polonio??! E sei ancora vivo?Moosbrugger ha scritto: serie prima Pirastro-seconda Corelli-terza Jargar-quarta budello rivestito in polonio arricchito prima di trovare pace con le D'Addario.Una regola
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so bene che il polonio è un elemento chimico, ma è anche il personaggio di una commedia di Shakespeare, quindi il polonio "arricchito" dava alla frase una senso abbastanza curioso.Moosbrugger ha scritto:
polonio??! E sei ancora vivo?
Sì, ma dopo l' esposizione prolungata ho cominciato ad assumere atteggiamenti curiosi, tipo scrivere su Usenet
Ciao
Per quanto riguarda gli "arricchimenti" con metalli più o meno rari, devo riconoscere che hanno la loro importanza. Un esempio abbastanza noto è quello delle corde fasciate in argento o in alluminio. Oppure nel '600 si usava fasciare le corde delle note basse con il rame.
In fondo, basta poco per variare l'inerzia di una corda e quindi il suo suono. Una delle corde più spettacolari che abbia mai provato in tal senso, fu una quarta corda per viola in tungsteno: una differenza notevolissima rispetto a quella con fasciatura normale.
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[/quote]so bene che il polonio è un elemento chimico, ma è anche il personaggio di una commedia di Shakespeare, quindi il polonio "arricchito" dava alla frase una senso abbastanza curioso.
Per quanto riguarda gli "arricchimenti" con metalli più o meno rari, devo riconoscere che hanno la loro importanza. Un esempio abbastanza noto è quello delle corde fasciate in argento o in alluminio. Oppure nel '600 si usava fasciare le corde delle note basse con il rame.
In fondo, basta poco per variare l'inerzia di una corda e quindi il suo suono. Una delle corde più spettacolari che abbia mai provato in tal senso, fu una quarta corda per viola in tungsteno: una differenza notevolissima rispetto a quella con fasciatura normale.[/quote]
Quella del polonio arricchito era ovviamente una battuta, ispirata fra l' altro proprio alle Corelli al tungsteno che avevo provato anni fa, ma su un altro strumento che ora non ho più. Personalmente non mi attirano particolarmente le corde in budello rivestito : ho provato le Oliv che fra l' altro costano un occhio della testa, ma rimango affezionato alle D'Addario. Un paio di miei amici suonano barocca molto più di me e mi pare che quando possibile preferiscano il budello rivestito, che è generalmente accettato e rappresenta di solito un buon compromesso fra sonorità adeguata allo stile e stabilità dell' accordatura. Ho visto molti anni fa l' orchestra di Bruggen, e dopo il concerto sono riuscito a scambiare due chiacchere con i due contrabbassisti : avevano tutti e due la quarta rivestita in rame, per la cronaca, e le altre in budello nudo. Uno aveva fra l' altro uno strumento attribuito a Gasparo da Salò, a fondo piatto e con delle fasce amplissime, che era da arrampicarsi sui muri per quanto era bello
Ciao
Per quanto riguarda gli "arricchimenti" con metalli più o meno rari, devo riconoscere che hanno la loro importanza. Un esempio abbastanza noto è quello delle corde fasciate in argento o in alluminio. Oppure nel '600 si usava fasciare le corde delle note basse con il rame.
In fondo, basta poco per variare l'inerzia di una corda e quindi il suo suono. Una delle corde più spettacolari che abbia mai provato in tal senso, fu una quarta corda per viola in tungsteno: una differenza notevolissima rispetto a quella con fasciatura normale.[/quote]
Quella del polonio arricchito era ovviamente una battuta, ispirata fra l' altro proprio alle Corelli al tungsteno che avevo provato anni fa, ma su un altro strumento che ora non ho più. Personalmente non mi attirano particolarmente le corde in budello rivestito : ho provato le Oliv che fra l' altro costano un occhio della testa, ma rimango affezionato alle D'Addario. Un paio di miei amici suonano barocca molto più di me e mi pare che quando possibile preferiscano il budello rivestito, che è generalmente accettato e rappresenta di solito un buon compromesso fra sonorità adeguata allo stile e stabilità dell' accordatura. Ho visto molti anni fa l' orchestra di Bruggen, e dopo il concerto sono riuscito a scambiare due chiacchere con i due contrabbassisti : avevano tutti e due la quarta rivestita in rame, per la cronaca, e le altre in budello nudo. Uno aveva fra l' altro uno strumento attribuito a Gasparo da Salò, a fondo piatto e con delle fasce amplissime, che era da arrampicarsi sui muri per quanto era bello
Ciao