Misura diapason violoncello

da Bach a Kodaly, uno strumento di incredibile bellezza.
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Stonato
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Misura diapason violoncello

Messaggio da Stonato »

Dopo essermi cimentato con la cordiera, vorrei capire come calcolare il diapason. Ergo: penso, data la vostra esperienza, che vi sarà sicuramente capitato di mettere le mani su uno strumento che sul piano armonico dove dovrebbe andare il ponticello, quindi tra le tacchette del diapason, vi sia una "carta geografica" cioè centinaia di montaggi più sopra e più sotto del "diciamo" dovuto, tanto da lasciare i segni sulla vernice. Ora pur capendo che ognuno avrà avuto i suoi buoni (?) motivi, vorrei capire dove doverlo collocare con precisione (diciamo...) e precisamente quali sono i punti di riferimento per collocare codesto strano aggeggio che va sotto il nome di "ponticello"... :).
Visto che ci si trova... a che distanza più o meno andrebbe collocata l'anima dal piedino? Ormai mi sono lanciato (disse il mio amico che faceva bungee jumping quando gli fecero notare che non aveva legato il capo della corda alla caviglia...). :)
Stonato
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Messaggio da Stonato »

Scusatemi vorrei aggiungere che le tacche sulle effe ci sono ovviamente ma io vorrei capire se stanno fatte al posto giusto ecco perché chiedo come misurare.
Ancora grazie.
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edo
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Messaggio da edo »

Stonato ha scritto:Scusatemi vorrei aggiungere che le tacche sulle effe ci sono ovviamente ma io vorrei capire se stanno fatte al posto giusto ecco perché chiedo come misurare.
Ancora grazie.
Dipende...la distanza "giusta" della linea che congiunge le tacche delle FF sarebbe 400 mm dal bordo superiore della tavola con una distanza del capotasto dal bordo della tavola di 280 mm.

L'anima va messa 1 -2 mm all'interno del bordo del piede del ponte e tra 5 e 15 mm indietro verso la cordiera. Misure buttate lì in modo che tu abbia un idea, nel tuo strumento, o in qualsiasi altro potrebbero essere diverse. L'anima va messa nel punto dove lo strumento suona meglio.

ciao

edo
Stonato
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Messaggio da Stonato »

Grazie per la risposta ma una cosa mi lascia perplesso: in tutto questo la misura totale della cassa in lunghezza non centra nulla? ci sono violoncelli che arrivano a differire 3-4 cm se non di più.
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edo
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Messaggio da edo »

se è lungo 760 si definisce 4/4, un 730 è un 7/8. Ovviamente le misure di diapason, manico e corda vibrante variano di conseguenza, ma non è sempre detto.
Ho recentemente costruito un 7/8 e posizionando opportunamente (almeno spero) le C e le F ho ottenuto un diapason di 400 e un manico di 280, quindi le misure canoniche.
Negli strumenti antichi ovviamente si prende quello che c'è, e il più delle volte ci si adatta volentieri :D

Qui ci sono alcune misure

http://www.aitchisoncellos.com/articlefullsize.htm

ciao

edo
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edi
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Messaggio da edi »

No, è essenzialmente in relazione al manico (quindi alla lunghezza della corda) il rapporto manico/diapason è circa 0,7. Oppure vale la regola 2/5 - 3/5 o 2/6 - 3/6 - 1/6
Dove 2/5 è il manico e 3/5 il diapason, oppure 3/6 il manico, 2/6 il diapason, 1/6 la distanza ponte-cordiera (che dovrebbe anche corrispondere alla distanza ponte-tastiera). Mentre la regola in x/5 dovrebbe essere piuttosto rigida, quella in x/6 lo è di meno, in particolare riguardo alla corrispondenza della distanza ponte-cordiera e ponte-tastiera. Ci vorrebbe un disegnino, così si capisce meglio...
Tieni anche presente che per il violoncello c'è una relative maggiore tolleranza nelle misure rispetto a quanto non sia per il violino.
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edi
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Messaggio da edi »

Oops... conflitto di edizione :-) Ho scritto il mio post prima di vedere quello di Edo, quindi mi riferisco a quello di Stonato :-)
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edi
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Messaggio da edi »

P.S. La regola 3/5 - 2/5 si riferisce al violino, che ha il manico, in proporzione, leggermente più lungo, quindi, per il violoncello, meglio far riferimento al rapporto manico/diapason di 0,7.
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violino7
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Messaggio da violino7 »

edi ha scritto:P.S. La regola 3/5 - 2/5 si riferisce al violino, che ha il manico, in proporzione, leggermente più lungo, quindi, per il violoncello, meglio far riferimento al rapporto manico/diapason di 0,7.
La spiegazione qui sopra non fa una grinza, matematicamente parlando! Infatti se facciamo lo sviluppo per il violino arriviamo a 195 e per il violoncello a 400 mm. tondi, infatti anche Edo conferma che la tendenza moderna è arrivare a 400 mm. standardizzati:

edo ha scritto:
........la distanza "giusta" della linea che congiunge le tacche delle FF sarebbe 400 mm dal bordo superiore della tavola con una distanza del capotasto dal bordo della tavola di 280 mm.
..............

Quello che non ho capito è perchè mentre per il violino il diapason di 195 è inteso in maniera abbastanza rigido, almeno nella definizione della posizione delle tacche interne delle ff, salvo posizionamento leggermente opzionale del ponticello,
per il violoncello quella misura invece è da ritenere abbastanza variabile proprio come impostazione sulla tavola per la definizione delle ff, mi sembra poi mai in difetto rispetto a 400 mm. e sempre per eccesso:

rilievo mm. 403 sul Piatti di Stradivari,
408 (all'incirca) sul de Muenck/Feuerman,
409 sul Sacconi 1927, quello della svastica (almeno da quello andando in ricerca).

Mi interesserebbe capire se ci sia una discriminante che faccia protendere per una lunghezza, piuttosto che per un'altra, come misura d'impianto del diapason sul violoncello! :roll:

Voi cosa ne pensate?
.
Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.

- Lino Santoro -
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