Il secondo violino

Suonare e costruire i violini
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Paul
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Il secondo violino

Messaggio da Paul »

Ho suonato fino ad ora con un violino cinese HV1414 da 110 euro e sono arrivato al punto, sotto consiglio dell'insegnate, di passare finalmente ad un violino migliore ma non ancora di liuteria. L'insegnate mi ha proposto un modello Stentor Conservatorire II da 500 euro circa. Cosa ne pensate?
Mi ricordo di aver visto dei violini di liuteria rumena a prezzi non eccessivi.
Ad un prezzo simile cosa consigliereste?
Grazie
nonnomax
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Messaggio da nonnomax »

scusa se sono banale nella risposta, ma io ti consiglierei piu che altro di provarli, suonarli dal venditore se possibile, e scegliere quello con cui ti trovi meglio.
in ogni caso, non sono ancora strumenti da considerare come "investimento" quindi le altre considerazioni passano in secondo piano.
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Paul
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Messaggio da Paul »

Hai perfettamente ragione, mi hanno dato lo stesso consiglio anche altri musicisti con cui ho parlato. Sapete consigliarmi un negozio che abbia violini di fascia media introno ai 500-600 euro in zona Firenze? Ho rispulciato la discussione dei violini Romeni:
https://www.claudiorampini.com/modules.p ... pic&t=3565

Ho visto che di questi strumenti è stato venduto a 650 euro e che alcuni di questi sono in vendita a Roma. E' possibile?
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claudio
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Messaggio da claudio »

Ciao Zakeus ti ho risposto in privato.
andante con fuoco
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Ananasso
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Messaggio da Ananasso »

Io per quella cifra mi sono fatto arrivare un Gliga Gama (violino industriale) direttamente dalla Transilvania.
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Paul
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Messaggio da Paul »

Ciao Ananasso, sto leggendo un po' di opinioni riguardo a stentor e Gliga e sembra che questi Gliga siano molto meglio degli Stentor. Tu come ti trovi con questo strumento? Hai avuto modo di provarli entrambi?
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edi
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Messaggio da edi »

Stando a questo video sembrerebbero semiartigianali, ma penso che ci sia una produzione industriale: http://www.youtube.com/watch?v=2V-YjNPWRsQ
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OldFossil
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Messaggio da OldFossil »

A questo link trovi un confronto tra Gliga e Ragetti.

Ciao & in bocca al lupoo per la ricerca...tienici aggiornati.
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Ananasso
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Messaggio da Ananasso »

zakeus ha scritto:Ciao Ananasso, sto leggendo un po' di opinioni riguardo a stentor e Gliga e sembra che questi Gliga siano molto meglio degli Stentor. Tu come ti trovi con questo strumento? Hai avuto modo di provarli entrambi?
Purtroppo non ho fatto prove comparative. Stentor produce in Cina, e volevo evitare. Mi sfagiolava l'idea di uno strumento transilvano (una regione nella quale c'è stato un gran viavai di popoli) e non ho l'esperienza per valutare un violino artigianale: quindi per me industriale significava garanzia di una qualità stabile e di un disegno corretto.
Quello che posso dire è che a me il Gliga Gama (o Professional, come lo chiamano talvolta) piace, ha le misure corrette, è arrivato ben settato, con corde Dominant media tensione, con un ponticello fatto bene (anche se poi non ho resistito e l'ho sostituito con un Despiau). Con le Larsen Tzigane suona alla grande, per me vecchio principiante.
L'ho fatto provare ad un liutaio vero (scuola italiana, lunga esperienza, costruisce violini e viole) che mi ha detto 'prima di cambiare il violino sentirai il bisogno di un buon archetto' (ho il Carbondix). La mia insegnante, che per me ne tira fuori un suono celestiale, dice che è un po' scuro.
Insomma, penso di non avere uno Strad autentico per le mani ma di non aver sbagliato acquisto.
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edi
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Messaggio da edi »

Sicuramente hai fatto bene :)
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Paul
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Messaggio da Paul »

Grazie a tutti per le risposte. Francamente sono ancora indeciso,
da una parte in effetti mi scoccia un po' riprendere un altro violino di fabbrica cinese (Stentor), per questo stavo optando per questi Gliga. Ananasso da quale rivenditore lo hai comprato?
Nessun altro conosce questi violini ho ha mai avuto modo di provarli?
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claudio
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Messaggio da claudio »

Con i violini da studio a mio parere non ci sono troppe vie di mezzo, uno strumento venduto a 300 euro non mostra troppe differenze con uno di 600 o 700 euro, per questioni commerciali cambiano solo le rifiniture e le montature, ma in sostanza si tratta degli stessi strumenti. Bisognerebbe passare ad una fascia superiore, diciano intorno ai 1000 euro per avere uno strumento con un suono decente. Ovviamente anche gli strumenti di prezzi inferiori possono talvolta avere un suono di ottima qualità, ma bisogna quasi sempre sostituire la montatura (anima, corde, ponticello), per non parlare poi di altri ritocchi possibili al manico, capotasto, e via dicendo. Alla fine, con l'intervento di un liutaio, si è spesa una cifra che si avvicina intorno ai 1000 euro per uno strumento di valore molto inferiore.
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Ananasso
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Messaggio da Ananasso »

zakeus ha scritto:Grazie a tutti per le risposte. Francamente sono ancora indeciso,
da una parte in effetti mi scoccia un po' riprendere un altro violino di fabbrica cinese (Stentor), per questo stavo optando per questi Gliga. Ananasso da quale rivenditore lo hai comprato?
Nessun altro conosce questi violini ho ha mai avuto modo di provarli?
Ho mandato una mail direttamente in Gliga in Romania. Non hanno una piattaforma di e-commerce, ma mi hanno mandato le foto di alcuni violini, ne ho scelto uno, ho fatto il bonifico e dopo una settimana ce l'avevo in casa. Molto gentili, anche se hanno l'IVA al 25%. Volendo c'è Elida Trading in UK che ne ha, ma non c'è grande scelta di violini e spendi lo stesso, più o meno.
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Messaggio da aspirante_violinista »

che bello il video che ha messo edi
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claudio
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Messaggio da claudio »

aspirante_violinista ha scritto:che bello il video che ha messo edi
Io di bello non ci trovo molto, ci sono molte fasi nella lavorazione dei violini Gliga che sono alquanto discutibili, come la coloritura diretta del legno, il filetto preso a martellate, la lavorazione con la forma esterna, l'inserimento del manico, e così via. Inoltre so per certo che il liutaio Cristiano Cioata e qualche suo parente, ha lavorato presso un'industria di strumenti a Reghin, forse si trattava proprio di Gliga, dove erano pagati pochissimo e sfruttati moltissimo. Se si ha una minima nozione della tradizione artigianale italiana, non si può che rimanere perplessi di fronte a simili procedimenti. E' pur vero che sono strumenti destinati ad un mercato di studenti e principianti e che devono costare poco, ma a tutto c'è un limite.
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