Violinisti al Maggio Musicale Fiorentino

24 settembre 2005

La Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino indice un’audizione per violino di fila ai fini della costituzione di una graduatoria per eventuali assunzioni a termine, secondo le esigenze di produzione. Le domande di ammissione devono pervenire all’Ufficio Personale entro il 30 settembre 2005. Le selezioni si terranno presso la sede della Fondazione in via Solferino 15 a Firenze mercoledì 5 ottobre (prove eliminatorie) e giovedì 6 ottobre (prove finali). Bando scaricabile dal sito www.maggiofiorentino.com. Per informazioni tel. 055-2779389.

Anatomia Violinistica

20 settembre 2005

Edoardo Oddone “Anatomia violinistica”-Ricordi
http://www.ricordi.it/
Non fatevi spaventare dal titolo “Anatomia”, l’argomento è trattato in modo molto chiaro e semplice. L’autore conosce bene il corpo umano e soprattutto i problemi fisici di chi suona il violino. Nel libro ci sono spunti interessanti per suonare in modo consapevole, esercizi per una postura più corretta, spiegazioni sull’impostazione delle diverse scuole violinistiche (gomito alto-gomito basso)…
La soluzione non è unica e non c’è nessuna formula magica, anzi il pregio dell’autore è proprio quello di lasciare aperte diverse porte.
Sicuramente il volume aiuta i violinisti a prendersi cura del proprio corpo, il vero strumento!

Anima Mundi – Il Festival della Musica Sacra a Pisa 2005

01 settembre 2005

Nato da un’idea artistica proposta dal Maestro Giuseppe Sinopoli, il Festival Internazionale di Musica Sacra “Anima Mundi”, iniziato nel 2001 e giunto nel 2004 alla quarta edizione, rappresenta una delle manifestazioni più importanti e prestigiose nel genere a livello nazionale e internazionale.

Esso si è affermato, nel segno della continuità e della stabilità, per merito dell’Opera Primaziale Pisana, alla quale si è immediatamente associata, con un fondamentale contributo finanziario e operativo, la Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa, permettendo di sostenere e indirizzare la non facile impresa verso l’obiettivo della massima qualità.

L’idea di realizzare proprio a Pisa un Festival di Musica Sacra si basava su alcuni presupposti, poi dimostratisi vincenti, sviluppati dal Direttore Artistico M.o Sergio Sablich, musicologo ed operatore musicale di chiara fama, consulente musicale del Teatro alla Scala di Milano e direttore artistico dell’Orchestra Regionale Toscana, indicato da Giuseppe Sinopoli.

Anzitutto la mancanza, in Italia, di una rassegna di questo tipo che presentasse i capolavori della musica di ogni tempo legati al concetto di “sacro” inteso nella accezione più vasta (non soltanto liturgica e chiesastica, ma anche in senso lato religiosa, spirituale, meditativa) in esecuzioni di riferimento dal punto di vista sia interpretativo sia filologico sia critico.

In secondo luogo la particolare bellezza, solennità e sintonia della Cattedrale di Pisa, fin dall’inizio luogo prescelto per i concerti, rivelatesi poi anche sotto il profilo acustico e ambientale specialmente adatto alla musica, e a quella sacra in particolare.

Su tutto ha pesato però l’intenzione, coraggiosa in quanto in palese controtendenza con i nostri tempi, di dare voce e spazio a un’iniziativa artistica di alto profilo, impegnativa sotto ogni punto di vista e testimone di un’idea di cultura non effimera, seria ma non seriosa, umanamente ed eticamente propositiva di un’esigenza spirituale ma capace anche di offrire emozioni e riflessioni in virtù della forza di coinvolgimento del linguaggio musicale, di tutti il più universale e immediato.

Garanti di questo percorso di sentimenti e di conoscenza sono stati i grandi compositori che si sono dedicati alla musica sacra, da Palestrina a Monteverdi, da Bach a Mozart, da Schubert a Brahms a Mahler, fino alle opere dei contemporanei che hanno continuato a dare testimonianza della difficile ricerca e del rapporto con il sacro nella nostra epoca: di questi e di molti altri autori non meno importanti, “Anima Mundi” ha offerto una panoramica ampia ed esauriente, spaziante in ogni versante del repertorio antico e moderno.

Si sono potuti così ascoltare a Pisa, in istruttivi e affascinanti confronti, voci, cori e orchestre provenienti da ogni parte del mondo e specializzati in questo repertorio, nonché artisti di fama internazionale come Riccardo Muti, Zubin Mehta, Nikolaus Harnoncourt, Yuri Temirkanov, Daniele Gatti, Gustav Kuhn e Leopold Hager, per citare solo i maggiori: tutti coinvolti in eventi che sono stati anche momenti di approfondimento interpretativo e fonte di gioia per gli ascoltatori.

Gli scopi che il Festival si era prefissi, dare testimonianza della ricchezza e della versatilità della produzione musicale in rapporto al “sacro” – una sacralità che è già di per se stessa elemento costitutivo della musica in quanto tale , e riaffermare l’importanza dei valori della spiritualità per l’esperienza umana e civile, sono stati raggiunti grazie alla varietà delle musiche proposte e alla eccellenza delle esecuzioni, di cui hanno dato riscontro organi di informazione sia generali sia specialistici, concordi nell’assegnare al Festival Internazionale di Musica Sacra “Anima Mundi” di Pisa, e di conseguenza ai suoi promotori, i significativi e unanimi riconoscimenti di una rassegna di punta nel suo campo.

Il festival, articolato su otto-nove concerti, tenuti per la maggior parte nell’incomparabile cornice della Cattedrale (può ospitare oltre 1100 spettatori), si svolge, di norma, fra il venti di settembre ed il venti di ottobre, concentrando gli eventi maggiori nei giorni del fine settimana così da permettere una maggiore affluenza di pubblico.

Il successo della manifestazione, testimoniato dal notevole afflusso di pubblico (una media di oltre 5000 presenze per stagione, con il “tutto esaurito” per gli eventi maggiori) nonostante una campagna promozionale modesta, e dall’eco sulla stampa specialistica e non, nazionale e locale, permettono di considerare ormai consolidata la qualità dei “prodotto” e rodata la macchina organizzativa.
http://www.opapisa.it/

 

V Festival Internazionale di Musica Sacra Anima Mundi

Mercoledì 14 settembre 2005 sett. A 70є, B 40є, C 15є Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino Direttore Zubin Metha Soprano Ingrid Kaiserfeld Contralto Bernadette Manca di Nissa Tenore Jörg Schneider Baritono Johan Reuter Giuseppe Verdi, dai Quattro Pezzi Sacri Laudi alla Vergine Maria Te Deum Ludwig Van Beethoven, Sinfonia n° 9 op. 125

Mercoledì 28 settembre sett. A 70є, B 40є, C 15є Orchestra Filarmonica di Vienna Direttore Pierre Boulez Arnold Schönberg, Verklärte Nacht (Notte trasfigurata) op.4 Anton Bruckner, Sinfonia n° 7

Sabato 1 ottobre sett. A 30є, B 20є, C 10є Ex Novo Ensemble Olivier Messiaen, Quatuor pour la fin du temps (Quartetto per la fine dei tempi) con letture dall’Apocalisse di San Giovanni

Sabato 8 ottobre sett. A 30є, B 20є, C 10є L’Homme Armé Direttore Fabio Lombardo Collaborazione scenica Luciano Alberti Giacomo Carissimi, Historiae Sacrae

Domenica 9 ottobre sett. A 50є, B 30є, C 10є Orchestra e Coro del Teatro San Carlo di Napoli Direttore Regia di Roberto de Simone Le Cantate di San Gennaro su musiche di Giovanni Paisiello e Domenico Cimarosa

Sabato 15 ottobre sett. A 30є, B 20є, C 10є Concerto d’organo Organista Riccardo Donati J.S. Bach, Fantasia e fuga in sol minore BWV. 562 Wolfgang Amadeus Mozart, Fantasia in fa minore K. 608 Franz Liszt, Fantasia e fuga sul corale: “Ad nos, ad salutarem undam”

Giovedì 20 ottobre sett. A 50є, B 30є, C 10є Gächinger Kantorei Stuttgart Direttore Helmuth Rilling J.S.Bach, Cantate

Mercoledì 26 ottobre sett. A 30є, B 20є, C 10є Cappella Musicale della Cattedrale di Pisa La polifonia sacra da Giovanni Pierluigi da Palestrina ai nostri giorni Luigi Picchi (1899-1970), MissaMisericors Deus” per coro e organo

Sabato 29 ottobre sett. A 50є, B 30є, C 10є Orchestra Giovanile Italiana Direttore Sir Jeffrey Tate Benjamin Britten, Sinfonia da Requiem op. 20 Ernest Chausson, Soir de fête op. 32 Johannes Brahms, Sinfonia n° 4 op. 98

Musica sotto la Torre (Pendente)

21 giugno 2005

Nella serie dei concerti di  “Musica sotto la Torre” dell’anno 2005, organizzata dall’Opera Primaziale Pisana, segnalo un pregevole concerto che si terrà il 30 Giugno: Stabat Mater di Giovanni Battista Pergolesi. Orchestra “Nova Harmonia”, Maria Costanza Nocentini soprano, Alessandro Carmignani controtenore.
Si potrebbe obiettare che il concerto di cui sopra non ha una rilevanza particolare per gli strumenti ad arco, invece c’è una bella sorpresa: il concerto è eseguito su strumenti originali, tra cui una preziosa viola attribuita ad Antonio Casini, anno 1661. Non tutti sanno che….

… Non tutti sanno che la viola contralto di Antonio Casini fu rinvenuta nei locali dell’Opera Primaziale Pisana nell’anno 1997, insieme ad un contrabbasso a tre corde databile entro la prima metà del ‘700. Il restauro di questi strumenti fu affidato al sottoscritto, sotto la direzione di Maria Giulia Burresi (Sopritentendenza Beni Artistici di Pisa), e del M° Giobatta Morassi (Liutaio in Cremona). Dopo due anni di lavori, i due strumenti sono stati riportati in condizioni di essere suonati e sono tuttora custoditi nei locali della Primaziale.
Qui di seguito il link che riporta le immagini dello strumento e alcune fasi del restauro: foto Viola Casini
Questa è la prima volta che la Viola Casini viene esposta e suonata in pubblico, quindi è una occasione preziosa per gli appassionati di poter vedere ed ascoltare uno strumento che a buon diritto occupa un posto dignitoso nella storia della liuteria classica italiana.
Spero, inoltre, che questo sia l’incipit perchè l’Opera Primaziale Pisana organizzi in un prossimo futuro un concerto ed una conferenza sul restauro espressamente dedicati ai due antichi strumenti.

Per ulteriori informazioni:

Segreteria organizzativa e biglietteria
Auditorium G. Toniolo
Piazza Arcivescovado – 56100 Pisa
tel. +390503872229/210 – fax +390503872245
www.opapisa.it
animamundi@opapisa.it

Un sito sul Quartetto Italiano.

14 giugno 2005

Nonostante che il Quartetto Italiano rimanga tuttora uno dei maggiori complessi musicali di riferimento, in rete non esisteva un sito che dedicasse loro la giusta attenzione. Grazie all’interesse di Enrico Baraldi e Renato Negri, nonchè alla indispensabile collaborazione di Guido Alberto Borciani (fratello di Paolo Borciani, primo violino del Quartetto Italiano) è nato www.quartettoitaliano.com . Il sito si schiude davanti ai nostri occhi rivelando una notevole raccolta di informazioni, documenti fotografici e sonori, che faranno sicuramente la gioia degli appassionati.Il sito si presenta con una grafica sobria e di agevole lettura e dopo una breve presentazione, possiamo apprendere tra le altre cose alcune utili informazioni dal punto di vista liutario. Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, il Quartetto Italiano privilegiò l’uso di corde in metallo “Spirocore” dell’austriaca Thomastik. Una caratteristica questa che fa storcere il naso ai puristi del suono, ma che consentiva al famoso quartetto una intonazione perfetta, altrimenti impossibile con altri tipi di corde. Eppure, una volta mi disse Piero Farulli, il suono non era affatto così male, le registrazioni parlano chiaro. Ciò, unito al fatto che il Quartetto si esibiva su Strumenti sicuramente eccellenti (Villaume, De Comble, Sderci, Capicchioni), ma piuttosto distanti da nomi altisonanti come Stradivari o Guarneri, fa capire come il suono sia un qualcosa che trova espressione prima di tutto nell’anima dell’esecutore/interprete. Se ciò non dovesse bastare, nel sito è riportato che il Quartetto Italiano ha dato circa 3000 concerti in tutto il mondo, negli anni dal 1945 al 1980. Il Quartetto Italiano dava molto importanza all’espressione della propria sonorità curando nei minimi particolari quello che può essere definito il “fronte sonoro” offerto da un gruppo cameristico, disponendo i componenti in due diagonali: violino primo/violoncello, violino secondo/viola. Questo assicurava una resa sonora pressoche perfetta, con la giusta profondità, tridimensionalità e ottima resa dei toni medi. Chi può dire oggi di offrire qualcosa di meglio?
Per il resto vi rimando al sito www.quartettoitaliano.com, mi sia quindi consentito di ringraziare sentitamente i realizzatori e i collaboratori ed in particolare all’amico Enrico Baraldi.