Il mistero del violoncello di Sacconi del 1927
Qui di seguito un ingrandimento della parte interessata, non mi sembra ci siano altre svastiche su questo strumento.
Ultima modifica di claudio il giovedì 10 giugno 2010, 18:07, modificato 1 volta in totale.
andante con fuoco
- edi
- Utente Esperto II
- Messaggi: 2172
- Iscritto il: venerdì 30 novembre 2007, 0:00
- Località: Fulginium ac Vacium
- Contatta:
Infatti, mi pare proprio che non ci sia; guardando bene, credo di aver capito a cosa si riferisse Lino, ma mi pare si tratti solo di graffi probabilmente accidentali e di diversa consistenza (quindi probabilmente anche di epoche diverse), la cui disposizione casuale potrebbe far pensare a qualcosa di simile ad una croce uncinata.
- edi
- Utente Esperto II
- Messaggi: 2172
- Iscritto il: venerdì 30 novembre 2007, 0:00
- Località: Fulginium ac Vacium
- Contatta:
Una domanda riguardo qualcosa che mi pare incongruente nelle misure, mi scuso anticipatamente perché probabilmente si tratta di un mio errore concettuale. Dunque, vedo: manico=284mm, diapason=409mm, ora, la corda vibrante dovrebbe corrispondere alla somma di queste due misure, somma che equivarrebbe a 693mm, ma lì è scritto corda vibrante=704mm... Si potrebbe spiegare se il ponte fosse montato più indietro rispetto alle tacche, ma dalle foto mi pare di vedere che sia montato esattamente in corrispondenza di esse, quindi non mi spiego questa differenza di 11mm...
- edi
- Utente Esperto II
- Messaggi: 2172
- Iscritto il: venerdì 30 novembre 2007, 0:00
- Località: Fulginium ac Vacium
- Contatta:
Claudio, hai potuto fare queste foto?claudio ha scritto:Oggi sono stato al Museo di Santa Cecilia, ho fotografato il violoncello di Sacconi, il quale è stato ripreso solo nella parte anteriore. La gentilissima D.ssa Bini mi ha comunque assicurato che potrò fotografarlo in tutta la sua interezza mercoledi prossimo o dopo Pasqua.
- edo
- Utente Esperto II
- Messaggi: 1915
- Iscritto il: martedì 21 giugno 2005, 0:00
- Località: Schio (VI)
- Contatta:
Semplificando: immagina un triangolo rettangolo con ipotenusa la corda vibrante, un cateto il ponticello e l'altro manico+diapason e avrai la risposta.edi ha scritto:Una domanda riguardo qualcosa che mi pare incongruente nelle misure, mi scuso anticipatamente perché probabilmente si tratta di un mio errore concettuale. Dunque, vedo: manico=284mm, diapason=409mm, ora, la corda vibrante dovrebbe corrispondere alla somma di queste due misure, somma che equivarrebbe a 693mm, ma lì è scritto corda vibrante=704mm... Si potrebbe spiegare se il ponte fosse montato più indietro rispetto alle tacche, ma dalle foto mi pare di vedere che sia montato esattamente in corrispondenza di esse, quindi non mi spiego questa differenza di 11mm...
ciao
edo
- edi
- Utente Esperto II
- Messaggi: 2172
- Iscritto il: venerdì 30 novembre 2007, 0:00
- Località: Fulginium ac Vacium
- Contatta:
Ok, perfetto, richiedo scusa: come immaginavo ho detto una fesseria, non avevo pensato al fatto che le corde non sono in pianoedo ha scritto: Semplificando: immagina un triangolo rettangolo con ipotenusa la corda vibrante, un cateto il ponticello e l'altro manico+diapason e avrai la risposta.
ciao
edo
- Gianmaria
- Utente Attivo
- Messaggi: 129
- Iscritto il: domenica 11 ottobre 2009, 0:00
- Località: Trento
- Contatta:
grande Claudio!
come sai mi avevano mandato tre foto piccoline, ma ho anche avuto conferma che per postarle sul forum servono autorizzazioni non immediate.
se ce ne sarà bisogno, se vorrete, vedrò di compilare i vari moduli di richiesta!
come sai mi avevano mandato tre foto piccoline, ma ho anche avuto conferma che per postarle sul forum servono autorizzazioni non immediate.
se ce ne sarà bisogno, se vorrete, vedrò di compilare i vari moduli di richiesta!
...perché le pupille, abituate a copiare, inventino mondi sui quali guardare...
Ieri sono sono stato al Museo degli strumenti musicali dell'Accademia di Santa Cecilia e ho potuto fotografare il violoncello di Sacconi in tutto il suo splendore. Ma prima di andare avanti nello specifico, vorrei rivolgere un sentito ringraziamento alla D.ssa Bini, direttrice del Museo, alla sua assistente Laura Bognetti e al liutaio Massimo Monti, che mi ha assistito in modo perfetto per tutta la durata delle riprese.
Come si può constatare lo strumento è in ottime condizioni, nella sua lunga vita lo strumento è stato anche attaccato dai tarli, i cui fori furono riempiti di cera, ma questo non ne inficia l'aspetto e penso anche le funzionalità. La vernice, probabilmente ad alcool e molto sottile, originariamente era di un colore arancio caldo, che poi è cambiato in un più deciso giallo, specialmente sulla tavola che è quella più esposta alla luce.
La scelta dei materiali è stata oltremodo felice: fondo, fasce e manico probabilmente provenienti dalla stessa pianta di acero, marezzatura mediamente fitta e profonda. La tavola armonica è di un bellissimo abete con venatura stretta al centro e che si allarga gradualmente verso la periferia. Le bombature riprendono in modo coerente lo stile stradivariano. Le CC appaiono essere abbastanza lunghe, caratteristica che si ritrova nel disegno che Sacconi realizzò ispirandosi al violoncello Piatti e che conferiscono slancio ed eleganza a tutto l'insieme.
Sul fondo è incisa la svastica di cui abbiamo parlato precedentemente, nota di curiosità: è sinistrorsa, invece che destrorsa come quella hitleriana.
Come si può constatare lo strumento è in ottime condizioni, nella sua lunga vita lo strumento è stato anche attaccato dai tarli, i cui fori furono riempiti di cera, ma questo non ne inficia l'aspetto e penso anche le funzionalità. La vernice, probabilmente ad alcool e molto sottile, originariamente era di un colore arancio caldo, che poi è cambiato in un più deciso giallo, specialmente sulla tavola che è quella più esposta alla luce.
La scelta dei materiali è stata oltremodo felice: fondo, fasce e manico probabilmente provenienti dalla stessa pianta di acero, marezzatura mediamente fitta e profonda. La tavola armonica è di un bellissimo abete con venatura stretta al centro e che si allarga gradualmente verso la periferia. Le bombature riprendono in modo coerente lo stile stradivariano. Le CC appaiono essere abbastanza lunghe, caratteristica che si ritrova nel disegno che Sacconi realizzò ispirandosi al violoncello Piatti e che conferiscono slancio ed eleganza a tutto l'insieme.
Sul fondo è incisa la svastica di cui abbiamo parlato precedentemente, nota di curiosità: è sinistrorsa, invece che destrorsa come quella hitleriana.
Ultima modifica di claudio il giovedì 10 giugno 2010, 17:40, modificato 2 volte in totale.
andante con fuoco
Grazie Edi.
Il riccio merita un'attenzione particolare, a mio parere si tratta di uno dei migliori esempi della liuteria moderna per quanto riguarda stile, eleganza e plasticità. Mai pesante, coerente e slanciato, questo riccio è un vero capolavoro, la perfezione in questo caso non appare mai rigida come di lavoro fatto da una macchina, ma traspare sempre una mano precisa, energica e dotata di uno straordinario calore. In questo lavoro non c'è la pretesa di uguagliare Stradivari, il riccio appare perfettamente inserito nella sua epoca senza bisogno di scimmiottare alcun modello.
Il riccio merita un'attenzione particolare, a mio parere si tratta di uno dei migliori esempi della liuteria moderna per quanto riguarda stile, eleganza e plasticità. Mai pesante, coerente e slanciato, questo riccio è un vero capolavoro, la perfezione in questo caso non appare mai rigida come di lavoro fatto da una macchina, ma traspare sempre una mano precisa, energica e dotata di uno straordinario calore. In questo lavoro non c'è la pretesa di uguagliare Stradivari, il riccio appare perfettamente inserito nella sua epoca senza bisogno di scimmiottare alcun modello.
Ultima modifica di claudio il giovedì 10 giugno 2010, 17:40, modificato 1 volta in totale.
andante con fuoco