Violino Astor

Suonare e costruire i violini
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davidesora
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Messaggio da davidesora »

Bello, il colore è un pochino chiaro per i miei gusti ma mi piace la tonalità calda e "ambrata" (sarà che è vernice all'ambra... :D ).
Anche la trasparenza, per quanto si possa giudicare dalle foto, mi sembra ottima e l'effetto della venatura della tavola ben evidenziato.
Osservando nei riflessi mi pare che la superficie sia molto lucida e "tirata a specchio", forse stai subendo l'influenza del gusto cremo(giappo)nese?
Non so bene perchè ma mi sarei aspettato una superficie più "mossa" da una vernice all'olio, anche se so benissimo che è solo una questione di finitura finale.

Dal lato più tecnico, quante mani di vernice ti ci sono volute per ottenere questo colore finale e che tipo di finitura hai adottato?
Sistema di stesura : pennello? dita? tampone?

Complimenti per il risultato, soprattutto sulla tavola.

Davide
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claudio
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Messaggio da claudio »

Grazie Lino e Davide.
Davide, la superficie è lucida perchè la caratteristica di una buona vernice ad olio ben stagionata è proprio quella lì: di essere ben fluida, malleabile e dotata di una lucentezza particolare, mai simile a quelle delle vernici alla gommalacca, tanto per fare un esempio. In questo caso ho levigato abbastanza, ma la superficie è piuttosto mossa, specialmente sulla tavola dove le venature appaiono bene in risalto. Farò altre fotografie per tentare di spiegare meglio il concetto, intanto fatti un giro nella galleria fotografica, qui le foto le puoi vedere ad alta risoluzione:
https://www.claudiorampini.com/cpg/displ ... play_media

Considera anche che in breve tempo la vernice tende a perdere questa sua spiccata lucentezza per acquistare un apparenza più morbida e discreta.

Ho dato circa 5 mani alternate a 3 velature, più tre mani molto leggere e diluite di finitura, ho usato le mani ed un piccolo pennello per raggiungere gli spigoli. Come colori ho usato terra d'ombra e alizarina rosso scura come correttore.

Una nota sul colore: il colore delle vernici ad olio è una cosa impossibile da determinare con esattezza, la sua caratteristica è di possedere una estrema variabilità, quel che può apparire scuro in una stanza normalmente illuminata, cambia completamente sotto la luce diretta del sole o di una lampada. Così come se si guarda lo strumento accostandosi ad una finestra in una giornata nuvolosa o soleggiata, il risultato cambia completamente.

Le vernici ad alcool non producono una simile varietà di effetti, se da una parte la luce diretta le può "schiarire", dall'altra essere rimangono sempre piuttosto "ferme" e costanti. Per questo motivo ho deciso di usare un paio di lampade led a 6500° k, e di decidere sotto questa luce il tipo di colore ed intensità, aldifuori di esse il colore dello strumento apparirà sempre più scuro e con tonalità più o meno rosse o giallo ambrate.
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famar
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Messaggio da famar »

Risultato veramente magnifico!
Prima o poi riuscirò a passare da te, vedere qualcosa e portarti la pipa.....
NFormaggia
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Messaggio da NFormaggia »

claudio ha scritto:Grazie Lino e Davide.
Davide, la superficie è lucida perchè la caratteristica di una buona vernice ad olio ben stagionata è proprio quella lì: di essere ben fluida, malleabile e dotata di una lucentezza particolare, mai simile a quelle delle vernici alla gommalacca, tanto per fare un esempio. In questo caso ho levigato abbastanza, ma la superficie è piuttosto mossa, specialmente sulla tavola dove le venature appaiono bene in risalto. Farò altre fotografie per tentare di spiegare meglio il concetto, intanto fatti un giro nella galleria fotografica, qui le foto le puoi vedere ad alta risoluzione:
https://www.claudiorampini.com/cpg/displ ... play_media

Considera anche che in breve tempo la vernice tende a perdere questa sua spiccata lucentezza per acquistare un apparenza più morbida e discreta.

Ho dato circa 5 mani alternate a 3 velature, più tre mani molto leggere e diluite di finitura, ho usato le mani ed un piccolo pennello per raggiungere gli spigoli. Come colori ho usato terra d'ombra e alizarina rosso scura come correttore.

Una nota sul colore: il colore delle vernici ad olio è una cosa impossibile da determinare con esattezza, la sua caratteristica è di possedere una estrema variabilità, quel che può apparire scuro in una stanza normalmente illuminata, cambia completamente sotto la luce diretta del sole o di una lampada. Così come se si guarda lo strumento accostandosi ad una finestra in una giornata nuvolosa o soleggiata, il risultato cambia completamente.

Le vernici ad alcool non producono una simile varietà di effetti, se da una parte la luce diretta le può "schiarire", dall'altra essere rimangono sempre piuttosto "ferme" e costanti. Per questo motivo ho deciso di usare un paio di lampade led a 6500° k, e di decidere sotto questa luce il tipo di colore ed intensità, aldifuori di esse il colore dello strumento apparirà sempre più scuro e con tonalità più o meno rosse o giallo ambrate.
Complimenti per l'ottimo strumento.

Nell'unico strumento che ho verniciato ad olio non sono riuscito ad ottenere una superficie bella e precisa come la tua, anche per questo al momento sono tornato sull'alcool in attesa di sperimentare l'olio su campioni per imparare a padroneggiarlo... ti invidio il risultato! :D

Sulla questione colore, la mia esperienza è che, più che una caratteristica della vernice ad olio, la variabilità del colore è data dalla validità del "colorante"(definiamolo per semplicità) usato. Ho notato che i coloranti chimici tendono ad una stabilità artificiosa (sia nel tempo che alla variazione luminosa) che invece quelli "naturali"(forse proprio per il loro non essere "definiti" e "precisi") non hanno. Difatti li ho completamente accantonati dopo averli provati a scuola.
Lo dico perchè anche io ho difficoltà a determinare il colore che ottengo sui violini (con tutte differenze legate alla luminosità di cui parlavi), pur verniciando a spirito, e sotto questo punto di vista non ho riscontrato differenze con la vernice ad olio. Però, il mio bagaglio esperienziale sull'olio è risibile e decisamente più teorico che pratico... :roll:
Ancora complimenti.
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claudio
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Messaggio da claudio »

Ecco infine un test acustico del violino, la ripresa è stata effettuata con una fotocamera Nikon D800 all'interno dell'auditorium dell'Accademia della Chitarra di Pontedera. Il violinista è il mio amico "storico", il M° Roberto Cecchetti, allievo di Roberto Michelucci, che ha seguito i miei lavori fin dall'inizio.
https://www.youtube.com/watch?v=3FeqET1 ... ture=share
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Messaggio da davidesora »

Microfono esterno o quello incorporato nella macchina?

Davide
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Messaggio da claudio »

Microfono incorporato, con tutti i limiti del caso, ma comunque una certa idea mi sembra che ce la si possa fare anche se il suono rimane un poco acidino.
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Messaggio da davidesora »

Beh, il violino mi sembra molto sonoro e pare che risponda bene, anche se avrei preferio un brano più lento e con note tenute, nei pezzi veloci "scappano" troppo presto per valutare bene il timbro (o sono io che son troppo lento nella ricezione..... :D ).
Anche la riverberazione dell'ambiente confonde un poco le cose, a che distanza eri con il microfono durante la registrazioni?
Mi interessano questi dettagli perchè ho appena acquistato una macchina simile alla tua e prima o poi proverò a usarla per qualcosa del genere.

Davide
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Messaggio da claudio »

In effetti il test era inteso per valutare la prontezza e la ricchezza timbrica nel fraseggio, ci sono certe note che suonate con altri strumenti proprio "non vengono", invece con questo mio sembra che sia andato tutto per il meglio.

Il microfono era quello incorporato nella fotocamera, la ripresa è stata effettuata con un vecchio zoom manuale 80-200 nikon alla massima focale, la distanza era circa una decina di metri.

Consigliabile effettuare le riprese a distanze medio alte perchè altrimenti si rschia la distorsione, a meno di non avere un microfono professionale.

Che fotocamera hai preso?
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Messaggio da davidesora »

Però da lontano si sente troppo la caratterizzazione dell'ambiente e meno il timbro del violino, secondo me sarebbe meglio stare più vicini, diciamo entro i 2 m.
Magari provare entrambe le posizioni e valutare le differenze sarebbe la cosa migliore, ma 10m mi sembrano tantini.
Comunque hai ragione, il tuo violino mi ha dato l'impressione di un suono libero e pronto nell'emissione.

Davide

PS Dopo lunghe meditazioni ho preso la D600
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claudio
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Messaggio da claudio »

La D600 è una fotocamera eccellente, ma ha il problema della polvere sul sensore, che peraltro non è mai stato risolto completamente. Con qualche euro in più, praticamente costano uguali, avresti potuto prendere la D610, che è immune da ogni problematica e offre qualche prestazione in più.

Te lo dico perchè ho seguito le peripezie di parecchi utenti della D600 e se ne sono viste di tutti i colori, ma c'è da dire anche che c'è una percentuale di questi utenti che finora non ha registrato problemi.
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Levin
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Messaggio da Levin »

Per una migliore ricezione sonora esistono secondo me due alternative valide: o un piccolo registratore esterno che con pochi euro da un suono di tutto rispetto tipo questo (che poi va editato per unirlo alla ripresa facendo attenzione ai differenti bitrate per andare in sincrono):

http://www.strumentimusicali.net/produc ... wgodY5YAdw

oppure un preamp che migliora direttamento l'audio della dslr ma il costo sale notevolmente

http://www.juicedlink.com/collections/r ... icro-rm222

Purtroppo la sezione audio delle dslr è da sempre il tallone d'Achille di queste macchine. D'altra parte avessero pure un ottimo audio chi comprerebbe macchine ben più costose? :D

Claudio lo strumento è bellissimo e anche la vernice, complimenti!

Levin
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Messaggio da davidesora »

claudio ha scritto:La D600 è una fotocamera eccellente, ma ha il problema della polvere sul sensore, che peraltro non è mai stato risolto completamente. Con qualche euro in più, praticamente costano uguali, avresti potuto prendere la D610, che è immune da ogni problematica e offre qualche prestazione in più.

Te lo dico perchè ho seguito le peripezie di parecchi utenti della D600 e se ne sono viste di tutti i colori, ma c'è da dire anche che c'è una percentuale di questi utenti che finora non ha registrato problemi.
Beh, gli euri in più erano quasi 400 e per avere la stessa macchina non mi è sembrato il caso......
Il problema del sensore che si sporca è appunto stato l'oggetto delle mie lunghe meditazioni e alla fine mi sono convinto che è un falso problema ristretto a una limitata produzione di questa reflex.
Al momento la mia non ha manifestato nulle di simile (alcune lo facevano subito dai primi scatti) e spero che continui così perchè la ritengo un'ottima macchina (superiore a D800 e D4 dal mio punto di vista), comunque per precauzione l'ho presa con garanzia Nital di 4 anni per ogni evenienza.......
E poi tutti i sensori prima o poi si sporcano e il negozio dove l'ho presa mi ha assicurato assistenza completa per la pulizia eventuale.

Speriamo in bene...... :roll:

Davide
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Messaggio da claudio »

Io credo di essermi vaccinato dalla Nital e dalle sue garanzie, oggi si trovano le D600 a meno di 1300 euro e le D610 a circa 1400 euro, con garanzia europea di 2 anni. Per ora non ho avuto da pentirmene.

Per il sensore dovrai fare un migliaio di scatti per capire se è uno di quelli difettosi, se ad un certo punto appariranno granelli di polvere in alto a sinistra del fotogramma, allora sarà il caso di mandarla in assistenza.

Meglio o peggio: la D800 e la D4 sono macchine diverse e non sovrapponibili con la D600, fanno semplicemente cose diverse. Ero abbastanza perplesso sulla D800, ma volendo assolutamente evitare la famigerata D600 per i problemi di cui sopra, la scelta è stata obbligata. Ad oggi non ho motivo di lamentarmente poichè per i miei bisogni va più che bene ed infine ha valorizzato tutti gli obiettivi che già possedevo. E' comunque una macchina difficile, ma infine anche questo è uno dei suoi lati che amo di più.

Ultima considerazione: la Nikon che produceva fotocamere indistruttibili è ormai cosa del passato, io ho avuto la D70 e la D700 (tutte e due rigorosamente non Nital), e anche se fortunatamente non ho mai avuto problemi, la loro qualità costruttiva è decisamente poco raccomandabile.

Preparati tra un anno o due a "cambiare le gomme" :roll:
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Messaggio da davidesora »

Anche io ero indeciso se passare direttamente alla D800, sicuramente un'ottimo attrezzo ma che alla fine non mi ha convinto, troppi pixel per i miei gusti, mi è sembrata troppo un'operazione di marketing fine a se stessa e la differenza di prezzo ha fatto il resto.......

Riguardo alla robustezza e durata siamo lontani dai bei tempi andati.....possiedo una F2 Photomic del '72 (ereditata da un mio zio) che funziona ancora perfettamente e i suoi obbiettivi opportunamente modificati vanno a meraviglia sulla D600 :D
In fondo è ancora giovane, appena quarantenne o poco più......... 8)
Una volta anche le macchine fotografiche le facevano come i violini, fatte per durare una vita (almeno).

Davide
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