Sulle vernici ad olio...

Suonare e costruire i violini
simone96
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Sulle vernici ad olio...

Messaggio da simone96 »

salve a tutti amici del forum, forse sarà questa la prima volta che mi presente allora: sono un ragazzo di Sicilia e ho 14 anni e da tre anni che pratico la liuteria e fin ora ho fatto solo 2 violini, il primo è questo :
http://imgur.com/YqPQyM1 , http://imgur.com/BqtUfok ,
http://imgur.com/enmsWJL
e il secondo è questo, ancora in fase di costruzione.
http://imgur.com/QUWm127,
http://imgur.com/7FE4obE,
http://imgur.com/0T4qzYB
Il primo violino è stato verniciato con una vernice ad alcol e da lì ho capito che queste non fanno per me, allora ho cominciato a esplorare le vernici ad olio, quest'ultime sono più adatte per me, allora vi spiego dove sta il problema, fin ora ho sempre comprato le vernici ad olio(ambra) da due produttori italiani p.s. non faccio nomi e ho seguito i consigli che mi hanno dato Edo Sartori, Giovanni Berchicci e Manfio. Il mio sistema di verniciatura consiste nell'applicare il nitrito di sodio nel legno e poi una mano di acqua di colla o albumina e poi cominciare la verniciatura vera e propria. Ecco la prima volta che ho utilizzato questo metodo ho avuto ottimi risultati come potete vedere : ---> foto senza colore http://imgur.com/vgQucBO , foto con prima mano di vernice colorata ---> http://imgur.com/s5Pzf1B, il problema si è verificato con le varie prove che ho eseguito successivamente ecco allora mi hanno consigliato di mettere il refractive ground della old wood dopo l'albumina e poi la vernice, il problema sussisteva lo stesso. Ora vi sarete chiesti di quale problema si tratti, ecco il problema si tratta delle marezzature, come si può ben notare nel metodo di verniciare di claudio di manfio o di edo la marezzatura diventa un colore molto scuro, questo fa si che quando viene applicata la vernice colorata tutta la trasparenza marezzatura e quant'altro non si copra. Ora volevo sapere da voi quale sarebbe un buon metodo di verniciare ad olio, dalla preparazione e coloritura del legno sin dall'ultima mano di vernice. ah mi ero scordato di dire che non so perchè quando il legno viene sbiancato con l'acqua ossigenata e il nitrito ci sta molto di più a colorare
famar
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Messaggio da famar »

Io posso solo farti i complimenti, non credo siano molti i ragazzi di 14 anni col tuo talento naturale. Da quello che posso vedere lavori bene anche se un po' di fuoriasse nel riccio si vede e anche nei filetti si può fare di meglio. Però come inizio niente male davvero. Per l'esaltazione della marezzatura io non sono certo un maestro (ci sono artigiani che sembrano riuscire a mettere l'evidenziatore sulle parti scure) ma una buona impregnazione col nitrito e parecchio sole indiretto (in Sicilia ne avrai tanto) dovrebbero funzionare. Non avere mai fretta e persevera, tu hai tutta la vita davanti.
NFormaggia
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Re: Sulle vernici ad olio...

Messaggio da NFormaggia »

simone96 ha scritto:salve a tutti amici del forum, forse sarà questa la prima volta che mi presente allora: sono un ragazzo di Sicilia e ho 14 anni e da tre anni che pratico la liuteria e fin ora ho fatto solo 2 violini, il primo è questo :
http://imgur.com/YqPQyM1 , http://imgur.com/BqtUfok ,
http://imgur.com/enmsWJL
e il secondo è questo, ancora in fase di costruzione.
http://imgur.com/QUWm127,
http://imgur.com/7FE4obE,
http://imgur.com/0T4qzYB
Il primo violino è stato verniciato con una vernice ad alcol e da lì ho capito che queste non fanno per me, allora ho cominciato a esplorare le vernici ad olio, quest'ultime sono più adatte per me, allora vi spiego dove sta il problema, fin ora ho sempre comprato le vernici ad olio(ambra) da due produttori italiani p.s. non faccio nomi e ho seguito i consigli che mi hanno dato Edo Sartori, Giovanni Berchicci e Manfio. Il mio sistema di verniciatura consiste nell'applicare il nitrito di sodio nel legno e poi una mano di acqua di colla o albumina e poi cominciare la verniciatura vera e propria. Ecco la prima volta che ho utilizzato questo metodo ho avuto ottimi risultati come potete vedere : ---> foto senza colore http://imgur.com/vgQucBO , foto con prima mano di vernice colorata ---> http://imgur.com/s5Pzf1B, il problema si è verificato con le varie prove che ho eseguito successivamente ecco allora mi hanno consigliato di mettere il refractive ground della old wood dopo l'albumina e poi la vernice, il problema sussisteva lo stesso. Ora vi sarete chiesti di quale problema si tratti, ecco il problema si tratta delle marezzature, come si può ben notare nel metodo di verniciare di claudio di manfio o di edo la marezzatura diventa un colore molto scuro, questo fa si che quando viene applicata la vernice colorata tutta la trasparenza marezzatura e quant'altro non si copra. Ora volevo sapere da voi quale sarebbe un buon metodo di verniciare ad olio, dalla preparazione e coloritura del legno sin dall'ultima mano di vernice. ah mi ero scordato di dire che non so perchè quando il legno viene sbiancato con l'acqua ossigenata e il nitrito ci sta molto di più a colorare
Premetto che ho verniciato un solo strumento ad olio, quindi non sono la persona giusta per elargire consigli, ti dirò solo cio che ho fatto, solo perchè spero possa in qualche modo interessarti. Sicuramente Claudio ed altri potranno darti suggerimenti veri e propri.

Io ho seguito un metodo, che non mi ha del tutto soddisfatto ... quindi seguirò con molto interesse il topic visto che anche io sono in cerca di consigli specifici (c'è da dire che ci sono molti topic al riguardo nel forum, tante cose si trovano spulciando un pò i vecchi argomenti).

Allora, in primis ho eseguito una finitura a rasiera dello strumento. Può sembrare scontato, ma la differenza tra un finitura a rasiera ed una a carta vetro è notevole. La carta vetro è da un lato più sicura sugli aceri (se si usa un sottofondo a base alcolica, o comunque un colorante diluito in un liquido, il rischio di una "rasieratura" non perfetta è un assorbimento del legno non unforme->macchie, oltre all'eccessivo scurirsi del poro) ma smorza notevolmente la luminosità del legno e la marezzatura ne esce ridimensionata. Anche, a mio avviso, se dopo la carta a vetro si lucida la superficie con pelle o altro. Quindi ti consiglio di finire il lavoro a rasiera.

Poi ho applicato il nitrito. Sinceramente è una tecnica che non apprezzo particolarmente... funziona, ma garantisce un risultato a mio parere non esaltante e, ho sentito dire ma non nè ho esperienza diretta, imprevedibile nel tempo. Ho visto l'effetto di altre preparazioni pronte (come l'A+B oldwood) e non mi è sembrato che fosse di molto migliore. Potendo, credo lascerei il violino al sole il più possibile... Dovendo lavorare anche d'inverno e vivendo nella nebbiosa ed oscura pianura padana non è possibile, a meno di verniciare solo da Maggio a metà settembre. Ho "risolto" esponendo lo strumento bianco alla luce Uv. Ma credo che ci siano tecniche più immediate dell'esposizione solare, però ne ho solo sentito parlare quindi non mi pronuncio.
Dopo il nitrito ho dato una mano leggerissima di colorante diluito in acqua sugli aceri (non ricordo il nome del prodotto usato... ma non lo userei ancora) E poi essenza di trementina saturata al mastice. L'effetto che dà è, secondo me, molto appagante, trovo abbia un'ottima rifrazione e trasparenza che esalta la luminosità del legno. Purtroppo c'è stato un inconveniente, nel senso che, misteriosamente, sono comparse delle macchie rosse (e dico rosse!) sulla tavola... mi era stato garantito che l'essenza di trementina avrebbe agito anche come isolante e mi è stato detto che le macchie erano forse dovute "a qualche strana reazione, forse col nitrito, forse no, forse boh" (??). Io credo che, prima dell'essenza vada comunque isolato il legno. Farò delle prove. Comunque non sono un unicum... ed anche se le macchie sono poi state uniformate con la vernice, preferirei evitare un secondo round.
Poi ho iniziato ad applicare la vernice all'ambra. Ho usato una vernice pronta oldwood che mi ha soddisfatto abbastanza, anche se ora ho una vernice al coppale (presa dal "Turco") che trovo, personalmente, molto buona ed estremamente più economica. :lol:

Come coloranti sono rimasto sull'oldwood (i tubicini di pigmento e olio di lino pressati) e li ho trovati molto molto buoni (costosi, ma se non abusati, di lunga durata). Credo comunque che la strada del "far da sè" anche in questo caso possa rivelarsi quanto meno più appagante.
Ogni mano davo una leggera tamponata con tripolo e acqua, trovo che funzioni meglio della carta abrasiva che vedo un pò troppo aggressiva.
Per finire vigorosa ed estenuante tamponatura. :D
In generale, un pò per inesperienza mia (mi sono lanciato piuttosto incoscientemente e con poca letteratura alle spalle) un pò per ingenuità, errori o imprevisti, sto rinviando l'uso della vernice ad olio ad un futuro spero prossimo, ma non immediato. Credo che la tanto vituperata vernice a spirito possa dire ancora la sua. :lol:

P.s Mi scuso se sono Ot, visto che, alla fine, più che consigli ho portato la mia esperienza diretta.
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claudio
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Messaggio da claudio »

A me sembra che in entrambe i casi presentati da Simone e Nicolò, ci sia un problema con il nitrito. Innanzitutto chiedo a quale concentrazione è stata usata questa sostanza. Poi parliamo del resto.
Ultima modifica di claudio il giovedì 20 marzo 2014, 11:36, modificato 1 volta in totale.
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Re: Sulle vernici ad olio...

Messaggio da davidesora »

NFormaggia ha scritto: Purtroppo c'è stato un inconveniente, nel senso che, misteriosamente, sono comparse delle macchie rosse (e dico rosse!) sulla tavola... mi era stato garantito che l'essenza di trementina avrebbe agito anche come isolante e mi è stato detto che le macchie erano forse dovute "a qualche strana reazione, forse col nitrito, forse no, forse boh" (??).
Eh Eh Eh :) ......strani e imprevedibili effetti del nitrito, così imparate a non usare queste sostanze chimiche che a seconda del legno con cui entrano in contatto possono causare effetti e problemi diversi.
Ho sentito anche di colorazioni rosa, grigioverdi e inomogenee.....
Devo però ammettere che non ho esperienza diretta (non l'ho mai usato e mai lo userò) e magari con una conoscenza chimica più approfondita e test preventivi su ogno pezzo di legno da trattare potrebbero portare a risultati passabili.

Sole o UV per me bastano e avanzano e il tempo farà il resto, sicuramente in modo migliore di qualsiasi trattamento con sostanze chimiche.

Ognuno è ovviamente libero di "bruciare" il legno dei propri violini, lo fanno in tanti senza porsi troppi problemi, ma credo che chi tiene al proprio lavoro debba pensarci su più che due volte :D
E' anche una questione di rispetto della salute di chi suonerà per lunghe ore sui nostri violini, provate a dire ad un eventuale acquirente che sul violino c'è una sostanza chimica di cui non conoscete con sicurezza effetti futuri e possibili interazioni e vedete la faccia che faranno!!!


Davide
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Messaggio da claudio »

Caro Davide, hai ragione ad essere conservativo, un legno trattato bene sicuramente compensa di tanti sforzi e dura nel tempo senza problemi.

Aldilà di vere e proprie torture nel confronti del legno: nitrito usato a percentuali a doppia cifra e trattamenti con ammoniaca o altre sostanze alcaline, ci dobbiamo porre qualche domanda.

Per circa una quindicina d'anni io ho costruito i miei strumenti sul principio che il legno non si deve toccare con nessuna sostanza chimica, quindi il compito di verniciare e colorire è affidato in questo caso tutto ad una vernice ad alcool.

Però per le vernici ad olio non funziona così, poichè la sovrapposizione classica di 30 o 40 mani colorate in questo caso non vale più, poichè il procedimento di verniciatura si conclude con sole 5-10 mani di verrnice e più di tanto colore, a meno di non coprire il legno, non può essere aggiunto.

A ciò bisogna aggiungere che la spiccata trasparenza e profondità della vernice ad olio, una delle sue caratteristiche più pregiate, viene in qualche modo mortificata se il fondo riflettente costituito dal legno sottostante non abbia a sua volta un "corpo".

Come sai, non si può prendere un comune colorante e in questo modo trattare il legno tout-court, pena macchie orribili e acero "accecato" nella marezzatura. Quindi il trattamento al sole è una delle soluzioni migliori, poichè fornisce una ossidazione naturale e graduale che non macchia, ma rende il legno più bello.

Tuttavia nel caso di alcuni celebri strumenti stradivariani, ma forse il discorso può essere esteso a tutti quelli costruiti da Stradivari, le indagini scientifiche rivelano che il legno abbia subito qualche tipo di trattamento, e questo lo si può capire anche osservando semplicemente il legno, il quale anche a distanza di secoli, appare diverso rispetto a quello non trattato. Si prenda ad esempio il caso del violoncello Cristiani 1700, che ha una colorazione di fondo decisamente molto satura che vira su un colore marroncino/verdastro.

E poi c'è il caso del Trio di Trieste, protagonista di un involontario test distruttivo, che vide un violoncello di Stradivari, il "Mara", e un violino di Guadagnini, affondare insieme ad un battello in fiamme durante un viaggio di trasferimento sul Rio delle Amazzoni nel corso di una loro tournee in Sud America. Io ho conosciuto i protagonisti e ho potuto sentire i loro racconti, così come ho potuto osservare e tenere nelle mie mani il Mara "ripescato" e restaurato dagli Hill.

Malgrado il violino e il violoncello fossero stati immersi in acqua per il medesimo tempo, una volta ripescati solo il violoncello potè essere ricostruito, per il Guadagnini ci si dovette rassegnare alla sua irrimediabile perdita.

Questo ci fa capire che sebbene Guadagnini abbia usato per un certo periodo una vernice molto simile a quella cremonese, il suo modo di trattare il legno era diverso da quello usato da Stradivari.

E su questo ci stiamo interrogando ormai da parecchi decenni, ma sembra comunque sicuro che Stradivari "stabilizzasse" il proprio legno, e così anche valeva per gli Amati. Lo scopo era appunto quello di "stabilizzare", ossia poter usare un legno non necessariamente vecchissimo, acquisire stabilità nel tempo e e nelle variazioni climatiche ed ambientali, e dare al legno un'apparenza e un'intensità di colore tale che non apparisse colorato artificialmente e nemmeno macchiato, ma che consentisse un'agevole stesura della vernice senza preoccuparsi troppo della saturazione.
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Messaggio da NFormaggia »

@Claudio: Ho usato il nitrito con un proporzione di 1/8.

@Davide: Non sono sicuro che il problema sia da attribuirsi al nitrito, visto che dopo l'applicazione l'ho lasciato reagire sotto la luce Uv e terminato (almeno suppongo lo fosse) il processo ho applicato l'essenza saturata al mastice. La "reazione" che ha portato alle macchie è avvenuta poche ore dopo l'applicazione della prima mano di essenza, mentre si asciugava nelle lampade e solo sulla tavola. Come e perchè sia avvenuto ciò, resta un mistero almeno per me. L'essenza è molto trasparente, non capisco come possano essere uscite le macchie... le uniche ipotesi che ho formulato sono:

- Misteriosa reazione col nitrito. Non essendo un chimico, però, non saprei dire in base a cosa.
- Assorbimento non omogeneo della tavola, che a onor del vero, non era un gran che come legno e presentava non omogeneità nemmeno a livello meccanico/strutturale. Il motivo della colorazione "rossa" delle macchie non si spiega.

Per il resto sono d'accordo con te. Anche io ho poca fiducia nel nitrito come preparazione.

Una domanda per voi, per caso avete mai utilizzato l'essenza saturata al mastice? Come vi siete trovati? Avete un'idea delle percentuali per ottenere una buona preparazione di questo tipo? Io ho seguito il metodo classico... aggiungere mastice all'essenza fino a quando questo si scioglieva. Magari avete delle proporzioni migliori che non implichino la saturazione.
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claudio
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Nicolò, la percentuale di nitrito è troppo alta, si ottengono eccellenti risultati a concentrazioni che vanno dal 2 a 4%, senza il rischio di macchie. Non escludo che le macchie di cui parli possano essere attribuite ad altri fattori, ma certo un'alta concentrazione di nitrito non aiuta.

La soluzione di essenza di trementina e mastice è senz'altro ottima, ma non la comprenderei nelle preparazioni del legno, in quanto si tratta di vernice vera e propria. Il mastice è una sostanza che ha un alto indice di rifrazione e conferisce ottima luminosità alle vernici, ma è evidente che se questa vernice viene coperta da una vernice ad alcool, il vantaggio raggiunto lo si perde facilmente.

Il mastice con l'essenza, ma anche colofonia ed essenza, sono palliativi che si usano per imitare la profondità e la ricchezza delle vernici ad olio.

ps
Immagino che la vernice presa dal "Turco" sia una ricetta trovata sul celebre libro della Hoepli di cui è autore Antonio Turco.
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Messaggio da NFormaggia »

claudio ha scritto:Nicolò, la percentuale di nitrito è troppo alta, si ottengono eccellenti risultati a concentrazioni che vanno dal 2 a 4%, senza il rischio di macchie. Non escludo che le macchie di cui parli possano essere attribuite ad altri fattori, ma certo un'alta concentrazione di nitrito non aiuta.

La soluzione di essenza di trementina e mastice è senz'altro ottima, ma non la comprenderei nelle preparazioni del legno, in quanto si tratta di vernice vera e propria. Il mastice è una sostanza che ha un alto indice di rifrazione e conferisce ottima luminosità alle vernici, ma è evidente che se questa vernice viene coperta da una vernice ad alcool, il vantaggio raggiunto lo si perde facilmente.

Il mastice con l'essenza, ma anche colofonia ed essenza, sono palliativi che si usano per imitare la profondità e la ricchezza delle vernici ad olio.

ps
Immagino che la vernice presa dal "Turco" sia una ricetta trovata sul celebre libro della Hoepli di cui è autore Antonio Turco.
Ok, ti ringrazio molto dei consigli e delle precisazioni.

P.s Si, il libro è quello. Avrei dovuto specificare, ma sono abituato a chiamare il manuale semplicemente "il Turco" indi non ho precisato.
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NFormaggia ha scritto:
@Davide: Non sono sicuro che il problema sia da attribuirsi al nitrito, visto che dopo l'applicazione l'ho lasciato reagire sotto la luce Uv e terminato (almeno suppongo lo fosse) il processo ho applicato l'essenza saturata al mastice. La "reazione" che ha portato alle macchie è avvenuta poche ore dopo l'applicazione della prima mano di essenza, mentre si asciugava nelle lampade e solo sulla tavola. Come e perchè sia avvenuto ciò, resta un mistero almeno per me. L'essenza è molto trasparente, non capisco come possano essere uscite le macchie... le uniche ipotesi che ho formulato sono:

- Misteriosa reazione col nitrito. Non essendo un chimico, però, non saprei dire in base a cosa.
- Assorbimento non omogeneo della tavola, che a onor del vero, non era un gran che come legno e presentava non omogeneità nemmeno a livello meccanico/strutturale. Il motivo della colorazione "rossa" delle macchie non si spiega.

Per il resto sono d'accordo con te. Anche io ho poca fiducia nel nitrito come preparazione.

Una domanda per voi, per caso avete mai utilizzato l'essenza saturata al mastice? Come vi siete trovati? Avete un'idea delle percentuali per ottenere una buona preparazione di questo tipo? Io ho seguito il metodo classico... aggiungere mastice all'essenza fino a quando questo si scioglieva. Magari avete delle proporzioni migliori che non implichino la saturazione.
Darei per cosa più probabile una reazione del nitrito con l'essenza di trementina, visto che uso da parecchi anni una preparazione a base di resina (mastice prima colofonia attualmente) e trementina e non ho mai visto strane reazioni con il legno.
Non so se la mia è a saturazione ma comunque piuttosto ricca di resina, circa in rapporto 1:1 con l'essenza per evitare eccessiva penetrazione.
La concentrazione del nitrito 1:8 (12,5%) è un'arma chimica di distruzione di massa ( :lol: ) e dubito che ci sia stata completa neutralizzazione nella reazione con il legno.

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Messaggio da davidesora »

claudio ha scritto: Il mastice con l'essenza, ma anche colofonia ed essenza, sono palliativi che si usano per imitare la profondità e la ricchezza delle vernici ad olio.
Beh, ci si può sempre aggiungere un po' d'olio durante la cottura, diciamo in proporzione 1:4 per farne una vernice ad olio a tutti gli effetti, mantenendo l'effetto illuminante del legno che secondo me è dato principalmente dalla componente resinosa.
Io userei qualcosa del genere come isolante per gli aceri anche per la verniciatura ad olio, limitando l'uso di isolante proteico solo alla tavola.
E' una mia fissa, non mi piace l'effetto di isolanti a base acquosa sull'acero e anche osservando la luminosità e profondità dell'acero di certi strumenti antichi non riesco a convincermi che siano ricoperti con sostanze proteiche.

Ma magari sono io che non sono riuscito a ottimizzare l'uso di queste sostanze..... :?

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Messaggio da claudio »

Una vernice con 1 parte d'olio e 4 di resina mastice è già da considerarsi una vernice ad olio a tutti gli effetti, diciamo pure "corta di olio", come si usava fare nel 1800 ed epoche successive. Ciò che osta a continuare con una simile vernice è la possibiltà praticamente certa che la vernice prenda impronte, ossia rimanga termosensibile.

Quindi il modo per aggirare l'ostacolo sarebbe quello di stenderne uno strato molto sottile, praticamente una o due mani molto diluite, tanto da sfruttarne le buone proprietà di luminosità. Questo è un procedimento abbastanza in voga presso Cremona e dintorni negli ultimi anni.

Il problema è che poi ci si va a stendere sopra una vernice ad alcool, che per quanto buona, rimane sempre meno ricca di una vernice ad olio propriamente detta, realizzata secondo le ricette antiche in cui le proporzioni resina/olio sono di solito 1/1. In questo modo il vantaggio iniziale viene perso in gran parte dopo la stesura della vernice ad alcool.

Allora se proprio non ci si vuole avventurare verso una vera e propria vernice ad olio, si provi la vernice alla linossina di Lapo Casini, che conserva buona parte delle proprietà delle vernici ad olio, pur sciogliendosi in alcool. Io l'ho usata per tanti anni e funziona benissimo.

ps
la concentrazione di nitrito al 12% è sicuramente alta, ma c'è chi la usa addirittura al 20%, secondo del tutto inutilmente. Tuttavia questo è un sale che non ha niente di corrossivo, tanto che viene usato come conservante alimentare negli insaccati per impedire la formazione del botulino (E250). Quindi una volta steso sul legno non è necessario neutralizzarlo in alcun modo, i problemi semmai si presentano nell'ingestione, poichè questo sale nello stomaco si trasforma e diventa cancerogeno, quindi è bene non esagerare mai con gli insaccati.
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Messaggio da simone96 »

Allora salve a tutti, scusate per la mia assenza ma ho dovuto incollare due fondi alle fasce..., comunque ritornando al discorso di prima alla quale io ho aperto questo topic, il mio problema è appunto nel far scurire le marezzature , ultimamente ho eseguito il metodo che utilizza Claudio esporre il legno al sole poi dare alcune mani di tè e poi utilizzare una preparazione, ancora non sono andato avanti perché il legno non si è scurito del tutto. Per quanto riguarda il nitrito uso una soluzione al 4% poi acqua di colla e una vernice con altra rifrazione della luce io utilizzo il refractive ground della oldwood ma stavo pensando di fare la vernice Marciana. Il mio problema che mi è spuntato in questi giorni sta proprio in questo : ho sbiancato il legno con l'acqua ossigenata 130 volumi (95 gr.) e ammoniaca (5 gr.) e fin ora è andato tutto apposto il legno è diventato bianco e poi ho lasciato asciugare per 24 ore , successivamente ho passato il nitrito e dopo 5 ore e dico 5 ore all'esposizione del sole, il legno non scuriva. Allora mi hanno detto di bagnarlo prima con l'acqua tiepida e poi passargli il nitrito, con questo procedimento non ho avuto ottimi risultati. Vi sarete chiesti perché dovrei sbiancare il legno? ecco questa estate ho capitato da uno che vende legno vicino Trento a 10 euro a fondo. ecco dalle foto che mi ha inviato erano perfetti solo che quando mi sono arrivati erano pieni di macchie verdi e anche macchie scure. Ma non voglio parlare di come scegliere il legno. Il mio problema è che devo assolutamente verniciare questo violino ad olio e cerco un metodo di verniciatura 1. bello 2. che non si vedono tutte queste imperfezioni.

ora non capisco perché una volta mi venivano dei pezzi verniciati benissimo come quello in foto adesso vengono bruttissimi. vedendo l'ultimo violino verniciato da claudio, quello color marroncino che ha postato le foto su face mi chiedo : ma come caspita fa a verniciare così bene, sei davvero bravo!!!


p.s. @NFormaggia io ho tutti i prodotti della old wood e sinceramente i loro gorund non mi piacciono perché il risultato finale da sull'arancio invece io cerco un sottofondo che da sul giallo
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Per sbiancare il legno
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