Pioppo selvatico
- neuma
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Pioppo selvatico
Chi mi sa dire qualcosa sulle caratteristiche meccancihe e sonore del pioppo selvatico rispetto a quello normalmente usato in liuteria?
Un amico mi ha regalato un'asse di questo legno, tagliata da un'ottantina d'anni e sanissima. Avrebbe lo spessore per ricavarci una viela a cassa scavata, ma non so proprio nulla di com'è e come si comporta questo genere di legno sul piano sonoro...
Un amico mi ha regalato un'asse di questo legno, tagliata da un'ottantina d'anni e sanissima. Avrebbe lo spessore per ricavarci una viela a cassa scavata, ma non so proprio nulla di com'è e come si comporta questo genere di legno sul piano sonoro...
Se ti può in qualche modo aiutare, sto cercando di costruire una chitarra usando del pioppo leggermente marezzato perchè mi è stato regalato. Non ti nascondo che più che una chitarra è diventata ormai un esperimento e sto rifacendo il manico ( chiamiamolo pure restyling ) perchè prima era fatta tutta in pioppo, tastiera logicamante a parte ( palissandro ). Il suono dava il meglio di sè verso le frequenze basse, perdevo infatti un po' di sustain al SI per intenderci e ancora più al MI cantino.
- neuma
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Le foto posso farle senza problemi, ma andrebbe piallato... così è un blocco grigiastro uniforma o quasi.claudio ha scritto:foto?
Il pioppo si usa in liuteria, ho visto eccellenti celli e bassi con fondo e fasce in pioppo. Ma non ho mai sentito parlare della varietà selvatica e non so in cosa differisca. Il "regalatore" è un amico che fa il restauratore, di liuteria non sa nulla e non mi sa quindi aiutare da questo punto di vista...
Scusate se entro anch'io. Ho delle foto da farvi vedere.
Magari state parlando di questo legno.
In questi giorni ho in riparazione un violoncello tedesco dell'ottocento di una mia amica.
Lei dice che prima che si rompesse suonava benissimo.
Ha il manico di faggio. Mi sapete dire di che legno è fatto il fondo e le fasce? Io penso anch'esso di faggio, ma sicuramente mi sbaglio! Potrebbe essere di pioppo?
Il legno del fondo grezzo visto dall'interno:
Il manico di faggio, o almeno così a me sembra.
Si vedono i tratti tipici del faggio sulla smanicatura, invece sulla parte in verticale le striature che si notano sono solo pennellate di vernice densa, a coprire:
Grazie anticipate!
Magari state parlando di questo legno.
In questi giorni ho in riparazione un violoncello tedesco dell'ottocento di una mia amica.
Lei dice che prima che si rompesse suonava benissimo.
Ha il manico di faggio. Mi sapete dire di che legno è fatto il fondo e le fasce? Io penso anch'esso di faggio, ma sicuramente mi sbaglio! Potrebbe essere di pioppo?
Il legno del fondo grezzo visto dall'interno:
Il manico di faggio, o almeno così a me sembra.
Si vedono i tratti tipici del faggio sulla smanicatura, invece sulla parte in verticale le striature che si notano sono solo pennellate di vernice densa, a coprire:
Grazie anticipate!
Ultima modifica di violino7 il martedì 3 marzo 2009, 23:53, modificato 3 volte in totale.
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Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.
- Lino Santoro -
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Ti chiedo scusa Neuma ma leggevo nella risposta che hai postato prima di questa che avevi visto ottimi cello e bassi, non potevo sapere se li avessi sentiti.neuma ha scritto:fisher ha scritto:E sei riuscita a sentirli anche suonare questi strumenti?
Ovviamente si (e li ho anche suonati io stessa). Se no non ne avrei dato un giudizio, no? Comunque il pioppo si usa spesso per celli e bassi, non sono di certo eccezioni
Si, Ale, Non è proprio scollato, è allentato, infatti il tassello non ha tenuto e si sono create delle grosse fratture sia in alto alla tavola che tutto intorno alla nocetta._Ale_ ha scritto:@ violino7
dalle foto sembra che abbia manico scollato,e mi sembrava di aver visto una spaccatura sopra la effe, giusto??
Questo violoncello ha vari problemi, uno dei minori è quella spaccatura sopra una effe, che semplicemente ho tamponato con un paio di diamantini.
Ti voglio far notare un particolare interessante, guardando l'ultima fotografia che ho postato, quella del manico.
Se noti la tavola ha il bordo intero che va a toccare fin sotto il collo del manico. Il sistema non è ad innesto a coda di rondine, per cui la tavola non è intagliata ed il collo è più stretto di circa 8 mm. rispetto a quello con tecnica ad innesto a coda di rondine tradizionali. Forse anche questo è stato uno degli elementi che hanno concorso alla mancata tenuta e sicuramente è stato un fattore importante di piegamento del manico nel tempo, tanto da aver reso necessaria una filzetta di riallineamento sotto la tastiera.
Tutto si vede meglio da quest'altra foto:
Se noti, il collo stesso del manico è crepato in un paio di punti.
Diciamo che questa tecnica era in uso nell'ottocento. Tutto ha tenuto per molti anni fin tanto non è intervenuto un altro elemento destabilizzante su questo strumento: i tarli!
Ma non vorrei andare OT!
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- Lino Santoro -
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Infatti un mio contrabbasso ha appunto questo tipo di assetto della tavola (e purtroppo, pure i danni da tarlo! )violino7 ha scritto:Diciamo che questa tecnica era in uso nell'ottocento. Tutto ha tenuto per molti anni fin tanto non è intervenuto un altro elemento destabilizzante su questo strumento: i tarli!