Spessore fasce violoncello

da Bach a Kodaly, uno strumento di incredibile bellezza.
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Lutteria
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Spessore fasce violoncello

Messaggio da Lutteria »

1.5 mm di spessore, volevo sapere se vanno bene oppure sono troppo sottili (c'è il pericolo che si spacchino quando le piego)?
Poi volevo sapere un'altra cosa, prima di piegarle devo bagnarle con un panno oppure devo immergerle in acqua (se le devo immergere, per quanto tempo)? Grazie.
E' il mio primo violoncello che faccio.
Ad esempio per il contrabbasso 3/4 che ho costruito ho immerso le fasce in acqua per 10/15 minuti, non so se è la stessa cosa anche perché le fasce erano in pioppo, (che è un legno più tenero e quindi possono essere più spesse, e poi il contrabbasso ha le fasce più spesse appunto).
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claudio
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Messaggio da claudio »

gli spessori delle fasce dipendono dal modello usato, in genere variano da 1.8 a 1.5mm. Anche la bagnatura preventiva aiuta molto nel piegarle, ma il tempo di immersione è soggettivo e dipende dal tipo di legno con cui si ha a che fare, un acero molto marezzato richiede più attenzione di uno non molto figurato.
andante con fuoco
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Messaggio da Lutteria »

Claudio ti ringrazio per la risposta.
Diciamo che è un acero abbastanza marezzato, ed ha un marezzatura abbastanza stretta.
10 minuti circa di immersione in acqua potrebbe andare bene?
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claudio
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Messaggio da claudio »

A occhio potrebbero andare bene, ma mi è impossibile dire qualcosa senza vedere il legno dal vivo. Considera inoltre che oltre alla bagnatura, operazione che non tutti i liutai fanno, molto importante è il modo e il metodo con cui si piega la fascia in acero. Molto importante è scaldare bene la fascia in modo uniforme ed aiutarsi con un lamierino per diminuire i rischi di rottura e una evaporazione troppo veloce dell'acqua.
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Messaggio da Lutteria »

Per piegarle uso un piegafasce a caldo per violoncello costruito da me, un pezzo di alluminio curvo con dentro resistenze e termostato (di solito usa la temperatura di 150°), e per facilitare l'operazione uso della lamiera in ottone per piegare meglio la fascia. Comunque se riesco posto delle foto.
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claudio
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Messaggio da claudio »

.. ed è sempre bene avere qualche fascia in più nell'eventualità che qualcuna si rompa durante la piegatura.
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violino7
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Messaggio da violino7 »

Secondo la mia recente esperienza, bisogna tenere presente che:

-- il piegamento della fascia è tanto più regolare quanto più la marezzatura risulta uniforme. Dove vi siano sulla stessa fascia zone di marezzature fitte e zone di marezzatura ampia, la marezzatura ampia offre minore resistenza ed è quindi soggetta ad un piegamento più consistente;

-- la soluzione (la prima possibile da porre in atto) consiste nell'aumentare lo spessore della fascia.

Quindi da questo punto di vista, in presenza di marezzatura variata sarebbe consigliabile un'aumento di spessore, in ragione strettamente proporzionale, per non correre rischi! Ma ovviamente bisogna ponderare gli effetti correlati a questa soluzione! :(
.
Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.

- Lino Santoro -
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Messaggio da Lutteria »

Per ora sono contate le fasce, ma non è un problema ho ancora il blocco di acero e volendo ne posso ricavare ancora un'pò eh eh.
La marezzatura è omogenea e abbastanza accentuata e stretta, per ora le ho piegate tutte tranne le c, sono venute bene mi sembra.
Domani piegherò le ci e preparerò gli zocchetti.
A proposito che larghezza hanno gli zocchetti? (la profondità la so, sono profondi quanto le fasce e sono alti quanto le controfasce quelli delle punte).
Posso farli in obeche? oppure bisogna farli per forza in abete o qualche altro legno?
Vi ringrazio.
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claudio
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Messaggio da claudio »

noi seguiamo la tradizione cremonese e leggiamo il Sacconi
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Messaggio da Lutteria »

Ma perché non usate gli zocchetti?
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Messaggio da davidesora »

Lutteria ha scritto: Posso farli in obeche? oppure bisogna farli per forza in abete o qualche altro legno?
Vi ringrazio.
Puoi farli come vuoi, purchè il legno sia leggero, resistente e abbastanza compatto.
Secondo me l'obece è troppo poroso e il legno di testa potrebbe assorbire troppo la colla quando dovrai incollare tavola e fondo con la colla a caldo.

Il mio preferito è il salice non troppo poroso(Stradivari), seguito dall'abete a vena stretta (Guarneri IHS).
Anche il tiglio e il pioppo vanno bene e hanno anche avuto un utilizzo storico da parte dei liutai cremonesi, sempre osservando la caratteristica di non eccessiva porosità.

Leggi il Sacconi 8) .

Davide
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Messaggio da Lutteria »

Purtroppo ne c'e l'ho il sacconi. Mi piacerebbe prenderlo, lo leggerei molto volentieri.
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claudio
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Messaggio da claudio »

Lutteria ha scritto:Purtroppo ne c'e l'ho il sacconi. Mi piacerebbe prenderlo, lo leggerei molto volentieri.
Cercare alla voce "libro Sacconi"
https://www.claudiorampini.com/modules.p ... pic&t=5379
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