Consulenza

Suonare e costruire i violini
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claudio
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Salve Alcina, vorrei capire nel dettaglio che tipo di intervento è stato fatto, così come te lo ha spiegato esattamente il restauratore.
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Re: Consulenza

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piase ha scritto: sabato 18 novembre 2017, 14:34 Ciao Alcina,
Sostituire una tavola è un intervento più impegnativo di una pezza d'anima, e potenzialmente molto più rischioso per il risultato sonoro (nel bene e nel male).
Ecco, questo non lo sapevo. Pensavo fosse solo più lungo e costoso. Ma anche se lo faccio fare dallo stesso liutaio che ha costruito il violino neanche due anni fa, con la tavola armonica originale come modello e senza badare a costo e tempi?
Scusate se sono pesante. E' un grosso problema per me.
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Re: Consulenza

Messaggio da Alcina »

claudio ha scritto: sabato 18 novembre 2017, 14:53 Salve Alcina, vorrei capire nel dettaglio che tipo di intervento è stato fatto, così come te lo ha spiegato esattamente il restauratore.
Sono stati fatti una pezza d'anima e altri due inserti per bloccare la crepa, a livello dei fori delle ff; inoltre ha riparato un'altra piccola crepa e posizionato alcuni diamantini, molto piccoli. Sono in attesa delle foto, non appena arriveranno le posso postare.
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claudio
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Re: Consulenza

Messaggio da claudio »

Devi chiedere se in corrispondenza della pezza d'anima sono stati cambiati gli spessori, perchè per dare maggiore affidamento alla pezza medesima, si ha spesso l'abitudine di aumentare di alcuni decimi di millimetro apponendo una pezza d'anima di maggior spessore. Questo di solito causa un problema sugli acuti e una nasalità nel timbro.

Posta anche le foto, così che possiamo renderci conto dell'operato. Il liutaio da cui ti sei servita è a conoscenza che pur non facendo il suo nome, stiamo parlando del suo lavoro? Te lo chiedo perchè potrebbe esserci qualche problema, e al tempo stesso noi che offriamo disinteressatamente il nostro consiglio, non abbiamo altra possibilità che quella di sentire la tua versione.

Nel caso, la visione delle foto dovrebbe essere fatta privatamente per poi riferire in questa discussione pubblica.
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Re: Consulenza

Messaggio da Alcina »

claudio ha scritto: sabato 18 novembre 2017, 15:40 Devi chiedere se in corrispondenza della pezza d'anima sono stati cambiati gli spessori, perchè per dare maggiore affidamento alla pezza medesima, si ha spesso l'abitudine di aumentare di alcuni decimi di millimetro apponendo una pezza d'anima di maggior spessore. Questo di solito causa un problema sugli acuti e una nasalità nel timbro.
Sì, questo mi ha detto chiaramente di averlo fatto.
claudio ha scritto: sabato 18 novembre 2017, 15:40 Posta anche le foto, così che possiamo renderci conto dell'operato. Il liutaio da cui ti sei servita è a conoscenza che pur non facendo il suo nome, stiamo parlando del suo lavoro? Te lo chiedo perchè potrebbe esserci qualche problema, e al tempo stesso noi che offriamo disinteressatamente il nostro consiglio, non abbiamo altra possibilità che quella di sentire la tua versione.
Nel caso, la visione delle foto dovrebbe essere fatta privatamente per poi riferire in questa discussione pubblica.
No. Se è un problema vi ringrazio fin da ora per le opinioni, mi rivolgerò a lui direttamente.
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Re: Consulenza

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Quindi il problema, se si è aumentato lo spessore in corrispondenza della pezza d'anima, potrebbe essere proprio quello poichè da ciò che hai raccontato sembra proprio un effetto collaterale tipico di quella procedura.

Il metro di misura dettato dal tuo orecchio dovrebbe basarsi su due parametri: suonare diverso, oppure suonare peggio. Se suona peggio il lavoro non è stato fatto bene, se suona solo diverso, ciò è dovuto comunque all'intervento, che pur salvaguardando le proprietà sonore dello strumento, ha comunque introdotto in esso elementi estranei da provocarne un cambiamento della timbrica.

Come già detto, per la pubblicazione del lavoro del liutaio, deve essere chiesto il suo consenso.
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Re: Consulenza

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Grazie. Il violino suona sensibilmente e senza alcun dubbio peggio. Mi rivolgerò direttamente al liutaio in questione, anche se mi pare di aver capito che ormai il danno è fatto. Grazie mille a tutti per la sopportazione e la pazienza.
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Re: Consulenza

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Niente di irreversibile, basta riaprire la cassa (le tavole armoniche si incollano con colla leggera proprio per poterle riaprire facilmente), e poi portare la pezza d'anima allo stesso spessore della tavola originale. Il liutaio potrebbe obiettare "così non va bene, tornare allo stesso spessore potrebbe comportare la riapertura della crepa!", al che si potrà rispondere che pur di tornare ad un violino suonabile, si preferisce correre il rischio.

Tuttavia, trattandosi di una crepa non passante, il rischio sarebbe ben calcolato. Altrimenti si deve sostituire la tavola, i liutai antichi facevano così sui loro strumenti, non conoscevano pezze d'anima.
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Re: Consulenza

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Ulteriore e penso ultima considerazione da fare parlando al "buio" di strumenti che non possiamo vedere, doverosa prima di aprire lo strumento, è ovviamente tentare una messa a punto ottimale al fine di accertare se la variazione in peggio della timbrica dello strumento sia proprio dovuta al tipo di intervento di restauro portato a compimento.
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Re: Consulenza

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Grazie Maestro. Approfitto della sua gentilezza per chiederle anche un'opinione riguardo all'eventuale rifacimento del piano armonico. Se fatto dallo stesso liutaio che ha prodotto il violino e con il modello del precedente, è ragionevolmente possibile fare qualche previsione sul risultato sonoro o si tratta di un salto nel buio? Ho paura di rischiare un altro spreco, molto più ingente, di denaro. Grazie
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Re: Consulenza

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I lavori che riguardano i nostri strumenti e che vengono affidati ai liutai devono avere sempre una certa garanzia di riuscita, per questo porto a conoscenza il fatto che i liutai restauratori più affermati coprono i loro interventi con un'adeguata garanzia. Dato che l'inconveniente da te riscontrato rappresenta un evento che si può definire CLASSICO (nelle memorie dei musicisti famosi c'è sempre almeno un episodio del genere) e che può diventare un incubo sia per il musicista, che per il liutaio medesimo, ecco che una forma di garanzia specifica per gli strumenti copre quegli interventi che di fatto hanno cambiato (in peggio), il suono degli strumenti, per cui almeno i soldi investiti non vanno persi.

Nel caso in cui il liutaio restauratore non fornisca la copertura di cui sopra (si tratta di un'assicurazione vera e propria), almeno si dovrebbe fare il punto insieme a lui di cosa succede se il suo intervento (e percentuale approssimata della riuscita del lavoro), viene giudicato congruo ai fini funzionali, ma non appropriato dal punto di vista sonoro, da qui si decide se affidargli o meno il lavoro.

Anche il musicista, dato che siamo a parlare di eventi accidentali (urti, cadute, furti, ecc ecc), tutt'altro che rari, se vuol stare sufficientemente tranquillo può assicurare il suo strumento a costi non proibitivi. L'assicurazione non riguarda solo gli strumenti famosi.

Tornando alla tua situazione, invito a valutare il tutto con sufficiente calma onde evitare scelte d'impulso che potrebbero peggiorare la situazione (sicuramente dal punto di vista finanziario). Se lo strumento fosse mio inviterei il liutaio che ha messo la pezza d'anima a correggere il proprio lavoro (non prima di aver passato almeno una mezza giornata a tentare di mettere a punto lo strumento così com'è), è un intervento sicuramente più semplice poichè si tratta di piallare la "pezza" al giusto spessore e poi di richiudere lo strumento. Il tutto sperando sempre che il precedente lavoro di riparazione sia stato portato a compimento secondo le regole dell'arte.

Ripeto, una crepa d'anima per di più non passante non richiede la sostituzione del piano armonico.

Riguardo alla tua ipotesi di cambiare il piano, il discorso è abbastanza semplice per me, sui miei strumenti non avrei nessun problema a cambiare un piano armonico, a volte succede che per eventi accidentali molto gravi il piano armonico sia talmente compromesso da dover richiedere di essere sostituito. Le possibilità di riuscita sono alte, sempre considerando un suono risultante "diverso" e non "peggiorato", poichè io so come ho costruito il mio strumento e so cosa ho voluto ottenere nel costruirtelo.

Considerato però che siamo nel campo delle probabilità si deve sempre sperare che quel liutaio che ha costruito il tuo violino abbia alti standard qualitativi e che non produca buoni strumenti "a caso" o "per fortuna", per cui fargli cambiare il piano armonico non rappresenti anche in questo caso un vero e proprio salto nel buio.

Rivolgendomi ai giovani liutai che leggono il forum: il motivo per cui l'evoluzione da un modello all'altro deve essere sempre graduale risiede proprio nel garantirsi un futuro privo di sorprese e sicuramente con uno standard di qualità sonora più alto che si è in grado di padroneggiare al meglio.
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Re: Consulenza

Messaggio da davidesora »

Capisco le problematiche legate alla privacy, ma sarebbe molto interessante vedere le foto dell'interno della tavola dopo l'intervento, sinceramente non mi capacito di come una pezza d'anima fatta bene e qualche diamantino possano avere effetti di peggioramento così drastici come sembrerebbe dalla descrizione di Alcina.
Magari chiedendo l'autorizzazione al liutaio/restauratore.
Per me ottenere risultati prevedibili rifacendo la tavola richiede una forte dose di fortuna :wink:
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Re: Consulenza

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Salve. Il restauratore telefonicamente mi ha detto di non aver assolutamente tenuto la pezza d'anima più alta e le foto che mi ha mandato lo confermano, evidentemente devo aver capito male. Ho fatto sistemare il ponticello dal liutaio che ha costruito lo strumento, era in una posizione decisamente sbagliata e il suono è migliorato tantissimo; il lavoro di restauro è stato giudicato fatto "non bene, meglio" (cito testualmente), sia dal punto di vista dell'estetica (dentro e fuori) che della resa sonora.
Io non sono ancora convinta che il violino sia come prima, ma forse a questo punto il tutto è nella mia testa. Almeno so di averlo fatto riparare bene e che lo strumento non è da buttare, al massimo lo svenderò e lo sostituirò se vedo che proprio non riesco ad adattarmi. L'idea di rifare il piano armonico, sulla quale ha sempre insistito il mio insegnante, me l'ha fatta definitivamente abbandonare il liutaio che ha costruito il violino.
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Se il suono è migliorato con la messa a punto non resta che suonare lo strumento per una decina di giorni e vedere come evolve. Per misurare lo spessore della tavola c'è la possibilità di usare lo spessimetro magnetico, molti liutai e restauratori lo posseggono, è una verifica semplice e non altera lo strumento in alcun modo. Un'alterazione dello spessore non è cosa che si può vedere ad occhio, né tantomeno da una fotografia. Comunque sia il tuo orecchio saprà giudicare al meglio, facci sapere.
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Re: Consulenza

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Secondo me tra un mesetto sarà tornato come prima, abbi fede.... :D
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