Preparazione del legno e affini..

Suonare e costruire i violini
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Simone Cadamuro
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Preparazione del legno e affini..

Messaggio da Simone Cadamuro »

Buon giorno a tutti,
Chiedo consiglio per chiarirmi almeno in parte le idee su una fase importante della realizzazione di uno strumento..la preparazione del legno e la verniciatura.
Oltre a non saper preparare le vernici da me per totale ignoranza e lacune sull'argomento, premetto che sto costruendo un violino, che allo stato attuale risulta in bianco e finito a rasiera, e che fino ad oggi ho preparato e verniciato il legno nella seguente maniera:
1.finitura a rasiera
2.inumidito il legno (piani armonici, fasce e manico) per sollevare il pelo
3.rimozione del pelo del legno sempre a rasiera leggera
4.preparazione lisciva secondo metodo descritto da Sacconi e dai quaderni di liuteria (realmente inossa il legno?)
5.stesura prima mano con vernice ad alcool trasparente (della HAMMERL)
6.stesura delle successive mani di vernice ad olio (sempre della HAMMERL) con aggiunta di estratti colorati fino ad ottenere il colore da me desiderato.
7.dopo tre settimane lucidatura con tripoli prima, e poi a tampone imbevuto con alcool.

Per quel che ho letto sul libro del Sacconi, purtroppo per il momento mio unico referente riguardo all'argomento, lui descrive l’uso della lisciva per inossare il legno (credo si riferisca a l’intento di eguagliare le differenti proprietà meccaniche che hanno la parte primaverile e la parte autunnale del legno), e poi una seconda vernice (con albume) allo scopo , credo, di isolare appunto il legno.
La lisciva (“silicato di potassio di calcio” che per me è parlare arabo, sempre per il momento!!) funziona anche come isolante o non centra nulla?
La prima mano di vernice ad alcool la applico sperando, grazie alla sua velocità di essiccazione, che non penetri molto in profondità, cioè che il legno non la assorba tutta, per cercare di isolare il legno dalle successive mani di vernice ad olio.
Faccio questo più che altro per un motivo acustico. Credo che tutto il lavoro di preparazione dei piani armonici venga meno se poi, a strumento chiuso, si “affoghi il legno e la sua struttura” in una vernice oleosa fino a saturarlo (credo che si intenda questo quando si parla di “incollaggio” o “preparazione” o “impermeabilizzazione”) oltre ad evitare che sul legno si producano delle macchie dovute as un non iniforme assorbimento della vernice .
Ovviamente è solo un intenzione, visto che non sono sicuro che una mano di vernice ad alcool sia efficiente come isolante alle mani successive.
Inoltre mi secca perché le belle proprietà della vernice ad olio come la lucentezza e la trasparenza, vengono rovinate, seppur da un sottile strato, dalla vernice ad alcool.

Vorrei far ordine in questa confusione cercando un metodo che mi permetta di
a)scurire il legno
b)inossarlo e impermeabilizzarlo, per poi poter applicare direttamente la vernice ad olio.
A questo riguardo, e qui viene il punto, non avendo competenze a riguardo e non avendo voluto studiare, ho acquistato il Ground della old wood A+B, con il desiderio di far ossidare il legno, di risaltarne le marezzature e la lucentezza e isolarlo.
Ora, non so se questo prodotto, che è molto costosi, sia efficace per isolare il legno, cioè prevenire che il legno assorbi vernice in abbondanza (sempre per i motivi acustici citati in precedenza), che è quello che in realtà più mi interessa.
Ho letto che molti di voi per far ossidare il legno, semplicemente lo espongono al sole o usano una uvbox per accelerare i tempi.. però questo serve solo per ossidare il legno, non per isolarlo dalla vernice..quandi ritorno alla domanda di prima, cioè se questo prodotto della old wood rende lo stesso servizio del sole e basta, o se inoltre inossa e impermeabilizza (dal sito della old wood io non ho capito, sul sito di Cremona tools scrivono che inossa il legno)

Sono conscio, che questa è solo una delle tante fasi, piccole o grandi, che concorrono alla realizzazione di uno strumento, e che è solo una fase che va ad aggiungersi a tutte quelle che servono a realizzare uno strumento capace di esaltare le meravigliose capacità acustiche del legno con cui è costruito..considero tutto di fondamentale importanza.

Ecco, un po’ questo il mio disordine e disagio.

Sto pensando anche di costruirmi una uvbox, per scurire il legno più rapidamente e per essiccare la vernice.. per costruirsela e utilizzarla sono necessarie alcune accortezze e conoscenze di ciò che succede all’interno della camera (perdità di umidità e conseguente disidratazione del legno ,con conseguenti assestamenti ecc ecc.) , ma magari se mi decido sarà oggetto del prox post.

Grazie a tutti

PER CLAUDIO RAMPINI: Una volta, quando un utente rispondeva a un mio post, il sistema mi invia una mail di notifica..ora non succede più e spesso, non potendo controllare di frequente, mi perdo risposte e di conseguenza anche i nuovi argomenti che vengono trattati, entrando nel sito molto meno frequentemente..si può rimediare tramite qualche impostazione?

Grazie !

Simone
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claudio
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Re: Preparazione del legno e affini..

Messaggio da claudio »

Due risposte velocissime:
La liscivia è carbonato di sodio e potassio, non silicato.
Nell'editor completo trovi la possibilità di sottoscrivere l'argomento via mail e di essere avvisato delle risposte.
andante con fuoco
Simone Cadamuro
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Re: Preparazione del legno e affini..

Messaggio da Simone Cadamuro »

grazie Claudio!
Buona domenica.
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Re: Preparazione del legno e affini..

Messaggio da lorenzo fossati »

Attenzione comunque al silicato di potassio che rilascia potassa e se applicato richiede qualche risciacquo (la potassa è basica e non fa bene alla vernice, va rimossa! poi è pericolosa anche per il liutaio! se va negli occhi si rischia grosso!)
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Re: Preparazione del legno e affini..

Messaggio da davidesora »

doppio post, scusate ma non riesco a eliminarlo del tutto
Ultima modifica di davidesora il domenica 28 gennaio 2018, 23:17, modificato 1 volta in totale.
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Re: Preparazione del legno e affini..

Messaggio da davidesora »

Il capitolo sulla verniciatura del Sacconi è molto valido dal punto di vista descrittivo della vernice stradivariana ma decisamente inattendibile quando passa alle direttive di ricostruzione e applicazione della vernice, in quanto queste non sono state scritte da lui ma completate da altri sulla base di quello che si riteneva fossero le sue idee in merito, ma non ci azzecca molto (il silicato di sodio ne è l'esempio più eclatante, ma anche la formula della vernice a base di propoli, colofonia ed essenze).

Confermo quello che dice Claudio che lisciva e silicato non sono la stessa cosa.
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Re: Preparazione del legno e affini..

Messaggio da claudio »

Quel che è scritto nel capitolo sulla verniciatura, riflette comunque il pensiero di Sacconi all'epoca, non ne è stata data una cattiva interpretazione da chi ha messo giù il testo, egli intendeva proprio la vernice alla propoli e la preparazione a base di silicato di sodio e potassio proprio in quel modo. Sono descrizioni molto dettagliate che è impossibile che qualcuno le abbia improvvisate o interpretate.

Questo mi è stato anche confermato da più parti, capitolo comunque da tenere sempre presente perchè, come detto più volte, riporta osservazioni sulle vernici originali di cui bisogna far tesoro.
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Re: Preparazione del legno e affini..

Messaggio da davidesora »

claudio ha scritto: lunedì 29 gennaio 2018, 0:11 Quel che è scritto nel capitolo sulla verniciatura, riflette comunque il pensiero di Sacconi all'epoca, non ne è stata data una cattiva interpretazione da chi ha messo giù il testo, egli intendeva proprio la vernice alla propoli e la preparazione a base di silicato di sodio e potassio proprio in quel modo. Sono descrizioni molto dettagliate che è impossibile che qualcuno le abbia improvvisate o interpretate.

Questo mi è stato anche confermato da più parti, capitolo comunque da tenere sempre presente perchè, come detto più volte, riporta osservazioni sulle vernici originali di cui bisogna far tesoro.
Sono d'accordo, ma va anche considerato che Sacconi ha fatto principalmente (quasi esclusivamente) il restauratore e non ha costruito molti violini, la vernice che propone sembra non l'abbia praticamente mai usata (varie fonti lo sostengono e si evince anche da varie lettere).
Il che non toglie nulla alla estrema validità delle sue osservazioni, ma il libro non ha mai fatto in tempo a approvarlo in via definitiva e qualche "bug" è inevitabilmente rimasto.
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Re: Preparazione del legno e affini..

Messaggio da claudio »

Ignoro quanti strumenti abbia costruito Sacconi, ma perlomeno fino al 1931 (prima del suo trasferimento a New York), ha sicuramente lavorato costruendo prevalentemente strumenti nuovi, Sacconi si è perfezionato con Sgarbi e Fiorini, all'epoca aveva circa 36 anni. Anche negli USA continuò la costruzione di strumenti nuovi, ma per un suo vezzo particolare, usava pre-datare i suoi strumenti, non è infatti raro trovare strumenti costruiti a New York datati tra gli anni 10 e 20 del 1900, che invece furono costruiti negli anni americani.

Il suo libro su redatto ed edito con una certa fretta, tanto che Sacconi stesso meditò di farne una seconda edizione, ma poi la morte sopraggiunse e non se ne fece più nulla. La possiamo considerare un'opera incompleta ed imperfetta, sicuramente sì, ma tutt'oggi densa di informazioni che nessun altro libro è in grado di offrire.

Negli anni l'ho studiato e meditato, a volte ho sentito l'esigenza di prenderne le distanze, ma solo per ritornarvi in un secondo tempo con le idee più chiare e capirne meglio limiti (pochi), e pregi (molti).

Il motivo per cui Sacconi approdò alla vernice alla propoli, è che all'epoca ancora si ignoravano le vernici antiche seccate al sole, quindi per forza di cose bisogna "inventarsi" qualcosa che si è sempre ritenuto aldifuori della classificazione ordinaria di vernici a spirito o ad olio. Invece riguardo alle preparazioni del legno ancora oggi si va avanti seguendo indizi più o meno attendibili.
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