Se è per questo, anch'io sono figlia di impiegati statali, ma ricordo come la buonanima di mio padre, dirigente dell'Intendenza di Finanza, commentava con disgusto le manovre di certi colleghi e come, con i "ringraziamenti" per certi "trattamenti di favore", finivano per farsi la villa al mare. Il marcio c'è da tutte le parti, e non mi pare il caso di impostare il discorso parlando dell'inadempienza alle regole.
Io invece ti parlo proprio di vincoli assurdi che hanno costretto alla chiusura piccole imprese artigiane che non potevano più reggere non per la mancanza di clienti ma per le pastoie burocratiche e i gravami assurdi imposti dallo Stato. Non m'interessa nè la retorica nè il qualunquismo, e nemmeno mi bevo e riporto chiacchiere fatte "ad arte" per buttar fumo negli occhi alla clientela: ti parlo di parecchi artigiani (ripeto, non solo liutai, anche restauratori, falegnami, muratori ecc.) di cui conosco bene la situazione, in quanto si tratta di vecchi amici.
Se poi mi fai notare che fra gli artigiani esistono anche ladri ed evasori, mi permetto di sottolineare che i farabutti ci sono in ogni settore, ma non è il caso di penalizzare un'intera categoria professionale per le "mele marce" che ci sono dentro.
Sentiamo in merito i liutai professionisti del forum, e le loro esperienze dirette, conti alla mano
[HELP] archetto nuovo
Penso che quando si tratti di merce prodotta in Cina la discussione finisca sul nascere semplicemente perchè non può esserci discussione. Un arco in legno serpente a 50 euro è praticamente regalato e fa bene chi lo desideri ad acquistarlo. Anch'io ne ho acquistati diversi ma ho avuto risultati contrastanti, aldilà del bilanciamento e del peso spesso sballati, ho dovuto far fronte anche alle numerose rotture della punta. Spesso si tratta di legni di cattiva qualità, ma a quei prezzi di più non si può pretendere.
Il paragone con il charango acquistato nel luogo d'origine o nella bottega del liutaio italiano non può reggere, si sa bene che la vita nei paesi sudamericani (non parliamo della Cina), ha costi assolutamente diversi dai nostri. E non parliamo dei costi e tasse d'importazione, spesso si ignorano che i costi di gestione di una bottega artigiana sono molto alti, e questo vale per tutti. Qui da noi il costo del lavoro ha assunto proporzioni abnormi, ma è anche vero che se si desidera qualità, affidabilità e soprattutto garanzia, il professionista che deve affrontare un'importante concorso o audizione, ha l'obbligo di affidarsi alla qualità. Il prezzo, nei limiti di budget dai 1000 ai 4000 euro, è veramente l'ultima cosa a cui guardare. Questo senza menzionare il fatto che un prodotto di autentica qualità artigianale italiana ha una rivalutazione nel tempo che i prodotti cinesi non potranno mai avere. Insomma, stiamo parlando di oggetti molto diversi, seppur simili nella forma.
Il paragone con il charango acquistato nel luogo d'origine o nella bottega del liutaio italiano non può reggere, si sa bene che la vita nei paesi sudamericani (non parliamo della Cina), ha costi assolutamente diversi dai nostri. E non parliamo dei costi e tasse d'importazione, spesso si ignorano che i costi di gestione di una bottega artigiana sono molto alti, e questo vale per tutti. Qui da noi il costo del lavoro ha assunto proporzioni abnormi, ma è anche vero che se si desidera qualità, affidabilità e soprattutto garanzia, il professionista che deve affrontare un'importante concorso o audizione, ha l'obbligo di affidarsi alla qualità. Il prezzo, nei limiti di budget dai 1000 ai 4000 euro, è veramente l'ultima cosa a cui guardare. Questo senza menzionare il fatto che un prodotto di autentica qualità artigianale italiana ha una rivalutazione nel tempo che i prodotti cinesi non potranno mai avere. Insomma, stiamo parlando di oggetti molto diversi, seppur simili nella forma.
andante con fuoco
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Fuor di dubbioclaudio ha scritto:Insomma, stiamo parlando di oggetti molto diversi, seppur simili nella forma.
Ultima modifica di kinolucasova il venerdì 17 aprile 2009, 0:42, modificato 1 volta in totale.
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Se è reale il dato testè riportato:neuma ha scritto:Se poi mi fai notare che fra gli artigiani esistono anche ladri ed evasori, mi permetto di sottolineare che i farabutti ci sono in ogni settore, ma non è il caso di penalizzare un'intera categoria professionale per le "mele marce" che ci sono dentro.
corrispondente al 0,17% degli italianikinolucasova ha scritto:In Italia solo 120.000 contribuenti dichiarano un reddito maggiore ai 100.000 euro/annui.
Allora vuol dire che le mele marce, distribuiti categoria per categoria, sono parecchie tanto da far diventare la maggior parte dei lavoratori del settore autonomo, da stereotipo, come evasori fiscali.
Ripeto ancora, nessuna polemica con gli artigani liutai e archettai del forum.
Ultima modifica di kinolucasova il venerdì 17 aprile 2009, 0:42, modificato 2 volte in totale.
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Errata corrige:
la cifra andava moltiplicata per 100kinolucasova ha scritto:corrispondente al 0,0017% degli italianikinolucasova ha scritto:In Italia solo 120.000 contribuenti dichiarano un reddito maggiore ai 100.000 euro/annui.
hai ragioneedi ha scritto: Se la matematica non è unìopinione, la cifra corrisponderebbe allo 0,2% di tutti gli italiani (se poi consideriamo solo i dichiaranti, la percentuale sale ancora)