non è possibile dire "mai" o "sempre". :wink:
hsj
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:-)
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Messaggio da _Ale_ »

allora alla fin fine siamo tutti d'accordo :D (piu o meno)

per marce: la scuola è un conto( infatti è un dovere , che piaccia o non piaccia bisogna andarci), ma la musica è una passione che va supportata con autorevolezza( e non autorita) dopo che il ragazzo ha deciso di suonare.
io la penso cosi :o :o
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