La tavolozza del liutaio: i pigmenti nella vernice

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Castiglione
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La tavolozza del liutaio: i pigmenti nella vernice

Messaggio da Castiglione »

Un saluto a tutti,
grazie alle preziose informazione del Portale sto proseguendo le prove e l'approccio alla verniciatura ad olio.
Per iniziare mi sono orientato sull'ambra pirogenata, preparata con olio di lino crudo in rapporto di 1:1.
Mi ha sorpreso l'ottima plasticità della vernice e la facile stesura anche senza previa diluizione, anche le prove di siccatività sono andate a buon fine, dopo tre ore al sole era praticamente asciutta.
So bene che la via è ancora lunga e lo scoglio più grande sarà proprio quella della colorazione e della stesura sullo strumento.

Visto la grande varietà di pigmenti disponibili, mi interrogavo su quali di questi sia bene utilizzare in liuteria. Escluderei a priori quelli sintetici, ma anche fra quelli naturali, organici ed inorganici, la scelta è ampia, supponendo anche che non tutti i pigmenti diano la stessa resa per quanto riguarda il dicroismo.
Zecchi a Firenze, ha fatto un'interessante selezione dei pigmenti citati da Cennino Cennini e di quelli usati anticamente.

Per iniziare a fare delle prove per ora ho preso la lacca di garanza in olio di lino della Kremer, ma ho visto che nella lunga lista della ditta tedesca ci sono molti altri pigmenti che vorrei provare, tipo il Rosso veneziano.

Riguardo ai pigmenti vorrei domandare se debbano essere prima preparati in pasta con olio di lino (come per la pittura) e poi aggiunti alla vernice, oppure se si debba incorporarli direttamente nella vernice e poi procedere con spatole o pestello.
Cerco disperatamente il De Mayerne, ma ahimè credo sia introvabile.
Grazie
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claudio
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Messaggio da claudio »

Sui pigmenti non sono mai stato così rigido, per correggere le nuances di colore, l'aggiunta di piccole quantità di pimenti sintetici non costituisce nessun problema. L'importante è comunque usare i pigmenti naturali e di buona qualità perchè sono quelli che nel tempo offrono i risultati più prevedibili ed affidabili, una buona lacca di robbia sfida i secoli senza problemi, altri coloranti di origine industriale a mio parere è difficile che possano fare altrettanto. Oggi è abbastanza difficile sapere quanto un pigmento sia più o meno naturale, nella peggiore delle ipotesi ci si ritroverà con colori che da rossi diventeranno giallo bruni in un tempo abbastanza breve. Qualsiasi pigmento si scelga di usare deve avere la prerogativa della trasparenza, quindi da evitare tutti quelli con spiccate proprietà coprenti. Tra i colori trasparenti e semitrasparenti, quindi con scarso potere coprente, sono quelli costituiti da ossidi metallici come le terre di siena e le lacche di robbia o di alizarina. Ricordo inoltre che per quanto riguarda l'accezione di "trasparenza" riguardo i colori ad olio da usare, non si devono prendere a riferimento le vernici ad alcool, che in effetti sono spesso veramente trasparenti e colorate. Nel caso delle vernici ad olio si ha a che fare quasi sempre con pigmenti non solubili che hanno un blando potere coprente, ma è appunto questo che rende le vernici ad olio più interessanti e che crea il famoso fenomeno di dicroismo.
Per colorare le vernici io uso un sistema variabile di "velature" e di incorporo dei pigmenti direttamente nella vernice, per questo se posso prendo i colori già direttamente in tubo. Ma niente toglie che si possano prendere i pigmenti in polvere e poi procedere ad impastarli con la vernice.
andante con fuoco
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Castiglione
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Messaggio da Castiglione »

Grazie Claudio per la spiegazione, l'escludere i pigmenti sintetici non voleva essere un discorso di purismo, ma proprio perché sto muovendo i primi passi con la sperimentazione della vernice ad olio non ho ben chiara la resa dei diversi pigmenti.
Quando parli di colori in tubo intendi quelli che si usano nella pittura ad olio? colori ad olio insomma?
Pensavo di orientarmi sui pigmenti puri proprio perché non ho capito su quali colori in tubetto orientarmi.

Se potessi darmi delle indicazioni a riguardo te ne sarei davvero grato :oops:
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claudio
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Messaggio da claudio »

penso che ti convenga prima di tutto studiarti un buon manuale di pittura ad olio, dopodichè cerca un buon negozio di belle arti, lì sapranno indicarti le migliori marche di colori ad olio. Kremer ne ha un ottimo assortimento.
andante con fuoco
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Castiglione
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Messaggio da Castiglione »

Grazie Claudio, provvederò a reperire un buon manuale di pittura all'olio, nel frattempo sono riuscito a trovare il De Mayerne, avrò di che studiare!

Grazie ancora
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claudio
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Messaggio da claudio »

dicci dove l'hai trovato il De Mayerne perchè penso ci siano altri interessati ad averlo, grazie!
andante con fuoco
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Castiglione
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Messaggio da Castiglione »

Dopo tante ricerche ho scoperto che un mio compagno di corso l'aveva acquistato ad un mercatino alcuni mesi fa e quindi gli ho chiesto di poterlo consultare... dovrebbe spedirmelo a giorni.
L'altra soluzione era il prestito interbibliotecario, diversi esemplari sono conservati alla biblioteca Nazionale di Firenze e di Roma.
Essendo un'edizione non più in stampa da più di dieci anni credo che se sia consentito riprodurre integralmente il testo, correggimi se sbaglio Claudio, appena mi arriva il libro vi faccio sapere.
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claudio
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Messaggio da claudio »

tra le altre cose la traduzione italiana, l'unica se non sbaglio, è piuttosto imperfetta , ci sarebbe davvero bisogno di una ulteriore edizione rivista ed aggiornata.
andante con fuoco
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Messaggio da Surreale »

claudio ha scritto: è appunto questo che rende le vernici ad olio più interessanti e che crea il famoso fenomeno di dicroismo.
Trovo questa affermazione abbastanza opinabile :joy:
Il fatto che una vernice ad olio sia qualitativamente migliore di una ad alcool o essenza e' tutto da dimostrare (essendoci un' infinita possibilita' di variabili nella composizione di una vernice).
Inoltre non credo che il fenomeno del dicroismo sia prerogativa delle sole vernici ad olio.
Dipende...
ciao
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Messaggio da 1972pianoman »

Inoltre non credo che il fenomeno del dicroismo sia prerogativa delle sole vernici ad olio.
Dipende...
Questa tua affermazione mi incuriosisce molto, avresti foto da farci vedere per poter approfondire il discorso?
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claudio
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Messaggio da claudio »

Surreale, tutte le opinioni sono "opinabili", per mia natura non tendo mai ad un credo assoluto, tantomeno parlando di vernici ad olio, dove i risultati possono cambiare moltissimo e non sempre in modo positivo. Mi sembra però che tu riguardo alle vernici ad olio abbia scarsa o nulla esperienza, invece io di vernici ad alcool ne ho provate una marea. Ma sarebbe sciocco star qui a dichiarare la superiorità di una vernice su un'altra, non è mai stato questo il mio intento, ma piuttosto vorrei concentrarmi sul recupero di una tradizione: quella delle vernici ad olio e dei pigmenti che servivano per colorarle.

Come già detto nel mio intervento precedente del 21 maggio, io parlavo di pigmenti che nel caso delle vernici ad olio hanno più o meno tutti un certo potere coprente, cioè a dire che le vernici ad alcool sono in genere più trasparenti di quelle ad olio. Ed ho spiegato anche che nel caso delle vernici ad olio il concetto di trasparenza sia sostanzialmente diverso da quello delle vernici ad alcool, in quando viene sviluppato in modo maggiore e molto particolare il fenomeno del dicroismo.

Ovviamente anche le vernici ad alcool possiedono proprietà dicroiche, ma quelle ad olio lo fanno in modo molto particolare e soprattutto diverso. Tanto per darne una pallida idea, pubblico qui una foto del mio violino Monterey di qualche anno fa, in cui anche un occhio non esercitato potrà scorgere sfumature di colore che vanno dal marrone-rosso al giallo in modo piuttosto cangiante, e questo dal vivo si nota in misura maggiore, dando l'impressione di uno strato di vernice piuttosto corposo e di una colorazione "profonda". Negli strumenti verniciati ad alcool queste prerogative semplicemente non esistono, le vernici pur perfettamente trasparenti e con bellissimi colori, non posseggono mai quel grado di cangiante e profondità che si possono osservare in questo tipo di vernici ad olio.

Immagine
andante con fuoco
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Messaggio da Surreale »

Si, in effetti devo dire che non ho ancora esperienza in merito di vernici ad olio pero' credo di avere la capacita' di vedere e giudicare una vernice.
Nel caso del tuo violino mi pare che il risultato finale della vernice sia assolutamente pregevole, posso chiaramente notare le sfumature delle varie tonalita' di colore e l'effetto di profondita' che si crea.
Ma permettimi di non essere daccordo con te sul fatto che questo risultato sia prerogativa delle vernici ad olio e che non sia possibile ottenerlo con altri tipi di vernice.
Quindi, se possibile, vorrei pubblicare il risultato finale di una mia vernice non appena termino la verniciatura di un violino cosi' da poter fare una comparazione e vedere se e in che modo differiscono.

Ciao
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claudio
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Messaggio da claudio »

Certo che è possibile, colgo l'occasione per invitare te e gli altri liutai a pubblicare le foto delle vostre opere, non solo in questa discussione ma a crearne altre a voi dedicate. Questo vale per tutti, amatori e professionisti.

Riguardo alla vernice ad olio o ad alcool, ci saranno sempre sostenitori dell'uno o dell'altro sistema, compresi quelli che scelgono sistemi ibridi olio/alcool o si affidano alle varie essenze. Questa "nuova" vernice ad olio è stata riscoperta in tempi piuttosto recenti per cui è difficile che trovi spazio presso coloro che da sempre hanno usato altri sistemi per verniciare i loro strumenti. Va anche detto che con le vernici ad alcool si raggiungono risultati di assoluto pregio che sarebbe sciocco ignorare o denigrare. Quindi siamo aperti al confronto senza pregiudiziali.
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Ananasso
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Messaggio da Ananasso »

Aggiungo una nota di vita vissuta.
In un paese in riva all'Agige un artigiano negli anni 50/60, con l'aiuto di un pantografo autocostruito, si è fatto 10 violini "di cui 2 (due) suonavano". Non ho notizie sul violino di riferimento. Ho conosciuto un suo aiutante addetto alla verniciatura! Ho cercato di solleticare la sua vanità chiedendogli dettagli sulla vernice. Mi ha risposto: "Non mi ricordo". Ed era sincero.
Per il mio secondo tentativo ruberò qualcosa a questo sito, e cercherò di mescolare vernice all'ambra comprata online con un pigmento di robbia (che conto di trovare in una drogheria specializzata). Che dio m'illumini.
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