DOCUMENTARIO COMPARAZIONE VIOLINI ANTICHI E NUOVI VIOLINI
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DOCUMENTARIO COMPARAZIONE VIOLINI ANTICHI E NUOVI VIOLINI
Ciao a tutti,
posto il link di un documentario molto interessante realizzato sul secondo test (molto più approfondito del primo) che compara antichi e nuovi violini. Io l'ho trovato molto interessante.
http://phenomena.nationalgeographic.com ... round-two/
LEVIN
posto il link di un documentario molto interessante realizzato sul secondo test (molto più approfondito del primo) che compara antichi e nuovi violini. Io l'ho trovato molto interessante.
http://phenomena.nationalgeographic.com ... round-two/
LEVIN
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Mi è piaciuto soprattuto l'approccio che hanno scelto. Hanno fatto suonare i differenti strumenti prima in un ambiente ristretto, poi in un auditorium con il solo musicista e poi con il musicista e orchestra. Hanno cercato insomma di rispondere alle giuste osservazioni fatte al precedente tentativo (sostanzialmente i critici dell'esperimento ne contestavano l'attendibilità perché dicevano che non era possibile valutare gli strumenti facendoli suonare in un solo ambiente per poco tempo). Qui è stato aumentato il tempo di prova e sono stati differenziati gli ambienti. Alla fine secondo me il genio di Stradivari o di Guarneri non viene contestato, più che altro viene affermata la qualità della moderna liuteria e questa mi sembra decisamente una buona notizia.claudio ha scritto:Non l'ho ancora visto, secondo te in cosa è interessante?
Levin
- davidesora
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La cosa positiva di questi test è proprio questa, sensibilizzare i musicisti verso la qualità degli strumenti moderni che in molti casi può essere superiore a quella degli strumenti antichi.Levin ha scritto:Alla fine secondo me il genio di Stradivari o di Guarneri non viene contestato, più che altro viene affermata la qualità della moderna liuteria e questa mi sembra decisamente una buona notizia.
Levin
Antico non è sinonimo di alta qualità acustica e moderno non è sinonimo di bassa qualità.
Quando cadranno questi pregiudizi i musicisti inizieranno a risparmiare parecchi soldi......
Davide
Sam Zygmuntowicz e Joseph Curtin dovrebbero smettere di costruire imitazioni di strumenti antichi, e finalmente decidersi a costruire strumenti "moderni".
In quanto ai test è difficile dire senza essere stati presenti, io posso dire di aver provato alcuni strumenti di Curtin&Alf (prima che si separassero), che nei fatti risultarono non solo inferiori agli strumenti classici, ma anche a strumenti contemporanei, tra cui un mio violino.
Però, come copie erano assolutamente credibili (a parte la vernice).
Il problema credo che sia essenzialmente culturale: nessuno mai si sognerebbe di dire che Caravaggio fosse meglio di Picasso, e qui parliamo di personalità contemporanee che nella liuteria possono essere tuttalpiù comparate a quelle di qualche abile commerciante.
Ribadire infinite volte che gli strumenti moderni sia migliori di quelli antichi non rende il concetto più vero, e anche servirsi di più o meno autorevoli riviste scientifiche non rende un bel servizio alla verità.
L'intervento culturale che si sta follemente perseguendo è che a fronte di un mercato che sembra largamente privilegiare copie ed imitazioni di strumenti antichi, in questo l'accoppiata americana e cinese sta facendo seri danni, anche se non bisogna fare tutta di un'erba un fascio poichè esistono grandi personalità che non sono compromesse con il "business", dall'altra non ci si fa scrupolo di tentare di disseminare luoghi comuni.
Quindi i violini antichi sono inferiori ai moderni? a prescindere dalle modalità di questo secondo test, ma sono sicuro che a guardar bene vi si troverebbero "inghippi", così come vi sono stati ritrovati nel primo ridicolo test, la storia della musica è lì e parla chiaro: sugli strumenti classici si è suonato e composto musiche che fanno parte della storia dell'umanità.
Se uno strumento di Sam Zygmuntowicz viene venduto a circa $150.000, è un problema di chi compra, io credo che uno strumento del genere qualora lo si voglia rivendere difficilmente potrebbe raggiungere la stessa cifra.
Ovviamente non bisogna prendere tutto ciò che è antico per oro colato perchè i falsi e le false certificazioni e strumenti pesantemente modificati sono sempre in agguato, ma se si vuol avere un quadro chiaro ed obiettivo bisogna considerare tutti gli aspetti di un problema.
Io non mi sono mai sognato di dire che gli strumenti moderni possano essere meglio di quelli antichi, primo perchè non ha senso, secondo perchè allo stato dell'arte nessuno è ancora riuscito a far di meglio degli antichi, perlomeno da un punto di vista liutario.
E dato che i violini vengono costruiti ancora seguendo gli standard dettati dagli antichi, dubito fortemente che si possa far meglio.
In quanto ai test è difficile dire senza essere stati presenti, io posso dire di aver provato alcuni strumenti di Curtin&Alf (prima che si separassero), che nei fatti risultarono non solo inferiori agli strumenti classici, ma anche a strumenti contemporanei, tra cui un mio violino.
Però, come copie erano assolutamente credibili (a parte la vernice).
Il problema credo che sia essenzialmente culturale: nessuno mai si sognerebbe di dire che Caravaggio fosse meglio di Picasso, e qui parliamo di personalità contemporanee che nella liuteria possono essere tuttalpiù comparate a quelle di qualche abile commerciante.
Ribadire infinite volte che gli strumenti moderni sia migliori di quelli antichi non rende il concetto più vero, e anche servirsi di più o meno autorevoli riviste scientifiche non rende un bel servizio alla verità.
L'intervento culturale che si sta follemente perseguendo è che a fronte di un mercato che sembra largamente privilegiare copie ed imitazioni di strumenti antichi, in questo l'accoppiata americana e cinese sta facendo seri danni, anche se non bisogna fare tutta di un'erba un fascio poichè esistono grandi personalità che non sono compromesse con il "business", dall'altra non ci si fa scrupolo di tentare di disseminare luoghi comuni.
Quindi i violini antichi sono inferiori ai moderni? a prescindere dalle modalità di questo secondo test, ma sono sicuro che a guardar bene vi si troverebbero "inghippi", così come vi sono stati ritrovati nel primo ridicolo test, la storia della musica è lì e parla chiaro: sugli strumenti classici si è suonato e composto musiche che fanno parte della storia dell'umanità.
Se uno strumento di Sam Zygmuntowicz viene venduto a circa $150.000, è un problema di chi compra, io credo che uno strumento del genere qualora lo si voglia rivendere difficilmente potrebbe raggiungere la stessa cifra.
Ovviamente non bisogna prendere tutto ciò che è antico per oro colato perchè i falsi e le false certificazioni e strumenti pesantemente modificati sono sempre in agguato, ma se si vuol avere un quadro chiaro ed obiettivo bisogna considerare tutti gli aspetti di un problema.
Io non mi sono mai sognato di dire che gli strumenti moderni possano essere meglio di quelli antichi, primo perchè non ha senso, secondo perchè allo stato dell'arte nessuno è ancora riuscito a far di meglio degli antichi, perlomeno da un punto di vista liutario.
E dato che i violini vengono costruiti ancora seguendo gli standard dettati dagli antichi, dubito fortemente che si possa far meglio.
andante con fuoco
Scusa ma il titolo parla chiaro:Levin ha scritto:Alla fine secondo me il genio di Stradivari o di Guarneri non viene contestato, più che altro viene affermata la qualità della moderna liuteria e questa mi sembra decisamente una buona notizia.
Levin
Stradivarius Violins Aren’t Better Than New Ones
Cioè a dire "i violini di Stradivari non sono migliori dei moderni". Se io dicessi che i violini di Giobatta Morassi non sono migliori di quelli di Francesco Bissolotti, come minimo all'energico liutaio friulano-cremonese salterebbe la mosca al naso.
Ci mancherebbe altro che venisse contestato il genio di Stradivari e Guarneri!
andante con fuoco
- Levin
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Certo i titoli giornalistici devono sempre esasperare il tutto. Dicevo semplicemente che la parte che mi piace cogliere (anche andando oltre a quello che volevano dimostrare gli autori di quella esperienza) è la conferma della qualità della liuteria moderna.claudio ha scritto:Scusa ma il titolo parla chiaro:Levin ha scritto:Alla fine secondo me il genio di Stradivari o di Guarneri non viene contestato, più che altro viene affermata la qualità della moderna liuteria e questa mi sembra decisamente una buona notizia.
Levin
Stradivarius Violins Aren’t Better Than New Ones
Cioè a dire "i violini di Stradivari non sono migliori dei moderni". Se io dicessi che i violini di Giobatta Morassi non sono migliori di quelli di Francesco Bissolotti, come minimo all'energico liutaio friulano-cremonese salterebbe la mosca al naso.
Ci mancherebbe altro che venisse contestato il genio di Stradivari e Guarneri!
Levin
Credo che la liuteria moderna non abbia bisogno di simili conferme, come del resto gli strumenti costruiti tra '800 e '900 sono ormai riconosciuti di grande validità artistica e liutaria. E questo non è stato raggiunto attraverso i test (che non sono mai serviti a nulla), ma attraverso la quotidiana esperienza dei musicisti.
Il titolo non è "giornalistico", ma mi sembra molto ben riassuntivo di ciò che Curtin e Fritz hanno la pretesa di sostenere: che i violini moderni suonino meglio di quelli classici. Alla faccia dell'obiettività scientifica, oserei dire.
Purtroppo simili test e relativi articoli che vengono poi riproposti puntualmente per anni procurano molti danni anche nei confronti della liuteria moderna, poichè vorrebbero trascendere da una tradizione pur valida ed acquisita (ma certamente in evoluzione), verso la creazione di strumenti moderni di qualità assolutamente discutibile, a partire dai concetti "filosofici" che li sorreggono.
Vorrei qui ribadire che la qualità artistica non si misura con i test.
Quello che mi sembra preoccupante è che anche in questo caso sembra esserci una sudditanza culturale di cui ci si rende poco conto, nel quale alcuni "genii" della liuteria moderna supportati dalle grancasse dell'informazione mediatica, si rivolgono a noi con sguardo benevolo e democratico (in fondo loro ci informano per il nostro bene), ma che in realtà svolgono un preciso compito nell'ambito del marketing.
Ripeto: la liuteria moderna non ha bisogno di simili test per vederne dimostrata la buona qualità, invece una certa liuteria americana e cinese ne hanno un estremo bisogno. Un'operazione banalmente commerciale così come lo è stata quella cremonese che ha portato il mercato giapponese a credere che solo a Cremona si producessero ottimi strumenti moderni.
E questo va di pari passo con la crisi che sembra attraversare da tempo il mercato degli strumenti antichi, in cui le certificazioni appaiono sempre più discutibili.
Non dico che bisogni essere per forza d'accordo con quanto ho finora detto, ma almeno fare un pò di esercizio di spirito critico su certa informazione.
Il titolo non è "giornalistico", ma mi sembra molto ben riassuntivo di ciò che Curtin e Fritz hanno la pretesa di sostenere: che i violini moderni suonino meglio di quelli classici. Alla faccia dell'obiettività scientifica, oserei dire.
Purtroppo simili test e relativi articoli che vengono poi riproposti puntualmente per anni procurano molti danni anche nei confronti della liuteria moderna, poichè vorrebbero trascendere da una tradizione pur valida ed acquisita (ma certamente in evoluzione), verso la creazione di strumenti moderni di qualità assolutamente discutibile, a partire dai concetti "filosofici" che li sorreggono.
Vorrei qui ribadire che la qualità artistica non si misura con i test.
Quello che mi sembra preoccupante è che anche in questo caso sembra esserci una sudditanza culturale di cui ci si rende poco conto, nel quale alcuni "genii" della liuteria moderna supportati dalle grancasse dell'informazione mediatica, si rivolgono a noi con sguardo benevolo e democratico (in fondo loro ci informano per il nostro bene), ma che in realtà svolgono un preciso compito nell'ambito del marketing.
Ripeto: la liuteria moderna non ha bisogno di simili test per vederne dimostrata la buona qualità, invece una certa liuteria americana e cinese ne hanno un estremo bisogno. Un'operazione banalmente commerciale così come lo è stata quella cremonese che ha portato il mercato giapponese a credere che solo a Cremona si producessero ottimi strumenti moderni.
E questo va di pari passo con la crisi che sembra attraversare da tempo il mercato degli strumenti antichi, in cui le certificazioni appaiono sempre più discutibili.
Non dico che bisogni essere per forza d'accordo con quanto ho finora detto, ma almeno fare un pò di esercizio di spirito critico su certa informazione.
andante con fuoco
Al tempo di Stradivari gli strumenti maggiormente apprezzati erano gli Stainer e gli Amati, già da allora si preferiva di gran lunga uno strumento vecchio rispetto ad uno nuovo, anche se le divisioni non erano così rigide. Del resto anche oggi, a parte deprecabili eccezioni, lo strumento moderno viene giudicato piuttosto obiettivamente e ci si rende conto di come esso abbia bisogno di essere "cresciuto" per esprimere al meglio le proprie qualità. L'atteggiamento acritico per cui uno strumento antico è meglio di uno moderno a prescindere, è grazie al cielo decisamente in calo.OldFossil ha scritto:Anche Stradivari e Guarneri alla loro epoca saranno stati dei "contemporanei", sarebbe bello sapere se anche allora esisteva una scissione filosofica o oggettiva, analoga a quella moderna dei nostri giorni, riguardo alla qualità degli strumenti antichi e moderni.
andante con fuoco
http://www.rai.tv/dl/replaytv/replaytv. ... 04-05&vc=3
al decimo minuto di questo programma televisivo, viene mostrato un breve esperimento, realmente scientifico.
al decimo minuto di questo programma televisivo, viene mostrato un breve esperimento, realmente scientifico.
Ultima modifica di robinwood il giovedì 10 aprile 2014, 13:54, modificato 1 volta in totale.
- Stefania83
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