davidesora ha scritto:
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Già lo stesso Stradivari conosceva e utilizzava l'incastro a coda di rondine (stile chitarra) per le sue viole da gamba e mi sono sempre chiesto perchè non lo adottasse anche per i violini al posto dei chiodi.
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Bene, Davide!
Volevo puntualizzare che all'epoca esistevano due tipi di lavorazioni per la chitarra, in relazione all'incastro:
-- quello a coda di rondine usata da Stradivari, che tu hai citato, e che successivamente verrà poi utilizzato per la modernizzazione dei violini,
-- e quello "alla spagnola", cui io mi riferivo, e che necessita dell'utilizzo della solera.
La differenza è che in quest'ultimo non c'è tassello ed è il collo del manico che si protende all'interno. Lateralmente ad esso vengono a confluire ad incasso le fasce.
Sono i due metodi tuttora utilizzati per la chitarra.
Il "Quaderno di liuteria n. 11" giustamente adotta il sistema, diciamo, cremonese.
Sono convinto che il metodo di tipo "alla spagnola" debba essere molto antico in quanto anche tutti gli strumenti a pizzico (liuto, mandolino, mandola ecc...) sono di metodologia costruttiva analoga, cioè con le fasce che confluiscono intorno al nucleo sporgente, internamente alla cassa, che è semplicemente il prolungamento del collo del manico.
Questi tipi di strumenti, oltre alla forma interna per conformare la cassa armonica, hanno tutti bisogno anche di una struttura esterna di appoggio ed allineamento in asse (solera per la chitarra; nucleo a mandorla con prolungamento di appoggio orizzontale in linea per il manico, per quanto riguarda i mandolini e sua famiglia).
Per questo motivo avevo pensato che potesse esistere in origine qualcosa di similare anche per i violini.
Una curiosità: quel sistema di costruzione dello strumento tipo "alla spagnola" con un unico blocco del manico - collo - prolungamento interno, l'ho ritrovato in uno strumento ottocentesco della famiglia dei violini, ma di tipologia certamente "seriale" di costruzione tedesca, il violoncello "Menegozzo" (del quale ho ampiamente riferito nel forum, non so se hai seguito all'epoca!). Può questa cosa avere un suo significato? Cioè, in quel violoncello non ho trovato nè l'incasso con i chiodi, nè a coda di rondine, ma una metodica riscontrabile su altri strumenti. Io lo trovo davvero singolare!
Poi mi viene in mente anche che gli spagnoli hanno avuto per alcuni secoli la dominazione degli arabi, dai quale hanno evidentemente attinto anche alcuni elementi in positivo, e che l'etimologia della parola "Liuto" è araba!
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Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.
- Lino Santoro -