Il Portale del Violino compie 10 anni.

Oggi è il 1 Maggio 2014 e non è solo la Festa dei Lavoratori, categoria alla quale auguriamo ogni bene in questo contesto di crisi economica che ci attanaglia ormai da più di un lustro.

Oggi è il 10° compleanno del Portale del violino.

10 anni possono essere molti oppure pochi, informaticamente sono un’eternità, perchè in rete tutto invecchia velocemente nel giro di un paio d’anni o poco più. Invece siamo riusciti non solo ad essere coerenti al progetto iniziale, ma anche a svilupparci fino a farlo diventare un vero e proprio crogiuolo di competenze che hanno fornito risultati straordinari. Ma è bene raccontare come sono andate le cose…
Correva l’anno 2004, ero iscritto all’ALI (Associazione Liutaria Italiana) e alla VSA (Violin Society of America), ed ero anche un frequentatore (e lo sono ancora, anche se meno assiduo), del forum in rete “Maestronet”.

Mi aspettavo che le associazioni fossero una specie di cantiere in cui si potesse raccontare delle nostre esperienze e possibilmente si potesse crescere, ma purtroppo il tutto era principalmente diretto a far mostre in giro per il mondo allo scopo in modo da tenere alto il nome della liuteria cremonese ed italiana.

Pur essendo qualcosa meglio di niente, il solo appartenere ad una associazione liutaria non mi bastava, e trovavo in Maestronet un buon punto di discussione.

Ma quel che mi fece decidere fu una delusione che ebbi in seno dell’allora neonata associazione dei liutai toscani. Infatti si stava preparando un libro che raccogliesse le foto dei nostri strumenti e descrivesse per l’ennesima volta il nostro percorso formativo.

Non sono mai stato un grande ammiratore di tal genere di opere, ma per seguire un progetto comune, che pure aveva un costo non indifferente, decisi che fosse cosa buona e giusta.

Al tempo stesso si stava preparando anche un altro libro dedicato ai liutai toscani del passato, in cui era incluso anche Piero Badalassi, della cui opera e biografia credo di essere un ottimo conoscitore, avendo lavorato per molti anni a Pisa.

Mi aspettavo di essere quindi interpellato sull’opera di Badalassi e di dire la mia opinione su questo, ma dovetti ben presto constatare che il mio nome non era stato compreso nel cosiddetto “comitato scientifico”.

Chi aveva deciso questo e il motivo per cui io dovevo solo pagare e “obbedire” mi erano ignoti, ma fu più che sufficiente per allontanarmi istantaneamente dal progetto, poichè credevo e credo ancora che fra colleghi debba esserci un minimo di democrazia e che nessuno possa arrogarsi il diritto di ritenersi meglio di un altro.

In genere la competenza in liuteria viene riconosciuta con l’anzianità, dopo un certo numero di anni, una ventina o trentina, si diventa competenti quasi automaticamente. Ma se si sono prodotte un certo numero di opere di qualità, allora il prestigio sale in modo ancora più evidente.

All’epoca avevo già una certa esperienza nella costruzione degli strumenti ed avevo pubblicato articoli su varie riviste, tra le quali The Strad e l’organo ufficiale dell’ALI, Liuteria Musica Cultura.

Evidentemente ciò non era bastato al “comitato scientifico” per essere giudicato competente sull’opera di Badalassi.

Ma quel che mi preoccupava di più era che il livello del confronto tra liutai fosse a livelli quasi sub-umani, forse portandosi ancora dietro un retaggio di finti segreti che ha animato l’attività dei liutai del passato.

Ma i liutai antichi forse avevano anche qualche ragione di far segreto della loro arte, visto che ci hanno tramandato grandi capolavori, ma ritengo che il liutaio contemporaneo abbia tutto l’interesse a far sì che ci sia un confronto e una possibilità di crescita.

Prendendo esempio da Maestronet, decisi di installare sul server del mio sito un forum che consentisse il confronto tra liutai, appassionati dell’arte liutaria e musicisti italiani.

Da allora è storia nota ed è tutto puntualmente pubblicato sul nostro forum e chiunque può farsi un’idea di ciò che è accaduto in questi 10 anni.

Quindi ringrazio tutti gli utenti che hanno collaborato al raggiungimento di questo risultato ed in particolare i miei “allievi” Edo Sartori, Luca Ruggiero, Lino Santoro, Fabio Marchese, Giovanni Berchicci, Edoardo Marchisio per avermi seguito, supportato e anche “sopportato” in questo viaggio, così come pure ringrazio Davide Sora, maestro liutaio di Cremona, che con pazienza e passione, ha dimostrato non solo di seguirci partecipando alle discussioni e pubblicando i suoi straordinari video, ma soprattutto di essere aperto al nuovo.

Tra i risultai conseguiti ricordo solo i traguardi sulle vernici ad olio: vernici filologicamente ricostruite su ricette originale del 1600, così come tutto uno studio “alchemico” sui colori e sulle materie che ancora oggi possono essere usate con profitto dal liutaio contemporaneo.

Riteniamo infatti che non sia possibile far meglio di un Amati, di uno Stradivari o di un Guarneri, se però riusciamo a capire fino in fondo la loro opera, ecco che la nostra personalità artistica ne guadagnerà grandemente.

Grazie ancora e buon lavoro a tutti noi per il futuro.

Claudio Rampini 1 Maggio 2014