Antichizzato o nuovo e perfetto?

Suonare e costruire i violini
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and29
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Antichizzato o nuovo e perfetto?

Messaggio da and29 »

salve a tutti, visto che mi è recentemente capitato di discutere sull'argomento, mi rivolgo a tutti voi del forum: prefeite un violino "antichizzato" oppure una strumento nuovo e perfetto dal punto di vista estetico?
Personalmente, io sono per l'antichizzato, purchè chi lo antichizza, sia in grado di farlo veramente bene!
Sbalordito il diavolo rimase... quando comprese quanto osceno fosse il bene.<br>
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claudio
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Messaggio da claudio »

l'unica obiezione che posso fare è che nel titolo di questo nuovo thread tu suggerisci già una risposta e la tua preferenza, perchè definire "nuovo" e "perfetto" un violino appena costruito già suggerisce un'idea di distacco e di freddezza. Il "nuovo" non è mai perfetto quando si parla di strumenti ad arco. D'altra parte, già nella parola "antichizzato" è suggerito un concetto di artificiosità, perchè certamente "antico" non è la stessa cosa che "antichizzato". Io preferisco un violino autentico e sono fautore di una liuteria "sana" e libera da ogni artificio, ma molti colleghi indulgono nell'antichizzare i propri strumenti per ragioni commerciali. Ricordo comunque, preferenze personali a parte, che un violino antichizzato è spesso sottoposto a pratiche piuttosto violente da parte di agenti chimici atti a conferire al legno quel certo tono di "antico". Purtroppo non è mai facile poter determinare quando e quanto uno strumento possa aver subito un trattamento più o meno violento, ma è il tempo che spesso rende giustizia di tali pratiche. Ricordo lo strumento di un famoso liutaio americano che dopo circa un anno di normale uso, il cui suono diventò di "cartone". Un cartone venduto allora a circa 25.000 dollari.
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sullacorda
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Messaggio da sullacorda »

Anch'io sono per il nuovo .. l'antichizzato mi sa del tipo "vorrei ma non posso".
Preferisco uno strumento nuovo che invecchi con me. .. e i primi segni arrivano subito, .. la vernice che va un po' via sulla fascia sinistra dove si sale in posizione, .. un po' i lati del riccio per la mano quando si è in prima posizione .. e poi la vernice che col tempo tende a cambiare per l'ossidazione e altro ... molto meglio cosi' .. almeno per me.
Ci sono poi strumenti nuovi che mi danno l'idea di "piatto" e che non mi piacciono per nulla ma altri che proprio nella loro perfezione mostrano la loro bellezza.
.. e poi non dimentichiamo il suono .. che tanti guardano all'estetica .. che è sì un segno importante ma ricordiamo che prima di tutto lo strumento è fatto per suonare e deve suonare bene essere comodo ... per questo a me le foto dicono poco quello che più mi interessa è come poi suona lo strumento.
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and29
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Messaggio da and29 »

Effettivamente, mi sono espresso male nel titolo.... per nuovo e perfetto, intendevo dire all'impatto visivo, poichè è naturale che uno stumento realizzato a mano, non sarà mai perfetto.
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and29
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Messaggio da and29 »

Logicamente, è questione di gusti, ma concordo con Sullacorda pienamente!!! lo strumento deve suonare bene ed essere comodo.
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lele
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Messaggio da lele »

se suona bene gli perdono la scomodità :D ma condivido appieno le ragioni di Claudio. con questo chiudo la mia crociata pero' ...
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livron
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Messaggio da livron »

Sottoscrivo a favore del nuovo e genuino.
Avevo aperto io il 3d precedente sull'antico e la contraffazione proprio perché mi sembrava eccessivo nel processo di antichizzazione di uno strumento il simulare delle finte spaccature del piano armonico.
Mi chiedo... quando uno di questi violini antichizzati, che hanno già le parvenze di un violino con la vernice consunta, sarà realmente vecchio, come apparrirà?
Comunque a prescindere dalle nostre classifiche, credo che alla fine lo strumento debba anzitutto suonare bene e poi incontrare anche i canoni estetici di chi lo suona, antichizzato o no che sia.
Per questo mi piacerebbe, ammesso che la cosa sia fattibile, rivolgere la questione verso un'altra direzione:
Quanto è importante l'estetica del proprio strumento? e quanto incide realmente sulle nostre scelta a differenza di scarti non eccessivamente sensibili di suono?
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and29
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Messaggio da and29 »

Nooo, beh.... il discorso "finte spaccature" è scandaloso davvero!!! il mio violino ha solo la vernice consumata, ma non ci sono segni di eventuali finte spaccature o colpi!, tranne quello che gli ho dato io sulla C lato cantino!!! :cry3: cmq, il violino deve suonare bene certo!!!! d'accordissimo!
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Autenticità di un violino,viola, violoncello?

Messaggio da marcoviolo »

Come faccio per vedere se uno strumento è autentico?Esiste un comitato scientifico? Dove si trova? Quale è l'itinere e la procedura migliore ed adatta per avere un certificato di autenticazione di uno strumento?

MI fai sapere?


Grazie


Marco
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Messaggio da and29 »

Che io sappia, lo strumento deve essere sempre accompagnato dal certificato di garanzia originale, dove vengono indicate le caratteristiche del legno, della vernice e il tipo di forma usata.
So anche che, in alcuni casi, vengono svolte delle analisi scentifiche riguardanti eventuali contraffazioni o manomissioni, anche per determinare l'età dello strumento, per il resto... non saprei.
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Messaggio da livron »

Di solito il certificato di autenticità viene fornito assieme al violino dal liutaio al momento della vendita, corredato da foto che ritraggono lo strumento in questione. In altri casi dovresti farti fare un expertise, certificato di autenticazione, da uno dei tanti liutai che si dedicano a queste perizie. Ce ne sono di più o meno accreditati, ad esempio qui a Roma (non so se lo sia anche altrove) molto in voga è Rodolfo Marchini.
Tuttavia, a mio modesto e sicuramente sindacabile parere, non credo molto alla maggior parte di questi certificati, anche perché gli esperti sono spesso in disaccordo tra loro. Sarà una mia impressione, ma credo che una volta che qualcuno che goda di una certa fama abbia sentenziato una perizia, quest'ultima più che a certificare la storia e l'origine di uno strumento, serva a crearla.
Quindi a parte i casi specifici in cui lo strumento possa godere di una certificazione dettagliata e che è possibile seguire indietro nel tempo, a mio avviso gli expertise lasciano un pò il tempo che trovano.
Giudizio mio personalissimo e biasimabile.
Ah, senza contare che dovrebbe costare un bel pò farsi fare questi certificati!

Claudio, in quanto esperto, saprà darci più chiare delucidazioni, del resto, se non ricordo male, lui stesso aveva messo in dubbio che il Guarneri del 1743 conservato al museo di Genova fosse realmente il Cannone di Paganini; quindi potrà meglio spiegarci quale sia la reale valenza di queste certificazioni che non trovano concordi tutti gli addetti ai lavori.
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Messaggio da marcoviolo »

Quindi tirando le somme ciascuno crede di aver risolto l'enigma, ma al contrario qualkun'altro crede che l'enigma della veridicità dell'etichetta non è corrisponde al proprio studio e perizia sullo stesso?

alla fine ciuscuno ha il proprio giudizio e nn sempre si può essere obiettivi in queste cose, giusto?
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livron
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Messaggio da livron »

Sì, questo è il mio parere. Ovviamente ci sono le eccezioni, nel senso che alcuni strumenti sono quasi unanimamente riconosciuti autentici anche perché hanno tutta una documentazione attraverso la quale è possibile ricostrure la loro storia.
Certo cmq far visionare il proprio strumento da un esperto per capire cosa si ha fra le mani, non credo sia un male, altra cosa è però richiedere un expertise. Quanto alle etichette ci sarebbe da aprire tutto un altro discorso, certo è che l'etichetta è probabilmente l'ultimo elemnto che aiuta a identificare uno strumento come opera autentica di un determinato autore. Ad ogni modo attendiamo sempre i chiarimenti degli esperti, Claudio in primis.
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andrea69
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Messaggio da andrea69 »

la questione dell'antichizzato a mio parere è solo riducibile ad una questione di luogo comune.
L'antichizzato che va di moda adesso è come certi strumenti antichi dove le varie consumature sono ricoperte di vernice alla gommalacca e benzoino per renderlo lucido.
Claudio sa bene che una vernice di questo tipo sopra ciò che resta di una antica vernice ad olio è deleteria (ma questa è un'altra storia).
Al pubblico piace vedere che uno strumento antichizzato semplicemente perchè associa, o meglio confonde, tale strumento ad uno antico del settecento o giù di li, e quindi si immagina un suono spettacolare, e tende maggiormente ad esaltare il suono che percepisce.
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andrea69
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Messaggio da andrea69 »

claudio ha scritto:l'unica obiezione che posso fare è che nel titolo di questo nuovo thread tu suggerisci già una risposta e la tua preferenza, perchè definire "nuovo" e "perfetto" un violino appena costruito già suggerisce un'idea di distacco e di freddezza. Il "nuovo" non è mai perfetto quando si parla di strumenti ad arco. D'altra parte, già nella parola "antichizzato" è suggerito un concetto di artificiosità, perchè certamente "antico" non è la stessa cosa che "antichizzato". Io preferisco un violino autentico e sono fautore di una liuteria "sana" e libera da ogni artificio, ma molti colleghi indulgono nell'antichizzare i propri strumenti per ragioni commerciali. Ricordo comunque, preferenze personali a parte, che un violino antichizzato è spesso sottoposto a pratiche piuttosto violente da parte di agenti chimici atti a conferire al legno quel certo tono di "antico". Purtroppo non è mai facile poter determinare quando e quanto uno strumento possa aver subito un trattamento più o meno violento, ma è il tempo che spesso rende giustizia di tali pratiche. Ricordo lo strumento di un famoso liutaio americano che dopo circa un anno di normale uso, il cui suono diventò di "cartone". Un cartone venduto allora a circa 25.000 dollari.
Mi puoi dire il nome in pm, se non vuoi farlo in pubblico? sai, per evitare fregature... :lol:
Sai cosa usava Marino Capicchioni per preparare il legno prima della verniciatura? quella si che mi sembra un bel genere di antichizzazione!
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