le campane di Castel Madama
le campane di Castel Madama
Qualche giorno fa qui al paese hanno montato le campane nuove sul campanile, non so che problema avessero le vecchie, ma di sicuro le nuove mi sono apparse bellissime e lucenti. Insomma, il fascino della campana in vero e solido bronzo è irresistibile, la cura con cui sono realizzate, i bassorilievi, le scritte, insomma una campana è al pari di uno strumento musicale qualsiasi, un oggetto che obbedisce a leggi precise. Però non le hanno fatte suonare subito, si è attesa la festa dell'olio che è iniziata venerdi scorso, infatti la mattina abbastanza presto siamo stati destati da un suono nuovo, non era solo il timbro assolutamente chiaro ed argentino, ma quello che mi ha stupito di più è la valanga di armonici che ci ha travolto, quella specie di "roan, roan", un vorticoso turbine di suoni colorati che penetrava le pareti delle case senza tuttavia essere fastidioso, arrivava bene nel petto e nella mente. La prossima volta ascoltatele con attenzione le campane, se gli armonici si percepiscono meglio del classico "don, don", quella è una campana costruita bene. E questo vale anche per gli strumenti ad arco. Ora che sto finendo di scrivere, sento il rintocco della campana piccola, un breve richiamo, chiaro, distinguibile, mai invadente.
andante con fuoco
- andreavezzoli
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Spettrogramma del suono di una campana (fonderia Capanni, una delle più antiche)
In rosso la nota fondamentale.
Notare l'enorme quantità di energia affidata agli armonici, e la loro evoluzione nel tempo (l'asse dei tempi è quello in profondità) col tipico insorgere di armonici in istanti successivi all'eccitazione iniziale (zona verde e secondo picco di quella azzurra).
Secoli di esperienza.....
In rosso la nota fondamentale.
Notare l'enorme quantità di energia affidata agli armonici, e la loro evoluzione nel tempo (l'asse dei tempi è quello in profondità) col tipico insorgere di armonici in istanti successivi all'eccitazione iniziale (zona verde e secondo picco di quella azzurra).
Secoli di esperienza.....
compiti per casa, per chi ne avesse voglia: http://campanologia.it/it/it-index.htm
Porthos ha scritto:Spettrogramma del suono di una campana (fonderia Capanni, una delle più antiche)
In rosso la nota fondamentale.
Notare l'enorme quantità di energia affidata agli armonici, e la loro evoluzione nel tempo (l'asse dei tempi è quello in profondità) col tipico insorgere di armonici in istanti successivi all'eccitazione iniziale (zona verde e secondo picco di quella azzurra).
Secoli di esperienza.....
Molto interessante....
Strano, gli armonici non dovrebbero avere una frequenza dinamica, parlando di corpi vibranti "indeformabili".
Credo quindi che la ragione di questi cambiamenti sia relativamente proporzionale all'ampiezza delle deformazioni della campana, e quindi proporzionale alla diminuzione di volume, o comunque collegata al suo A.D.S.R.
L'altro aspetto secondo me molto interessante è che la gamma armonica del suono di una campana non è ordinato come invece lo è per corpi più regolari e semplici: come un tubo, una corda, una lastra.
Anche la tavola armonica di un violino non può produrre una gamma armonica standard (o comunque non quella gamma armonica che per noi ha costituito la nascita del principio diatonico).
Questo mi fa molto riflettere sull'accordatura dei modi nelle tavole....
che ne pensate???