Il violoncello di Lino.

da Bach a Kodaly, uno strumento di incredibile bellezza.
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davidesora
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Messaggio da davidesora »

violino7 ha scritto:
Piergiuseppe ha scritto:Ad es.: perchè lo spessore più grande del fondo non si trova sotto il ponticello e vicino all'anima? Forse non sarebbe meglio che l'altezza massima della gobba della catena non sia sotto il ponticello ma quasi in corrispondenza dello spessore massimo del fondo? Si creerebbero così "vibrazioni bilanciate"?

Grazie Piergiuseppe! Questi concetti sono anche abbastanza difficili da capire razionalmente, almeno per me, ma se non altro anche a livello intuitivo la questione è relativamente percepibile! :roll:

Se volessi aggiungere qualcosa di razionale, solo perchè di questo passo di rilancio in rilancio può darsi che arriviamo a risultati sostanziali, direi che non si tratti di "vibrazioni bilanciate" ma nel senso contrario, cioè di "non vibrazioni" o "scarse vibrazioni", però in questo caso è importante che siano similari e contrapposte, di qualsiasi intensità esse siano! :(
Cioè, lo vediamo materialmente da come si comportano le tavole dall'osservazione dei "modi" delle vibrazioni, che tutti conosciamo: le zone più spesse sono, ovviamente, anche più rigide e vibrano di meno di quelle meno spesse.

Dunque in quell'impianto che stiamo osservando, se a maggiore massa legnosa sul fondo si contrappone maggiore massa legnosa sulla tavola armonica, vuol dire che quella zona centrale deve vibrare di meno rispetto alla periferia.
Mi chiedo: ha a che fare con la "tromba"? :roll: (non ditemi che sono fissato! :( ).......ma comunque c'entrano con l'emissione del suono certamente! :)

Secondo me, vista la complessità di funzionamento degli strumenti ad arco, è molto difficile avere teorie troppo razionali ma necessariamente occorre affidarsi all'intuito basandosi sui risultati ottenuti in base alle propria scelte costruttive.
In liuteria esistono diversi approcci anche contrastanti che danno ugualmente buoni risultati (o cattivi) e quindi è una questione abbastanza aperta.
Chiaramente è indispensabile ragionarci su bene per non andare troppo a casaccio, cercando di capire come si comportano le varie parti dello strumento quando vengono messe in vibrazione.

Queste animazioni possono aiutare (anche se sono per violino e non per cello) :

http://www.schleske.de/en/our-research/ ... ation.html


Davide
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violino7
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Messaggio da violino7 »

davidesora ha scritto: ......................
In liuteria esistono diversi approcci anche contrastanti che danno ugualmente buoni risultati (o cattivi) e quindi è una questione abbastanza aperta.
......................
Ad esempio, bisognerebbe valutare meglio quale sia la resa del ponticello con una base di appoggio rinforzata, oppure meno rigida (il punto di partenza da cui era partito il ragionamento).
Ci potrebbe essere un risvolto della medaglia e, comunque, potrebbe essere che qualcosa la si perde da una parte e qualcos'altro lo si guadagna dall'altro, pensando anche che ad irrigidire quella zona in una certa maniera ci pensa l'anima.:?

Comunque, grazie mille anche a te Davide!

Tornando nel pratico al mio violoncello, ora ho le idee chiare! Non vorrei dilungarmi oltre su questo argomento, alcuni ragionamenti mi frullano per la testa! :wink:
Ultima modifica di violino7 il lunedì 15 aprile 2013, 23:39, modificato 1 volta in totale.
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claudio
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Messaggio da claudio »

Io credo che gli strumenti antichi dell'epoca classica costituiscano un riferimento insostituibile per i liutai di ogni epoca. Poi ci sono stati restauratori e liutai come Fiorini, Sacconi, ed altri che la lezione degli antichi l'hanno capita e credo che sia una lezione importante anche per i giorni a venire. E' vero che ci sono modi diversi di costruire gli strumenti ad arco, ma esistono modi migliori di altri, ed altri ancora più "diversi" degli altri. E' una questione di scelte, penso che per un liutaio sia importante scegliere l'identità che sente più vicina. Quello che mi spiace è che Cremona, ma anche nel resto d'Italia non si fa eccezione in tal senso, sembra non si abbia la stessa passione per gli strumenti antichi che invece si dimostra avere fuori d'Italia, a volte sembra quasi che attorno a questi antichi prodotti della nostra cultura e della nostra intelligenza, vi sia un'atmosfera di indifferenza o addirittura irragionevole disprezzo. E questo vale anche per i liutai del passato, come purtroppo ebbe a verificare anche Sacconi direttamente su se stesso. Io quando osservo o ascolto un bel violino di Amati o Stradivari sento di sentirlo più mio di un tedesco o di un americano, non perchè mi senta superiore a loro, ma perchè qualcosa dovrebbe legarci almeno per privilegio d'anagrafe. Del resto non è un caso che fuori dell'Italia si sviluppi una liuteria "cerebrale" che pure tiene al centro dell'attenzione gli strumenti antichi. Da noi invece c'è una specie di pudore ad ammettere un legame, un pò come i fratelli minori che sono invidiosi di quelli maggiori.
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Messaggio da claudio »

scusate, ogni tanto mi lascio andare :)
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Messaggio da 1972pianoman »

Da noi invece c'è una specie di pudore ad ammettere un legame, un pò come i fratelli minori che sono invidiosi di quelli maggiori.

Codice: Seleziona tutto

Esempio calzante che chiarisce la situazione attuale.
gustu
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Messaggio da gustu »

Il ragionamento di Claudio non fa una grinza.
Ma io non riesco a farne a meno di essere esterofilo quando devo cercare un attrezzo, che sia sgorbia, pialla, persino una semplice rasiera non si riesce a trovare un gran ché di fabbricazione Italiana!

:wink: Scusa Lino lo so si dovrebbe discutere del tuo violoncello in costruzione, ma “LA TROMBA
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violino7
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Messaggio da violino7 »


Ultima modifica di violino7 il lunedì 15 aprile 2013, 23:40, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da violino7 »

claudio ha scritto:Io credo che gli strumenti antichi dell'epoca classica costituiscano un riferimento insostituibile per i liutai di ogni epoca. Poi ci sono stati restauratori e liutai come Fiorini, Sacconi, ed altri che la lezione degli antichi l'hanno capita e credo che sia una lezione importante anche per i giorni a venire. E' vero che ci sono modi diversi di costruire gli strumenti ad arco, ma esistono modi migliori di altri, ed altri ancora più "diversi" degli altri. E' una questione di scelte, penso che per un liutaio sia importante scegliere l'identità che sente più vicina. Quello che mi spiace è che Cremona, ma anche nel resto d'Italia non si fa eccezione in tal senso, sembra non si abbia la stessa passione per gli strumenti antichi che invece si dimostra avere fuori d'Italia, a volte sembra quasi che attorno a questi antichi prodotti della nostra cultura e della nostra intelligenza, vi sia un'atmosfera di indifferenza o addirittura irragionevole disprezzo. E questo vale anche per i liutai del passato, come purtroppo ebbe a verificare anche Sacconi direttamente su se stesso. Io quando osservo o ascolto un bel violino di Amati o Stradivari sento di sentirlo più mio di un tedesco o di un americano, non perchè mi senta superiore a loro, ma perchè qualcosa dovrebbe legarci almeno per privilegio d'anagrafe. Del resto non è un caso che fuori dell'Italia si sviluppi una liuteria "cerebrale" che pure tiene al centro dell'attenzione gli strumenti antichi. Da noi invece c'è una specie di pudore ad ammettere un legame, un pò come i fratelli minori che sono invidiosi di quelli maggiori.
Il bello della liuteria classica è che è una liuteria "empirica" formatasi a forza di esperienze, durante secoli di sperimentazioni, selezionando di volta in volta i risultati migliori.

Io sono cosciente di questo e tengo particolarmente conto degli insegnamenti dei grandi maestri. Loro sono arrivati a determinati risultati non con il raziocinio ma con l'applicazione sul campo.
Come è stato detto, infatti tuttora in liuteria spesso la ragione non porta ai risultati voluti ed in essa c'è una buona dose di indeterminatezza.
Quindi, io parlo per me da neofita (la liuteria professionale è un'altro discorso), lasciami (potrei anche dire "lasciaci") parlare e ragionare liberamente su cose di liuteria, tanto abbiamo visto che con la ragione non si arriva a punti fermi e definitivi, perchè l'imponderabile la fa da padrone, e può essere che ritorneremo sempre agli antichi.
Sono quindi convinto che in quel senso l'insegnamento dei liutai classici rappresenta un punto fermo ed inamovibile, un faro di riferimento! :wink:

Allora il mio ragionare è tempo perso? Per quanto mi riguarda personalmente non credo perchè in questa fase l'indagine a largo raggio aiuta ad ampliare l'informazione di base. Il rischio è che su alcuni parametri complessi uno imbocchi una strada sbagliata per cui poi ci vogliano altri secoli di esperienze per tornare indietro, ma d'altro canto se uno vuole seguire le proprie attitudini e trovare una forma espressiva questa è quasi una strada obbligata.
Tu fai bene a sfogarti ogni tanto e richiamare ai valori classici della liuteria, ma per ciascuno di noi "se sono rose fioriranno" per merito delle proprie scelte fatte di intelletto, passione e sensibilità. Lascia che con il tempo ciascuno capisca la lezione! :wink:

Mi dici che all'estero si guarda di più a certi valori, su questo siamo daccordissimo, ma cosa ci vogliamo aspettare da questa Nazione? Ognuno ha quello che si merita!
Io il discorso lo porterei più sul piano individuale che non collettivo: è più facile che alcuni valori vengano recepiti dall'individuo che non dalla massa, e dalle individualità aspettarsi poi un rilancio della liuteria su livelli auspicati! :roll: Che poi è quello che è sempre successo nel passato.
Ultima modifica di violino7 il mercoledì 24 aprile 2013, 15:31, modificato 1 volta in totale.
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- Lino Santoro -
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Messaggio da gustu »

Grazie Lino, vado alla ricerca del tema.

Se la tromba non funziona muto.....
come una tomba il violino sarà :!:
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Messaggio da violino7 »

due cose che erano rimaste in sospeso e delle quali ora sono in grado di mostrare qualche immagine:

la catena definitiva:

Immagine

Immagine

Immagine

Altezza massima, al centro, mm. 22,2.
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Messaggio da violino7 »

E la tanto elaborata etichetta!
Comunque vada, a me questa piace. L'ho scritta a pennino con inchiostro ferrogallico e caratteri in vago stile "Soncino", su carta a mano:


Immagine

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Messaggio da davidesora »

Bravo Lino, vedo che il lavoro è a buon punto!!

La catena l'avrei tenuta un po' più corposa nalla parte bassa, ma penso che possa andare bene anche così, più che una critica è una mia idea....sentiremo il responso sonoro cosa dirà.

Una cosa che non avrei fatto è il gradino netto in corrispondenza del piano di incollaggio dei tasselli superiore e inferiore, credo che indebolisca un po' quelle zone che sono sotto forte compressione, un raccordo più armonico senza gradino sarebbe stato meglio.
Oltretutto esteticamente mi ricorda un lavoro fresato, anche se non penso sia il tuo caso.

Davide
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Messaggio da violino7 »

davidesora ha scritto:Bravo Lino, vedo che il lavoro è a buon punto!!

La catena l'avrei tenuta un po' più corposa nalla parte bassa, ma penso che possa andare bene anche così, più che una critica è una mia idea....sentiremo il responso sonoro cosa dirà.

Una cosa che non avrei fatto è il gradino netto in corrispondenza del piano di incollaggio dei tasselli superiore e inferiore, credo che indebolisca un po' quelle zone che sono sotto forte compressione, un raccordo più armonico senza gradino sarebbe stato meglio.
Oltretutto esteticamente mi ricorda un lavoro fresato, anche se non penso sia il tuo caso.

Davide
Guarda, la catena alla base doveva essere 11 mm. di larghezza, invece in effetti è qualcosina di più, circa mezzo mm.

Dello scalino ne aveva parlato anche Claudio, però a quel punto il lavoro era già iniziato ed ho dovuto uniformarmi, questo sulla tavola armonica. Invece per la tavola di fondo risulta molto meno incisivo, solo leggermente accennato. Io la cosa l'ho ragionata anche pensando che per il fondo in quel punto lo spessore è molto minore del corrispondente sulla TA per il diverso declivio delle bombature in prospicienza dei tasselli maggiori, quindi un identico scavo non sarebbe stato opportuno.
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Messaggio da violino7 »

Ho appena tolto i morsetti dopo l'incollaggio della tavola armonica a chiusura della cassa! :)
Sono molto soddisfatto di come è riuscita l'operazione e ci tengo a mostrarvi qualche immagine per illustrare meglio il metodo che sto portando avanti:


Immagine

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Come vi avevo detto, filetterò a cassa chiusa, quindi ho potuto tenermi largo sui bordi in questa fase, infatti sono abbondanti di circa 1 mm.


Immagine

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Avevo segnato la posizione precisa dove dovevano essere posizionate le punte delle fasce nella fase di incollaggio, per cui anche sulle curve le fasce rispetto alle sporgenze sui bordi si sono posizionate al punto preventivato, naturalmente operando piccole forzature ove necessario. In queste due ultime foto notate i segni a matita di riferimento sul nastro posto sulle tavole.


------------------------------------------------



Adesso incomincio un capitolo nuovo del lavoro sul violoncello, per me davvero stimolante perchè d'ora in poi occorre molta meticolosità, calma e ponderazione, che semplifico in queste fasi:

-- preciso studio, disegno e riporto delle punte definitive;

-- perfetta squadratura dei bordi alla sporgenza prevista dalle fasce (in questa maniera risulta uniforme su tutto il perimetro);

-- filettatura e sguscia con definitiva rasatura;

-- rifinitura finale della testa e del manico, preparazione della mortasa ed incasso del manico.

Ognuna di queste fasi io la affronto come un capitolo a sè stante.


Mi rendo conto che col metodo che sto applicando molte cose non possono essere calcolate e dunque molto è lasciato all'imponderatezza, ma io sento che in questa costruzione c'è sufficiente equilibrio generale, cosa alla quale guardo sempre maggiormente in assoluto, e dunque sono fiducioso di realizzare un buon risultato! :)
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Messaggio da violino7 »

violino7 ha scritto: .........................
-- preciso studio, disegno e riporto delle punte definitive;
.........................
Fatto!


Larghezza delle punte mm. 10,5, al momento!

Per arrivare a questa fase ovviamente ho lavorato anche alle sporgenze dei bordi che in questo momento sono a 3,2 mm. Manca solo una rifinitura generale per poi ridurli o a 3,0 o 2,8 mm., ancora non ho deciso! :roll:

Immagine
Immagine
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Non vedo l'ora di arrivare alla filettatura, ma ci siamo quasi! :)
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