Stradivari usava inchiostro di china nero e non mi risulta che i suoi ricci siano particolarmente appiattiti. Il colore ad olio potrebbe andare bene, ma necessiterebbero più mani, senza tenere conto del fatto che tali colori impiegano molto tempo a seccare. In quanto al colore marrone, potrebbe anche andare bene, ma bisogna avere l'accortezza di studiarne bene il tono e di non confonderlo con quello della vernice, altrimenti tanta fatica sarebbe inutile. Penso che in ogni caso il colore dovrebbe essere piuttosto scuro.Violinoro ha scritto:AH! Ora ricordo, me ne avevano già parlato di questa cosa!
Per xerut: avevo intuito che la miscela era composta da una componente organica combinata con una inorganica, io infatti mi riferivo alla seconda.
Ripeto una cosa: per semplificarsi la vita non basterebbe utilizzare un colore ad olio sul marrone? Anche perchè secondo me il nero puro tende ad appiattire e a sminuire la plasticità del riccio...
L'inchiostro di china va benissimo, a patto che non si facciano strati spessi, altrimenti la screpolatura all'essiccazione è garantita. Questo inchiostro è fatto per dare i migliori risultati in un solo strato, bisogna naturalmente aver pensato ad isolare il legno in maniera efficiente. La chiara d'uovo è ottima, ma bisogna esporla alla luce per un certo periodo perchè si insolubilizzi.
Nei ricci decorati che mi è capitato di osservare, o visto spesso usare materie coloranti opache, del tutto simili a certi colori usati nel modellismo, mi risulta anche che non fossero ricoperti da nessun strato di vernice trasparente.