Il violino nuovo.

Suonare e costruire i violini
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claudio
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Messaggio da claudio »

Ti rispondo stasera, ora sono con il telefonino!
andante con fuoco
hsj
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Messaggio da hsj »

ok, grazie!
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claudio
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Messaggio da claudio »

hsj ha scritto:Dopo aver letto una discussione aperta in un altro topic, mi viene naturale chiederti se hai mai personalizzato il riccio. Vorrei sapere se qualche cliente ti ha gia fatto richieste particolari e se lo hai accontentato. La forma diversa del riccio interferisce in qualche modo sul violino?
Non ho mai ricevuto richieste particolari sul riccio, anche perchè normalmente il cliente musicista non è quasi mai troppo addentro le questioni stilistica e mira soprattutto all'aspetto sonoro dello strumento.
La forma del riccio non ha alcuna influenza sul suono, si potrebbe anche realizzare un violino senza riccio, ma non se ne avvertirebbero differenze sostanziali rispetto ad uno strumento sostanziale. C'è una scuola di pensiero che invece sostiene l'influenza del riccio sul suono e vi è una certa ragione in ciò, in quanto il riccio, come il manico e il corpo del suonatore funzionano come "dissipatori passivi" delle vibrazioni, quindi questo alla fine non può non ripercuotersi sulla qualità sonora.
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hsj
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Messaggio da hsj »

:-) grazie per la risposta!
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claudio
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Messaggio da claudio »

Per le viole da gamba invece è tutta un'altra faccenda: in antichità i liutai si appoggiavano ad intagliatori professionisti che provvedevano alla scultura delle testine. Infatti nel campo degli strumenti antichi si vedono non solo ricci di varia natura e fattura, ma anche una grande varietà di figure femminili, puttini, virili, animali, ecc ecc
Solo Stradivari e pochi altri erano in grado di costruire gli strumenti e realizzare intagli elaborati.
Il riccio è tra le cose più semplici che un intagliatore possa fare.
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hsj
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Messaggio da hsj »

Perchè questa differenza tra le viole da gamba ed i violini? Esiste una ragione storica?
Qualche anno fa avevo letto un romanzo dove il violino aveva come riccio una testa e ne rimasi affascinata, allora mi domando, a parte i grandi violinisti che hanno violini di Stradivari, Guarneri, ecc... , ma non è strano che gli altri grandi interpreti non vogliano in qualche modo personalizzare il proprio violino?
sumire
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Messaggio da sumire »

hsj ha scritto:Qualche anno fa avevo letto un romanzo dove il violino aveva come riccio una testa
Canone Inverso per caso? Comunque ringrazio Claudio per aver fornito una spiegazione così esauriente, è una delle cose che ha sempre incuriosito anche me. :pray:
"The violinist is that peculiarly human phenomenon distilled to a rare potency - half tiger, half poet." - Yehudi Menuhin
hsj
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Messaggio da hsj »

si proprio quello! Bel libro vero?
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claudio
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Messaggio da claudio »

hsj ha scritto:Perchè questa differenza tra le viole da gamba ed i violini? Esiste una ragione storica?
Qualche anno fa avevo letto un romanzo dove il violino aveva come riccio una testa e ne rimasi affascinata, allora mi domando, a parte i grandi violinisti che hanno violini di Stradivari, Guarneri, ecc... , ma non è strano che gli altri grandi interpreti non vogliano in qualche modo personalizzare il proprio violino?
Se si considerano gli strumenti variamente intarsiati che Stradivari costruì per le varie corti europee, si può ben dire che egli abbia personalizzato in modo evidentissimo una parte della sua produzione. Poi c'era Stainer con le sue teste leonine e qualche bresciano che indulgeva in ricci piuttosto originali. Penso il riccio sia nato per una esigenza sia stilistica che di standardizzazione: non richiede specializzazione eccessiva, ma al tempo stesso l'intagliatore provetto può esprimervi tutta la sua perizia. Ed infatti le differenze tra un riccio intagliato da un professionista dell'intaglio e da uno che si è improvvisato tale, sono più che evidenti. Così come sono evidenti le differenze tra un riccio antico e uno moderno. Aprirò una discussione apposita in proposito.
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Messaggio da hsj »

Grazie! :-)
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hsj ha scritto:si proprio quello! Bel libro vero?
E' piaciuto molto anche a me :D E infatti poi mi sono procurata il film e ho visto anche quello. Non male, ma meglio il libro.
Però non andiamo avanti, non vorrei scendere nell'OT... (troppo tardi mi sa)
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buon natale a tutti!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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Messaggio da manouche »

veramente complimenti per lo splendido lavoro e le chiarissime spiegazioni che mi hanno coinvolto pur essendo lontano anni luce della liuteria.ho una domanda che ti mostrera la mia ignoranza dove arriva:esistono violini costruiti manico e corpo da un pezzo unico?
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Messaggio da luwal »

Un caro saluto a tutti e soprattutto a Claudio, non avevo ancora affrontato la lettura integrale di questo thread, rimandandola a quando avevo tempo, spaventato dalle 18 pagine e poi lasciata nei preferiti a sonnecchiare...
Ma stasera ho cominciato e non ho smesso che alla fine.

Bravo Claudio, davvero mille complimenti per tutto questo, per il forum bellissimo e per questa costruzione, le foto sono favolose, il ritmo piacevolissimo, le spiegazioni chiare...

Che bello strumento il violino, una magia. Mi fa sentire il mondo della chitarra piccolo piccolo, i cugini poveri, ma simpatici... e sempre un po' "sfigati"! Ma che non lascerei mai...

Mi serviva un po' di profumo di bottega che non fosse la mia, un profumo sapiente e antico per disintossicarmi da discussioni inutili quanto infinite sull'uso del kevlar, del cedro o del carbonio nella chitarra, o sullo spray o sul lattice o sulla tavola armonica in doppio strato con struttura a nido d'ape all'interno... mi vien da piangere...

Bravo e bravi ancora, domani vi emulo provando a sistemare l'anima di un violoncello cinese dal 150 euro (custodia e archetto compresi) acquistato via internet e caduta nel trasporto. Forse mi sto facendo del male?
Qui comunque ho trovato tutto quanto mi serviva per sapere come e cosa fare, ed è un piacere cercare.

A presto e spero di incontrarti presto nuovamente, Claudio. :chrs:
<div align="left"><br>...fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza...<br><br></div>
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claudio
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Grazie Luca, un caro saluto a te e alle tue bellissime chitarre.
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