Il violino di Maurizio

Suonare e costruire i violini
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davidesora
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Re: Il violino di Maurizio

Messaggio da davidesora »

Uno vale l'altro se si tratta di legno compatto e leggero. Ma il salice ha il colore più bello :wink:
mico
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Re: Il violino di Maurizio

Messaggio da mico »

E sono arrivato alle giunte... qui c'è poco da essere contento. Una delle esperienze più snervanti della mia vita :D :D :D .
Pur con tutte le prove fatte non sono riuscito a fare un lavoro pienamente soddisfacente. Non c'è luce tra le tavole ma la giunzione non è perfetta.
Perché non ho continuato a migliorare la giunta? Perché ho già tirato via talmente tanto legno che non so nemmeno se riesco a fare il fondo.
Qui mentre sta seccando:
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Come si dice... sbagliando si impara, pertanto porterò avanti il fondo fino alla fine facendo pratica di sgorbia, sguscia, filettatura e tutto il resto e se poi non sarò soddisfatto del risultato (senza farmi sconti) ne comprerò un'altro e si ricomincerà.
Ora incrocio le dita nella speranza che sia solo un momento di pessimismo.
Maurizio Basile
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mico
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Re: Il violino di Maurizio

Messaggio da mico »

Alla fine pensavo peggio... per essere la prima.
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Che ne dite, ci può stare?
Maurizio Basile
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claudio
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Re: Il violino di Maurizio

Messaggio da claudio »

Non mi convince molto come giuntura. Se negli aggiustamenti con la pialla aggiusti il ferro quel poco che serve per tagliare un truciolo sottilissimo, non si corre il rischio di sottodimensionare il pezzo. La giunta dovrebbe essere perfetta, senza sconti. Cmq mi sembra che di legno ce ne sia ancora abbastanza prima di giungere ai fatidici 215mm circa aldisotto dei quali si rischia il sottodimensionamento.
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piase
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Re: Il violino di Maurizio

Messaggio da piase »

Se hai una buona sega a nastro (o un santo nelle vicinanze che la detenga e la sappia usare) tagliare e piallare di nuovo la giunta non comporta grossi sprechi. E se lo spessore lo consente, un paio di giunte laterali per recuperare la larghezza non danno nell'occhio, soprattutto se sotto il filetto. E tanti strumenti antichi le sfoggiano: tocco di classe in più. 8)
mico
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Re: Il violino di Maurizio

Messaggio da mico »

Francesco, Claudio, non ne vale la pena sbattermi in questo modo per un fondo di terza scelta, per quanto molto carino: il problema non è il segarlo e quanto legno resta ma che usando lo stesso metodo di piallatura sarei sempre punto e a capo e me lo mangerei tutto fino ad avere due stecchini :D .
L'idea a questo punto è quello di far pratica su questo fondo perché tanto di cavolate ne farò altre, prima con la sgorbia e poi con tutto il filettatore, e poi ....
Per la tavola e per il fondo nuovo invece cercherò di migliorare e, magari come aveva già suggerito Francesco, pensare ad una pialla che permetta maggiori regolazioni. Avevo visto le block della Alex che da come ho capito possono essere utili anche in altre lavorazioni. Che ne dite della versione low angle? Ho letto che per la giunta c'è chi usa solo questa.

Non ho mai pensato di riuscire a fare un violino perfetto al primo colpo (sempre che riesca a finirlo... ma tengo duro) e non avendo velleità di vendita avevo già messo in conto di fare esperienza, anche rovinando qualche pezzo di legno.

Ma nel mentre torniamo a noi.
1. Da come ho capito per i chiodini non ci sono misure standard: 1,5 mm può andare bene?
2. Per le seste volevo preparare delle sagome: vanno bene quelle del Sacconi?

Grazie come sempre.
Maurizio Basile
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Re: Il violino di Maurizio

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Maurizio Basile
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claudio
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Re: Il violino di Maurizio

Messaggio da claudio »

Io uso una pialla normalissima, di buona qualità, piuttosto grande. Le block plane riservo quasi sempre per altri tipi di lavori, come ad esempio il manico, ma niente vieta che possa essere usata per ritoccare e correggere. Preferisco una pialla lunga perché perché è in grado di dare una superficie più uniforme e regolare. Una superficie di appoggio lunga 35/40cm con ferro che è in grado di togliere un truciolo sottilissimo rappresenta l'ideale, qui un mio breve video:

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Re: Il violino di Maurizio

Messaggio da mico »

Quando si dice che il mestiere va rubato con gli occhi... un video vale più di mille parole.
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Re: Il violino di Maurizio

Messaggio da Giuseppe45 »

mico ha scritto: mercoledì 6 giugno 2018, 15:17 Quando si dice che il mestiere va rubato con gli occhi... un video vale più di mille parole.
Si dice anche che "il ferro fa il Maestro" hai visto che pialla? A proposito che pialla è Claudio?
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Re: Il violino di Maurizio

Messaggio da Ananasso »

Anche in vista della giunta della tavola, e se la tua pialla di legno non funziona bene, io metterei in preventivo una numero 6. Piallare la giunta con una blockplane piccoletta è difficile.
Ne puoi trovare di usate
https://www.ebay.co.uk/itm/Stanley-No-6 ... SwYhdbFZ7h
così ti diverti a rettificarla e ad affilarla bene.
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Re: Il violino di Maurizio

Messaggio da claudio »

Giuseppe45 ha scritto: mercoledì 6 giugno 2018, 16:57
mico ha scritto: mercoledì 6 giugno 2018, 15:17 Quando si dice che il mestiere va rubato con gli occhi... un video vale più di mille parole.
Si dice anche che "il ferro fa il Maestro" hai visto che pialla? A proposito che pialla è Claudio?
È una Lie Nielsen, credo n.5.
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Re: Il violino di Maurizio

Messaggio da piase »

Questa serie ha il miglior rapporto q/p IMHO:

https://www.dictum.com/en/dictum-planes ... ade-703331
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Re: Il violino di Maurizio

Messaggio da claudio »

piase ha scritto: mercoledì 6 giugno 2018, 21:23 Questa serie ha il miglior rapporto q/p IMHO:

https://www.dictum.com/en/dictum-planes ... ade-703331
il difetto di questo tipo di pialle è che sono troppo corte e durante la piallatura di una superficie lunga e stretta come quella di una giuntura dell'acero e dell'abete è fin troppo facile arrivare a svergolature difficili da correggere. Io consiglierei anche una Stanley moderna, una volta messa a punto rettificando la superficie inferiore sono in grado di fare ottimi lavori di finitura, e soprattutto sono lunghe tra i 35 e i 40cm.

Altrimenti sul sito di Cremonatools ci sono quelle cinesi, sono di ottima qualità e hanno ferri in ottimo acciaio, ne presi una molto lunga e funziona decentemente senza ammattire troppo per correggere i problemi.
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Re: Il violino di Maurizio

Messaggio da davidesora »

mico ha scritto: mercoledì 6 giugno 2018, 14:24 il problema non è il segarlo e quanto legno resta ma che usando lo stesso metodo di piallatura sarei sempre punto e a capo e me lo mangerei tutto fino ad avere due stecchini :D .
L'idea a questo punto è quello di far pratica su questo fondo perché tanto di cavolate ne farò altre, prima con la sgorbia e poi con tutto il filettatore, e poi ....

Ma nel mentre torniamo a noi.
1. Da come ho capito per i chiodini non ci sono misure standard: 1,5 mm può andare bene?
2. Per le seste volevo preparare delle sagome: vanno bene quelle del Sacconi?
Dalla foto non riesco a capire se la giunta sia o no da rifare, ma se tu dovessi aprirla, se hai incollato con la colla a caldo, basta bagnare abbondantemente il legno e scaldare la giunta direttamente sul fornello (non a contatto) fino a che la colla rinviene e la giunta si separa in modo pulito e senza scheggiature o perdite di materiale, è uno dei vari vantaggi della colla a caldo.

Per i chiodini io utilizzo la misura stradivariana che è di 1,75 mm.
Seste del Sacconi Ok per le prime esperienze, un po' piatte nel mezzo ma è un discorso complesso.
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