Viola CV AG 2015 Triennale

Non solo barzellette sui violisti, please :)
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edo
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Messaggio da edo »

davidesora ha scritto: Forse un po' scuro in luce fioca
Ecco, pensavo la memoria mi stesse ingannando. Quando l'ho vista esposta alla Triennale mi sembrava molto più scura di come si vede nelle foto che hai pubblicato. Forse anche perchè quella vicina era molto chiara ed il contrasto si accentuava.

Ciao

edo
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davidesora
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Messaggio da davidesora »

edo ha scritto:
davidesora ha scritto: Forse un po' scuro in luce fioca
Ecco, pensavo la memoria mi stesse ingannando. Quando l'ho vista esposta alla Triennale mi sembrava molto più scura di come si vede nelle foto che hai pubblicato. Forse anche perchè quella vicina era molto chiara ed il contrasto si accentuava.

Ciao

edo
Alla Triennale era esposta in luce decisamente fioca, la tavola era praticamente in ombra e sembrava scurissima :(
L'illuminazione non è esattamente il punto di forza del museo del violino e molti strumenti erano più penalizzati di altri, la mia viola stava in uno dei punti più ombrosi....
Ho sollevato spesso il problema ma pare manchino i soldi per rimediare alle carenze del progetto iniziale del museo. :roll: :roll:
Chiaramente nelle foto è illuminata accuratamente e risulta meno scura, al sole diretto appare ancora più chiara ma senza perdere l'intensità del colore (non diventa "giallina") che è una cosa che personalmente apprezzo.
Ho notato che questa vernice è piuttosto sensibile alle variazioni dell'illuminazione, ma per me anche questa è una cosa positiva e promettente. :wink:
Luca Ruggiero
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Messaggio da Luca Ruggiero »

Complimenti a Davide per lo strumento veramente bello, potremmo sapere qualcosa di più su come hai operato nella preparazione del legno (se é la stessa che fai per la vernice ad alcool), e che vernice ad olio hai usato? Insomma quello che ti va di condividere...😉
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davidesora
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Messaggio da davidesora »

liutaiobruciato ha scritto:Complimenti a Davide per lo strumento veramente bello, potremmo sapere qualcosa di più su come hai operato nella preparazione del legno (se é la stessa che fai per la vernice ad alcool), e che vernice ad olio hai usato? Insomma quello che ti va di condividere...😉
La preparazione del legno è la mia abituale, ossia finitura a rasiera e abbronzatura con UV-A.
Anche l'isolante è lo stesso, caseina (conc. 5%) solo sulla tavola e poi una passata leggera di mastice e trementina (conc. 20%) su tutto lo strumento.

Da questo punto per la vernice ad alcool (che è anche quella del violino premiato) applico la colofonia cotta e trementina + pomice, piuttosto densa, togliendo poi l'eccesso con straccetto+alcool, per poi proseguire con la vernice vera e propria (gialla/colorata/gialla finale/tamponatura).

Sulla viola invece dopo l'isolante ho dato una mano di vernice ad olio e colofonia cotta di abete rosso (piuttosto chiara e trasparente) impastata con del gesso alabastrino lavato.
Ho proseguito con una seconda mano di questa vernice ma senza gesso aggiunto (forse evitabile credo) e continuato con tre mani di vernice olio e colofonia cotta con la terra d'ombra(forse evitabili anche queste).
Visto che a questo punto il colore tendeva troppo al marrone per i miei gusti ho dato le successive cinque mani della stessa vernice aggiungendo piccole quantità di lacca di radice di robbia resinata, concludendo la verniciatura con una levigatura a micro-mesh 4000 seguita da una lucidatura con Super Nikco.
Avrei voluto evitare la levigatura finale per conservare una maggiore "texture", ma la troppa polvere appiccicata non me lo ha permesso; la prossima volta cercherò di essere più diligente con il problema polvere...

Riassumendo :

Colofonia cotta a lungo, con aggiunta di calcio, zinco, ferro.
Olio di lino crudo (Kremer) lavato con acqua.
Rapporto olio resina 1:1 (20g olio : 20g resina)
In fase di cottura per unire olio e resina ho aggiunto terra d'ombra (che è composta da manganese e ferro) per la colorazione (reazione con il ferro) e come siccativo per l'olio (manganese).
La cottura è durata circa un'ora, olio e resina scaldati separatamente e uniti a circa 170°, lasciata alzare la temperatura fino a 300° (rimasta a 300° per circa cinque minuti), tolta dal fornello e fatta scendere la temperatura fino a 150°, unita essenza di trementina (10g) preriscaldata a 150° mescolando, rimessa sul fornello e portata sopra i 160° (ebollizione).
Tolta dal fornello definitivamente e lasciata raffreddare.
Questa è la vernice più scura, per quella più chiara iniziale ho omesso la terra d'ombra, e aggiunto qualche goccia di siccativo Magister in fase di applicazione.
Per l'essiccazione ho usato lampade UV-A tra una mano e l'altra.
Per l'applicazione ho usato le dita e piccoli pennelli sintetici per arrivare dove le dita non possono (angoli fasce/bordi, giri della testa ecc.)
Luca Ruggiero
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Messaggio da Luca Ruggiero »

Grazie Davide come sempre molto chiaro e grazie per i nuovi spunti sul quale lavorare....
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Messaggio da 1972pianoman »

Grazie per le chiare informazioni. Hai notato differenze tra la comune colofonia di pino e quella di abete? E' un pò che voglio provare...
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Ananasso
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Messaggio da Ananasso »

Mi unisco ai ringraziamenti a Davide per queste preziose informazioni. Per la mia viola da 40.5 cm mi sono fatto conquistare dalle stradivariane dal 1690 in poi, così le ho fatto i fianchi abbastanza stretti e abbastanza stretto anche il polmone superiore. Mi sono disegnato la forma partendo da una PG 'gonfiata', stringendo la parte superiore e allungando le CC anche per salvare il rapporto aureo dela parte alta.
Il diapason è di 220 mm e il manico di 148 mm.
Risuona, oltre che in Si bemolle sulla quarta corda, in corrispondenza del FA# sulla seconda corda e del LA a vuoto.
Ho montato le Spirocore con il LA Larsen, e rispetto ad un violino ha un 'suonone'. Penso che ne farò un'altra, magari più carina imparando la precisione zen dai video di Davide e frenando i miei impulsi da maniscalco...
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davidesora
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Messaggio da davidesora »

1972pianoman ha scritto:Grazie per le chiare informazioni. Hai notato differenze tra la comune colofonia di pino e quella di abete? E' un pò che voglio provare...
Non molta, la differenza maggiore l'ho notata nel colore in seguito alla cottura, che tende più al giallo con quella "normale" (credo di pino ma non si sa mai quale) mentre quella di abete (raccolta personalmente dall'albero 8)) resta di un giallo ambrato più neutro e chiaro, in questo più simile alla colofonia di larice (da trementina veneta).

Credo che con la cottura intensiva diventino tutte piuttosto simili, in quanto penso che le differenze principali delle resine non cotte siano date più dal contenuto di essenze e oli che evaporano ad alte temperature e che quindi rimangono parte della vernice con cotture più brevi o a temperature più basse, piuttosto che da reali differenze meccaniche di elasticità o durezza.
Uno dei motivi del successo dell'ambra credo risieda anche in questo, visto che la pirogenazione va così alta in temperatura che non lascia molto spazio alla permanenza di olii nella resina.

Con la sandracca a che temperature si arriva per renderla utilizzabile in una vernice ad olio?
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Messaggio da davidesora »

Ananasso ha scritto:Mi unisco ai ringraziamenti a Davide per queste preziose informazioni. Per la mia viola da 40.5 cm mi sono fatto conquistare dalle stradivariane dal 1690 in poi, così le ho fatto i fianchi abbastanza stretti e abbastanza stretto anche il polmone superiore. Mi sono disegnato la forma partendo da una PG 'gonfiata', stringendo la parte superiore e allungando le CC anche per salvare il rapporto aureo dela parte alta.
Il diapason è di 220 mm e il manico di 148 mm.
Risuona, oltre che in Si bemolle sulla quarta corda, in corrispondenza del FA# sulla seconda corda e del LA a vuoto.
Ho montato le Spirocore con il LA Larsen, e rispetto ad un violino ha un 'suonone'. Penso che ne farò un'altra, magari più carina imparando la precisione zen dai video di Davide e frenando i miei impulsi da maniscalco...
La viola stradivariana mi tentava solo per il fatto che è possibile il riferimento diretto alle forme e al corredo originali, che è sempre molto utile e istruttivo.
Però sinceramente mi ha un po' stancato, qui a Cremona ce ne sono troppe in giro perchè quasi tutti fanno quelle (i più originali fanno la viola Mahler).
Anche la forma Guarneri che ho scelto io non è poi così una novità, ma acusticamente credo che sia superiore alla stradivariana, almeno come potenziale.

Riguardo alla tua viola, cosa intendi quando dici che "risuona"? Fa dei lupi o semplicemente quella nota è più forte delle altre?
La eccessiva risonanza delle note intorno al La dovrebbe dipendere dalla nota del volume d'aria della cassa, che nella mia viola sta proprio a 222 hz.
Per le corde anche a me piacerebbe provare il la larsen e i bassi in tungsteno, soprattutto il do, tanto per vedere cosa succede, anche se la dolcezza del timbro della mia viola montata con le Vision Solo (set completo) mi piace davvero molto.
Per la cronaca la viola che ha vinto il 1° premio alla Triennale montava il La Larsen, le due centrali Eva Pirazzi verdi (normali) e il Do Spirocore.
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Messaggio da Ananasso »

davidesora ha scritto:
...

Riguardo alla tua viola, cosa intendi quando dici che "risuona"? Fa dei lupi o semplicemente quella nota è più forte delle altre?
La eccessiva risonanza delle note intorno al La dovrebbe dipendere dalla nota del volume d'aria della cassa, che nella mia viola sta proprio a 222 hz.
Per le corde anche a me piacerebbe provare il la larsen e i bassi in tungsteno, soprattutto il do, tanto per vedere cosa succede, anche se la dolcezza del timbro della mia viola montata con le Vision Solo (set completo) mi piace davvero molto.
Per la cronaca la viola che ha vinto il 1° premio alla Triennale montava il La Larsen, le due centrali Eva Pirazzi verdi (normali) e il Do Spirocore.
Intendevo le risonanze dei modi B1- e B1+, o chiamale come vuoi, che sono a 370 e 440 Hz. La risonanza A0 nel mio caso è vicina alla tua (225 Hz). Mi aspettavo un lupetto un po' sotto il La 440 Hz ma sembra non ci sia o sia debole.
Per quanto riguarda le corde sembra che il LA Larsen vada molto di moda (e in effetti suona bene). Per quanto riguarda il DO, mi dicono che la Spirocore in tungsteno ha una durata maggiore del modello più economico, ma che come suono non ci sono differenze. Io comunque ho preso il tungsteno per il DO. Non ho termini di confronto, ma mi sembra un buon DO (anche se ho il riccio che entra in risonanza (altra risonanza!) proprio vicino ai 130 Hz, e devo capire se questo toglie semplicemente energia oppure se c'è un rinforzo del DO medesimo).
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davidesora
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Messaggio da davidesora »

Ananasso ha scritto: Intendevo le risonanze dei modi B1- e B1+, o chiamale come vuoi, che sono a 370 e 440 Hz. La risonanza A0 nel mio caso è vicina alla tua (225 Hz). Mi aspettavo un lupetto un po' sotto il La 440 Hz ma sembra non ci sia o sia debole.
Per quanto riguarda le corde sembra che il LA Larsen vada molto di moda (e in effetti suona bene). Per quanto riguarda il DO, mi dicono che la Spirocore in tungsteno ha una durata maggiore del modello più economico, ma che come suono non ci sono differenze. Io comunque ho preso il tungsteno per il DO. Non ho termini di confronto, ma mi sembra un buon DO (anche se ho il riccio che entra in risonanza (altra risonanza!) proprio vicino ai 130 Hz, e devo capire se questo toglie semplicemente energia oppure se c'è un rinforzo del DO medesimo).
Avevo il sospetto che ti riferissi ai modi....
Nella mia viola i modi B1- e B1+ "risuonano" rispettivamente a 337 Hz (Mi) e 414 Hz (Sol#), il volume d'aria A0 come dicevo è a 222 Hz (La).
Non ha particolari problemi di lupo.
la tua risonanza a 130 Hz dovrebbe essere il B0 o B-1, che non essendo modi radianti potrebbero assorbire energia.
La mia viola ce l'ha a 132 Hz (credo B-1) e a 212 Hz (credo B0), e la cordiera risuona a 107 hz (La).

Tanto per dare un po' i numeri.... :D
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Messaggio da 1972pianoman »

Davide col mio metodo di cottura, che differisce per esempio da quello di Edo, la resina viene portata ad una temperatura di 350 gradi. Quindi la sostanza penso che non cambi.
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claudio
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@Davide: la sandracca fonde bene nell'olio a circa 180-200°C

@Ananasso: c'è molta differenza tra il Do normale il Do Tungsteno della muta Spirocore per viola, questo vale anche per le Spirocore per cello. Si tratta di una corda, quella al tungsteno, veramente straordinaria per qualità di timbro e dinamica.

@Pianoman: sei sicuro che ti stai riferendo alla sandracca e non piuttosto all'ambra? le temperature che indichi sembrano piuttosto alte per la sandracca.
andante con fuoco
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Messaggio da 1972pianoman »

sì Claudio , la temperatura è proprio quella. Io pirogeno la resina, perchè ho bisogno di cuocere una discreta quantità di resina ogni volta. Se dovessi fonderla a 200 gradi i tempi sarebbero troppo dilatati.
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claudio
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Messaggio da claudio »

1972pianoman ha scritto:sì Claudio , la temperatura è proprio quella. Io pirogeno la resina, perchè ho bisogno di cuocere una discreta quantità di resina ogni volta. Se dovessi fonderla a 200 gradi i tempi sarebbero troppo dilatati.
I procedimenti che si adottano in liuteria dovrebbero sempre privilegiare la qualità e non la produttività. Dunque la domanda di Davide mi sembrava precisa e a questa posso rispondere: la sandracca fonde bene a circa 180° e la successiva pirogenazione può essere agevolmente condotta a questa temperatura. Oltretutto nella sandracca la pirogenazione non costituisce un passo obbligato, io la uso per dare alla vernice un carattere più o meno resinoso, a seconda dei gusti.
andante con fuoco
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