Esami radiologici su strumenti musicali
-
- Utente Registrato
- Messaggi: 26
- Iscritto il: domenica 4 luglio 2010, 0:00
Esami radiologici su strumenti musicali
Buongiorno,
vorrei sapere se gli esami radiologici di strumenti ad arco (sia strumenti che archi) possono essere condotti in qualsiasi centro diagnostico per "umani" e che accorgimenti bisogna tenere nel momento in cui si svolgono. Grazie a tutti
vorrei sapere se gli esami radiologici di strumenti ad arco (sia strumenti che archi) possono essere condotti in qualsiasi centro diagnostico per "umani" e che accorgimenti bisogna tenere nel momento in cui si svolgono. Grazie a tutti
Ho già sentito storie di violino portati in ospedale per radiografie, quindi penso non ci dovrebbero essere problemi per quanto riguarda la riuscita. Per eventuali effetti collaterali bisognerebbe chiedere a qualche restauratore d'arte i quali si occupano anche della realizzazione di particolari esami diagnostici destinati alle opere, per quanto ne so io i raggi X non nuocciono in alcun modo agli strumenti.
andante con fuoco
-
- Utente Registrato
- Messaggi: 26
- Iscritto il: domenica 4 luglio 2010, 0:00
Ripeto, non sono un esperto di raggi X, ma se teniamo conto che nei passaggi dei bagagli negli aeroporti le emissioni sono ridotte al minimo e si riesce a vedere perfettamente attraverso valige, borse e vestiti. Penso che un buon tecnico non abbia problemi capire come fare e comunque credo anche che fare radiografie ai violini negli ospedali sia proibito Forse in qualche laboratorio privato...
andante con fuoco
- davidesora
- Liutaio
- Messaggi: 2224
- Iscritto il: lunedì 29 novembre 2010, 0:00
- Località: Cremona
- Contatta:
Alla scuola di liuteria di cremona hanno tutta l'attrezzatura e l'esperienza necessarie per effettuare radiografie a strumenti musicali, credo che eseguano indagini radiografiche anche conto terzi, facendo pagare qualcosa, ovviamente.
Potresti provare a contattarli per avere informazioni più recenti, le mie risalgono a alcuni anni fa, allora chiedevano se non sbaglio intorno ai 100 euro.
Per curiosità, perchè ti interessano questo tipo di esami?
Potresti provare a contattarli per avere informazioni più recenti, le mie risalgono a alcuni anni fa, allora chiedevano se non sbaglio intorno ai 100 euro.
Per curiosità, perchè ti interessano questo tipo di esami?
-
- Utente Registrato
- Messaggi: 26
- Iscritto il: domenica 4 luglio 2010, 0:00
Infatti pensavo a qualche laboratorio privato a pagamento. Mi è stato dato un violino tedesco di fabbrica, in buone condizioni e anche con un suono non male, ma con un buco "sospetto" sulla cassa. Vorrei usarlo come secondo strumento, ma vorrei prima di tutto capire se il tarlo è ancora dentro o meno
Buongiorno,
le possibilità sono molte, ovviamente al crescere della precisione aumentano i costi.
-un veterinario per una o più lastre.
-un laboratorio di prove sui materiali per un'indagine radioscopica (tipo quella che ti possono fare al museo del violino).
-una TAC medica (precisione massima 0.6 mm circa)
-una microtomografia (dimensioni del voxel intorno ai 0.08 mm in giù)
Quest'ultima è il non plus ultra, e ovviamente la più costosa (puoi contare i baffi del tarlo, se presenti..). Mi permetto di consigliarti qualche esempio su:
vimeo.com/francescopiasentini
Nel tuo caso vedo molto utile un'indagine radioscopica, le macchine industriali sono molto più performanti di quelle mediche e veterinarie.
Poter lavorare con oggetti fermi e inanimati permette di eseguire delle radiografie molto più dettagliate.
Per fare il confronto, ho preso un pezzo di fascia tarlato, ho eseguito una microTomografia, un rendering 3D è riportato in https://vimeo.com/124926100
Quando l'ho fatto visionare al DTG di Vicenza (Dipartimento di Tecnica e Gestione dei sistemi industriali, università di Padova, sede di Vicenza) con il loro apparato di radioscopia industriale appare come in:
www.francescopiasentini.com/pdf/tarlo2D_01.png
Come vedi con la tomografia puoi non solo individuare il problema (il tarlo) ma anche la sua posizione, dimensioni, lo spessore residuo del legno, ecc... La radioscopia è molto utile per trovare inserti metallici, tarli stuccati, ovvero in tutti i casi in qui c'è qualcosa di molto più opaco del legno ai raggi X. Fa fatica quando deve risolvere differenze minime di densità radiografica.
Concludo con questa immagine, ovvero sempre lo stesso canale tarlifero analizzato al tomografo e visualizzato con un'altro tipo di rendering:
www.francescopiasentini.com/pdf/Tarlo%202.jpg
Qui vedi non solo il canale vuoto, ma anche quella parte di canale dove rimangono i residui del lavoro del tarlo.
Buona visione!
le possibilità sono molte, ovviamente al crescere della precisione aumentano i costi.
-un veterinario per una o più lastre.
-un laboratorio di prove sui materiali per un'indagine radioscopica (tipo quella che ti possono fare al museo del violino).
-una TAC medica (precisione massima 0.6 mm circa)
-una microtomografia (dimensioni del voxel intorno ai 0.08 mm in giù)
Quest'ultima è il non plus ultra, e ovviamente la più costosa (puoi contare i baffi del tarlo, se presenti..). Mi permetto di consigliarti qualche esempio su:
vimeo.com/francescopiasentini
Nel tuo caso vedo molto utile un'indagine radioscopica, le macchine industriali sono molto più performanti di quelle mediche e veterinarie.
Poter lavorare con oggetti fermi e inanimati permette di eseguire delle radiografie molto più dettagliate.
Per fare il confronto, ho preso un pezzo di fascia tarlato, ho eseguito una microTomografia, un rendering 3D è riportato in https://vimeo.com/124926100
Quando l'ho fatto visionare al DTG di Vicenza (Dipartimento di Tecnica e Gestione dei sistemi industriali, università di Padova, sede di Vicenza) con il loro apparato di radioscopia industriale appare come in:
www.francescopiasentini.com/pdf/tarlo2D_01.png
Come vedi con la tomografia puoi non solo individuare il problema (il tarlo) ma anche la sua posizione, dimensioni, lo spessore residuo del legno, ecc... La radioscopia è molto utile per trovare inserti metallici, tarli stuccati, ovvero in tutti i casi in qui c'è qualcosa di molto più opaco del legno ai raggi X. Fa fatica quando deve risolvere differenze minime di densità radiografica.
Concludo con questa immagine, ovvero sempre lo stesso canale tarlifero analizzato al tomografo e visualizzato con un'altro tipo di rendering:
www.francescopiasentini.com/pdf/Tarlo%202.jpg
Qui vedi non solo il canale vuoto, ma anche quella parte di canale dove rimangono i residui del lavoro del tarlo.
Buona visione!
In ospedale forse è proibito, ma in qualche laboratorio privato di analisi mediche forse è meno difficile..
In ogni caso c'è un bel salto tra quello che puoi vedere da un veterinario a quello che può fare una sorgente a microfocus con un buon detector.
Se hai bisogno puoi contattarmi tranquillamente.
In ogni caso c'è un bel salto tra quello che puoi vedere da un veterinario a quello che può fare una sorgente a microfocus con un buon detector.
Se hai bisogno puoi contattarmi tranquillamente.
Io suggerirei una soluzione più semplice ed economica, dato che stiamo parlando di un violino di fabbrica e non di un violino d'autore o di un violino antico, se il foro del tarlo è limitato ad uno solo lo si potrebbe sottoporre subito ad un trattamento antitarlo con Xylamon o prodotti analoghi con il classico e casalingo metodo del chiuderlo in una busta ermetica per qualche settimana.
In ogni caso anche dopo un accurato e costoso esame diagnostico lo strumento dovrebbe comunque essere trattato, tanto vale farlo subito così ci si toglie il pensiero una volta per tutte. Per capire se il foro sia "fresco" oppure d'epoca lo si esamina accuratamente con una lente, se il legno all'interno appare molto scuro l'attività del tarlo può essere considerata remota, al contrario se il foro appare chiaro, è segno quasi sicuro che il tarlo sia uscito in epoca recente o recentissima. E' comunque buona norma, se non mandatorio, sottoporre lo strumento sospetto ad un adeguato trattamento di disinfestazione.
In ogni caso anche dopo un accurato e costoso esame diagnostico lo strumento dovrebbe comunque essere trattato, tanto vale farlo subito così ci si toglie il pensiero una volta per tutte. Per capire se il foro sia "fresco" oppure d'epoca lo si esamina accuratamente con una lente, se il legno all'interno appare molto scuro l'attività del tarlo può essere considerata remota, al contrario se il foro appare chiaro, è segno quasi sicuro che il tarlo sia uscito in epoca recente o recentissima. E' comunque buona norma, se non mandatorio, sottoporre lo strumento sospetto ad un adeguato trattamento di disinfestazione.
andante con fuoco
Concordo con la necessità del rapporto costo/benificio. Un modo molto più casalingo di verificare il danneggiamento può essere quello di infilare una sorgente luminosa dentro lo strumento e di osservarlo al buio. se la situazione è "drammatica" è sufficiente per individuare i danni più grossi.
Sono molto comodi i led del "discovery" di Cremona Tools.
Tanto più il legno è vecchio tanto più e opaco, e risaltano eventuali canali tarliferi (vuoti).
Se sibelius ha voglia potrebbe postare delle foto dall'esterno.
Sono molto comodi i led del "discovery" di Cremona Tools.
Tanto più il legno è vecchio tanto più e opaco, e risaltano eventuali canali tarliferi (vuoti).
Se sibelius ha voglia potrebbe postare delle foto dall'esterno.
Confermo quanto dice Famar, anche nel caso dei mobili ed oggetti d'arte è invalso l'uso del forno a microonde, solo che l'emissione non è di tale intensità da far "bollire" i tarli e le loro uova, infatti bastano appena 60°C per distruggere tutto ciò che abbia una forma di insetto xilofagico.
andante con fuoco
Esiste una tecnica tuttora seguita dai restauratori d'arte che consiste nel racchiudere l'oggetto in un sacco che viene riempito di azoto fino a completa sostituzione dell'ossigeno.piase ha scritto:Qualcuno di voi ha avuto esperienza con il vuoto come mezzo per uccidere insetti xilofagi?
Inoltre esiste anche questo, che credo si avvicini di più al concetto di fare il vuoto:
http://www.centroitalianoantitarlo.it/t ... erosystem/
andante con fuoco