Buongiorno,
mi è stato proposto l'acquisto di un violino Luigi Digiuni del primi anni '30.
Volevo chiedervi se conoscete la qualità di questi strumenti e qual'è il loro valore attuale.
Grazie
violino Digiuni
Non conosco Digiuni, l'importante è che ci sia un certificato attendibile e che lo strumento suoni bene. Per il valore basta andare in una delle case d'asta online e vedere le ultime quotazioni, tenendo conto che in caso di quotazioni o prezzi di partenza eccessivamente bassi, si tratta quasi sicuramente di falsi.
andante con fuoco
violino Digiuni
Grazie per la risposta.
Vi ho chiesto un parere proprio perché buttando un occhio sulle aste on-line ho visto quotazioni comprese tra i 1000/1500,00 Eur, mentre a me è stato offerto a 18.000,00 Eur.
Sto rischiando?
Vi ho chiesto un parere proprio perché buttando un occhio sulle aste on-line ho visto quotazioni comprese tra i 1000/1500,00 Eur, mentre a me è stato offerto a 18.000,00 Eur.
Sto rischiando?
Se il tuo violino ha una buona ed attendibile certificazione, non vedo dove sia il rischio. In ogni caso chi è pronto a spendere 18.000 euro per un violino dovrebbe essere sufficientemente avvertito e che lo strumento dovrebbe essere esaminato anche da altri esperti. Anche perchè lo strumento potrebbe anche valere di più.
E' ovvio che un violino italiano autentico del 1900 offerto a 1500 euro è un falso.
E' ovvio che un violino italiano autentico del 1900 offerto a 1500 euro è un falso.
Ultima modifica di claudio il venerdì 22 febbraio 2013, 16:17, modificato 1 volta in totale.
andante con fuoco
Grazie,
le tue risposte mi rassicurano un po'.
Pare che sull'autenticità di questo violino, ci sia la certificazione di Bruce Carlson che peraltro non ho ancora avuto modo di vedere dato che lo strumento è in fase di revisione:
si è pensato di sostituire la catena perché l'emissione delle note centrali mi risultava pittosto "nasale" e dopo aver rivisto il ponticello, senza i risultati sperati.
Forse sto andando fuori tema, ma volevo anche chiederti se la sostituzione della catena può risolvere questo tipo di problema oppure sarebbe più opportuna una revisione degli spessori della cassa armonica.
le tue risposte mi rassicurano un po'.
Pare che sull'autenticità di questo violino, ci sia la certificazione di Bruce Carlson che peraltro non ho ancora avuto modo di vedere dato che lo strumento è in fase di revisione:
si è pensato di sostituire la catena perché l'emissione delle note centrali mi risultava pittosto "nasale" e dopo aver rivisto il ponticello, senza i risultati sperati.
Forse sto andando fuori tema, ma volevo anche chiederti se la sostituzione della catena può risolvere questo tipo di problema oppure sarebbe più opportuna una revisione degli spessori della cassa armonica.
Come a sarebbe a dire "pare"? il violino forse non è ancora tuo?
Comunque la certificazione di Carlson per me è più che sufficientemente attendibile, conosce molto bene la liuteria italiana e con la sua attività di restauratore ha potuto esaminare un grande numero di strumenti.
Cambio catena o revisione degli spessori? questa operazione è da sempre l'opzione preferita dai restauratori e dai musicisti per raggiungere il suono desiderato. Quasi sempre vi si ricorre per compensare problemi di bilanciamento ed emissione. Bisognerebbe sapere quali sono gli spessori attuali e il loro andamento per avere un'idea di cosa fare, come pure il poter visionare e provare lo strumento dal vivo.
Non mi stupirebbe che uno strumento del genere possa avere spessori abbondanti (dai 3.2mm in su), una volta in più sono portato a pensare che certi strumenti furono pensati "abbondanti" dai loro autori perchè qualcuno in seguito li "aggiustasse", alimentando così il mito che strumenti nati poco sonori, maturassero con il tempo per trasformarsi completamente. Nota bene: gli stessi liutai sono spesso inconsapevoli di questo fenomeno, nella loro fede cieca negli spessori abbondanti ignorano che qualcuno li aprirà per porvi una sorta di rimedio.
Non so se questo sia il caso, ma l'ipotesi di ritoccare gli spessori mi ha fatto venire in mente questo che è diventato un fenomeno di costume. Ovviamente i violini con il tempo tendono quasi sempre a suonare meglio (alcuni peggiorano), ma sarà ben difficile che il suono si trasformi da solo per grazia ricevuta.
Ciò detto, se la catena è posta nella dovuta maniera ed il ponticello ha una giusta relazione con essa e l'anima, lo strumento dovrebbe risultare senz'altro più bilanciato. Il ritocco degli spessori lo sconsiglio sempre perchè il risultato non è garantito e si rischia di snaturare lo strumento. Per me se uno strumento non suona come ci si aspetterebbe lo si dovrebbe cambiare con un altro che dia maggiori soddisfazioni.
Comunque la certificazione di Carlson per me è più che sufficientemente attendibile, conosce molto bene la liuteria italiana e con la sua attività di restauratore ha potuto esaminare un grande numero di strumenti.
Cambio catena o revisione degli spessori? questa operazione è da sempre l'opzione preferita dai restauratori e dai musicisti per raggiungere il suono desiderato. Quasi sempre vi si ricorre per compensare problemi di bilanciamento ed emissione. Bisognerebbe sapere quali sono gli spessori attuali e il loro andamento per avere un'idea di cosa fare, come pure il poter visionare e provare lo strumento dal vivo.
Non mi stupirebbe che uno strumento del genere possa avere spessori abbondanti (dai 3.2mm in su), una volta in più sono portato a pensare che certi strumenti furono pensati "abbondanti" dai loro autori perchè qualcuno in seguito li "aggiustasse", alimentando così il mito che strumenti nati poco sonori, maturassero con il tempo per trasformarsi completamente. Nota bene: gli stessi liutai sono spesso inconsapevoli di questo fenomeno, nella loro fede cieca negli spessori abbondanti ignorano che qualcuno li aprirà per porvi una sorta di rimedio.
Non so se questo sia il caso, ma l'ipotesi di ritoccare gli spessori mi ha fatto venire in mente questo che è diventato un fenomeno di costume. Ovviamente i violini con il tempo tendono quasi sempre a suonare meglio (alcuni peggiorano), ma sarà ben difficile che il suono si trasformi da solo per grazia ricevuta.
Ciò detto, se la catena è posta nella dovuta maniera ed il ponticello ha una giusta relazione con essa e l'anima, lo strumento dovrebbe risultare senz'altro più bilanciato. Il ritocco degli spessori lo sconsiglio sempre perchè il risultato non è garantito e si rischia di snaturare lo strumento. Per me se uno strumento non suona come ci si aspetterebbe lo si dovrebbe cambiare con un altro che dia maggiori soddisfazioni.
andante con fuoco
Lo strumento mi è stato proposto ma non l'ho ancora acquistato perché di comune accordo col venditore, vorrei provarlo nuovamente dopo la messa a punto per decidere se acquistarlo o meno.
Le tue risposte sono, come sempre, esaustive.
A questo punto non vedo l'ora di suonarlo.
Grazie, vi seguo sempre.
Le tue risposte sono, come sempre, esaustive.
A questo punto non vedo l'ora di suonarlo.
Grazie, vi seguo sempre.