Pulitura strumento

Arca
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Pulitura strumento

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Ho bisogno di un consiglio, mi è capitato questo violino tenuto malissimo, è completamente ricoperto di uno strato appiccicaticcio, presumo sia un mix di olio polvere, in certi punti forse anche pece, non riesco a togliere questo strato massiccio di sedimento.

Ho provato con un po' di prodotti ma si riesce poco, ossia, sul fondo pian piano con molta pazienza sono arrivato in un ponto alla vernice originale, ma ho dovuto mettere molta forza, cosa che non posso fare su piano e fasce.

Ho provato con uno straccio morbido con acqua tiepida e sapone neutro, con essenza di trementina, con polish.. tutto vano.
Alessandro Mattei
Arca
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Re: Pulitura strumento

Messaggio da Arca »

Forse qui si vede meglio

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Alessandro Mattei
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violino7
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Re: Pulitura strumento

Messaggio da violino7 »

Secondo me l'ipotesi più probabile da considerare è che si tratti di una vernice "industriale", quindi difficile da catalogare; niente di più facile, trattandosi di un violino di fabbrica!

Se così non fosse, a giudicare da quello che si vede negli anfratti del riccio sembrerebbe una vernice ad olio passata troppo densa ma che col tempo evidentemente non si sia tenuta uniforme come per sua natura ed invece si sia raggrumata asciugandosi.
Vado per ipotesi e se è come ipotizzo alla base c'è chiaramente un errore di composizione nella mistura. E' difficile capire cosa non abbia funzionato, logicamente perchè non ne conosciamo i componenti.
Quello che poi non quadrerebbe è che col tempo la vernice ad olio indurisce sempre di più, tu invece dici che tuttora sia "appiccicaticcia", questo mi fa confermare l'ipotesi che un componente non abbia legato. Una "mista" dall'esito incerto?
Ma la mia è solo una considerazione di carattere generale, può darsi che l'analisi sia sbagliata! :roll:

Certo non si tratta di vernice ad alcool, tu hai già provato, vero? Te lo chiedo perchè condizioni strane di cattiva asciugatura nelle vernici ad alcool si verificano se viene aggiunta dell'essenza di trementina in quantità non minimale. Questo per chiudere il cerchio delle ipotesi, ma in ogni caso io propendo per la vernice industriale.

Come rispondere alla tua domanda? Come pulirlo? Se il violino fosse mio ed avessi libertà di movimento come ultima ipotesi io lavorerei anche di rasiera e cartavetro molto fine. Certamente il lavoro verrebbe bello pulito, ma sarebbe tutto molto più complicato che non per una semplice "ripulitura", si tratterebbe quasi di una riverniciatura, e poi sarebbe da valutare se ne valga la pena! :(
Tra l'altro, secondo me il quesito che ti devi porre è come fare a togliere i "grumi" che si vedono in testa senza lasciare il vuoto sotto di loro e perciò magari rischiare di trovarti direttamente a legno vivo.
.
Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.

- Lino Santoro -
lorenzo fossati
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Re: Pulitura strumento

Messaggio da lorenzo fossati »

io continuerei con la trementina (che comunque opacizza) e poi una mano di gomma lacca a tampone per lucidare
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piase
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Re: Pulitura strumento

Messaggio da piase »

Con molta cautela, prova con polvere di tripoli (cremona tools o altri) o pomice.
Quest'ultima è molto aggressiva, il passo prima delle carte abrasive.
La tripoli è ancora gestibile, ma comunque lavora togliendo meccanicamente.
Prova su un angolo e poi passa nel nicko per controllare l'effetto (magari con lampade UV, ne vendono in strisce led da pochi euro su ebay).

Anche la rasiera, ben "affilata" con le pietre prima di girare il filo, viene utilizzata spesso per togliere ritocchi vecchie e strati non originali di vernice, patina, sporco.

Fai dei test in aree prima di partire in quarta con tutto lo strumento.
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Re: Pulitura strumento

Messaggio da Arca »

No mi sono spiegato male, non tutto lo strumento appiccica, solo dove c'è il sedimenti che purtroppo è su quasi tutto lo strumento.
Ci sono zone "pulite" dove la vernice è intatta
Alessandro Mattei
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Re: Pulitura strumento

Messaggio da Arca »

piase ha scritto: mercoledì 27 dicembre 2017, 9:37 Con molta cautela, prova con polvere di tripoli (cremona tools o altri) o pomice.
Quest'ultima è molto aggressiva, il passo prima delle carte abrasive.
La tripoli è ancora gestibile, ma comunque lavora togliendo meccanicamente.
Prova su un angolo e poi passa nel nicko per controllare l'effetto (magari con lampade UV, ne vendono in strisce led da pochi euro su ebay).

Anche la rasiera, ben "affilata" con le pietre prima di girare il filo, viene utilizzata spesso per togliere ritocchi vecchie e strati non originali di vernice, patina, sporco.

Fai dei test in aree prima di partire in quarta con tutto lo strumento.
La polvere di tripoli come consigli di usarla? Con dell'olio?
Potrebbe andar bene anche l'ossido si cerio? L'hai mai provato?
Alessandro Mattei
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Re: Pulitura strumento

Messaggio da Arca »

@violino7
Come poi ho specificato dopo il tuo intervento non è tutta appiccicaticcia la vernice, dove è pulita sembra molto stabile.
Alessandro Mattei
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Re: Pulitura strumento

Messaggio da piase »

E' buona norma non togliere la patina dagli strumenti antichi.
L'intervallo di interventi tra "do una spolverata" e "uso lo sverniciatore" è molto ampio.
In mezzo ci stanno pulizie più o meno aggressive e rispettose dello strumento e di quanto ha vissuto negli anni.

Dalle foto mi sembra una situazione tipica di incrostazioni da pece sulla tavola, mentre sul riccio c'e un misto di sporco, pece e forse vernice rinvenuta per il calore della mano.
Il fondo appare meno carico di patina.
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claudio
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Re: Pulitura strumento

Messaggio da claudio »

C'è la possibilità di usare qualcosa di meno aggressivo ed è la cosiddetta "mista", ben conosciuta a restauratori d'arte e affini, che consiste nel miscelare quantità variabili di essenza di trementina con alcool denaturato. L'azione dell'essenza di trementina è appunto quella di mitigare l'aggressività dell'alcool, consentendo così un'azione selettiva nel rispetto delle vernici originali (cosa che un indiscriminato uso di rasiere e polvere variamente abrasive in genere non fanno).

Si inizia con metà trementina e metà alcool, si imbeve uno straccetto o un batuffolo di cotone, quindi si lascia un poco evaporare all'aria e poi si saggia un punto poco visibile dello strumento, di solito i depositi impastati di colofonia e polvere vengono via quasi istantaneamente con prodotti alcolici. Se l'azione è poco incisiva aggiungere più alcool, se troppo aggressiva aggiungere più essenza di trementina.

E' un lavoro che va saputo fare, soprattutto indovinando la percentuale nel rapporto trementina/alcool in grado di agire solo sullo sporco e non sulla vernice originale.
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Re: Pulitura strumento

Messaggio da piase »

Le rasiere sono impiegate insieme a lame vere e proprie di coltelli nella rimozione selettiva di ritocchi o vernici non originali.
(anche per la rimozione di french polish sull'intero strumento).
Anche lo Xilolo viene impiegato per rimuovere la pece, ma il suo uso implica problemi di sicurezza per il restauratore.
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claudio
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Re: Pulitura strumento

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Certamente, ma è meglio che una mano non esperta non utilizzi subito strumenti potenzialmente pericolosi, o che perlomeno si trovi qualcuno che insegni a farlo in sicurezza.
andante con fuoco
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Re: Pulitura strumento

Messaggio da meridionale »

Scusate se mi intrometto nella discussione. Da quello che ho capito la vernice è appicicosa solo dove è ancora presente la colofonia è sporcizia varia, per cui per mantenersi sul sicuro continuerei ancora con essenza di trementina con un pò di tripoli dopodiché con il polish nikco luciderei l'intero strumento. Attenzione a non insistere troppo nei punti sporchi (si rischia di togliere vernice). Un aiuto ad individuare pece e sporco lo si può avere da una lampada di wood. Dopo la vernice sicuramente non sarà più morbida al tatto
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claudio
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Re: Pulitura strumento

Messaggio da claudio »

Se lo strato di colofonia e polvere non è troppo spesso, basta da sola l'essenza di trementina a togliere l'incomodo, o tutt'alpiù una buona "mista" come consigliato precedentemente (i restauratori d'arte la usano regolarmente anche su opere di grande pregio). Altrimenti un'altra possibilità è quella di usare una pasta abrasiva a grana molto fine in unione con olio di lino, magari dopo avere ammorbidito lo sporco inumidendo con essenza di trementina. La pasta abrasiva è meno aggressiva del tripoli e l'azione dell'olio di lino, oltre che facilitare l'azione della pasta medesima, serve anche a nutrire la vernice originale. Ricordo che quando si agisce tramite solvente e/o pasta abrasiva, il colore dello strato di colofonia indurita è bruno nerastro, se sul batuffolo di cotone iniziano a comparire tracce color giallo o marrone rossiccio, è segno che si sta levigando la vernice originale e che si è andati troppo oltre. La cosa migliore è poter fare esperienza su strumenti economici, mai cimentarsi su strumenti d'autore se non si sa bene quel che si sta facendo.
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Re: Pulitura strumento

Messaggio da lorenzo fossati »

curiosità, ma l'appicicoso da cosa è dovuto chimicamente, dal deposito di pece e sporco non completamente asciugato? o vi è un ammorbidimento della vernice?
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