Discussione articolo: Tradizione sì, ma quale? di F. Chiari

Suonare e costruire i violini
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Piergiuseppe
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Messaggio da Piergiuseppe »

Fabio_Chiari_liutaio ha scritto:Aaaaaarghh! Vile!
... :D ...
Cosa pensi della viola bresciana?, ho messo 2 foto qualche ora fa sull' altro TD "Report: Mondomusica 2009" .
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Fabio_Chiari_liutaio
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Messaggio da Fabio_Chiari_liutaio »

Ma come fate a mettere roba indietro nei forum? Quando ho guardato stamani non c'erano quelle foto.....Comunque la testa per quello che vedo è una gran bella testa, fatta con l'acero che preferisco e che uso sempre, il resto vorrei vedere delle belle foto ufficiali perchè così non riesco a dire niente, mi interesserebbe vedere il fondo e le fasce in salice anche perchè sto stagionando un bel tronco di questo legno per fare dei violoncelli tutti in un pezzo.
_Ale_
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Messaggio da _Ale_ »

a proposito di salice, a mondo musica ho provato un cello in salice di Vettori, aveva un suono veramente bello, dolce. unico ''difetto'':il cello era un pochino più pesante di quelli in acero, e mi ha spiegato che è dovuto al fatto che col salice si utilizzano spessori maggiori, comunque sarei disposto a sopportare il difetto pur di avere un suono del genere :D
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Fabio_Chiari_liutaio
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Messaggio da Fabio_Chiari_liutaio »

Io seppur allievo di Vettori non condivido i suoi spessori, Secondo me si possono fare più leggeri e far suonare lo stesso lo strumento. Io lo sto facendo col pioppo, appena avrò stagionato il salice ti saprò dire, poichè un aumento di spessori è d'obbligo ma essendo il peso specifico assai diverso si trova un equilibrio. Sennò come si fa a chiamarsi liutai professionisti.....
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Atomino
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Messaggio da Atomino »

Fabio_Chiari_liutaio ha scritto:......appena avrò stagionato il salice ti saprò dire.....
Ciao Fabio. Tu che tempi prevedi come stagionatura minima per il salice? Ho sentito in merito pareri differenti (dai 5 anni ai 20).
- Alberto Soccini -
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Fabio_Chiari_liutaio
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Messaggio da Fabio_Chiari_liutaio »

Io non stagiono mai il legno per troppi anni, specialmente quello che ho abbattuto e spanconato personalmente. Ottenute le tavole comincio a fare i primi violini tutti in un pezzo dopo due anni appena, dopo tre o quattro anni comincio con i fondi per violino in due pezzi e con i violoncelli in un pezzo. Faccio i celli in due pezzi solo in acero di monte commerciale e quindi mi affido al venditore. Solitamente dopo la piallatura, sgrosso il fondo e lo lascio lì per qualche settimana, se non fa scherzi lo finisco.
Quando posso scegliere lascio stagionare lo strumento finito in bianco e dopo alcuni mesi lo vernicio. Questo secondo me è il sistema migliore, ma non sempre applicabile poichè i commercianti hanno sempre fretta. Per il salice la mia esperienza è limitata all'uso per zocchetti e controfasce per cui sarà una nuova esperienza anche per me. Comunque fra due anni ne sgrosserò un pezzo e poi ti saprò dire.....
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Atomino
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Messaggio da Atomino »

Grazie, aspetto notizie........
- Alberto Soccini -
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fisher
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Messaggio da fisher »

Fabio_Chiari_liutaio ha scritto:Io non stagiono mai il legno per troppi anni, specialmente quello che ho abbattuto e spanconato personalmente. Ottenute le tavole comincio a fare i primi violini tutti in un pezzo dopo due anni appena, dopo tre o quattro anni comincio con i fondi per violino in due pezzi e con i violoncelli in un pezzo.
Questo va molto in controtendenza con ciò che scriveva Sacconi nel suo libro:
Un buon violino richiede legno di almeno un quarant'anni
L'idea che uno di primo approccio si fa quando si legge o sente tali opposti è che non si sappia più da che parte guardare. Se posso chiedertelo Fabio, c'è un modo per tastare, vedere e quindi capire quando è ora di far vedere la sega ad una tavola? Ho notato che ad esempio lo stesso odore del legno cambia a differenza di tempo quando lo si taglia.
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Fabio_Chiari_liutaio
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Messaggio da Fabio_Chiari_liutaio »

Non voglio entrare in concorrenza con Sacconi, ognuno la vede a suo modo. La mia esperienza è questa, il libro di Sacconi secondo me è un libro molto importante, ma contiene anche delle informazioni discutibili, e delle informazioni che non sono prese in considerazione nemmeno da quelli che lo vedono come un vate. Mi spiace di non poter venire a Roma perchè sono oberato di lavoro, chiederò a Claudio se gli può interessare un mio piccolo pensiero sul libro per rendere la discussione più piccante. Comunque la domanda era: Dopo quanto si può usare un legno, non quanto è il tempo migliore di stagionatura. In ogni caso la mia posizione non cambia, un fondo tagliato a gennaio 2006 e ben stagionato in tavole di due centimetri io lo uso dopo due anni (gennaio 2008)per i fondi di violino in un pezzo. Faccio questo da vent'anni e non mi è mai capitato nulla di particolare
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claudio
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Messaggio da claudio »

Fabio qui non facciamo santini a Sacconi, ma amiamo discutere e verificare el cose. Dato che il libro di Sacconi sul forum è stato discusso tantissimo e che ben sappiamo che esso non va preso alla lettera, ti invito al seminario del 24 Ottobre a Roma, così potremo allargare gli argomenti e discuterne in maniera più accurata. Sei hai cose da dire sul libro di Sacconi sei il benvenuto, il posto per scrivere lo hai e la piazza ti ascolta.
andante con fuoco
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Fabio_Chiari_liutaio
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Messaggio da Fabio_Chiari_liutaio »

Mi pare sacrosanto che chiunque faccia un lavoro come il nostro abbia un attaccamento al phylum storico culturale da cui o proviene o ha attinto per essere quello che è. Io per esempio che ho una discendenza per così dire non diretta e delle radici che affondano in realtà diverse e contrapposte in quanto il mio maestro non è stato principalmente allievo del padre ma di un allievo di Sderci, a sua volta portatore di una liuteria milanese e poi su su fino ai cremonesi, mi sento un attaccamento estremamente forte al liutaio Ferdinando Ferroni, allievo di Valentino de Zorzi. Di questi maestri che io riconosco come miei predecessori so vita morte e miracoli e per alcuni di loro vorrei fare a Firenze quello che Claudio fa Roma con Sacconi. Siccome però io sono fondamentalmente un pericoloso sobillatore e ho notato che Claudio quando gli si tocca anche lontanamente Sacconi salta su come un grillo, allora io mi ci diverto un sacco, ed ogni tanto gli butto lì qualche velata minaccia del tipo .......Ora ti scrivo un articolo per dimostrare che il Sacconi era un liutaio da poco o roba del genere. Non lo farei mai, anche perchè la mia conoscenza del lavoro del Sacconi è limitata a non più di tre o quattro strumenti, così diversi, ma così diversi da sembrare di svariati autori, troppo poco per dare un quadro completo di una vita di lavoro. Purtroppo non posso venire a Roma, devo finire assolutamente degli strumenti ed ho paura che mi salti anche tokyo (speriamo di no!). Però cazzo, nel libro il Sacconi ne ha sparate di stronzate :dev2: ......
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claudio
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Messaggio da claudio »

Vieni a Roma, che tanto a Tokyo i tuoi strumenti non li capiscono, e anche se li capissero farebbero finta di non capirli.
In quanto a Sacconi, era un uomo come tutti noi, che stronzate ne diciamo e facciamo a volontà. Amen.
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fisher
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Messaggio da fisher »

fisher ha scritto:
Fabio_Chiari_liutaio ha scritto:Io non stagiono mai il legno per troppi anni, specialmente quello che ho abbattuto e spanconato personalmente. Ottenute le tavole comincio a fare i primi violini tutti in un pezzo dopo due anni appena, dopo tre o quattro anni comincio con i fondi per violino in due pezzi e con i violoncelli in un pezzo.
Questo va molto in controtendenza con ciò che scriveva Sacconi nel suo libro:
Un buon violino richiede legno di almeno un quarant'anni
L'idea che uno di primo approccio si fa quando si legge o sente tali opposti è che non si sappia più da che parte guardare. Se posso chiedertelo Fabio, c'è un modo per tastare, vedere e quindi capire quando è ora di far vedere la sega ad una tavola? Ho notato che ad esempio lo stesso odore del legno cambia a differenza di tempo quando lo si taglia.
Scrivevo a Fabio di risposta, ma la mia domanda è aperta a tutti, se qualcuno vuol condividere la propria idea.
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Fabio_Chiari_liutaio
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Messaggio da Fabio_Chiari_liutaio »

Eh fanciulli, anche oggi mi è arrivata la mail che mi chiede come mai ancora il violino non è ancora pronto......io col giappone ci lavoro, esiste una minoranza di commercianti che invece mi compra e soprattutto mi vende strumenti, non sono tra i più famosi ma ci sono eccome se ci sono.
Quando a supporto delle proprie teorie ci sono dei riscontri, qualcuno capisce.......
Comunque vi faccio i miei più sinceri auguri e spero che la manifestazione di Roma sia piena di gente, anzi voglio sperare che fra i partecipanti ci sia anche un rompicoglioni come me.......
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Fabio_Chiari_liutaio
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Messaggio da Fabio_Chiari_liutaio »

Scusa fisher se rispondo a pizzichi e bocconi, ma io non so postare quelle eleganti frasi con scritto il tale dice....il talaltro risponde......
Capisco il tuo sconcerto ma è qui sta il busillis! Quando io dicevo che per imparare il mestiere bisogna andare in una bottega da un maestro non lo dicevo per dire..... Ora tu ti chiedi a chi credere se ad un libro scritto trent'anni fa da un famoso liutaio o ad un liutaio attuale che di ha descritto il suo modo di procedere. In una bottega questo non sarebbe accaduto perchè dal tuo maestro avresti imparato anche a respirare come un liutaio, mentre ora questo forum si riempirà di post equamente divisi fra quelli che danno ragione a Sacconi, e quelli che la pensano come me, ed il risultato finale sarà che tu non ci capirai una beneamata mazza, fino a che non ti sarai fatto l'esperienza tua personale.....
Se il legno viene tagliato e lavorato secondo le regole secolari che ormai nessuno più rispetta, la sua stagionatura procede assai più velocemente che se tali regole vengono stravolte. Comprando il legno in commercio ti devi fidare di quello che ti dicono i commercianti, e scusa se te lo dico ma
se chiedi ad un macellaio: Com'è questa bistecca? Pensi forse che lui ti risponda : Non la compri fa cacare....
I venditori di legname per liuteria fanno lo stesso, ti danno quello che hanno., assecondano la richiesta fregandosene della stagionatura. Puoi fidarti di un venditore se ad una tua domanda qualche volta ti ha risposto: No, ci spiace ma non ce l'abbiamo. Il che vorrebbe dire che sono assai onesti in quanto se avessero voluto con l'offerta del mercato di oggi avrebbero potuto darti legno fresco e tu non te ne saresti accorto. Per quanto riguarda l'odore, tieni presente che se hai un olfatto ben sviluppato (ed io ti posso assicurare che ce l'ho), questo ti può aiutare alquanto, ma tieni presente che alberi della stessa specie provenienti dalla Bosnia non hanno le stesse caratteristiche di quelli provenienti dall Romania. Gli alberi sono esseri viventi e ogni individuo è diverso da un altro come gli uomini. Ti do un'altra dritta Se segui le regole vedrai che dopo un anno circa di stagionatura fatta bene il pancone "prende un verso" che può essere una piegatura uno spacco longitudinale, un inarcamento. Dopo questo macro assestamento assai evidente il legno qualora non venga sottoposto a sollecitazioni estreme procede poi per microassestamenti. per cui trai tu le conclusioni.
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