correggere il suono "metallico"

da Bach a Kodaly, uno strumento di incredibile bellezza.
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davidesora
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Messaggio da davidesora »

:chrs:
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claudio
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Messaggio da claudio »

ornyx80 ha scritto:Ciao a tutti è passato un po' di tempo e sono stata molto impegnata, però volevo aggiornarvi sull'esito del lavoro!
Allora, in effetti la colla della tavola era praticamente tutta cristallizzata e quindi è bastata una piccola pressione per "staccare" tutto e quindi ho re-incollato tutto il perimetro (tranne sul blocchetto del manico e del puntale dove era ancora forte).
Il fondo, per un quarto del perimetro, aveva lo stesso problema.
Inoltre ho sostiuito il ponte con un modello sempre francese, ma con arco e traforo più bassi, in maniera che ci fosse più legno rispetto al modello precedente.

Insomma suono originale ritrovato e cliente soddisfatto!
Sono molto molto felice e vi ringrazio tutti per questa bella discussione!
A presto!
Sono lieto che il problema sia stato risolto, però così non si capisce cosa abbia determinato l'inconveniente. Da quel che scrivi il fenomeno di "cristallizzazione" sembrerebbe dovuto ad un banale problema durante l'incollatura, è infatti facile quando si chiude un violoncello superare i cosiddetti tempi di gelatinizzazione, per cui la colla diventa un gel, forma spessore e perde gran parte delle sue capacità di adesività. In poche parole la tavola armonica era incollata letteralmente con lo sputo, il che può anche andare benissimo per consentire eventuali aperture indolori nel futuro. Uno strumento con tavola e fondo incollati in tal guisa presto o tardi daranno sempre problemi, peraltro facilmente risolvibili con una nuova e più efficace incollatura, previa pulitura della vecchia colla.
andante con fuoco
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ornyx80
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Messaggio da ornyx80 »

claudio ha scritto: Sono lieto che il problema sia stato risolto, però così non si capisce cosa abbia determinato l'inconveniente. Da quel che scrivi il fenomeno di "cristallizzazione" sembrerebbe dovuto ad un banale problema durante l'incollatura, è infatti facile quando si chiude un violoncello superare i cosiddetti tempi di gelatinizzazione, per cui la colla diventa un gel, forma spessore e perde gran parte delle sue capacità di adesività. In poche parole la tavola armonica era incollata letteralmente con lo sputo, il che può anche andare benissimo per consentire eventuali aperture indolori nel futuro. Uno strumento con tavola e fondo incollati in tal guisa presto o tardi daranno sempre problemi, peraltro facilmente risolvibili con una nuova e più efficace incollatura, previa pulitura della vecchia colla.
Onestamente è stata una sorpresa anche per me verificare che dopo solo 6 anni lo strumento presentava questo tipo di problema sull'incollaggio, anche perchè in genere usiamo fare incollaggi abbastanza "forti" visto il clima umido.
Probabilmente non si è fatta la dovuta attenzione alla densità della colla in fase di costruzione, oppure lo strumento ha subito davvero notevoli sbalzi di temperatura dato che spesso il musicista effettua trasferte e ribadisco che il clima caldo-umido (specie in estate) è un flagello per gli strumentisti ad arco da queste parti. :hum:
Oltre a questo, essendo lo strumento molto sonoro ("spara" davvero tanto), il ponte sottile e con poco legno ha finito per inasprire il suono, con un ponte più "pieno" si è arrotondato il timbro, mantenendo però la caratteristica principale per cui è stato scelto all'epoca: la grande gamma dinamica.
Comunque per fortuna come giustamente dici, tutto è riparabile!:horn:
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