Ponti
Premetto che ho usato quasi sempre i ponticelli francesi per cui non saprei definire le peculiarità di un modello o dell'altro. Così come montando un ponticello belga e uno francese, avrei qualche difficoltà a riconoscerne il suono, credo che le differenze in termini di prontezza e facilità le percepisca specialmente il musicista. Tuttavia bisogna anche considerare la mano del liutaio, che può arrivare a portare le differenze ai minimi termini solo perchè egli "insegue" un certo tipo di suono. Inoltre c'è il problema delle dimensioni (altezza e larghezza del ponticello), che variano moltissimo da un violoncello all'altro, anche questo influisce pesantemente sul suono. Per me è molto più facile, anche per i violini e le viole, ottenere il suono basandomi sulla natura del legno e sugli eventuali tratttamenti del legno del ponticello, piuttosto che sul modello. In linea di massima un "cuore" più basso e meno aperto dovrebbero produrre un suono più chiuso, fattore su cui incide anche l'arcatura inferiore, la cui minore o maggiore ampiezza può aprire o chiudere il suono. Come non considerare poi gli spessori dei piedini e delle "gambe", così pure quello della zona del cuore? anche in questo caso le differenze tra un modello e l'altro possono venire assottigliate intervenendo sugli spessori. Io in genere uso i ponticelli Despiau, che hanno un suono chiaro e definito. Non amo molto gli Aubert DeLuxe perchè scuriscono molto il suono e in genere sono fatti di legno più morbido, quindi li trovo generalmente meno pronti.
andante con fuoco