accordare il violino: diapason e corda la

Suonare e costruire i violini
cold
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accordare il violino: diapason e corda la

Messaggio da cold »

Ciao,
l'altro giorno mi sono messo ad accordare il violino (dopo diversi mesi) con il diapason, che ho acquistato proprio per esercitarmi.

Ho notato un effetto che non avevo visto prima: per accordare il violino appoggio il diapason sulla parte superiore del violino, abbastanza vicino alla tastiera, mentre giro il pirolo della corda; stavolta ho notato che la corda del la vibrava spontaneamente quando il diapason era appoggiato al violino - e a me sembrava accordata correttamente.

Questo conferma che la corda è perfettamente intonata con il diapason? Oppure, al contrario, rivela un'accordatura vicina, ma non esatta?

Grazie :)
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Alex78
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Messaggio da Alex78 »

Si chiama "risonanza", e sì in effetti conferma che la corda è intonata! :D
cold
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Messaggio da cold »

Alex78 ha scritto:Si chiama "risonanza", e sì in effetti conferma che la corda è intonata! :D
Aaah, che soddisfazione :lol:
cold
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Messaggio da cold »

Se a qualcuno può interessare, ho installato DaTuner Lite per Android - ma ovviamente solo per controllare l'accordatura fatta a mano... :lol:
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violino7
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Re: accordare il violino: diapason e corda la

Messaggio da violino7 »

cold ha scritto: ............
Ho notato un effetto che non avevo visto prima: per accordare il violino appoggio il diapason sulla parte superiore del violino, abbastanza vicino alla tastiera, mentre giro il pirolo della corda; stavolta ho notato che la corda del la vibrava spontaneamente quando il diapason era appoggiato al violino - e a me sembrava accordata correttamente.

............
Ciao! Aiutami a capire meglio. Anch'io ho un diapason (comprato su una bancarella dell'usato, non sapevano neanche che cosa fosse quell'aggeggio!), ma non ho mai capito bene come si usa! :roll: So che misura la rispondenza del LA a 440 di vibrazione, ma nel pratico cosa bisogna fare? Ovverosia, so che va fatto risuonare e funziona da LA di riferimento affinchè il violinista possa accordare il suo strumento, come quando, appunto, egli "chiede un LA" ad un suo collega che gli sta vicino, il quale fa risuonare la corda del La dal proprio violino.
E' la stessa funzione, ma io ancora questa accordatura non riesco a farla bene, anche perchè se ho in mano il diapason non posso suonare il violino!

Nell'esempio fatto da te, lo hai poggiato sulla parte superiore del violino e girato il pirolo del LA! Forse contemporaneamente occorre anche pizzicare la corda!.......ma a questo punto (ci risiamo!) servirebbero 3 mani! :( ??
.
Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.

- Lino Santoro -
cold
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Re: accordare il violino: diapason e corda la

Messaggio da cold »

Ciao! Aiutami a capire meglio. Anch'io ho un diapason (comprato su una bancarella dell'usato, non sapevano neanche che cosa fosse quell'aggeggio!), ma non ho mai capito bene come si usa!
Ciao, il diapason si usa così: batti l'estremità doppia da qualche parte, poi appoggi l'estremità singola alla cassa del violino e così senti il la amplificato. A questo punto con l'archetto suoni la corda e senti se è intonata, oppure calante o crescente e (metti giù il diapason e) regoli il pirolo di conseguenza.
Un pochino il suono del diapason dovresti riuscire a memorizzarlo, per una breve regolazione della corda (io faccio moltissima fatica, ma va a orecchio suppongo); dopodiché fai suonare di nuovo il diapason e lo poggi sulla cassa, e così via finché non ottieni una corretta intonazione.

Nella parte che citi riporto soltanto il fatto che se il la è correttamente intonato, avvicinando il diapason mentre vibra, anche la corda comincia a vibrare.
Diciamo che è un'utile conferma finale, ecco.
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violino7
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Messaggio da violino7 »

Bene! Grazie. :)
.
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- Lino Santoro -
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Jacobus
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Messaggio da Jacobus »

Dopo tantissimo tempo, rientro nel forum in punta di piedi.
Tanta acqua è passata sotto i ponti dall'ultima volta che ho scritto.
Da allora ho acquistato un violino di Edo, ho frequentato un corso di liuteria a Trento,
ho in cantiere in fase avanzata un violino su modello Stradivari, Viotti,
sono al terzo anno di studio di violino con tre docenti diversi.

Ho acquistato tutta l'attrezzatura da liutaio (molto più del classico set base).
Mi mancherebbe solo un banco di lavoro classico, ma ne ho visto uno
da Cremonatools che farebbe al mio caso.
Ho avuto il piacere di conoscere il Maestro liutaio Davide Sora in
concomitanza di alcune visite a Cremona accompagnando Edo.
Ho la grande fortuna di avere una ottima amicizia con Edo Sartori.
Nella mia vita professionale ho conosciuto centinaia di persone
di svariate nazionalità, uso la parola amico con molta parsimonia.
Annovero Edo come uno dei miei cinque soli veri amici. Una persona
schietta e sincera, sempre gentile e disponibile. Ho imparato a conoscere
le persone e raramente sbaglio. L'unico a mio avviso difetto di Edo,
ma forse di questi tempi sarebbe meglio definirla una virtù, è la sua
eccessiva modestia, eppure è un eccellente liutaio,
ben diverso da altri liutai che ho conosciuto con la puzza sotto il naso
e che si incensano a piene mani, tanto fumo senza sostanza.


Davide Sora ho per Lei una ammirazione e stima incondizionata.
I suoi lavori di divulgazione sono eccezionali.

Dopo questo preambolo veniamo alla questione accordatura
del violino con il diapason. Un diapason ha la proprietà di oscillare su
di una determinata frequenza, questo dipende dalla sua dimensione fisica
e dalla lunghezza dei rebbi e sono precisi e costanti.

Basta dargli un colpetto ed appoggiarlo su una qualsiasi superficie
che ne amplifichi il suono, quindi non è strettamente necessario
appoggiarlo sulla cassa del violino anche se è comodo.

Il diapason di nostro interesse è quello che oscilla a 440 Hz = La (4)

Personalmente una volta sentito il suono del LA me lo canto nel cervello
oppure lo canto con un LAAAAAAAAAA o semplicemente un MMMMMMMMM
a bocca chiusa.

Quindi accordo la corda LA, ripeto l'operazione giusto per sicurezza,
quindi suonando contemporaneamente con l'archetto il bicordo LA - RE
accordo il RE rispetto al LA.
Le Corde di violino sono accordate per 5nte (quinte)

Un orecchio mediamente educato riconosce senza difficoltà un accordo
maggiore (tonica+terza+quinta), in questo caso non ho la terza
ma si capisce subito se la quinta è calante o crescente, quando la quinta
è giusta ha un battimento con la tonica.

Una volta sicuro del RE accodo con lo stesso metodo il SOL rispetto al RE,
quindi il MI rispetto al LA.

Accordatura completa e perfetta ad orecchio. Ho anche due accordatori
cromatici KORG, ma il mio orecchio non sbaglia mai ed al diavolo i cent
di Hz.

Con la chitarra ed i fret è molto più facile ma una acordatura fine si fa
sfruttando gli armonici.

La natura mi ha donato un eccellente orecchio relativo ( non assoluto )
Non ricordo neppure una delle centinaia di poesie che ho imparato,
ma mi basta ascoltare un paio di volte una melodia per memorizzarla.

Dimenticavo, c'è un modo ben preciso di abbracciare la testa del riccio
e contemporaneamente girare i piroli. Cercate con qualche tentativo
di raggiungere la prima accordatura delle varie corde in modo che le
orecchie dei piroli siano in verticale.

Questo vi renderà la vita più semplice.

So di non aver detto nulla di nuovo, ma come dicevano i latini : "repetita iuvant"

un saluto e spero di non aver annoiato nessuno.

Jacobus/Sergio
Ultima modifica di Jacobus il lunedì 16 marzo 2015, 23:59, modificato 4 volte in totale.
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violino7
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Messaggio da violino7 »

Bentornato Sergio!

Per quanto riguarda me, i tuoi chiarimenti non sono per niente banali. Ho fatto sempre fatica ad applicarmi sull'accordatura ad orecchio per semplice pigrizia.

Giuro che da domani proverò a fare tutto ad orecchio! Magari l'accordatore lo userò solo per le verifiche, per sicurezza.
E' una questione di principio, prima o poi bisogna riuscirci. Sono cosciente che sia sempre necessario abituare l'orecchio il più possibile a percepire i suoni giusti delle note suonate, dunque ciò deve valere anche per l'accordatura! : :hum:

Questo è il mio prossimo compito! Vedi che il tuo "repetita" è servito? :)

Grazie per le esaurienti spiegazioni.

Ciao!
.
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- Lino Santoro -
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violino7
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Messaggio da violino7 »

Mi sento di aggiungere all'argomento alcune mie osservazioni basate sulla mia esperienza:
violino7 ha scritto:
...............................
Per quanto riguarda me, i tuoi chiarimenti non sono per niente banali. Ho fatto sempre fatica ad applicarmi sull'accordatura ad orecchio per semplice pigrizia.
...............................
Partendo proprio da questa confessione, mi rendo conto che nell'operare quotidiano la vita di oggi é sempre più frenetica, in un certo senso ci obbliga a correre sempre di più! Per un altro verso, invece, la tecnologia ci viene formalmente in aiuto alleviando la fatica dove è possibile.
La "pigrizia" di cui parlo per me stesso, allora, non è necessariamente quella che sovviene naturalmente quando l'età avanza, che comunque io cerco di combattere, ma potrebbe essere quella legata alla "comodità" che ci si presenta puntualmente davanti e che cogliamo al volo ben volentieri, e questa cosa invece non è assolutamente legata all'età anagrafica! :roll:

La questione dell'accordatura del violino mi sembra sia rapportabile a questa fattispecie! Proprio perchè abbiamo a portata di mano l'accordatore elettronico perdiamo l'occasione (parlo sempre per me stesso! :( ) di esercitare una funzione che è implicita nello studio del violino suonato, quella di utilizzare l'orecchio al meglio della dote di cui la natura ci ha fornito.
L'accordatura delle corde del violino per secoli è sempre stata realizzata così, ad orecchio, con o senza l'aiuto del diapason .....ma attenzione, ......noi non dobbiamo farlo deontologicamente solo perchè lo facevano gli antichi ed il violino è uno strumento antico, lo dobbiamo fare perchè in questo caso la tecnologia rema contro!
Mi verrebbe da dire che oggi, rispetto agli antichi, allunghiamo i tempi per l'apprendimento del violino, se ci facciamo "comodamente" aiutare dalla tecnologia :( . Ma ovviamente di questo non ne siamo coscienti!

Quello che mi sento di dire a piena voce è: "bando alla pigrizia!" :wink:


Jacobus ha scritto: ...............................................
Un orecchio mediamente educato riconosce senza difficoltà un accordo
maggiore (tonica+terza+quinta), in questo caso non ho la terza
ma si capisce subito se la quinta è calante o crescente, quando la quinta
è giusta ha un battimento con la tonica.
...........................................
La natura mi ha donato un eccellente orecchio relativo ( non assoluto )
Non ricordo neppure una delle centinaia di poesie che ho imparato,
ma mi basta ascoltare un paio di volte una melodia per memorizzarla.

Jacobus/Sergio
E' bene che tutti lo sappiano: "nessuno nasce stonato....."

Questo è quello che mi disse la mia insegnante di solfeggio quando io (già in età adulta) frequentavo le prime lezioni, ed alla sua insistenza di sforzarmi di intonare giusto io gli dissi che ero stonato, purtroppo lo ero sempre stato!

"nessuno nasce stonato, tutti nasciamo potenzialmente con le stesse doti vocali, solo che crescendo dobbiamo esercitare l'ugola a svolgere tutte le funzioni di cui è dotata, il canto intonato rientra nelle capacità naturali di chiunque!"....questo mi rispose.

Aveva ragione. Mi sono sforzato ed ho visto che la mia ugola aveva delle potenzialità inaspettate! :P


Io, allora, venendo al discorso dell'orecchio intonato o meno, dopo questa esperienza della voce, anzi ripensando ripetutamente nel tempo ad essa, mi sono convinto che valga lo stesso ragionamento.
Proviamo un attimino ad esercitare più costantemente l'orecchio a percepire l'intonazione più perfetta possibile, poi magari col tempo qualcuno scoprirà, forse, di possedere l'orecchio assoluto. Lo auguro a tutti! :wink: .
Ultima modifica di violino7 il mercoledì 18 marzo 2015, 9:37, modificato 3 volte in totale.
.
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- Lino Santoro -
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Messaggio da violino7 »

Jacobus ha scritto: ........................................
Con la chitarra ed i fret è molto più facile ma una acordatura fine si fa
sfruttando gli armonici.
.......................................
Mi piacerebbe tu dicessi qualcosa anche su questa metodica! Mi interessa molto.

Grazie.
.
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- Lino Santoro -
cold
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Messaggio da cold »

violino7 ha scritto: [...]
Io, allora, venendo al discorso dell'orecchio intonato o meno, dopo questa esperienza della voce, anzi ripensando ripetutamente nel tempo ad essa, mi sono convinto che valga lo stesso ragionamento.
[...]
Indubbiamente.
Ed è l'aspetto che più mi manca dall'aver smesso di prendere lezioni :(

Per quanto riguarda l'orecchio assoluto non so, ma credo che significhi proprio che uno nasce col dono :(

Ma tant'è, mica si può avere tutto ;)
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Messaggio da violino7 »

cold ha scritto: ........................
Per quanto riguarda l'orecchio assoluto non so, ma credo che significhi proprio che uno nasce col dono :(
........................

E' un dono di natura! Ma chi ce l'ha non lo sa e lo deve scoprire da solo! Chissà quanti non lo sapranno mai perchè non fanno musica.
Questo è il motivo per cui è importante che tutti i bambini abbiano la possibilità di fare musica, la stessa opportunità per tutti, proprio per valorizzare le potenzialità di quelli piu predisposti in natura.

Naturalmente anche senza l'orecchio assoluto è possibile suonare il violino! :)
Credo ci voglia più impegno, ma si raggiunge la stessa soddisfazione! :roll: Rassegnati...e datti da fare!...... bisogna sgobbare sodo! :P
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Messaggio da Jacobus »

Sono sicuro che la natura dispensa a ciascuno alcune potenzialità, ma poi siamo noi che dobbiamo scoprirle e con l'esercizio la passione e la perseveranza le esercitiamo.

Non voglio dire inesattezze ma per quel che ne so io chi ha l'orecchio assoluto riesce a riconoscere l'altezza dei suoni e quindi anche a dargli un nome.

Questo è il caso del marito della mia insegnante di violino. E' un bravissimo chitarrista e non ha mai frequentato il conservatorio.

Mentre un orecchio relativo riconosce gli intervalli tra due o più suoni.
sento prima un suono e poi un altro e dico il secondo è una terza o una quinta o una settima aumentata sopra o sotto e così via.

Ci sono moltissimi software per esercitarsi in questo.

Sempre se non erro, nei conservatori è maggiormente gradito un orecchio relativo ad uno assoluto.

Un saluto Jacobus/Sergio
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Jacobus ha scritto: ............................
Sempre se non erro, nei conservatori è maggiormente gradito un orecchio relativo ad uno assoluto.
............................
Partendo da questo assunto, il messaggio che credo sia importante risaltare nel nostro discorso è che "la musica è per tutti" e tutti possono arrivare ai traguardi desiderati se c'è la fiamma della passione! :wink:

Abbiamo parlato dell'orecchio assoluto, ma si sappia che esso riguarda pochi privilegiati, di certo ovviamente la musica è per tutti, per la "normalità" delle persone! :)

In sostanza, inaspettate possono essere le potenzialità del nostro orecchio e della nostra ugola, ed in assoluto, sopra ogni cosa, come tu hai sottinteso, riguardo alle metodiche utilizzabili per l'apprendimento musicale enormi sono le potenzialità del nostro cervello! :roll:
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- Lino Santoro -
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