Cioè, non è proprio fino a quel momento non ne sapessi niente! Sul pullman lo storico dell'arte ci aveva anticipato qualche cosa (la racconto a parole mie):
-- l'epoca di cui stiamo parlando (l'epoca di Michelangelo, cioè la fine del '400) in campo artistico era dominata dal neo-classicismo, cioè un richiamo costante ai valori dell'antica grecia;
-- per questo motivo non erano ben visti quegli artisti che non erano su questa linea e magari volevano esprimere qualcosa di proprio. I personalismi non erano molto apprezzati. Tant'è che costoro erano tacciati di eretismo.
Infatti tre di loro sono passati alla storia come "
Il gruppo degli eretici".
Questi tre sono:
Il Pontormo, il Rosso Fiorentino ed il Beccafumi.
Io non vi so dare molte informazioni su di loro, non chiedetemi altro, in seguito vi voglio dire qualcosa di direttamente percettivo solo sul Rosso Fiorentino,.......... ma intanto sono entrato in chiesa e mi pongo davanti a questo quadro del Pontormo, anche non molto ben visibile.
------------------------------------------------------
All'inizio per essere un quadro di fine '400 non riuscivo proprio ad orientarmi sul suo significato. Poi naturalmente le spiegazioni hanno aiutato molto e mi sono convinto che la chiave di lettura è assolutamente moderna:
-- vi sono quattro figure di donne, due a profilo (l'incontro vero e proprio tra Maria ed Elisabetta) ed altre due con viso a fronte, immediatamente dietro di loro.
Dove sta la modernità? La sua lettura è in chiave psicoanalica (mio personale giudizio, sia ben chiaro!), io sarei portato d'istinto a dire che dietro c'è Freud, nientedimeno!
Provo a spiegarlo a parole mie, ma sicuramente non ci riuscirò ed altri potranno illustrare meglio di me la questione.
Certamente si percepisce che il lieto evento annunciato può essere vissuto anche sotto un'altra visuale che non quella tra Maria ed Elisabetta, cioè quella di chi osserva da un'altra posizione la scena, altrettanto interessato a quello che avviene.
Questi ultimi sono le due figure frontali inserite nel quadro, ma potremmo essere anche noi visitatori che ci troviamo a fronte nella stessa angolazione rispetto alle due donne, cioè a 90°, potremmo essere noi a specchio.
Insomma la questione dell'annuncio del lieto evento interessa molti, l'umanità intera, senza epoca alcuna in quanto si rivolge allo stesso visitatore.
Un'altra lettura, forse ancora più complicata, ma portata sullo stesso ordine di valori, vorrebbe che le due figure a fronte fossero le stesse Maria ed Elisabetta che, nel mentre parlano tra di loro superano sè stesse fisicamente e guardano più avanti, come se fossero coscienti che l'annuncio fosse rivolto oltre di loro, come dire che esista una specie di inconscio presente. E' la rappresentazione di un pathos!
segue..........
.
Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.
- Lino Santoro -