Sia incoronata la più triste!

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corelli
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Messaggio da corelli »

claudio ha scritto:Secondo me bisognerebbe distinguere la commozione dalla tristezza vera e propria. La commozione non sempre sottende uno stato d'animo triste.
Ascoltando la Ciaccona di Bach posso anche commuovermi, ma non sono per niente triste.
QUOTO asolutamente...

La musica a me non mette mai tristezza (una volta si, quando ero adolescente... adesso non più). Mi commuovo, perchè penso tante cose: la potenza della musica, il genio creatore del musicista, la sofferenza di chi ha scritto quel determinato brano in determinate circostanze (è il caso di Beethoven)... insomma è anche difficile dire perchè ci si commuove... a me viene un nodo in gola per i brani che ho citato sopra... ma tristezza assolutamente no... anzi
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corelli
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Messaggio da corelli »

Un brano che invece mi dà tantissima carica di adrenalina è il Preludio dell'Oro del Reno.

Ascoltare tutto il crescere del Preludio, dall'attacco iniziale di 8 contrabassi sul Mi bemolle, poi l'ingresso dei fagotti col Si bemolle, poi gli 8 corni che entrano uno dopo l'altro a costruire l'elemento base del tema del "divenire" che aumenta di volume per un centinaio di battute fino alle rapide scale ascendenti dei legni e degli archi che si congiungono all'inizio del canto delle figlie del Reno....

A tutto volume!!!! Una goduria!!!
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Elena_85
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Messaggio da Elena_85 »

Beh, a me la Ciaccona mette malinconia. :roll:
Può essere che sia tutta sfasata io :lol: come può dipendere dal fatto che alcune cose provocano effetti e sensazioni diverse su alcune persone!
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claudio
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Messaggio da claudio »

La Ciaccona può anche indurre alla malinconia, perchè no? dipende dal proprio carattere e dalla storia personale di chi ascolta. A me la Ciaccona suggerisce piuttosto un cimento ardimentoso e intenso, una specie di cammino iniziatico di fronte al quale l'ascoltatore può anche rimanere sopraffatto, ma mai indifferente o distratto. Anche per questo motivo io prediligo la Ciaccona di Milstein e Szering, perchè al contrario di altri esecutori, in queste interpretazioni si avverte distintamente il "corpo" del brano che si divide in tre parti: ascendente (verso l'alto, la fatica del salire), raggiungimento della vetta (stazionamento, stasi), discendente (discesa, ritorno, meditazione sul cammino fatto, niente è più come prima). Alcuni brani, proprio come la Ciaccona, inducono inconsciamente un senso della caducità del proprio Io. A volte si rimane tristi perchè non si ha nè coraggio nè forza di vedere oltre.
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Elena_85
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Messaggio da Elena_85 »

Beh, non le conosco :oops: ... magari quelle mi rendono meglio il concetto :P
Ammirevole, comunque!
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Esteban86
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Messaggio da Esteban86 »

claudio ha scritto:La Ciaccona può anche indurre alla malinconia, perchè no? dipende dal proprio carattere e dalla storia personale di chi ascolta. A me la Ciaccona suggerisce piuttosto un cimento ardimentoso e intenso, una specie di cammino iniziatico di fronte al quale l'ascoltatore può anche rimanere sopraffatto, ma mai indifferente o distratto. Anche per questo motivo io prediligo la Ciaccona di Milstein e Szering, perchè al contrario di altri esecutori, in queste interpretazioni si avverte distintamente il "corpo" del brano che si divide in tre parti: ascendente (verso l'alto, la fatica del salire), raggiungimento della vetta (stazionamento, stasi), discendente (discesa, ritorno, meditazione sul cammino fatto, niente è più come prima). Alcuni brani, proprio come la Ciaccona, inducono inconsciamente un senso della caducità del proprio Io. A volte si rimane tristi perchè non si ha nè coraggio nè forza di vedere oltre.
bravo bravo Claudio sei sempre il più saggio qui dentro!!!
Hai mai ascoltato la Ciccona incisa da Marco Rizzi, è una perla da non perdersi, consigliatissima!!!!!
Un altro ascolto interessante è la Ciaccona per violino solo e coro a 4 voci incisa da Christoph Poppen, le voci del coro sono state "scovate" propio all'interno della Ciaccona da Helga Thoene, studiosa di "codici", questo si che è un' ascolto che mette malinconia, per ulteriori informazioni su questa "versione" della Ciaccona posto qui una "recensione":


Esistono "codici" subliminali nel mondo della musica? Esiste una gematria musicale? Secondo una illustre musicologa tedesca, Helga Thoene, sicuramente sì. E Johann Sebastian Bach ne è il suo profeta. D'altra parte, che l'immenso Johann Sebastian fosse un appassionato di "codici" è una cosa ben nota. Basti pensare alla struttura matematica che anima opere come le "Variazioni Goldberg" o l'"Arte della Fuga". Ma che utilizzasse la gematria o lanciasse messaggi subliminali attraverso la sua musica è di certo una idea ben più affascinante, ed è l'idea alla base di questo "Morimur", uno degli album su cui Manfred Eicher e la sua ECM hanno investito più energie, non solo musicali, ma anche pubblicitarie.

L'idea di Helga Thoene, da cui è nato questo CD, è semplice e affascinante nello stesso tempo. Secondo la Thoene, la monumentale Ciaccona che chiude la partita in re minore per violino solo BWV 1008 sarebbe in realtà un epitaffio in morte della prima moglie di Bach, Maria Barbara. A sostegno della propria idea, la musicologa tedesca fa notare un fatto semplice. Nella ricchissima e fiorita linea musicale che il violino intesse nella Ciaccona, sono chiaramente riconoscibili, qua e là, un gran numero di corali bachiani, gran parte funebri, con una particolare insistenza sul tema di "Christ lag in Todes Banden", BWV 4. Da questa intuizione di Helga Thoene è nato "Morimur". Un CD che alterna gli splendidi soli del violino della partita BWV 1008 (magnificamente interpretata da Christoph Poppen) ai corali che Bach ha "nascosto" nella Ciaccona (resi cameristicamente da una Hilliard Ensemble in forma smagliante). Ma il vero piatto forte dell'album è naturalmente costituito dall'esecuzione "vocale" della Ciaccona, dove al violino si sovrappongono le voci della Hilliard, a far emergere dal silenzio i testi dei corali che Bach vi aveva intersperso. Fin qui l'accademia. Ma qual'è il risultato all'ascolto? Il risultato è davvero strano, e forse non del tutto convincente. È come se alla "Passione secondo Matteo" si sovrapponessero le sonorità di "Officium". È come se all'assoluto musicale del violino che scava il silenzio si sovrapponessero dei fantasmi vocali che fanno paura, che evocano una idea di abbandono e di inquietudine. Non è forse un caso che nei primi trenta secondi della Ciaccona le voci dell'Hilliard ripetano per almeno tre o quattro volte le parole "Den Tod" (la morte). Un album difficile e scosceso, insomma. Un album che più che una recensione richiederebbe una decina di tesi di laurea. Un ascolto, questo di "Morimur", che purtroppo deve necessariamente passare dalla testa prima che dal cuore. E che, per rivelare i segreti nascosti nella Ciaccona, ne fa forse perdere il godimento all'ascolto, quell'idea dell'assoluto che Bach ha voluto trasmettere con una pagina di tale portata. Perché in fondo si sa. Talora i segreti è meglio che restino tali
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solmirela
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Messaggio da solmirela »

corelli ha scritto:Lista lunghissima... dunque... da dove iniziare...?
Questi brani mi fanno piangere... ma non mi danno cattivi pensieri... mi fanno emozionare... come toccare con uno spillo nel vivo dei sentimenti.

Rigoletto (Finale dell'opera) Duetto Gilda-Rigoletto "... non lasciarmi, non morir... non lasciarmi non dèi...

Beethoven: Secondo movimento del Concerto "Imperatore"
Beethoven: Sonata per pianof. "Chiaro di luna"
Beethoven: Bagatella Nr.1 dalle 6 bagatelle Op.126
Beethoven: Tutto il "Triplo Concerto"... questo è un amore TOTALE!!!

Mahler: Finale dalla III Sinfonia
Mahler: Coro e Finale dalla II Sinfonia "Resurrezione"
Mahler: Finale dalla VIII Sinfonia "Dei Mille"

Wagner: (Finale del "Ring"), il crollo del Walalla e finale del Gotterdammerung

Ce ne sono altri, ma non mi tornano in mente... questi sono i più significativi per me.
WOW! Niente male la tua cultura musicale, non se ne trovano tanti di questi tempi... :D
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licuti
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Messaggio da licuti »

Il 7° movimento della Jazz Suite n°2 di Shostakovich.
Il movimento lento della 5° sinfonia di Mahler.
Molti Largo dei concerti di Vivaldi (per intenderci quelli senza Solo, semplici e dissonanti).
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Messaggio da aldeo »

"adieu m'amour" Dufay
"Insbruck, ich muss dich lassen" Isaac

magone assicurato!!! soddisfatti o rimborsati!!! 8) 8) 8)
dice che l'età porta saggezza; la mia deve averla dimenticata da qualche parte!
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Messaggio da solmirela »

io piango ogni volta che sento l'aria di Rodrigo " Io morrò ma lieto in core" del Don Carlo di Verdi, specialmente quando la canta il mio preferito: Thomas Hampson!!!! :cry2: :cry2: :cry2: Mi commuovo anche quando sento la cabaletta "Dio che nell'alma infondere" anche se non è triste, è solo patriottica.(meglio però se cantata nella versione francese perché il libretto italiano è un po' bruttino...) :ciao1: :ciao1: :ciao1:

Ecco qui la cabaletta:
http://www.youtube.com/watch?v=Ji4LW6sRC98&NR=1
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corelli
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Messaggio da corelli »

solmirela ha scritto:....(meglio però se cantata nella versione francese perché il libretto italiano è un po' bruttino...) :ciao1: :ciao1: :ciao1:

...
Bhe, in effetti Verdi non è che nelle sue opere italiane (seppur grandi per come sono!!!) abbia dato poi effettivamente il massimo!!! (se poi leggete la biografia epistolare messa insieme da Walker su Verdi vi rendete conto che poi in fondo Verdi non amava granchè il lavoro di compositore, bensì preferisse il lavoro tra i campi). Nelle versioni francesi c'è sempre un tocco in più.
Provate ad ascoltare I Lombardi alla Prima Crociata e poi ascoltate Jerusalem (che sono i Lombardi nella versione francese)... l'orchestrazione è di un altro pianeta; la banda di paese contro l'Orchestra del Grand Operà!!!

Ma VIVA VERDI le stesso!!!!
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Messaggio da solmirela »

corelli ha scritto:
solmirela ha scritto:....(meglio però se cantata nella versione francese perché il libretto italiano è un po' bruttino...) :ciao1: :ciao1: :ciao1:

...
Bhe, in effetti Verdi non è che nelle sue opere italiane (seppur grandi per come sono!!!) abbia dato poi effettivamente il massimo!!! (se poi leggete la biografia epistolare messa insieme da Walker su Verdi vi rendete conto che poi in fondo Verdi non amava granchè il lavoro di compositore, bensì preferisse il lavoro tra i campi). Nelle versioni francesi c'è sempre un tocco in più.
Provate ad ascoltare I Lombardi alla Prima Crociata e poi ascoltate Jerusalem (che sono i Lombardi nella versione francese)... l'orchestrazione è di un altro pianeta; la banda di paese contro l'Orchestra del Grand Operà!!!

Ma VIVA VERDI le stesso!!!!
Caro Corelli, veramente quasi tutte le opere di Verdi sono in italiano e io le trovo fantastiche (Rigoletto, Traviata, Simon Boccanegra, Otello, Falstaff..) è vero che Verdi ha fatto molti cambiamenti nel don Carlo(s), ma io mi riferivo al libretto e i libretti certo non li scrive lui! inoltre Verdi per quest'opera ha sembre lavorato sul libretto francese, quindi non è colpa sua se in italiano le parole non stanno bene con la musica...
:D
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Messaggio da violinobenny »

che dire...
quanta musica ci fa commuovere...
questa è una cosa meravigliosa!
in questo mondo così cinico....
"accadono cose che sono come domande. passa un minuto, oppure anni e poi la vita risponde"
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corelli
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Messaggio da corelli »

solmirela ha scritto:
corelli ha scritto:
solmirela ha scritto:....(meglio però se cantata nella versione francese perché il libretto italiano è un po' bruttino...) :ciao1: :ciao1: :ciao1:

...
Bhe, in effetti Verdi non è che nelle sue opere italiane (seppur grandi per come sono!!!) abbia dato poi effettivamente il massimo!!! (se poi leggete la biografia epistolare messa insieme da Walker su Verdi vi rendete conto che poi in fondo Verdi non amava granchè il lavoro di compositore, bensì preferisse il lavoro tra i campi). Nelle versioni francesi c'è sempre un tocco in più.
Provate ad ascoltare I Lombardi alla Prima Crociata e poi ascoltate Jerusalem (che sono i Lombardi nella versione francese)... l'orchestrazione è di un altro pianeta; la banda di paese contro l'Orchestra del Grand Operà!!!

Ma VIVA VERDI le stesso!!!!
Caro Corelli, veramente quasi tutte le opere di Verdi sono in italiano e io le trovo fantastiche (Rigoletto, Traviata, Simon Boccanegra, Otello, Falstaff..) è vero che Verdi ha fatto molti cambiamenti nel don Carlo(s), ma io mi riferivo al libretto e i libretti certo non li scrive lui! inoltre Verdi per quest'opera ha sembre lavorato sul libretto francese, quindi non è colpa sua se in italiano le parole non stanno bene con la musica...
:D
Ma veramente io non ho quantizzato le opere nè in italiano, nè in francese, ho solo detto "nelle versioni francesi"... e per capirci mi riferivo a
Jerusalem (versione francese di Lombardi)
Les Vespres Sicilienne (che nasce francese e poi diventa italiana)
Macbeth (versione del 1865, rifacimento di quella del 1847)
Don Carlo (che nasce francese a marzo 1867 e diventa italiana nell'ottobre dello stesso anno).

Poi ho capito che ti riferivi al testo, ma io ho aggiunto un mio intervento a completamento.

PS: per "nasce" intendo la I rappresentazione
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Messaggio da Tenshi »

Gente è l'ultimo un post del 2008...mah fa nulla 8)
sarà che sono in pieno periodo XVI/XVII secolo ed i miei ultimi ascolti (che perpetuano da mesi ormai) sono viola ad gamba, tiorbe e strumenti barocchi ma personalmente aggiungerei alla lista:
Les Pleurs (M. de Sainte Colombe)
La Rêveuse, La Bandinage (M.Marais)
Fantaisie en Mi mineur (de Sainte Colombe le fils)
Salut
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