Primo violino
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Primo violino
Ciao a tutti, e bene si sono un altro rompi che si vuole costruire un violino. Come giá detto nella sezione presentazioni ho letto qualche testo, il legno l'ho acquistato e sono quasi pronto a partire. Il dubbio che mi é sopraggiunto é su quale forma utilizzare, ricavare quella del Sacconi o se utilizzassi la PG di geogebra stampata in scala le quinte riportate sul Sacconi vanno bene ? Se non vado errato quelle sono relative alla forma G o non ci sono problemi con la PG. Se é possibile posso inserire le foto del legno che ho acquistato, anche per lasciare un ricordo prima di rovinarlo . Ciao
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Non ti dico l'espressione della mia quando ieri mi ha visto prendere riga squadra e compasso. Comunque a disegno ultimato, tirato giú con un compasso da rottamare, la lunghezza della sagoma misura 35,2 . Dubbio calcolando empiricamente la lunghezza finale tra fasce e bordo altri 8 mm circa verrebbe 36 mm questa rientra nella norma ho rifaccio il disegno?
- Piergiuseppe
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Leggendo questo argomento ricordo che il Sacconi una volta disse, commentando i disegni della forma (che sono poi due disegni), che il primo disegno serviva per trovare le quote e il secondo per disegnare il contorno e che per potere disegnare il contorno si doveva spostare il baricentro della forma (il punto A) più sopra del punto A precedente di circa 0,5 cm.
come detto più volte un violino di 36cm è considerato fuori misura rispetto allo alla misura canonica di 35,4cm. E' per questo motivo che è stata elaborata la forma PG con Geogebra riportandola ai valori considerati ottimali.PatrolViol ha scritto:Non ti dico l'espressione della mia quando ieri mi ha visto prendere riga squadra e compasso. Comunque a disegno ultimato, tirato giú con un compasso da rottamare, la lunghezza della sagoma misura 35,2 . Dubbio calcolando empiricamente la lunghezza finale tra fasce e bordo altri 8 mm circa verrebbe 36 mm questa rientra nella norma ho rifaccio il disegno?
andante con fuoco
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36 cm è un po' lunga come misura, gli Stradivari fatti sulla forma G arrivano max a 35.7/35.8 cm, quelli con la forma PG a 35.5/35.6 cm.PatrolViol ha scritto: Comunque a disegno ultimato, tirato giú con un compasso da rottamare, la lunghezza della sagoma misura 35,2 . Dubbio calcolando empiricamente la lunghezza finale tra fasce e bordo altri 8 mm circa verrebbe 36 mm questa rientra nella norma ho rifaccio il disegno?
In realtà la lunghezza in se non è così importante, quello che devi controllare è che il diapason non ecceda i 195/196 mm per non aver problemi di corda vibrante eccessivamente lunga.
Per verificarlo devi disegnare e piazzare le effe e vedere se torna.
Davide
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Il progetto eseguito con geogebra giá lo scaricato e fatto la stampa, sicuramente sará una mia limitazione , la traccia del contorno stampata mi viene di circa 2mm lasciando quindi molta approssimazione nelle misure. Quindi volevo cercare di ridisegnare manualmente il tutto, anche solo per esercizio, e capire come si determinano le varie misure e curve. Altra domenda e se il metodo di tracciatura descritta sul sacconi e sempre valida prendendo come riferimento le dimensioni della forma PG. E inutile dire che non smetteró mai di ringraziarvi per l'aiuto datomi, scusandomi in anticipo per domande che sicuramente avranno risposte scontate.
Ma questa è una notiziona! Comedovequando Sacconi ha detto ciò?Piergiuseppe ha scritto:Leggendo questo argomento ricordo che il Sacconi una volta disse, commentando i disegni della forma (che sono poi due disegni), che il primo disegno serviva per trovare le quote e il secondo per disegnare il contorno e che per potere disegnare il contorno si doveva spostare il baricentro della forma (il punto A) più sopra del punto A precedente di circa 0,5 cm.
Spesso si è alluso ad un "errore" sul libro. Io stesso, disegnando la forma secondo gli schemi indicati, sono ricorso all'artificio di spostare un punto per la tracciatura di alcune curve, e far rientrare l'altezza finale nello standard.
A questo punto però se è lo stesso Sacconi ad indicare "dove" agire, direi che il mistero si scioglie. E non potrò esimermi dall'eseguire un ennesimo tentativo.
Dopodichè servirebbe ristampare il libro in italiano, con nota a margine per questo "perfezionamento".
Grazie Piergiuseppe! Hai altro da aggiungere?
Benvenuti nella mia fucina!
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