Ci provo anche io a fare un violino!

Suonare e costruire i violini
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astromax
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Messaggio da astromax »

Ciao Ananasso! Grazie mille! Posso dirti che il colore ora è molto migliorato! Appena sarà asciuto farò altre foto. E' incredibile come cambia il colore mentre asciuga la vernice.
Purtroppo non ho pesato il violino prima di verniciarlo :( posso solo dirti che adesso senza tastiera ma con il pezzo di abete a protezione del manico pesa 366 gr. E' un dato molto privo di significato non avendo pesato il violino prima di verniciarlo. Ci avevo pensato ma mi sono concentrato sulla vernice a tal punto che mi è passato di mente.
Col prossimo sarò più "scientifico" questo primo violino è per me un fiume di emozioni pazzesco. Ho vissuto e vivo ancora questa esperienza in maniera molto sentita. Sarà perchè ho iniziato tardi e ho sempre sognato di fare questo o forse perchè mi rendo conto che in realtà costruire un violino a partire da un pezzo di legno inerte e poi sentirlo suonare è stata una emozione idescrivibile. Fatto sta che ogni giorno che passa mi questiono sempre di più sui miei percorsi di vita perchè la gioia che sto provando adesso non l'ho mai provata prima.
So che questo violino è sbagliato e ha tantissimi difetti ed errori anche grossolani ma mi ha insegnato moltissime cose, non solo a livello pratico, anche a livello umano.
A presto!
Un tavolo, una sedia, un cesto di frutta e un violino; di cos'altro necessita un uomo per essere felice? [A. Einstein]<br>
ferdinangelo
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peso vernice

Messaggio da ferdinangelo »

Da esperienza propria il peso per una mano di vernice ad olio,dato ad un violino 4/4 e`risultato di 0,39 gr. ,se si leviga tra una mano e l'altra sarà anche meno.io uso due mani di vernice una mano di velatura di colore ad olio e per finire due mani di vernice ad olio. Non aggiungo nessun colore alla vernice,non uso turapori ne preparazioni per il legno
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Messaggio da 1972pianoman »

Sarebbe moto interessante vedere qualche foto... :wink:
ferdinangelo
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Messaggio da ferdinangelo »

Come fare?
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Messaggio da ferdinangelo »

Comunque,prima di tutto voglio fare i complimenti ad astromax come primo violino e fantastico
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claudio
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Messaggio da claudio »

astromax ha scritto: Col prossimo sarò più "scientifico" questo primo violino è per me un fiume di emozioni pazzesco. Ho vissuto e vivo ancora questa esperienza in maniera molto sentita. Sarà perchè ho iniziato tardi e ho sempre sognato di fare questo o forse perchè mi rendo conto che in realtà costruire un violino a partire da un pezzo di legno inerte e poi sentirlo suonare è stata una emozione idescrivibile. Fatto sta che ogni giorno che passa mi questiono sempre di più sui miei percorsi di vita perchè la gioia che sto provando adesso non l'ho mai provata prima.
So che questo violino è sbagliato e ha tantissimi difetti ed errori anche grossolani ma mi ha insegnato moltissime cose, non solo a livello pratico, anche a livello umano.
A presto!
Queste parole descrivono bene quello che per me dovrebbe essere lo spirito con cui ci si accinge alla costruzione di uno strumento ad arco: liberare le emozioni.

Quando due anni fa Astromax esordì in questo forum usai parole abbastanza dure al punto che mi sentii spinto a scrivere un messaggio a "guardia" dai "dotti, medici e sapienti":
https://www.claudiorampini.com/modules.p ... pic&t=5402

Come credo che si sia compreso, ciò non fu dovuto perchè temessi di vedere infranta una sacra dottrina ai quali i neofiti dovessero essere iniziati, ma semplicemente a liberarsi di concetti razionali che con la liuteria non hanno niente a che fare. Infatti la storia della liuteria è costellata di ricerche condotte da scienziati più o meno attendibili, che hanno contribuito spesso a confondere le acque piuttosto che ad essere di aiuto.

Se da una parte la conoscenza dei materiali e delle leggi fisico/chimiche che li governano è assolutamente necessaria alla cultura di un liutaio, dall'altra non si dovrebbe mai abdicare al proprio intuito, anche a rischio di commettere errori, poichè affidarsi al calcolo di una formula o al risultato di un'apparecchiatura, anche laddove potrebbe apparire ragionevole agire in tal senso, porta il liutaio molto lontano da quella mentalità con cui i liutai classici hanno costruito le loro pregevoli opere.

Sono quindi contento che nel lungo cammino che ha portato Astromax al completamento del suo primo strumento, si siano messe in gioco la curiosità, l'intuizione, la capacità di osservazione. Infatti egli parla di un "percorso umano", io aggiungerei che la liuteria è un'arte che non si può praticare se scissa da un percorso "umanistico", il che potrebbe apparire semplice, ma dati i tempi che viviamo, questo è invece l'obiettivo più difficile da raggiungere e troppo spesso la componente umanistica, se infine viene considerata, è sempre più punto di arrivo anzichè di partenza.

Quindi bravo Astromax, ora aspettiamo di capire come suona!
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Messaggio da astromax »

Grazie mille Claudio per le tue parole e grazie a tutti per gli apprezzamenti.
Ora il violino sta continuando ad asciugarsi per bene, appena lo rimonto vi mostro come è venuto.
A presto!
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astromax
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Messaggio da astromax »

Sul treno per Cremona!!!! Che emozione!!!! finalmente vedró Il Cremonese dal vivo!!!! Spero si possano fare foto!!!
A presto!
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Di ritorno da Cremona

Messaggio da astromax »

Salve a tutti! Ho seguito il consiglio di Claudio e finalmente ho coronato il mio sogno di andare a Cremona!
Sono tornato con una "mente nuova" in quanto per certi versi mi sono reso conto di non aver capito affatto alcune cose, e per altri sono tornato con più dubbi e quesiti di prima.
E' difficile descrivere quello che si prova davanti ad un violino di Stradivari o di Guarneri del Gesù. La prima cosa che mi è venuta in mente davanti al Cremonese è stata "come cavolo ha fatto!" Nessuna stampa potrà mai rendere giustizia alla vernice di Stradivari, quando ne sentivo parlare credevo che la differenza "ottica" fra le vernici moderne e quella di Stradivari fosse percettibile solo all'attento ed allenato occhio di un liutaio esperto. Invece anche un bambino di tre anni davanti al Cremonese non puo' non rendersi conto che è decisamente diverso dai violini moderni.
Ho più volte letto sulla ricerca della tridimensionalità delle marezzature ma non avevo mai capito quale fosse il fine che si cercava.
Possibile che si tratti solo di vernice? Potrebbe essere dovuta ad un legno che ormai non si trova più? Oppure dovuta all'effetto dei secoli sulla vernice?
Uscendo dallo "scrigno dei tesori", stanza dove sono conservati i violini più preziosi della collezione del Museo del Violino, si trovano numerosissimi strumenti di liutai moderni tra cui il nostro tanto amato Sacconi. Nessuno presenta le caratteristiche sulla vernice che ho appena descritto.
Ho chiesto ad una ragazza, che era lì per rispondere alle domande, su quale forma fosse stato costruito il Cremonese e mi ha detto che per molto tempo si è pensato fosse sulla G ma che recenti studi hanno dimostrato che non si tratta della G e che attualmente non si sa con certezza su quale forma sia stato costruito. Possibile? Forse tale forma non è sopravvissuta alle attrocità fatte dal comune di Cremona e dal regime fascista nei secoli scorsi?
Posso confermarvi che al museo del violino non è possibile fare foto e tale divieto è ben salvaguardato!
Ho un altro paio di migliaio di domande da porvi ma ovviamente le diluirò nel tempo. Nel frattempo vi posto alcune foto che spero possano essere a voi gradite.
A presto!

Il battistero del Duomo visto dal torrazzo:
Immagine

quel che resta della bottega di Stradivari:
Immagine

quel che resta della tomba de grande Maestro:
Immagine
L'altana della prima casa di Stradivari per fortuna ancora in piedi:
In questa altana si asciugò 345 anni fa la vernice del Clisbee conservato al Museo del Violino.
Immagine

piazza stradivari a Cremona:
Immagine

sovrapposizione della forma PG che ho fatto sul poster del Cremonese,
Se no è G e non è PG allora cos'è? La PG pero non combacia così male, considerando che la mia forma non è fatta molto bene.
Immagine

Immagine
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claudio
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Messaggio da claudio »

Quel che resta della casa di Stradivari e del quartiere dei liutai: una lapide malridotta che nessuno ancora ha pensato di togliere o rimpiazzare, in cui si ricorda uno Stradivari grande artefice del "liuto" (con tutto il rispetto per questo bellissimo strumento).

Mi spiace anche constatare che il divieto di fare foto persista, ho chiesto qualche chiarimento a qualcuno a Cremona, spero che ci saranno novità positive.

Per il resto ottimo resoconto e molto ben emotivamente partecipato :wink:
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astromax
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Messaggio da astromax »

Ciao Claudio, in effetti quella lapide lascia basiti e sconcertati.
Questo viaggio è stata una esperienza unica. Come hai detto tu era necessario! Ho anche potuto conoscere Davide di persona ed entrare nella sua bottega! E' stato emozionante riconoscere gli attrezzi usati nei video che ho tante volte visto e rivisto. Abbiamo chiaccherato per un paio d'ore che sono volate via in un attimo.
Vedere poi le sue creazioni dal vivo è ancora più sorprendente!
Peccato che Cremona non è proprio dietro l'angolo per me ( o per fortuna per Davide! :) )
Di certo mi sento di consigliare vivamente a chi ama i violini e soprattutto a chi come me si avvicina alla liuteria di andare a Cremona.
Grazie Claudio per avermi spronato a fare questo viaggio che ho rimandato per troppo tempo!
Ho approfittato del bookshop (cremonabooks era chiuso per ferie :( ) del museo del violino per comprare alcuni libri sulla costruzione e sulle vernici. ho preso anche un paio di poster fra cui il Cremonese che avete visto in foto e di Guarneri il "Cessole".
Sul retro del poster del Cremonese mancano le seste della tavola e non capisco come mai.
Credo che il mio terzo violino lo farò basandomi sul "Cremonese".
Il secondo penso di farlo a partire sempre dal "Kruse" cercando di migliorare quello che ho fatto.
Mentre si asciuga il violino approfitto per studiare un po'.
A presto!
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Messaggio da violino7 »

Astromax, bellissimo report! :D

Anche perchè nelle tue parole traspare il fuoco della liuteria che ti sta crescendo dentro e non posso non pensare che anch'io qualche anno fa ho vissuto la tua stessa passione.
Solo che io sono capitato a Cremona con l'intenzione di fare visita alla collezione dei violini in Comune e fare una tranquilla passeggiata in città, niente di più.
Ero già appassionato del violino suonato e caso ha voluto che mi sia trovato in mezzo alla fiera della liuteria. E' stata una esperienza inaspettata ed irripetibile per la concatenazione di situazioni davvero uniche.
Tra l'altro, sulla via del ritorno, sono passato da Parma per fare la conoscenza.....più da vicino...... di Nicolò Paganini ed, inaspettatamente, di Giuseppe Verdi! :)

Tutto il viaggio è rimasto indimenticabile!! :wink:


Complimenti per il tuo violino! Immagino tu sia orgoglioso già di questo traguardo raggiunto! :)
Io il mio primo lo iniziai immediatamente il giorno dopo il ritorno a casa da quel primo viaggio a Cremona.
.
Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.

- Lino Santoro -
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Re: Di ritorno da Cremona

Messaggio da davidesora »

Mi ha fatto piacere incontrarti nella mia bottega e percepire di persona l'entusiasmo e la passione che ti animano, sono requisiti indispensabili per andare avanti in questo campo e mi sembra che a te non manchino.
astromax ha scritto: Ho più volte letto sulla ricerca della tridimensionalità delle marezzature ma non avevo mai capito quale fosse il fine che si cercava.
Possibile che si tratti solo di vernice? Potrebbe essere dovuta ad un legno che ormai non si trova più? Oppure dovuta all'effetto dei secoli sulla vernice?
Il legno del fondo del Cremonese è difficilmente eguagliabile in fatto di luminosità e profondità della marezzatura ed è sicuramente uno dei fattori chiave dell'apparenza finale.....alquanto difficile da riprodurre......
Ho chiesto ad una ragazza, che era lì per rispondere alle domande, su quale forma fosse stato costruito il Cremonese e mi ha detto che per molto tempo si è pensato fosse sulla G ma che recenti studi hanno dimostrato che non si tratta della G e che attualmente non si sa con certezza su quale forma sia stato costruito. Possibile? Forse tale forma non è sopravvissuta alle attrocità fatte dal comune di Cremona e dal regime fascista nei secoli scorsi?
Interessante, è stata più specifica su questi "recenti studi"? Non ne conosco l'esistenza se non a livello più di congetture che di studi veri e propri, sarebbe interessante saperne di più.
Comunque io sono abbastanza convinto che il Cremonese sia stato fatto con la forma G, così come tutti quei violini con il fondo lungo 357/358 mm e quelle misure delle larghezze : le altre forme che potrebbero arrivare a quella lunghezza sono sempre più strette nelle larghezze e difficilmente produrrebbero strumenti così larghi.
Una forma andata persa? Può darsi, ma la G o la PG (che sono abbastanza simili nelle dimensioni) restano le mie candidate più probabili.

Davide
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Messaggio da astromax »

violino7 ha scritto:Astromax, bellissimo report! :D

Anche perchè nelle tue parole traspare il fuoco della liuteria che ti sta crescendo dentro e non posso non pensare che anch'io qualche anno fa ho vissuto la tua stessa passione.
...
Complimenti per il tuo violino! Immagino tu sia orgoglioso già di questo traguardo raggiunto! :)
Io il mio primo lo iniziai immediatamente il giorno dopo il ritorno a casa da quel primo viaggio a Cremona.
Grazie mille Violino7, in effetti questa visita a Cremona ha buttato un barile di benzina sul fuoco che avevo dentro e ora divampa incontrollato!!!
Sono orgoglioso e felice ma un velo di tristezza appanna queste emozioni in quanto ho paura di non riuscire a continuare su questa strada. Vorrei poter imparare il più possibile e mi rendo conto che un'interazione più diretta con un liutaio o una Scuola è d'obbligo. Mi rendo conto, però, di essere ormai fuori tempo massimo per cambiare rotta anche se il mio lavoro non mi soddisfa per nulla ultimamente...
a presto e grazie ancora!
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Re: Di ritorno da Cremona

Messaggio da astromax »

davidesora ha scritto: Interessante, è stata più specifica su questi "recenti studi"? Non ne conosco l'esistenza se non a livello più di congetture che di studi veri e propri, sarebbe interessante saperne di più.
Comunque io sono abbastanza convinto che il Cremonese sia stato fatto con la forma G, così come tutti quei violini con il fondo lungo 357/358 mm e quelle misure delle larghezze : le altre forme che potrebbero arrivare a quella lunghezza sono sempre più strette nelle larghezze e difficilmente produrrebbero strumenti così larghi.
Una forma andata persa? Può darsi, ma la G o la PG (che sono abbastanza simili nelle dimensioni) restano le mie candidate più probabili.

Davide
A dire il vero non è stata molto specifica, quello che mi ha detto è ciò che ho riportato. Comunque c'è una novità che forse ti farà piacere: i cassettoni con i reperti stradivariani adesso possono essere aperti e chiusi dai visitatori. Quando mi sono avvicinato ho chiesto assistenza al personale del museo e mi ha solo detto di aprire e chiudere con cautela ma che potevo farlo da solo. Comunque devo dire sono stati molto gentili al museo e a parte qualche "nota stonata" il museo nel complesso è molto divertente. La mia fidanzata si è divertita moltissimo! Ha giocato con tutti i video interattivi che descrivono le parti del violino e le fasi della costruzione. Posso immaginare che per un liutaio questa sezione del museo sia "noiosa" ma credo che abbiano azzeccato il metodo per trasmettere alcuni concetti in modo divertente ed accattivante.
Poi ho fatto una scoperta che credo nessun napoletano sappia: il poticello curvo è stato inventato a Napoli!
A presto e grazie mille di tutto!
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