Violino "Corelli".
Violino "Corelli".
L'ultimo violino ho deciso di chiamarlo Corelli, in verità con il grande compositre ha poco a che fare perchè credo che questo strumento ha una certa vocazione romantica, ma tant'è... La forma è quella che uso di solito, ispirata al Toscano di Stradivari 1690, ma come si può intuire uno strumento costruito con la stessa forma interna, resterà sempre un esemplare unico. In questo strumento ho abbassato leggermente le bombature (15mm la tavola, 14mm il fondo) e ho usato una vernice di mia produzione. Il suono mi sembra abbastanza pulito e dolce, al bisogno può diventare aggressivo e penetrante, quindi è dotato di una buona gamma dinamica.
Ultima modifica di claudio il mercoledì 8 settembre 2010, 11:38, modificato 1 volta in totale.
andante con fuoco
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In questo caso si tratta di colofonia cotta con zinco fornitami dall'amico J. M. Lozano. La resina che ne risulta è in questo caso migliore di quella comunemente tratta con calce, perchè è meno friabile e più trasparente. Ricordo che il procedimento di trattamento delle colofonie è ancora oggi in gran voga, basta dare uno sguardo alla miriade di peci esistenti destinate agli archetti degli strumenti della famiglia del violino. Ne risulta quindi che la colofonia è una delle resine più a buon mercato che trattata nei modi opportuni può dare ottimi risultati.1972pianoman ha scritto:Ciao Claudio, per colofonia modificata intendi cotta con calce o qualche altro procedimento. Complimenti ancora!
andante con fuoco
@Alberto: sì, la vernice è stata applicata usando solo le dita e il palmo della mano. E' il metodo più veloce e sicuro per stendere vernici di una certa densità senza aumentare il peso dello strumento. Inoltre il "massaggio" sullo strumento
@Manfio: Grazie anche a qualche tuo consiglio,
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veramente bello il tuo strumento Claudio, complimenti! Hai un'eleganza d'esecuzione eccezionale. Mi piace molto la vernice dall'aspetto leggermente ruvido vista in controluce. Solo una curiosità: si notano differenze sostanziali tra l'asciugatura della vernice nella UV box oppure al sole come gli antichi, ovviamente sempre stando attenti alle "gran crepate"?.......oppure è praticamente la stessa cosa?
un saluto
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@Ale, sono contento che "capisci" questa vernice, è quello che Manfio chiama "organic look", io aggiungo solo che organico e verace va benissimo, il difficile è farlo con stile, io spero di esserci riuscito almeno in parte.
Non ho mai usato il sole fino ad ora per far asciugare la vernice, il sole richiede un posto adatto e la stagione giusta, inoltre non dovrebbe piovere perchè se manca il sole e un pò di caldo la vernice non asciuga. Il sole assicura una essiccazione ottimale ed in profondità, ma la uvbox dalla sua garantisce costanza dei risultato, inoltre la si può usare in tutte le stagioni. Le radiazioni UV non sono potenti come quelle del sole, ma stendendo mani sottili, l'essiccazione avviene in tempi molto ragionevoli, diciamo che in circa un paio d'ore la vernice va fuori polvere. Inoltre la uvbox garantisce proprio che le gran crepate non ci siano, data la minor potenza delle lampade rispetto al sole, ma bisogna ugualmente stare attenti ed umidificare il tutto perchè lo strumento si può sempre deformare.
Non ho mai usato il sole fino ad ora per far asciugare la vernice, il sole richiede un posto adatto e la stagione giusta, inoltre non dovrebbe piovere perchè se manca il sole e un pò di caldo la vernice non asciuga. Il sole assicura una essiccazione ottimale ed in profondità, ma la uvbox dalla sua garantisce costanza dei risultato, inoltre la si può usare in tutte le stagioni. Le radiazioni UV non sono potenti come quelle del sole, ma stendendo mani sottili, l'essiccazione avviene in tempi molto ragionevoli, diciamo che in circa un paio d'ore la vernice va fuori polvere. Inoltre la uvbox garantisce proprio che le gran crepate non ci siano, data la minor potenza delle lampade rispetto al sole, ma bisogna ugualmente stare attenti ed umidificare il tutto perchè lo strumento si può sempre deformare.
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- sullacorda
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