Discussione articolo: Tradizione sì, ma quale? di F. Chiari
- Fabio_Chiari_liutaio
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Ma secondo te basta avere un calco o una forma originale per avere una mentalità diversa? Te lo chiedo perchè penso che tutti abbiamo una mentalità diversa, anche coloro che hanno ripreso le forme dai poster di The Strad. Io ad esempio ho disegnato personalmente molte delle forme stradivariane che ho usato per costruire i miei strumenti. E questo vale anche per le viole e i violoncelli.
Se spedisci il materiale lo condividiamo nel forum.
Intanto gradisci questo filmato, tanto per ricreazione tra un tormento liutario e l'altro.
http://www.youtube.com/watch?v=khcQKw6u ... re=related
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Intanto gradisci questo filmato, tanto per ricreazione tra un tormento liutario e l'altro.
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andante con fuoco
- Fabio_Chiari_liutaio
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Scusate non avevo letto la risposta di Piergiuseppe su Igino Sderci. Ho avuto la fortuna di avere in bottega del mio maestro molti anni fa un violino Sderci in bianco del suo periodo migliore mi pare primi anni 50.
Ebbene questo violino era così perfetto che ogni volta che lo prendevo in mano notavo qualche particolare che mi era sfuggito la volta precedente, e così via fino a quando il mio maestro lo vendette. Lo strumento era un modello stradivaro amatizzato fatto con le sagome che ho anch'io poichè proveniva dagli stessi materiali. Non stò ad elencare le infinite finezze che il liutaio aveva usato in ogni parte dello strumento. Poi il mio lavoro mi ha portato a osservare e contrattare per violini Sderci originali verniciati e montati, ne ho trovato anche uno uguale come modello a quello in bianco.
Ebbene quasi tutti gli artifici stilistici usati sullo strumento in bianco scomparivano sotto ad una vernice sempre diversa e all'usura determinata dal maneggio dello strumento. Ora mi chiedo che senso ha impegnarsi in finezze stilistiche che scompaiono con la verniciatura?
tenuto poi conto del fatto che i violini dello stesso autore che io ho sentito non hanno mai dato un suono eccelso, forse sarebbe stato meglio se il tempo passato a rifinire fosse stato utilizzato a sperimentare tecniche diverse tese a migliorare il suono.
Scusate una domanda ma sono io che sono troppo logorroico o sei tu Piergiuseppe che sei troppo lapidario?
Ebbene questo violino era così perfetto che ogni volta che lo prendevo in mano notavo qualche particolare che mi era sfuggito la volta precedente, e così via fino a quando il mio maestro lo vendette. Lo strumento era un modello stradivaro amatizzato fatto con le sagome che ho anch'io poichè proveniva dagli stessi materiali. Non stò ad elencare le infinite finezze che il liutaio aveva usato in ogni parte dello strumento. Poi il mio lavoro mi ha portato a osservare e contrattare per violini Sderci originali verniciati e montati, ne ho trovato anche uno uguale come modello a quello in bianco.
Ebbene quasi tutti gli artifici stilistici usati sullo strumento in bianco scomparivano sotto ad una vernice sempre diversa e all'usura determinata dal maneggio dello strumento. Ora mi chiedo che senso ha impegnarsi in finezze stilistiche che scompaiono con la verniciatura?
tenuto poi conto del fatto che i violini dello stesso autore che io ho sentito non hanno mai dato un suono eccelso, forse sarebbe stato meglio se il tempo passato a rifinire fosse stato utilizzato a sperimentare tecniche diverse tese a migliorare il suono.
Scusate una domanda ma sono io che sono troppo logorroico o sei tu Piergiuseppe che sei troppo lapidario?
- sullacorda
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E' bello sentire tutte queste discussioni sulle forme o altro.
Secondo me, dal punto di vista del musicista, per giunta amatoriale, il discorso delle forme e dei modelli è molto relativo (anche se molti che conosco mostrano con orgoglio il loro violino basato sul modello del cannone di Gdg, come dite voi).
Quando andai a cremona a cercare un violino di liuteria chiesi a tutti sto benedetto discorso dei modelli chiedendo cosa cambiava nel suono, .. nessuno mi ha dato una risposta. Alla fine lo strumento l'ho comprato a verona dopo aver provato 3 strumenti tutti e 3 con un tipo di suono diverso, dal potente e squillante, al "medio", fino allo scuro. Questa cosa mi è molto piaciuta perchè ho potuto in qualche modo scegliere il suono che volevo.
Penso che un buon liutaio debba saper fare inanzitutto questo, saper offrire ad un musicista la sua esperienza per cercare di capire che tipo di suono/strumento (prontezza, profondità, potenza, ..) uno stia cercando e proporgli la sua interpretazione.
Secondo me, dal punto di vista del musicista, per giunta amatoriale, il discorso delle forme e dei modelli è molto relativo (anche se molti che conosco mostrano con orgoglio il loro violino basato sul modello del cannone di Gdg, come dite voi).
Quando andai a cremona a cercare un violino di liuteria chiesi a tutti sto benedetto discorso dei modelli chiedendo cosa cambiava nel suono, .. nessuno mi ha dato una risposta. Alla fine lo strumento l'ho comprato a verona dopo aver provato 3 strumenti tutti e 3 con un tipo di suono diverso, dal potente e squillante, al "medio", fino allo scuro. Questa cosa mi è molto piaciuta perchè ho potuto in qualche modo scegliere il suono che volevo.
Penso che un buon liutaio debba saper fare inanzitutto questo, saper offrire ad un musicista la sua esperienza per cercare di capire che tipo di suono/strumento (prontezza, profondità, potenza, ..) uno stia cercando e proporgli la sua interpretazione.
- Fabio_Chiari_liutaio
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Una delle affermazioni più importanti del critico Charles Beare fu sull'articolo introduttivo del catalogo della mostra stradivariana di cremona di vent'anni fa, che la caratteristica peculiare dei classici era: vietato ripetersi! Secondo lui il loro lavoro era improntato alla ricerca continua di forme nuove e esperimenti non sempre perfettamente riusciti. Ora vorrei sapere da voi ma per quale motivo si deve ripetersi da trecento anni a creare sempre strumenti uguali.....devo andare a mangiare seguirà ulteriore spiegazione.
- Piergiuseppe
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"critico" perche scrive sul Grove? E' un commerciante.Fabio_Chiari_liutaio ha scritto:Una delle affermazioni più importanti del critico Charles Beare
Forse prima di AS dopo...Fabio_Chiari_liutaio ha scritto: il loro lavoro era improntato alla ricerca continua di forme nuove e esperimenti non sempre perfettamente riusciti.
Buon appetito!Fabio_Chiari_liutaio ha scritto:devo andare a mangiare seguirà ulteriore spiegazione.
- Fabio_Chiari_liutaio
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Anche il fatto riportato da più parti che la forma interna permette modifiche sullo stesso impianto è si vero, ma se si escludono gli spessori e le curvature per tutto il resto si tratta di modifiche non sostanziali e spesso rivolte a aspetti estetici. Comunque se il carattere del liutaio porta verso passi piccoli verso una evoluzione ben venga anche questo metodo di lavoro, io penso che le modifiche debbano essere più drastiche.......
- Piergiuseppe
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In che senso più drastiche?
Io nell'ambito della stessa forma e quindi dello stesso modello di violino sono in grado di ottenere risultati di suono molto diversi semplicemente lavorando sulle bombature e sugli spessori. Ma questo credo che non sia solo una mia prerogativa. E poi bisogna anche meditare sul fatto che i progressi in liuteria sono lentissimi, Stradivari stesso ha impiegato una sessantina d'anni prima di staccarsi dallo stile degli Amati. Anche GdG, che è apparso come una meteora nel panorama liutario italiano, ha avuto alle spalle un padre e un nonno che hanno segnato in modo indelebile la sua evoluzione. Cmq non ci sono regole, ognuno nel proprio lavoro fa come meglio crede.
Io nell'ambito della stessa forma e quindi dello stesso modello di violino sono in grado di ottenere risultati di suono molto diversi semplicemente lavorando sulle bombature e sugli spessori. Ma questo credo che non sia solo una mia prerogativa. E poi bisogna anche meditare sul fatto che i progressi in liuteria sono lentissimi, Stradivari stesso ha impiegato una sessantina d'anni prima di staccarsi dallo stile degli Amati. Anche GdG, che è apparso come una meteora nel panorama liutario italiano, ha avuto alle spalle un padre e un nonno che hanno segnato in modo indelebile la sua evoluzione. Cmq non ci sono regole, ognuno nel proprio lavoro fa come meglio crede.
andante con fuoco
- Piergiuseppe
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- Fabio_Chiari_liutaio
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Sarà un commerciante e non lo nego, anzi ti appoggio, ma quando arriva in qualsiasi posto i liutai che a fanno commercio di strumenti antichi fanno ai cazzotti per farsi fare i certificati da lui...........
Questo è uno dei motivi per cui io non tratto l'antico.
Secondo punto, tu dici fino ad Antonio Stradivari dopo...dopo ancora peggio perchè lo copiano tutti e non si riesce a fare strumenti come lui.
Terzo punto...grazie del buon appetito ed altrettanto auguro a te sperando che la tua compagna cucini bene come la mia.
Quarto punto, non vorrai mica che ti stia qui a tediare col mio metodo di lavoro....per modifiche drastiche intendo costruire un violino con una forma chessò di Santo Serafino del quale non avendo che solo il profilo dell'esterno fasce e con una effe segnata mi invento tutto io , spessori bombature, e via dicendo.
Questo è uno dei motivi per cui io non tratto l'antico.
Secondo punto, tu dici fino ad Antonio Stradivari dopo...dopo ancora peggio perchè lo copiano tutti e non si riesce a fare strumenti come lui.
Terzo punto...grazie del buon appetito ed altrettanto auguro a te sperando che la tua compagna cucini bene come la mia.
Quarto punto, non vorrai mica che ti stia qui a tediare col mio metodo di lavoro....per modifiche drastiche intendo costruire un violino con una forma chessò di Santo Serafino del quale non avendo che solo il profilo dell'esterno fasce e con una effe segnata mi invento tutto io , spessori bombature, e via dicendo.
Forse ho sempre sbagliato, ma ho sempre creduto che Giuseppe Guarneri fosse figlio di Andrea (filius Andreae), e padre di Giuseppe Bartolomeo. Chiedo scusa per l'eventuale crassa ignoranza, ma le genealogie non sono mai state il mio forte.Piergiuseppe ha scritto:padre, nonno? Cioe'? Questa mi e' nuova!claudio ha scritto: Anche GdG, che è apparso come una meteora nel panorama liutario italiano, ha avuto alle spalle un padre e un nonno che hanno segnato in modo indelebile la sua evoluzione
andante con fuoco
- Fabio_Chiari_liutaio
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- Piergiuseppe
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http://tinyurl.com/ykehzhhFabio_Chiari_liutaio ha scritto: trucioli nei capelli.....
- Fabio_Chiari_liutaio
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